porsche 911 carrera - yellow motori · negli stati uniti il listino di questa potentissima alfa...

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A UTORAMA Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori HUB COMUNICAZIONE n.638 / 30 Novembre 2015 FONDATO NEL 1958 STESSO LOOK, MA CON IL NUOVO BOXER BITURBO È DAVVERO TUTTA UN’ALTRA COSA SU ITALIA 53 Digitale terrestre: canale 53 Satellite:canale 937 SKY www.hubcomunicazione.it/yellow LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA ASAPRESS.NET PORSCHE 911 CARRERA RENAULT TALISMAN SPAZIO, TECNOLOGIA, QUATTRO RUOTE STERZANTI E TANTA GUIDABILITÀ PER SFIDARE LA VOLKSWAGEN PASSAT UNA PREMIUM DALLA FRANCIA

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AUTORAMA Settimanale d’informazione e cultura del mondo dei motori

HUB COMUNICAZIONE n.638 / 30 Novembre 2015FONDATO NEL 1958

STESSO LOOK, MA CON IL NUOVO BOXER BITURBO È DAVVERO TUTTA UN’ALTRA COSA

SU ITALIA 53Digitale terrestre: canale 53

Satellite:canale 937 SKYwww.hubcomunicazione.it/yellow

LA PRIMA AGENZIA STAMPA AUTOMOBILISTICA ITALIANA

ASAPRESS.NET

PORSCHE911 CARRERA

RENAULT TALISMANSPAZIO, TECNOLOGIA, QUATTRO RUOTE STERZANTI E TANTA GUIDABILITÀ PER SFIDARE LA VOLKSWAGEN PASSAT

UNA PREMIUM DALLA FRANCIA

2 AUTORAMA NEWS

Drug Driving Suit è un’idea di Ford e viene impiegata nei corsi gratuiti Ford Driving Skills For Life per sensibilizzare i giovani “sui rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe come la cannabis, l’ecstasy, la cocaina, l’MDMA e l’eroina”. Secondo uno studio condotto in Europa, chi si mette al volante sotto effetto di droghe è esposto a un rischio 30 volte superiore di essere coinvolto in incidenti mortali. Ciò nonostante, il 18% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni ha ammesso di aver accettato passaggi in auto da persone che ritenevano avessero assunto sostanze stupefacenti. Del resto, sulla base delle stime dell’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, 8,8 milioni di giovani tra i 15 e i 25 anni hanno fatto uso di cannabis nel 2014, e 2,3 milioni hanno consumato cocaina. In Italia, il 37,5% dei giovani tra i 15 e i 34 anni confessa

di aver fatto uso almeno una volta di cannabis, e il 7,6% ha assunto cocaina. La Drug Driving Suit può essere configurata in modo da simulare le diverse condizioni psicofisiche causate dall’assunzione dei vari tipi di droga, combinando visione distorta o alterata, tremori degli arti, scarso coordinamento motorio, e incrementando i tempi di reazione agli stimoli esterni. È stata sviluppata in collaborazione con i ricercatori del Meyer-Hentschel Institute in Germania. La tuta affianca la Drink Driving Suit, un dispositivo simile che Ford già utilizza con successo per simulare lo stato di ebbrezza e far sperimentare ai giovani i rischi causati dall’assunzione di alcool prima di mettersi al volante. In Italia, ai corsi Ford Driving Skills For Life – il programma lanciato nel Vecchio Continente tre anni fa a sostegno della sicurezza in auto – hanno già partecipato più di 1.500 ragazzi.

FORD DRUG DRIVING SUIT PER CAPIRE I DANNI DELLA DROGA

LA “REINKARMAZIONE” DI FISKER SA DI BMW

L’idea del costruttore californiano Fisker (costretto alla bancarotta dopo il fallimento del fornitore di batterie) sembra rinascere, grazie ai fondi della cinese Wanxiang Group. con il nome del suo famoso modello, Karma appunto. La novità riguarda un accordo già firmato con BMW quale fornitore dei componenti destinati a veicoli elettrici ed ibridi plug-in. Il debutto del primo modello, sul quale però non ci sono indiscrezioni, potrebbe concretizzarsi con l’avvio della produzione già nel corso del 2016. Le ipotesi sulle soluzioni sulle quali si siano accordati la casa bavarese - che ha investito miliardi di euro nella tecnologia “i” - e Karma Automotive sono diverse. Non è escluso che possano essere coinvolti anche componenti pescati da modelli come BMW 330e o BMW 740e. Per il solo utilizzo dell’impianto produttivo, Karma Automotive avrebbe stipulato un contratto decennale da 30 milioni di dollari nel sito di Moreno Valley.

30 NOVEMBRE 2015

DIRETTORE RESPONSABILECristina [email protected] EDITORIALESaverio [email protected] DI DIREZIONEPaolo Altieri

REDAZIONE E AMMINISTRAZIONEViale dei Partigiani, 118/c20092 Cinisello Balsamo (MI)Tel. 02.22472162 - Fax [email protected] LEGALE Via Stresa, 15 - 20125 MilanoManoscritti e fotografie non richiestinon si restituiscono.Tutti i diritti riservati © by AUTORAMA.

AUTORAMAN. 638 / 30 Novembre 2015

ANDREA RAPELLIPAOLO ALTIERI

CRISTINA ALTIERI

SAVERIO VILLA

MATTIA ECCHELIADRIANO TOSI

Ancora niente annunci riguardanti la gamma diesel della Giulia, almeno per ora, anche se forse il Salone di Los Angeles non era il palcoscenico più adatto per parlare di gasolio. Ma al salone americano l’Alfa Romeo ha svelato un altro piccolo pezzo della gamma motori che equipaggerà la nuova Giulia. Il capo delle operazioni statunitensi del Biscione, Reid Bigland, ha presentato infatti un nuovo motore a quattro cilindri che verrà montato sotto il cofano del modello italiano. Si tratta di un’unità turbo da 2.0 litri con tecnologia MultiAir da 280 CV, eventualmente abbinabile anche alla trazione integrale.Alfa Romeo accredita questa varsione della Giulia di uno spunto da 0 a 100 di 5,5

secondi. Almeno per ora, il Biscione non ha dato notizie circa motori con potenze “ordinarie” o più appetibili per il mercato europeo. Perché la versione Quadrifoglio (nella foto), cioè il top di gamma già presentato, è alimentato da un propulsore V6 di derivazione Ferrari da 510 CV e proposta in Europa ad un prezzo di 79.000 euro. Negli Stati Uniti il listino

di questa potentissima Alfa Romeo Giulia parte da circa 70.000 dollari, anche se i clienti dovranno pazientare perché le prime consegne dovrebbero cominciare dopo l’estate del prossimo anno. La produzione, che avverrà nello stabilimento di Cassino, non comincerà prima della fine del prossimo mese di giugno, cioè decisamente in ritardo rispetto ai piani iniziali.

30 NOVEMBRE 2015 AUTORAMA 3

NUOVO TURBO PER LA NUOVA ALFA GIULIA

BORGWARD BX7 IN EUROPA DAL 2017 E SOLO IBRIDA O ELETTRICABorgward, lo storico marchio tedesco che il nipote del fondatore vuole rilanciare con fondi cinesi (il produttore di veicoli industriali Foton) debutterà in Europa nel 2017 con una versione ibrida ed elettrica del primo modello, il suv BX7. La vettura era stata esposta al Salone di Francoforte, ma ancora non esistevano certezze circa commercializzazione e motorizzazioni. O, meglio: era stato detto che era già in via di sviluppo una variante a zero emissioni. Ulrich Walker, amministratore delegato del costruttore, ha adesso confermato al quotidiano Handelsblat che l’offerta europea di Borgward comincerà con un sistema ibrido ed uno elettrico.Il suv BX7, però, arriverà nel Vecchio Continente solo tra due anni. Nel 2016 il costruttore lancerà la vettura in Cina con un propulsore a benzina, poi in India e quindi in Brasile. La produzione avverrà inizialmente in Cina ma sono in corso valutazioni anche per una produzione in Germania. Il motivo del “ritardo” del debutto europeo e la scelta di limitarlo alle versioni ibrida e elettrica è legata al continuo inasprimento delle norme antinquinamento.

L’annunciata versione cinese di DS4 – la cui gamma è in Europa è articolata su una doppia carrozzeria, la berlina e la “simil suv”Crossback - ha debuttato al Salone di Guangzhou, appena concluso. Si chiama DS4 S e corteggia i clienti del segmento premium, che è poi l’obiettivo perseguito dal nuovo brand del gruppo PSA emanazione diretta di Citroën. DS4 S ha una “coda” differente ed passo più lungo rispetto alle versioni europee. L’obiettivo è quello di offrire maggiore comfort ai passeggeri che occupano il divano posteriore, piazzato su un nuovo e diverso assale. Esternamente, il modello ha una certa somiglianza con la cugina Peugeot 308, mentre internamente ci sono molti elementi di DS5. Sotto il cofano, DS4 S dispone solo di motori turbo a benzina: un

LA TERZA VERSIONE DELLA DS4 SARÀ SOLO PER IL MERCATO CINESE

tre cilindri da 1.2 litri ed un’unità da 1.8 litri THP declinata in tre livelli di potenza fra 136 e 204 CV che può essere abbinata anche alla trasmissione automatica a sei marce. Non solo la commercializzazione sarà riservata al mercato cinese, ma anche la produzione avverrà solo là: a Shenzen. Il debutto sul mercato del Regno di Mezzo è previsto entro l’estate del prossimo anno.

30 NOVEMBRE 20154 AUTORAMA LaPROVA

Tenerife (Spagna) - Per ri-spettare le normative an-tinquinamento sempre più rigide, anche la Carrera met-te il turbo. Anzi, ne mette due, però non cambia il suo nome commerciale, perché “Turbo” deve restare un ap-pellativo riservato all’ammi-raglia di gamma.Però la Carrera “normale” passa da 350 a 370 CV e la Carrera S sale da 400 a 420 CV, mentre la coppia aumenta da 390 a 450 Nm nel primo caso e da 440 a 500 Nm nel secondo. E trattandosi di motori sovra-limentati e a iniezione diret-ta, l’erogazione è quasi da

diesel, perché la spinta che raggiunge il suo massimo valore già a 1.700 giri. Salvo poi progesuire fino a 7.500 giri. Insomma: le nuove Car-rera sono più prestazionali ma anche meglio sfruttabili. E tutto questo passando per una riduzione di cilindrata da 3,4/3,8 litri a gli attuali 3 litri, che avvantaggia i consu-mi e le emissioni.C’è poi la novità del “ma-nettino” sul volante per sce-gliere il settaggio elettronico preferito (tra Normal, Sport, Sport Plus e Individual) che permette di tarare in base al-le necessità motore, sospen-sioni e sterzo, oltre all’even-

Porsche 911 Carrera

MA NON VUOLE CHE SI SAPPIA IN GIRO

METTE I TURBO

La denominazione rimane invariata, ma i motori abbassano la cilindrata e adottano la sovralimentazione: ne beneficiano consumi ed emissioni ma, soprattutto, le prestazioni

www.porsche.it

CON CHI SE LA GIOCA*PORSCHE CARRERA da 100.362 euro

BMW M4 da 80.150 euroJAGUAR F-TYPE da 67.730 euro

LOTUS EVORA 103.975 euro*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA

VIDEO

La linea è quasi invariata. La modifica più evidente riguarda l’andamento della grigliatura posteriore, dalla quale ora prendono aria gli intercooler

AUTORAMA 5

LA SCHEDAPORSCHE 911 CARRERA S

ALIMENTAZIONE MOTORE CILINDRATA POTENZA COPPIA CAMBIO TRAZIONE DIMENSIONI VOLUME BAGAGLIAIO 0/100 KM/H VELOCITÀ CONSUMO COMBINATO EMISSIONI CO2

benzina, turbo6 cilindri boxer

2.981 cc309 kW/420 CV

500 Nmmanuale a 7 marce

posteriore4,50/1,81/1,30 metri

145 litri4,3 secondi

308 km/h8,7 l/100 km

199 g/km

PREZZO 114.880 euro

Perché la Carrera resta la sportiva più venduta della storia e rimane fedele a uno stile e a un carattere unici, però diventa non solo più facile da guidare ed efficiente, ma anche più veloce ed efficace su strada

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI

Al lancio erano presenti solo Coupé e Cabrio, ma i nuovi motori sono già disponibili anche sulle versioni Targa e sulle varianti con trazione integrale

Il sistema di sterzata attiva posteriore diventa disponibile a richiesta anche sulla Carrera S con un sovrapprezzo di 2.300 euro. Entrando in curva a meno di 50 km/h, le ruote anteriori e quelle posteriori sterzano in direzioni opposte (schema a sinistra) e ne deriva un effetto simile a quello ottenibile con una riduzione del passo: si entra in curva più rapidamente e con minori movimenti del volante. Senza contare che il diametro di sterzata si riduce da 11,1 a 10,7 metri, semplificando anche le manovre di parcheggio negli spazi ridotti. Da 80 km/h in su, invece, le quattro ruote

sterzano tutte nella stessa direzione (schema a destra), virtualmente il passo si allunga e aumentano la stabilità e l’omogeneità nei cambi di direzione. Sia in un senso che nell’altro, l’angolo

di sterzata delle ruote posteriori è molto più ridotto rispetto a quello delle anteriori. Un sistema analogo viene utilizzato anche dalla Renault Talisman provata nelle pagine successive.

tuale cambio automatico. E sulle Carrera con la trasmis-sione automatica a doppia frizione PDK, nel mezzo del “manettino” spunta un pul-sante che, una volta premu-to quando occorre compiere una manovra rapida, per 20 secondi predispone tutti i sistemi alla massima presta-zionalità. Solo per la Carrera

S sono poi disponibili le ruo-te posteriori sterzanti, già adottate da 911 Turbo (cioè quella che ha pieno diritto di chiamarsi così) e GT3.La guidabilità di entrambe le versioni della Carrera risulta ancora accresciuta e sempre più sorprendente. Il modello “normale” da 370 CV spinge già fortissimo e con una co-

stanza difficilmente riscon-trabile su altre sportive di pari livello, accelerando con una progressione inesauri-bile e uscendo dalle curve con un’energia impressio-nante. Il suo unico problema è quello di avere a fianco una Carrera S che fa le stes-se cose, però a un livello ancora più elevato. I CV e i Nm in più si sentono di-stintamente, mentre i freni anteriori e i pneumatici più prestazionali tengono a ba-da il tutto. Se poi è presente il sistema di sterzata inte-grale, il quadro si fa ancora più entusiasmante, perché l’ingresso in curva diventa ancora più fulmineo sui per-corsi tormentati, mentre la stabilità e la reattività alle alte velocità raggiungono lo stato dell’arte. Gli sportivi più intransigenti potranno forse lamentarsi solo di un suono più ovat-tato che in passato (anche se sempre seducente), ma è l’inevitabile conseguenza dell’aggiunta dei turbo e l’in-conveniente è comunque risolvibile montando il siste-ma di scarico sportivo, offer-to a richiesta.Purtroppo i prezzi sono ir-

raggiungibili o quasi, perché sono alti già inizialmente e poi crescono a dismisura perché la Porsche non è mai partico-larmente generosa nelle dota-zioni, anche quando si tratta di accessori che a questi livelli di prezzo dovrebbero esse-re offerti di serie. La Carrera standard costa 100.362 euro, mentre la più costosa Carrera S tocca i 114.880 euro. E se poi si cede al fascino della Ca-briolet, a queste cifre bisogna aggiungere altri 13.420 euro.Saverio Villa (@saveriovilla)

STERZO ATTIVO POSTERIORE: 2.300 EURO SPESI BENE

30 NOVEMBRE 2015

80 in Sport, ruota fino a 1° le ruote posteriori nella direzione opposta rispetto a quelle anteriori e a velo-cità superiori le gira nella stessa direzione di quelle anteriori. Su strada tutto questo si traduce in un miglioramen-to dell’agilità nello stretto e in una stabilità senza para-goni nei cambi di direzione affrontati in velocità. Si è rivelato sotto le aspettati-ve, invece, il comfort delle sospensioni sulle sconnes-sioni più secche: nell’abi-tacolo si avvertono infatti colpi piuttosto bruschi, spe-cialmente con la motorizza-zione diesel. Un’eccessiva durezza che limita un po’ un comfort altrimenti di ottimo livel-

30 NOVEMBRE 20156 AUTORAMA LaPROVA

Firenze - Talisman rinno-va l’offerta Renault nel segmento D, quello che in Italia e in Europa è domi-nato da Audi A4, BMW Se-rie 3, Mercedes Classe C e Volkswagen Passat, per in-tenderci. La francese è tra le più lunghe del segmen-to, con i suoi 4,85 metri, ed è costruita sulla piatta-forma modulare CMF, già utilizzata per Nissan Qa-shqai, Renault Kadjar ed Espace. Tecnicamente, il punto di forza della fran-cese sono le quattro ruo-te sterzanti 4Control con ammortizzatori regolabili elettricamente. 4Control è la sterzata integrale a gestione elettronica che fi-no a 50 km/h in modalità Comfort, 60 in Neutral e

Renault Talisman dCi 160 CV EDC Intens

ATTACCO FRANCESE ALLA PASSAT

Quattro ruote sterzanti, sedili massaggianti, riscaldati e ventilati: la Talisman ha tutte le carte in regola per essere la compagna di viaggio e di lavoro ideale

www.renault.it

Se non amate le scelte “omologate”, allora la francese è una validissima alternativa alle tedesche del mercato premium, rispetto alle quali offre anche una guidabilità migliore

PERCHÉ VALE LA PENA DI PENSARCI

CON CHI SE LA GIOCA*RENAULT TALISMAN da 30.700 euro

FORD MONDEO da 27.450 euroOPEL INSIGNIA da 28.750 euroVW PASSAT da 28.400 euro*PREZZI D’INGRESSO ALLA GAMMA

VIDEO

AUTORAMA 7

LA SCHEDATALISMAN 1.6 DCI 160 INTENS

ALIMENTAZIONE MOTORE CILINDRATA POTENZA COPPIA CAMBIO TRAZIONE DIMENSIONI VOLUME BAGAGLIAIO 0/100 KM/H VELOCITÀ CONSUMO COMBINATO EMISSIONI CO2

diesel, turbo4 cilindri in linea

1.598 cc118 kW/160 CV

380 Nmautomatico a 6 rapporti

anteriore4,85/1,87/1,46 metri

608/1.022 litri9,4 secondi

215 km/h4,5 l/100115 g/km

PREZZO 36.300 euro

30 NOVEMBRE 2015

pieno, invece, il posto di gui-da: i comandi principali so-no ben allineati e godono di ampia escursione in altezza e profondità: tutti – indipen-dentemente dalla statura – trovano la sistemazione più adatta a sé. La gamma della Talisman si suddivide in tre allestimenti: Zen, Intens e Initiale. Nel prezzo della Zen sono compresi, tra gli altri: luci diurne a led, climatizzato-re bizona, sensori di par-cheggio posteriori e cruise control. La Intens si arric-chisce di fanali full led, vetri oscurati posteriori, videoca-mera posteriore, sistema di ausilio per l’angolo cieco e quello per l’allerta di sca-valcamento involontario di corsia. Full optional, infine, la Initiale Paris: cerchi in le-ga da 19″, schermo da 8,7″, navigatore e impianto audio Bose, cruise control adatti-vo, allarme anti-tampona-mento e head-up display. Il prezzo d’attacco? 30.700 euro e si riferisce alla TCe (turbobenzina) da 150 CV in allestimento Zen. La più interessante per il

CON IL MULTISENSE È CAPACE DI TRASFORMARSI

La Talisman è tra i modelli di maggiori dimensioni della categoria. Per ora è disponibile solo come berlina ma in primavera arriverà nelle concessionarie anche la station wagon, che si è già vista al Salone di Francoforte

Renault Talisman non è “solo” un concentrato di tecnologia, ma tutti i dispositivi hi-tech sono coordinati e governati dal Multisense, che li fa lavorare all’unisono in base ai desideri del guidatore. Voglia di sportività? Preferite il relax o l’efficienza? Multisense cambia in pochi attimi il temperamento alla Talisman agendo sulla strategia di “ingaggio”

delle 4 ruote sterzanti, sul controllo elettronico delle sospensioni (in Sport si irrgidiscono gli ammortizzatori, per esempio), del servosterzo, del motore e del cambio a doppia frizione EDC. Variano, anche se in questo caso si tratta più di una questione estetica, gli strumenti di bordo, la sonorità del motore e l’illuminazione soffusa nell’abitacolo.

lo: l’insonorizzazione è più che buona, e l’elasticità del motore regala un gran re-lax di guida. A proposito di motore, il dCi 1.6 da 160 CV è fluido e pieno ai bassi regimi, ma se lo si stuz-zica sa anche tirar fuori una certa aggressività, ben supportato dal cambio a doppia frizione EDC, tanto rapido quanto inavvertibi-le nei passaggi da un rap-porto all’altro. Dentro, è un trionfo di spazio ed ergonomia. Sui sedili trovano posto sen-za problemi quattro adulti alti anche un metro e 90 cm. Capitolo qualità: i ma-teriali sono morbidi al tat-to e l’assemblaggio preciso testimonia la grande cura posta in questo progetto. Peccato solo per la plasti-ca che circonda il grande schermo di navigatore e si-stema di infotainment, che non è all’altezza del resto della vettura. Soddisfa in

mercato italiano, la turbo-diesel dCi 130 EDC (con cambio automatico a dop-pia frizione) in versione In-tens, è proposta a 34.700 euro, mentre il top di gam-ma a gasolio, dCi 160 EDC Initiale Paris, ha un prezzo di 43.200 euro. Gli altri mo-tori disponibili in Italia sono il turbobenzina TCe da 200 CV EDC (da 34.600 euro) e il turbodiesel dCi 130 abbina-to al cambio manuale.Adriano Tosi (&adrtosi)