arte etrusca

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Arte Etrusca La storia... Le prime civiltà di cui si ha testimonianza sul territorio italiano sono quelle delle terramare (1500 a.C.) e quella Villanoviana (1000 a.C.) che si sviluppano nell'area della valle padana. Ai diversi popoli presenti sul resto del territorio italiano si aggiungono, tra il 900 e il 700 a.C., nuovi gruppi provenienti anche dal mare; dalla loro fusione con gli antichi abitatori si determina, verso la fine dell'VIII secolo a.C. una grande civiltà: la civiltà etrusca. L'area occupata dagli Etruschi è quella compresa tra il Tevere, l'Arno e il mare Tirreno, la pianura padana e il mare adriatico. L'economia etrusca è basata sul commercio , che si sviluppa attraverso il mare Mediterraneo, dove anche i Greci e Fenici esercitano i loro traffici. Questi popoli contribuiscono a determinare la crisi economica della civiltà etrusca; ostacolati nei loro commerci per mare, gli Etruschi sono infatti costretti a Le origini. Per Erodoto-: Asia minore -Lidia (Turchia) Per Dionigi di Alicarnasso: popolazione autoctona 509 a.C. cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo 396 a.C. Caduta di Veio 295 a. C .Etruschi sconfitti ad Arezzo 289 a.C. Etruria sottomessa- lento processo di integrazione 89 a.C. Gli Etruschi ottengono la cittadinanza romana

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Page 1: Arte etrusca

Arte Etrusca

La storia...Le prime civiltà di cui si ha testimonianza sul territorio italiano sono quelle delle terramare (1500 a.C.) e quella Villanoviana (1000 a.C.) che si sviluppano nell'area della valle padana. Ai diversi popoli presenti sul resto del territorio italiano si aggiungono, tra il 900 e il 700 a.C., nuovi gruppi provenienti anche dal mare; dalla loro fusione con gli antichi abitatori si determina, verso la fine dell'VIII secolo a.C. una grande civiltà: la civiltà etrusca.

L'area occupata dagli Etruschi è quella compresa tra il Tevere, l'Arno e il mare Tirreno, la pianura padana e il mare adriatico. L'economia etrusca è basata sul commercio, che si sviluppa attraverso il mare Mediterraneo, dove anche i Greci e Fenici esercitano i loro traffici. Questi popoli contribuiscono a determinare la crisi economica della civiltà etrusca; ostacolati nei loro commerci per mare, gli Etruschi sono infatti costretti a dedicarsi ad altra attività meno redditizie, come l'agricoltura. Dal III secolo in poi essi vengono progressivamente assorbiti dai Romani perdendo ogni autonomia.etruschi.

Le origini. Per Erodoto-: Asia minore -Lidia (Turchia) Per Dionigi di Alicarnasso: popolazione autoctona

509 a.C. cacciata da Roma di Tarquinio il Superbo396 a.C. Caduta di Veio 295 a. C .Etruschi sconfitti ad Arezzo289 a.C. Etruria sottomessa- lento processo di integrazione89 a.C. Gli Etruschi ottengono la cittadinanza romana

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Arte Etrusca• Le prime manifestazioni d'arte etrusca risalgono al VII secolo a.C. e si realizzano in un arco di tempo

lungo circa seicento anni.• Gli Etruschi hanno accolto molti elementi della tradizione greca, ma li hanno filtrati alle proprie

esigenze. • Nel mondo greco l'arte ha subito una notevole evoluzione, mentre nel mondo etrusco i modelli

adottati inizialmente si sono ripetuti per tutto il periodo, mostrando soltanto alcune modifiche nei particolari delle decorazioni.

• L'arte etrusca in ogni sua manifestazione, ha caratteri legati alla vita quotidiana o alle pratiche magico-rituali del culto religioso ed appare comunque lontana da ogni idealizzazione

• Le testimonianze dell'arte etrusca si riferiscono quasi esclusivamente ad opere di carattere funerario. • Proprio all'interno delle tombe (realizzate soprattutto in pietra o scavate nella roccia), infatti sono stati

trovati i dipinti parietali, le suppellettili ed i vasi che costituiscono, in massima parte, ciò che abbiamo della civiltà etrusca.

• Per quanto riguarda l'architettura, di grande interesse sono i resti di mura cittadine: nelle loro porto viene introdotto un nuovo sistema costruttivo, l'arco, che sarà poi largamente recuperato dalla civiltà romana

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La Lingua

• .• La lingua e l'arte permettono di trasmettere informazioni sulla vita di un popolo; tuttavia, per

quanto riguarda gli Etruschi, le informazioni che possiamo avere sono soltanto parziali. Infatti della lingua si conoscono solo un ristretto numero di parole, in quanto i documenti pervenuti sono quasi esclusivamente iscrizioni funebri; pur essendo numerosissime

• (circa 15 000) esse forniscono pochi dati per la conoscenza degli usi e della vita del popolo etrusco.

• Anche la documentazione artistica è abbondantissima sono nel settore funerario; non rimangono infatti testimonianze di templi, case, edifici pubblici (all'infuori di pochi resti di mura e porta di città), poiché la maggior parte delle architetture era realizzata con materiali facilmente deperibili.

• Dalle testimonianze scritte lasciate dai Romani, possiamo tuttavia conoscere con un certa precisione le caratteristiche delle città e di alcuni edifici

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Il tempio• A differenza di quello greco il tempio etrusco non è la dimora del dio, ma un luogo consacrato, di culto,

preghiera e di offerta. • Spesso giacimento di reperti, perche vi si praticava la divinazione e il ringraziamento per le preghiere

esaudite. • Le attività religiose e magiche gestite da una potente classe di sacerdoti e indovini (gli arùspici)•

L’architettura religiosa etrusca, così come quella civile, ha lasciato poche tracce a causa del fatto che i templi erano costruiti con materiali deperibili.

• Le informazioni che abbiamo su di essi ci provengono dal ” De Architectura” di Vitruvio, che li classificava di ordine tuscanico.:

• “ E’ caratterizzato da una pianta di larghezza poco inferiore alla lunghezza, con la metà anteriore occupata dal portico colonnato e la metà posteriore costituita da tre celle, per tre diverse divinità, o da una sola cella fiancheggiata da due alae o ambulacri aperti”.

• Modellino fittile di tempio etrusco

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Caratteristiche

• architettoniche

• La colonna tuscanica, sempre secondo la definizione vitruviana, aveva un capitello molto simile a quella dorica, era rastremata ma senza entasi, ma non scanalata e presentava un alto basamento con podio e toro; capitello a echino e abaco spesso circolare.

• Il tempio era accessibile non tramite un crepidoma perimetrale, ma attraverso una scalinata frontale.

• La pianta è divisa in due zone: una antecedente(pars antica) o pronao con otto colonne disposte in due file da quattro, una posteriore la( pars postica) costituita da tre celle uguali e coperte, ognuna dedicata ad una particolare divinità.

• La cella occupava tutta la larghezza del tempio e presentava all'interno tre ambienti, dei quali quello centrale più ampio, dedicati probabilmente a una triade divina, oppure era costituita da un unico ambiente, con ai lati due ambulacri coperti (alae).

• I tetti di legno erano a doppio spiovente, coperti da coppi e tegole, sostenuti da travi decorate da lastre di terracotta policrome impreziosite da bassorilievi.

• Apparato decorativo in terracotta ( spesso policromo): Antefisse qualche volta a forma di figure mitiche poste al termine delle file di coppi o tegole trattenevano la copertura del tetto. Acroteri con motivi vegetali o con figure decoravano il frontone, gli spioventi, il colmo.

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-

• Ad eccezione delle fondazioni e dei basamenti in pietra, i templi etruschi dovevano essere costruiti di materiali leggeri, con impiego del legno per le ossature portanti e per la travatura.

• Ciò ha comportato inevitabilmente uno sviluppo relativamente limitato in altezza e un tetto ampio con notevole sporgenza laterale delle gronde.

• Il frontone era in origine aperto, lasciando visibili in facciata le strutture della gabbia del tetto; solo più tardi si adottò il tipo del frontone chiuso, decorato con una composizione figurata come nei templi. greci. Uno dei resti acroteriali più famosi è l'Apollo del tempio di Veio (500 a.C.), attribuito al grande scultore Vulca.

Antefissa con testa di gorgone con funzione apotropaica( allontana il male) , proviene dal tempio di Minerva a Veio

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IL TEMPIO DI PORTONACCIO A VEIO

• Questo santuario, dedicato alla dea Minerva e probabilmente ad Apollo, era ubicato su un terrazzamento naturale.• Il tempio principale misurava (metri 13 x 8 circa), alle spalle del pronao il tempio si divideva, nelle tre celle dedicate a

una triade divina. • L’aspetto più spettacolare del tempio di Portonaccio è dovuto alla decorazione acroteriale del VI secolo a.C., giunta

fortunosamente fino ai nostri tempi e costituita da alcune statue in terracotta a grandezza naturale le quali rappresentavano un episodio mitologico che vedeva protagonisti Apollo (ed Ercole impegnati nella contesa per la cerva dalle corna d’oro alla presenza di Mercurio e di una dea (verosimilmente Latona) con un bambino in braccio ritenuto il piccolo Apollo.

Di notevole importanza sono anche le antefisse in terracotta, alcune delle quali riportano ancora parte dei colori originali, che raffigurano Satiri e Menadi. e sono anch’esse conservate al Museo di Villa Giulia in Roma.

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Apollo di Veio Eracle(Ercole) e la cerva La dea Latona con Apollo bambino

Le statue furono rinvenute quasi integre nel 1916, negli scavi di Giulio Quirino Giglioli (1886-1957). Il pezzo più pregiato, la statua di Apollo, è attribuito allo scultore etrusco Vulca ed è conservato nel Museo di Villa Giulia a Roma Alto circa 1,80 m, ornava il colmo del tetto del tempio tuscanico dedicato a Minerva, a circa 12 m di altezza.

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IL TEMPIO DI GIOVE CAPITOLINO A ROMA• Sorgeva sul Campidoglio, oggi resta ben poco a causa del susseguirsi di incendi, distruzioni e

ricostruzioni, fino alla distruzione definitiva in età cristiana e al crollo di una parte del colle romano. • Costruito dal re Tarquinio Prisco verso il 575 a.C., con la costruzione di un enorme terrapieno sull'altura

meridionale del colle, ultimato da Tarquinio il Superbo con l'intervento di artisti e artigiani etruschi (tra i quali lo scultore Vulca, di Veio, che realizzò la statua di Giove)

• L'edificio (m 53 per 62 circa), era orientato verso sudest e preceduto da una gradinata• Per metà era costituito dal pronao formato da tre file di sei colonne tuscaniche, di tufo, e per l'altra metà

dalla cella; fiancheggiata da sei colonne per parte divisa in tre ambienti: • era dedicato alla triade capitolina: l'ambiente centrale a Giove, l'ambiente di sinistra a Giunone , quello

di destra a Minerva• .l lato di fondo era chiuso da un muro continuo • All'interno del tempio erano conservati, i Libri Sibillini,raccolta di responsi oracolari scritti in lgreco.

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L’arco a tutto sesto

• Architettura• Verso il VII secolo le città ormai formate si completano con grandi mura costruita• a blocchi squadrati di forma rettangolare. Posti in opera a filari isodomi. Le porte ( solitamente in numero di 4 o 7) ,

inizialmente architravate , divennero dal IV sec . a. C. ad arco.

• L'origine dell'arco orientale, probabilmente mesopotamica, e giunse in Italia, forse per opera dei Greci.• In corrispondenza della chiave di volta, e dell’imposta dell’arco sul fornice esterno , vengono scolpite 3 teste di divinità

protettrici ( la triade) , o le teste mozzate dei nemici.

• Porta dell’arco di Volterra , III-II a.C.

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Arte Funeraria: i Canopi• Gli Etruschi credevano nella sopravvivenza del defunto nell'aldilà costruiscono tombe considerate

come case, dove venivano deposti oggetti utili o i canopi (vasi funerari contenenti le ceneri), di terracotta o bronzo, che riproducevano schematicamente nei coperchi a testa umana le fattezze del morto. Il vaso cinerario appoggiava su un trono.

• La produzione dal VI sec a.C. fu così ingente, da rendere inevitabile una standardizzazione: i volti dei coperchi non ebbero più ambizioni ritrattistiche e riprodussero tipi (il maschio,la femmina,il giovane, .)

• Sui corpi e sulle anse di questi vasi potevano essere accennate delle braccia. • Negli esemplari più antichi veniva applicata una maschera di bronzo.,sono i primi esempi in Italia di

ritrattistica

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Arte funeraria – Tipologie di tombe

1)Tombe a tumulo2)Tombe a dado 3)Tombe ipogee- a Tholos (T. della Montagnola a Quinto Fiorentino)

4)Tomba degli scudi5)Tombe a edicola

Le tombe etrusche si differenziano a seconda dei luoghi e della natura del terreno, dei secoli, in diverse tipologie, le 2 piu’ importanti : .a tholos con copertura a falsa cupola, o a ipogeo, camera murata o scavata nella roccia tufacea segnalata all'esterno, (sec VII e VI a.C)., .a tumuli di terra leggermente conici, talora di grandi dimensioni, retti alla base da un anello in muratura. A partire dal VI secolo a.C. nelle tombe completamente scavate nella roccia come le tombe di Tarquinia la camera ha soffitto piano o a due spioventi o a cassettoni, talvolta sostenuto da pilastri o colonne per dargli maggiore solidità.

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Tombe a Tholos

Tomba della Montagnola a Quinto Fiorentino ( VII- VI a. C.)

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Tomba a Tumulo

Tomba dei rilievi o Tomba bella , Necropololi della Banditaccia , Tarquinia, IV – III a. C.

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Scultura, la Lupa Capitolina• In questo contesto possiamo situare la Lupa Capitolina, V a. C. (alla quale i gemelli

furono uniti sono nel Quattrocento da Antonio del Pollaiolo), una scultura in bronzo, con tecnica della cera persa, sobriamente modellata, tesissima, spirante dal corpo e dalle fauci aperte una contenuta ma quasi demoniaca vitalità.

• Museo dei Conservatori , Roma

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la Chimera di Arezzo• Commenti analoghi potremmo fare per la Chimera trovata ad Arezzo

nel 1555,(datata del V secolo a.C.), un mostro con corpo leonino, cosa a serpente e sul dorso una testa di capra.

• Conservata al Museo Archeologico di Firenze• Il corpo rivolto minacciosamente verso un nemico, la testa ruggente,

le masse muscolari vibranti, è magistralmente modellato, restaurata nel’700 malamente.

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l'Arringatore,Appartiene all'ultimo periodo della civiltà etrusca l'Arringatore, II secolo a.C., ritratto di Aule Metelli, detto appunto l'arringatore. Egli è rappresentato con il braccio destro appena flesso e con il volto calmo e persuasivo nell'atto di pronunciare un discorso. Il ritratto riflette la nuova presenza dei Romani nei territori degli Etruschi, dato che il realismo nella rappresentazione della figura sarà uno degli elementi più caratteristici della scultura romana.

Conservata al Museo Archeologico di Firenze

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Il sarcofago degli Sposi 520 a.C. • Proveniente da Cerveteri, conservato a la Museo di Villa Giulia, è una cassa di

terracotta decorata a bassorilievo, derivata da tipi più antichi in legno..• L'uomo, a torso nudo, indossa il chitone e il mantello, porta un berretto di

lana tipico etrusco detto tutulus e i calzari a punta detti calcei repandi: • i due sono adagiati su un letto conviviale detto kline, stanno quindi

partecipando a un banchetto. • Le due teste sono state ottenute da un solo stampo e poi lavorate per

diversificarle.

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Pittura• Le maggiori testimonianze di dipinti etruschi si trovano nelle tombe della necropoli di

Tarquinia • Le composizioni risultano sempre vivaci, animate da colori dai toni caldi• le figure rappresentate di profilo, isolate l'una dall'altra , disposte su di un solo piano,

definite da una linea netta di contorno.• Uomini e donne si distinguono dal colore della pelle: chiaro per le donne, scuro per gli

uomini.• I dipinti delle tombe forniscono una grande quantità di informazioni sulla vita sociale e

familiare degli Etruschi e sul loro atteggiamento nei confronti della morte, dapprima sereno e fiducioso e poi sempre più oppresso e ossessionato da oscure presenze demoniache.

Tarquinia , La tomba dei Leopardi, V a.C.

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Tarquinia, La tomba del Barone VI sec.

• .

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L’agguato di Achille a Troilo; Tomba dei tori, Tarquinia, VI a.C.

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Caratteristiche della pittura

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Tarquinia, La tomba dell a caccia e della pesca

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Tarquinia, La tomba degli Auguri, VI a.C.

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Produzione vascolare

• Oinochoe , bucchero

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Pittura vascolare

Cratere a figure rosse

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Etruscan Girl by the NaYs.flv