venerdÌ 26 febbraio - senato.it · 2011-03-04 · smo.unsocialista, vecchioogiovane chesia,...

61
Senato della Repubblica ~ 3180 ~ 26 FEBBRAIO 1954 11 Legislatura DISCUSSIONI LXXXIV SEDUTA LXXXIV SEDUrrA VENERDÌ 26 FEBBRAIO 195( ~ ~~"~>~<~ ~ ~ ~~ Presidenza del Presidente MERZAGORA INDICE Commissione consultiva: NonlilHl eli membri , , . . . Pago 3186 Comunicazioni del Governo: ~Pguito della rliscussioue e approvaziouf' dplin mozione di fiducia: I 'HESIDEN'l'P; , AMADEO Ho, , , CESCHI . 0~ LUCA Carlo DE NICOLA Lussu J\IORANnt , NASI , PAOl, GCCI lJl V ALl\fAGGIOnE PEnnTEH , SCELRA. Pre8fclente clel OOll8;glio 8tl'; c jJDni8t1'O clell' i11ten1O SCoccIMAnHo 3188, 3205, 3215 3205 3215 3214 3204 3213 3204, 3205 3211 3199 3196 3202 cl('.; lIIinl~ Votazione per appello nominale 3187 3207 3216 Congedi, 3186 Disegni di legge: Annunzio di presf'ntazi()]IP 3186 Approvazione rIa partp (li COlllmissioni ppr~ manE'nti . 3186 Interpellanze: Annunzio , 3217 Interrogazion i: Annunzio , .\nnuW!:io di rispostp scritte 3217 3186 ALLEGATO AL RESOCONTO scritte ad interrogazioni: Risposte AnoSTINo AHA/HI I :Al!BAlW , BAnDELLINI , BOSTA BnAscHI , BUIZZA (CE,,]1\l, CEMlIlI, ZA0!Jè) li l'SO;';l , CAPPJèLLlNl ConTI , CnoLLALANZA I~ERnETTI IfIORE FU;Ct'HI,\ LOCA mT,LI ::\I(IHA;,\nT . l'AOL T'CCT l'F.TTJ . P]èZZT;,\I , , Pago 3221 3221 3222 3223 3223, 3224- 3225, 3226 3227 3228, 3229 3229 3230 3230, 3231 3232 3233 3233 3234 3234 3236 3237 3237 3238 3238 3239 3240, 324\ 3242 3242 3243 3243 3244- 3245 3232 DI VALlIIAGUIORE PlCCHIOTTl . Hl'RSO Salvatore SPALLlCCT SPALLINO ~PAKO TADDEI TOl\1È, TInp~;PI Jl;AGAlIlI ('r~;H]{ACIKI) Z~;LIOLI LANZIKI c\ LIJIHIO, Jfi1l'i8/ l'O liell' ind l115tria e cOli/m l'l'do .\HCAINI, Noft08('{ll'ct(('l'io di 8tato per ~l te150i'O, . . . . , HK\'\'JC:\FTT, l'iotlO8f'llretlwio Iii Btato pl'r gU (lUllri ('8t('/,,;, , n\l\1 PILLI, :Ifill'i.st7'o 8e1IcZ(/, portafoglio IhèLI;A1I1OTH;, Jl{ iniMJ'o clel commer'cio con l'l'Mero . 3233 3235 323() 3230 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1300)

Upload: others

Post on 23-Jul-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica ~ 3180 ~

26 FEBBRAIO 1954

11 Legislatura

DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

LXXXIV SEDUrrA

VENERDÌ 26 FEBBRAIO 195(~

~~"~>~<~

~ ~ ~~

Presidenza del Presidente MERZAGORA

INDICE

Commissione consultiva:

NonlilHl eli membri , , . . . Pago 3186

Comunicazioni del Governo:

~Pguito della rliscussioue e approvaziouf' dplin

mozione di fiducia:I 'HESIDEN'l'P; ,

AMADEO

Ho, , ,

CESCHI .

0~ LUCA Carlo

DE NICOLA

Lussu

J\IORANnt ,

NASI ,

PAOl, GCCI lJl V ALl\fAGGIOnE

PEnnTEH ,

SCELRA. Pre8fclente clel OOll8;glio

8tl'; c jJDni8t1'O clell' i11ten1O

SCoccIMAnHo

3188, 3205, 321532053215321432043213

3204, 32053211319931963202

cl('.; lIIinl~

Votazione per appello nominale

31873207

3216

Congedi, 3186

Disegni di legge:

Annunzio di presf'ntazi()]IP 3186

Approvazione rIa partp (li COlllmissioni ppr~

manE'nti . 3186

Interpellanze:

Annunzio , 3217

Interrogazion i:

Annunzio ,

.\nnuW!:io di rispostp scritte

3217

3186

ALLEGATO AL RESOCONTOscritte ad interrogazioni:

Risposte

AnoSTINoAHA/HII :Al!BAlW,

BAnDELLINI ,

BOSTA

BnAscHI ,

BUIZZA (CE,,]1\l, CEMlIlI, ZA0!Jè)

li l'SO;';l ,

CAPPJèLLlNl

ConTI ,

CnoLLALANZA

I~ERnETTI

IfIORE

FU;Ct'HI,\

LOCA mT,LI

::\I(IHA;,\nT .

l'AOL T'CCT

l'F.TTJ .P]èZZT;,\I ,

, Pago 3221

322132223223

3223, 3224-3225, 3226

32273228, 3229

32293230

3230, 32313232323332333234

3234323632373237323832383239

3240, 324\

3242324232433243

3244-32453232

DI VALlIIAGUIORE

PlCCHIOTTl .Hl'RSO SalvatoreSPALLlCCT

SPALLINO

~PAKO

TADDEI

TOl\1È,

TInp~;PI

Jl;AGAlIlI

('r~;H]{ACIKI)

Z~;LIOLI LANZIKI

c\ LIJIHIO, Jfi1l'i8/ l'O liell' ind l115tria e cOli/m l'l'do

.\HCAINI, Noft08('{ll'ct(('l'io di 8tato per ~l

te150i'O, . . . . ,

HK\'\'JC:\FTT, l'iotlO8f'llretlwio Iii Btato pl'r

gU (lUllri ('8t('/,,;, ,

n\l\1 PILLI, :Ifill'i.st7'o 8e1IcZ(/, portafoglio

IhèLI;A1I1OTH;, Jl{ iniMJ'o clel commer'cio con

l'l'Mero .

3233

3235323()

3230

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1300)

Page 2: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3186 ........ , 11 Leg-tstatura

26 FEBBRAIO1954DISCUSSIONI

3243.3233.3226.

DE PIE'l'HO,M ini8tro d. gl azia e gillsttzta1i'ANFA"'I,lIf'inistl'o dell'inteTrIO . . . Pag.GAVA,MÙHSt'/'Odel tesoro. . . . . . .GUI, Minisf1'o del la1:01"Oe della pre1'ldpn:u

soctale . . . .. 3229'

:\IARTINO,.Ministro della pubblwa Ist'fu~ionc 3239 I

MATTABELLA, ilIi1t'l8t1'O det traspOl't. . . . 3221,.3234, 3243

ìVlMJlCl, JJIin'istl'O dell'agl'icolt1l'1'a c delle

IO'feste . . . . . . . . . . . . . 3224:\h;RUN, MUIISt,I'O aei lavori pubbMci . 3227, 3229,

3231, 3234, 3236, 3237, 3242

:\[O'l'T, Sottosegl"cffwio di Stato pel' Il tesol ù 3228,3242, 3244

ItoC(,HE'l'£I, Sottosegretario di Stato per la

urad (! e g'i'ustizia,. . . . . . . 3238, 3245HUMOR, Sottoseg'/'eta'/'io d. Stato alla Pre-

s'bdenza del Oonsiglio. . . . . . . .TOSATO, 11limstro della pubblwa 'ist1'uzwne

32253222,3230 I

'l'H~;J\'mLLo~I, Jlhnisli o delle Jil/((II:oe. . . 3225,YANONI, Ministro delle finanze. . . . . 3221Zou, JJIintstl'o delle finanze. 3223, 3224, 3233,

3237. 3238, 3241

La seduta f M,erta alle ore 16.

RUSSO LUIGI, Segreta'tiù, dà lettura delproceaso 1Jerbale della seduta precedente, cheè approvato.

Congedi.

PRESIDE~TE. Comunico al Senato chphanno chiesto congedo i senatori Cel'jca pefgiorni 2, Cingolam per giorni 2, De Sanctisper giorni 2.

Se non vi sono osservazioni, questi congedisi intendono concessi.

Annunzio di presentazione di disegni di legge.

PRESIDENTE. Comunico che sono statIpresentati i seguenti disegni di legge, di ini~ziativa:

dei senatori Spagnolli, Benedetti, Pi~~chele e Corti:

« Riordinamento dei ruoli organici dell' rsti~tuto centrale di statistica» (390);

del senatore Vaccaro:

« Erezione in Cosenza di un monumento aIfratelli Ba'ndiera» (391);

del senatore Tl'abucchi:

« Provvidenze per la attuazione delle operedi ricostruzione dell'edificio demaniale del~l'Educandato agli Angeli in Verona» (392).

Questi disegni di legge saranno stampati,distribuiti e assegnatI alle Commissioni com~petenti.

Approvazione di disegni di leggeda parte di Commissioni permanenti.

PRESIDENTE. Comunico che, nelle riu~nioni di stamane, le Commissioni permanentihanno esaminato ed approvato i seguenti di~segni di legg€:

[j" Commissione pcrmanente (Finanze e te~soro):

«Concessione alla V alle d'Aosta di accontlsulle quote di proventi erariali per gli anni1951, 1952 e 1953 » (279);

11/1 Comm~ssione permanente (Igiene e sa~nità) :

« Norme per la proroga della durata in cari~ca dei Consi'gli direttivi degli ,ordini e Collegidelle professioni sanital'lie» (297);

«Norme transitorie sul collocamento a ri~poso degli ufficiali sanitari e dei sanitari con~dotti» (326).

Nomina di membri di Commissione consultiva.

PRESIDENTE. Comunico al Senato di averdesignato a far parte della Commissione con~sultiva prevista dall'articolo 2 della legge11 marzo 1953, n. 150, concernente la delegalegislativa al Governo per l'attribuzione difunzioni statali d'interesse esclusivamente lo~cale alle Provincie, ai Comuni e ad altri Entilocali e per l'attuazione del decentramento am~ministrativo, i senatori: Amadeo, Giustarini,Lubelli, Molinari, Molinelli ePiola.

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.

PRESIDENTE. Comunico che i Ministricompetenti hanno inviato risposte scritte adinterrogazioni dei senatori: Agostino (296),

Page 3: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

II Legislatura..~ '3187

~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

Asaro (227), Barbaro (272), Bardellini (284),Bosia (256~269), Buizza (Cenini, Cemmi, Za~ne) (157), Braschi (263~274~281), Busoni (261~265), Cappellini (233~298), Corti (283), Crol~lalanza (275~276~289), Ferretti (193), Fiore(262), Flecchia (270), Locatelli (224~304), Mo~randi (215), Paolucci di Valmaggiore (222~259), Petti (285), Pezzini (287), Picchiotti(254), Russo Salvatore (290), Spallicci (292),Spallino (249~250), Spano (268), Taddei (Ter~ragni) (207), 'romè (288), Tripepi (293), Za~gami (286), Zelioli Lanzini (277).

Tali risposte saranno pubblicate in allegatoal resoconto stenografico della seduta odierna.

Seguito deHa discussione sulle comunicazioni del

Governo e approvazione di mozione di fiducia.

PRESIDENTE. L'ordme del gIOrno reca ilseguito della discussione sulle comunicazionidel Governo.

Ha facoltà di parlare l'onorevole Presiden~te del Consiglio del ministri.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nistri e Minist'ro dell'interno. Onorevole Pre~sidente, onorevoli senatori, nel presentare ilGoverno al Parlamento ritenni doveroso ma~nifestare le ragioni che avevano suggerito lasua formazione e chiarire glI scopi che essosi propone di conseguire.

Spiegare quelle ragioni mI parve non sol~tanto doveroso, ma anche necessario, soprat~tutto perchè si preannunciava una opposi~zione pregiudiziale alla formula di Governo.Accuse in questo senso sono state mosse dasinistra e da destra: si è detto che il Governonon avrebbe soddisfatto aUe esigenze deri~vanti dal voto del 7 ~iugno, interpretando

\ciascuno degli esclusi dalla coalizione a suomodo il responso elettorale. Da parte d~i so~cial~comunisti si è preteso che le elezioni del7 giugno avrebbero reclamato un Governoappoggiato sui due partiti di estrema sini~stra; da destra sono state proposte tesi edargomenti perfettamente opposti.

Che il problema non fosse di scarsa por~tata si è visto dalla discussione seguita alle~omunicazioni del Governo. Moltissimi orator

~

se ne sono occupati e qualcuno ne ha fat~)l'oggetto, quasi esclusivo, del suo intervento.Tra questi l'onorevole Morandi, il quale conil suo lungo e non leggero discorso ha por~tato un contributo fondamentale e, vorrem~mo dire, definitivo, alla chiarificazione dellasituazione politica. L'onorevole Morandi, in~fatti, ha precisato, in maniera inequivocabile,il termine dell'alternativa socialista. Egli nonsolo ha sottolineato, con abbondanza di pro~posizioni, la identità della posizione del Par~tito socialista italiano con quella del Partitocomunista italiano, ma ci ha chiesto di ri~spettarla, considerando un attentato alla per~sonalità morale del Partito socialista italianol'idea, per taluni la speranza, o l'illusione diuna qualche diversità tra le due posizioni.

Noi, che non abbiamo mai dubitato che inrealtà questi fossero i termini dell'alternativasocialista, gli siamo grati della sua estremafranchezza. E con noi moltissimi italiani. El'assicuriamo del nostro rispetto.

Ci consenta, però, l'onorevole Morandi, duemodeste osservazioni:

1) se i rapporti tra il Partito socialistaitaliano e il Partito comunista italiano sonoquali egli ce li ha illustrati, noi non riusciamoassolutamente a comprendere, forse a causadella nostra pochezza, la ragione per cui esi~stono due partiti;

2) nell"appello diretto dal Partito socìa~lista italiano agli elettori, perchè votasseroper l'alternativa socialista, si invocava la te~stimonianza di 60 anni di storia del socìalì~smo. Un socialista, vecchio o giovane che sia,tenendo presente questo sessantennio, avràfatto certamente riferimento ~ vorrà conve~nirne l'onorevole Morandi -~ anche agli uo~mini che lo impersonarono e ai loro insegna~menti: tra questi insegnamenti c'è la con~danna contro ogni dittatura, «in chiunqueimpersonata» ~ come proclamava FilippoTurati ~ «anche se si chiama dittatura delproletariato, che non potrà mai essere checontro il proletariato, si chiami Lenin, si chja~mi Horti, si chiami Mussolini ».

Gli elettori avranno certamente tenuto pre~sente anche Il pensiero dello stesso onorevoleMorandi, espresso nel 1946, secondo il quale«la revisione del Patto di unità di azione,per quanto attiene all'idea direttrice di esso

Page 4: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura~3188'~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

e alla. sua messa in valore, attraverso unaprecisa reVISiOne degli scopi concreti asse~gnatigli, urge se si vuole evitare un fataleinasprimento del rapporti tra i due partiti, edè istanza che deve essere da noi posta con lamassima chiarezza».

Ma questo socialismo non ha niente a chevedere con quello attuale dell'onorevole Mo~randi e di quanti con lui seguono la politicasocialista abdicataria dell'unità di azione.

Quanto poi agli eletti ~ senatori e depu~tati ~ non pochi si augurano in cuor loroche i compagni comunisti non abbiano mai. aconquistare il potere, memori degli insegna~menti di Lenin che «quando i bolscevichi. go~vernano un Paese i socialisti vanno in pri~gione ». (Interru.zioni dalla sinistra).

PALERMO. Con i democristiani vanno mparadiso.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nistri e Ministro dell'interno. Comunque, sedeve ritenersi pacifico che il socialismo del~l'onorevole Morandi e dell'onorevole Nenniequivale al comunismo e che alternativa so~cialista significa in verità alternativa comu~nista, ci si potrà consentire di trame le debitE'conseguenze.

La prima e fondamentale è: che nE'i con~fronti della asserita democraticità del Partitosocialista italiano valgono le stesse considera~zioni che noi facciamo nei confronti della de~mocraticità del comunismo.

Ora, non è mistero per nessano che, tra laconcezione della democrazia politica dei par~titi democratici e 'quella dei social~comunisti,c'è un abisso, il quale, possiamo aggiungere,si rivela più profondo anche nell'intendere laCostituzione. Se base della Costituzione è ilmetodo della libertà, grande conquista del li~beralismo polnico, che garantisce l'alternarsidei partiti politici al Governo, non è dubbioche esso postula come condizione inderogabile~ sempre attuale il rispetto della libertà dIparola, di stampa, di riunione, ecc., E' solo inquesto pacifico presupposto (omune a tutti, èconcesso, in regime democratico, diritto dIcittadinanza 1:1.t~tte le ideologie politiche.

Ma quando le libertà costituzionali si ri~vendicano come mezzo e col proposito aperto

e dichiarato di sopprimere Il metodo della h~bertà, allora non solo... (Vi1Jaci interruziomdalla sinistra).

PICCHIOTTI. Chi ghele ha raccontate que~ste cose?

SCELBA, Pres~dente del Consiglw de~ mi~nistri e Ministro dell'interno... allora non solo,siamo fuori, ma anche contro la Costituzione,il metodo della libertà essendo lo strumentoche preserva la libertà e non il mezzo per sop~primerla.

Proprio su questa base poggia la condannacontenuta nella disposizione XII della Costi~tuzione, ma il principio in essa sancito è uni~versale.

Ora, la negaziOne del metodo deJla libertàè l'obiettivo del comunismo secondo l'insegna~mento di Lenin: «L'obiettIvo preciso del co~munismo è di distruggere la democrazia par~lamentare, di utilizzare le istituzioni per dè~moli l'la ». (Interruzioni dall{], sinistra).

RUSSO SALVATORE. Qm la situazione èun'altra.

BUSONI. Perchè questo dIscorso non lo faleggere a Saragat che lo ha scritto e che sa~prebbe leggerI o meglio di lei?

PRESIDENTE. Onorevoli colleghI, abbia~ma avuto una settimana di discussioni du~rante la quale, possiamo riconoscerlo, il Go~verno ha ascoltato i vari discorsi senza maimterrompere, salvo forse l'nltimo giorno incui ha dato tal uni chiarimenti. Vorrei pre~garvI pertanto di stare tranquilli almeno perun'ora: poi avrete modo, durante le dichiara~ziom di voto, di esprimere 11vostro ulteriorE'pensiero, semmai ve ne sarà bIsogno.

Continui, onorevole Presidente del Con~siglio.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nistri e Ministro dell'interno. « U dE'stino delleclassi» ~ continua Lenin ~~ «e degli Stati

non si decide infatti nelle cabinE' elettoralio nelle sedute parlamentari ». Queste parolevorremmo fossero tenute sempre presenti edincise nei Parlamenti democratici, ove siedo--

Page 5: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3189 ~ II LegÌ8latuf'(J,

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

no comunisti, perchè SIano loro ricordat~ tuttele volte che essi si proclamano paladini di li~bertà, di democrazia e alfieri della Costitu~zione. (Approvazioni dal centro).

TERRACINI. Vogliamo stampare Il Sillaboin quest' Aula?

SCELBA, Prestdente del Consiglw de,i 1ni~nistri e Ministro dell'interno. La seconda con~seguenza è che per il Partito socialista nonesiste apertura socIale che non sia aperturapolitica e che non si dà apertura politica chenon sia verso il comunismo. Negando a sestesso la possibilità di fare una qualsiasi po~litica diversa da quella del Partito comunista,una politica sociale che non comporti l'ipotecapolItica comunista, è il Partito socialista ita~liano che chiude ogni apertura verso i partitidemocratici, data l'impossibilità, per questiultimi, di una apertura politica verso il comu~nismo.

La terza conseguenza è l'esigenza per tuttii partiti, che accettano il metodo della libertà,di unirsi ~ se vogliono sopravvivere ~ e didifendere uniti la Costituzione contro l'atten~tito dei totalitari. (Interruzioni dalla sinist1'a).

Questa chiarificazione politica maturatasidopo il 7 giugno che ha trovato nelle paroledel senatore Morandi e di altri oratori delsuo partito la piena conferma, c,ostituisce lagiustificazione dell'attuale formazione gover~nativa. Le accuse, mosse contro la Democra~zia cristiana e gli altri 'partiti governativi, diessere incapaci di fare una politica sociale,di essere asserviti al capitalismo, ai monopoli,ecc., trovano, tra l'altro, per quanto riguardaalmeno la .Democrazia cristiana, una confuta~zione nella storia che ieri il senatore Lussuci ha raccontato sugli orientamenti della De~mocrazia cristiana. Per il senatore Lussu laDemocrazia cristiana era aperta ~ sinistra nel1943, nel .1946: essa divenne improvvisamen~te asservita alla destra nel maggio del 1947,quando i comunisti furono estromessi dal Go~verno. Già, perchè secondo l'onorevole Lussu,e non lui soltanto, non c'è democrazia secomunisti non sono al Governo. Il che, in pa~role povere, vuoI dire che la democrazia è unprivilegio solo della Russia e satelliti. (Vivis~sime interruzioni dalla sinistra). Secondo l'ono~

revole 'rerracini e molti altri oratori di estre~ma sinistra, questo sarebbe UIl Governo orÌ€n~tato a destra, non solo per la pretesa man~canza di un adeguato programma socIale, maaltresì per le persone che lo compong'ono edin modo particolare per il suo Presidente eper la politica da lui svolta quale, Minis,trcdell'interno.

RUSSO SALVATORE. ComincIamo rl.[1,llastrage dI Portella delle Ginestre.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nistri e Ministro dell'interno. Non ci sarebbedifficile replicare alle accuse e alle rievoca~zionl di fatti, richiamando alla me~oria lecondizioni in cui fummo costretti ad operare.Ci limiteremo, però, a ricordare quanto scri~veva un gìornale comunista in occasione dellaformazione dell'ottavo Gabinetto De Gasperiin data 15 luglio 1953: «Viene naturale chie~dersi, come mai in un Ministero in cui nullapraticamente è cambiato, un solo mutamentosi riscontri che abbia valore e peso sostan~ziale o, meglio, significato aUusivo: l'allonta~namento di Scelba dal Ministero dell'interno.Perchè ~ si chieàeva il giornale ~ viene ri~mosso il titolare degli Interni, pur essendo lasituazione dell'ordine pubblico soddisfacentee pur essendosi svolte le elezioni in modoesemplare?

«Diremo francamente che, senza nutrire nes~suna tenerezza per Scelba, la patente ingiu~stizia di questa ipocrita misura ci ripugna,e non ci sfugge, d'altro canto, che in essa viè un recondito significato politico di cui è,utile parlar subito. In realtà ~ continuava ilgiornale ~ egli vien dato 111 olocausto alle

destre (applausi dal centro) nella sua qualitàdi autore della legge contro il neo~fa8cismocome l'uomo di tutto il vecchio Ministero ch('più tenacemente e coerentemente si è semprebattuto contro ogni collusione con la destra ».

11oce dalla destra. È vero.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nistri e Ministro dell'interno. In realtà i co~munisti abusano della buona fede e della fa~cilità di dimenticare propria di una buonaparte del popolo italiano. La concezione me~

Page 6: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

SenatO' della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3190~-::-:~,

DISCUSSIONI

Il Legislatura.

26 FEBBRAIO1954

ramente strumentale del metodo della libertà,è stata affermata anche dal senatore Franzae la cosa non ci sorprende. Non è quindi peramore della lotta per la lotta che si parla ditotalitarismi di destra, ma perchè ancne laestrema destra, nei SUOlesponenti pIÙ rappre~sentativi, si pone in una posizione di combat~timento contro il fronte della democrazia.

«Lusso inutile e dannoso pe! la democrzia» è stato definito il Movimento sociale ita~liano da un autorevole giornale che non è so~spetto di tenerezza verso i partiti della coalzione democratica quando Presidente del Con~siglio era l'onorevole Pella.

D'altra parte l'anticomunismo non basta dasolo a determinare un'azione comune di Go~verno. E, se è vero che nel sud, come ha af~fermato il senatore Franza, una delle causedel progredire del comunismo è da ricercarslnel tugurio, nella scarsità del reddito fami~liare, nell'analfabetismo ancora largamentediffuso e nelle conseguenti miserie morali.crede l'onorevole Franza che queste condizionisiamo stati noi a crearle? (Interruziane delsenatare Crallalanza).

E se egli non può imputarci tutto questo,non basta certo la fertilità delle idee di cuiegli si è detto detentore, per debellare il co~munismo, occorrono bensì mezzi materiali chenessun Governo può improvvisare, specie sealla eredità della incuria di decenni si ag~giungano le immani distruzioni di una gUer~l'a che ebbe per teatro tutto il territorio na~zionale. (Appravazio'n'i dal centro).

Il senatore Condorelli si è dichiarato con~trario al Governo, non solo perchè esso ripro~porrebbe la formula del quadripartito ~ che

SI pretende condannata daJl'elettorato del 7giugno ~ ma anche perchè non sarebbe unGoverno di maggioranza ed mfine perchè po~liticamente tenderebbe ad escludere dalla vitademocratica dello Stato ogni altra formazionepolitica.

Alle due prime osservazioni ha rispostobrillantemente il senatore Zoli, spiegande ilsignificato del voto del 7 giugno. Quanto a:!::!pretes,g incostituzionalità del Governo, perchèGoverno di minoranza, ]0 stesso senatore Zoliha risposto precisando che i quattro partitirappresentano la maggioranza, sia che SIguardi ai voti in Parlament0, sia che si tènga

conto dei voti riportati nel Paese: i quattropartiti, infatti, secondo i dati riportati d'al ;;;e~natore Zoli, hanno riportato il 49,3 per eentt)dei voti contro il 48,7 per cento di tutti gli~Iltri partiti rappresentati nel Parlamento. Equesto, onorevoli senatori, dovrebbe far giu~stizia sommaria, e una volta per tutte, dellapretesa che, nel mancato scatto della leggeelettorale, si è voluta vedere la condanna deiquattro partiti coa1izzati da parte della mag~gioranza del popolo italiano. Nonostante ilmancato scatto della legge elettorale, la mag~gioranza degli Italiani ha votato per 1 quattroparhti della coalizione democratica. (Vive'('Toteste dalla sinistr'a, e. dalla destra).

TURCHI. Ci hanno sempre insegnato ch('la maggioranza è rappresentata dal 51 percento. Lei ci dlCe che è rappresentata dal 49per cento.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nistn: e MinistrO' dell'interno. Da ciò l'assur~dità deHa pretesa, secondo la quale, per ri~spettare il responso del 7 giugno bisogna ri~chiamare al Governo i social~comunisti.

Va affermato inoltre che non esistono Go~verni di maggioranza o minoranz,a, esistono,invece, solo Governi che hanno la fiducia delParlamento. E se un Governo ha la fiduciadel Parlamento, liberamente concessa, esso èinvestito deHa pienezza dei poteri costituzio~nali. (Appro1Jazioni dal centro).

Circa l'accusa che i quattro partiti dellacoalizione governativa tenderebbero ad esclu~dere dal giuoco delnocratico altre forze poli~tiche, non possiamo che ripetere quanto giàabbiamo avuto occasione di dire, e cioè cheper i partiti della coalizione non vi sonoescluSlvismi o dIscriminanti che sul terrenodella democrazia e della libertà. Però pren~diamo atto che da unfr parte del Parlamentonon si intende condurre una opposizione pre~roncetta, ma costituzionale.

In ordine al programma del Governo, fattaastrazione dalle condanne totali e p,regiudi~ziali, contro le quali vano sarebbe ogni ten~tativo di replica, le critiche, spesso con~traddittorie, si riassumono ~ specialmenteper la parte economka e sociale ~

n..ell'ac~

Page 7: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubbu'cà

LXXXIV SEDUTA

11 Legislatura~ 3191"'"""""'

DISCUSSIONI 26 FEBBRAIO 1954

cusa di genericità, di non interezza, di man~canza di originalità e di spirito riformatore.

Anche per questo non possiamo fare altroche richiamar'CÌ a quanto è stato detto nellaòichiarazione programmatica: «La brevitàdel termine fissato dalla Costituzione per lapresentazionE' di un nuovo Governo l311eCa~mere, rende materialmente impossibile la ela~borazione dettagliata e minuziosa di un pro~gramma di Governo, e sarebbe poco serio, daparte nostra, se ci presentassimo con una so~luzione miracolistica e definitiva per ogni set~tore della vita nazionale ». Ci dia il Parla~mento il tempo per lavorare: soltanto anora,forse, potremo essere smentiti.

Sui problemi politici hanno risposto ade~guatamente gli onorevoli Santero, Canevari,Jannuzzi, Magrì e Eo, ed io li ringrazio peril contributo dato alla discussione e per lefspressiom di solidariE'tà e di simpatia per~sonale.

Alcuni oratori si sono indugiati sulla trat~tazione sistematica di alcune direttive pro~grammatiche, quasi che il Senato si trovasseinvestito dell'esame di precisi disegni di leg~ge. È ovvio che, se dovessimo dare una parti~colareggiata risposta ad ogni intervento delgenere, occorrerebbe ben altro tempo di quellorigorosamente prescritto per una replica. Manmano che le 'questioni sollevate dagli oratoriverranno in discussione, attraverso l'esame deiprovvedimenti concreti, il Parlamento avràagio di discuterle ampiamente e di conoscere,al riguardo, il pensiero preciso del Governo.Ciò vale per l'attuazione degli istituti costi~tuzionali e per Le leggi elettorali, per la ri~forma agraria e per la riforma dei contrattiagrari, per la riforma fiscale.

Secondo il senatore EitoSSI, nel programmadi Governo non vi è nulla di positivo per atte~nuare le cause di disagio dei lavoratori. Lastabilità del potpre di acquisto della moneta.che costItmsce la più sicura difesa del sa~lario e l provvedimenti per incrementarel'edilizia, per sollevare le aree depresse delMezzogiorno e del centro nord, i cantieriscuola, l'edilizia scolastica, il regolamento deifiumi e dei bacini montani, tutta la serie dilavori pubblici, i provvedimenti a favore dellepiccole e medie industrie e della piccola pro~prietà contadina, le misure per aumentare le

esportazio1l1, per favorIre gh investimentiesteri in Italia, ecc. a che cosa mirano? Ilproblema non consIste tanto nell'individuarele piaghe da guarire che sono ben presentiana nostra mente, e soprattutto al nostrocuore, quanto nella l1mitatezza del meZZI cheattualmente offre l'economia italiana.

Dalla relazione sulla situazione economicadel Paese, che verrà presentata allo studio delParlamento, apparIrà che l trasferimenti d]ricchezza a fini sociali, operati direttamenteo indirettamente dallo Stato attraverso gliEnti assistenziali e prevldenzialI, ammontanoad una cifra che supera i 1.200 miliardi, parIcioè al12 per cento circa del reddito nazionale.

Il senatore Negri vorrebbe capovolgere ledirettive di politica economica enunciate dalGoverno. Egli dice: aumentare l salarI perragglUngere, attraverso la sollecltazlOne delconsumo, un aumento della produzione e,quindi, dell'occupazione. Il senatore N egri fin~ge di ignorare che l'.Jtalia è un Paese poverodi risorse naturalI, dove il solo capitale cheabbonda è il lavoro. E perciò una solleclta~zione al consumo, ove non prema su un suffi~ciente reddito, ad altro risultato non perver~rebbe che ad una spinta inftazionistica. Il Go~verno sa per certo che nel 1953 il reddito èaumentato del 7 per cento e che tale incre~mento ha consentito ad un tempo di aumen~tare sia le retribuzioni reali (da un mimmodel 2 per cento per alcune categorie di lavo~ratori non coniugati ad un massimo dell'8per cento per i salariati fissi e i bracciantIcomugati dell'agricoltura), sia l'occupazione.

Il senatore Terracini ha dichiarato che l'au~mento del costo della vita e l'aumento rapidodei mezzi di pagamento contrastano con l'im~pegno assunto dal Governo dI difendere lamoneta. Osserviamo in primo luogo che l'au~mento del costo della vita è stato nella medIadel 1953 di appena 1,9 per cento rispetto al1952, mentre nell'anno precedente era statodel 4,2 per cento rispetto al 1951. La circo~lazione monetaria al 30 novembre ultImo scor~so era di 1.361 miliardi, superiore del 4,8 percento a quello del novembre 1952. Ciò signi~fica che nel corso dell'anno essa è aumentatadel 5,8. E ciò mentre il reddito nazionale lordoè incrementato del 7 per cento e l'attività pro~duttiva industriale di circa il 10 per cento.

Page 8: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica 3192 11 Leg-tslatur(J,

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

Circa il suggerimento datoci dal senatareStur7.o di favorire l'impiega di capitali esteri,asserviama che già nella dichiaraziane pra~grammatica nan mancava un accenna signi~ficativa al riguarda. Awgiungiama intanta chepraprio in questi giorni la nastra Delegazianealla Conferenza per gli investimenti esteri diParigi ha espressa il desideria del Gavernaitaliano di vedere sempre più intensificati glisfarzi per un aumenta degli investimenti esterinel nastra Paese. E siama lieti di annunciareche il Gaverna ripresenterà al Parlamenta l'ac~carda integrativo del Trattata di amicizia itala~americana, già appravata dalla Ca~era nellapassata legislatura, che noi riteniama validoagli effetti di un aumenta degli investimentiesteri.

Sulla questiane della liberalizzazlOne deglIscambi, di cui si è accupata il senatare Franza,accarre che egli si metta d'acca:rda can sestesso; a egli vuole una sviluppa ecanamica, edallara c'è bisagna di impartare tutte le mate~rie prime e l beni strumentali che il nastraPaese non praduce, appure nan vuale quella'sviluppa ecanamico, ed allara ci si può anchechiudere in un regime di autarchia. Se ci siè patuti spingere in un pragramma di inve.-stimenti quale quella in atta, senza influiresui prezzi e sul costa della vita, ciò è statapassibile sala in grazia dell'apertura delle na~stre frontiere che ha cansentita il libero in~gl'essa di mezzi calmieratori del mercato. Etali mezzi patrema cantinuare ad attenere salase le nastre merci patranna liberamente es~sere espartate.

Indiscutibilmente vi sana delle pasizioni darivedere e dei punti da carreggere; c'è dalattare cantra pravvedimenti di dumping as~sunti da altri Paesi; c'è da ottenere di piùda altri ancara, ma la linea che il Governaha scelta, anche se è la più faticasa, è nelcantempa la più sana. E a prapasito di espar~taziane di prodatti artofruttkali desideriamoassicurare l'anarevale Condorelli che illora in-crementa rientra nei pragrammi cancreti delGaverna.

Il senatore Terracini nan avrebbe iraniz~zata sul programma edilizia prospettata dalGaverno se avesse ricardata le gravissime ca~renze di abitaziani esistenti prima della guer~l'a, le distruziani da essa aperate, la man~

canza di nuave costruzioni durante il periodobellico e nei primi anni del dapaguerra, l'au~mento della popolazione verificatosi neglI ul~timi 15 anni e il ritorna in patria degli ita~liani dai territorI perduti. Un indice dell'im~pulsa ricastruttivo in questo settare è datada un ritmo delle castruzi,ani edilizie tripli~cato, rispetta aHa media dell'ultimo decenniobellica e dalla cIfra record per il nostra Paesedi oltre 950 mila nuovi vam castruiti nel 1953.

Oggi il costo delle nuove castruziani carn~spande a circa il 4 per centa dell'intiera red~dita nazianale. Questa cifra è tra le più alteche SI regi strana tra i paesi civili di tutta ilmonda, però tanto più ragguardevale ave sipensi che tra i paesi civili del manda il na~stro è tra i più paveri.

Il pragramma del Governa permette unritma di nuave castruziani, camprese quelledell'iniziativa privata, di un ammantare su~periare e almena pari a quella del 1953. Piùche di un prablema di quantità, si tratta oggidI un prablema di qualità ed è per questoche alla base del programma sta la gradualeaba1iziane dell~ baracche e d'altre abitazioniimpraprie ed un piana di case papolari.

Il senatare Basia ha presentata un quadropessimistica della nostra agricaltura, che nanrispande alla realtà. Nel 1953 il pradatta nettodell'agricoltura e fareste ha registrata un au~mento dell'll per centa, davuta ad un accre~sciuta valume della produziane, accompagnatoda un lieve aumenta dei prezzi dei pradottiagricoli.

TuttI i gruppi, fatta eccezione dI quellozaotecnica, vi hanna cantribuito. Per questaultima settare Il Gaverna farà quanta è insua patere per attenere una maggiare pra~duziane, cercando di assicurare ai produttariprezzi remunerativi e un livella più costantenei redditi reali.

Per quanto concerne in particolare i pra~blemi della montagna e del papolamento nellecampagne, il Governo affinerà gli strumentilegislativi in atto, ne presenterà al Parla~menta dei nuavi, saprattutta per quanto ri~guarda la formazione della piccola praprietàcantadina e lo sviluppo della coaperazianeagricala, e proseguirà frattanta, can ritmoaccentuato, suHa strada già intrap'resa dellacreaziane di nuove borgate contadine.

Page 9: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato delta Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3193 ~

DISCUSSIONI

II Legislatura

26 FEBBRAIO1954

Il senatore Bitossi, a proposito degli scambicommerciali con i Paesi orientali da tutti au~spicati, suggerisce e sollecita l'apertura di ap~posite trattative. È ciò che si è sempre fattoe si va facendo anche nelle trattative in corsocon tali Paesi.

Queste considerazioni valgono anche per laCina con la quale, indipendentemente dal rico~noscimento di quel governo, siamo disposti adavviare maggiori scambi. Sta però di fattoche alcuni nostri imprenditorI, desiderosi di.esaminare sul posto le possibilità afferte daquel mercata, hanno smora atteso invano l'au~tarizzaz,ione di recarsi in Cina. (Commentidalla sinistra).

Per quanto riguarda l'U.R.S.S., l'Italia hafatta ogni sforzo.per aumentare i prapri traf~fici, tanta che le nostre Importaziani da taleStata sano salite da 56 milioni di lire (mediadel biennio 1937~38) ai 20 miliardi e 493 mi~lioni del 1952; mentre le esportaziani nellustesso periodo sana salite da 5 miliani (mediadel biennio 1937~38) ad 11 miliardi e 547 mi~110m nel 1953. Se nel contempa i nostri traf~fici con glI altri Paesi dell'Eurapa arientaleed in particolare can la Cecoslovacchia, con laPalania, can la Bulgaria e can la Romania,da fiarenti che erana nell'anteguerra, sano oggia livelli pressochè trascurabili, ciò nan è davu~ta al malvolere dell'Italia, bensì ai mutamentidi struttl...ra intervenuti in questi Paesi ed aiparticalari rapporti che oggi li 'legàno can laRussia sovietica. (Interruzioni dalla simstra).

ARTIACO. Ma se avete denunziata gli espar~tatori dello zolfo!

ISOELBA, Presidente del Consiglio dei mi~nist1'Ì e Ministro dell'interno. Un Governo ilquale pane carne compito fondamentale dellasua aziane la difesa della libertà e che vedein un rinnavata umanesimo il mezza per usci~re dalla oppressione che minaccia di distrug~gere la dignità della persana ùmana, nan puònon accagliere... (commenti dalla sinistra) canlarga cansenso l'appella alla libertà lanciatada un maestro come Luigi Sturza. La libertà,che si appone al dispatisma e alla dittatura, lasacialità, che cantrasta il particalarisma diclasse e le categarie di interessi, sono le basisolide di un regime democratico. E quando

il senatore Sturza afferma che «la libertà ètotale a nan è libertà» e che «nan si trattasalo della farma Istituzianale dello Stato, madella realtà funzianale della Stata e dei limitidelle campetenze, con la garanzia che tali li~mIti nan siano oltrepassati, sicchè il cittadinasia sicura dei suoi dll-,itti e del rispetta dellasua persanalità », crediamo che non ci sia sin~cera democratico che passa dissentire. Ricona~sciamo altresì che nulla ha da guadagnare unregime democratico dall'affermarsi di uno sta~tal1smo dettato dalla paura della libertà, dalcamplesso di infenorità dei Partiti democrati~ci di fronte alla prapaganda avversaria o daesclusivi interessi burocratici. Cantro questatendenza soprattutta che ha effetti nacivi allalibertà nai intendiama reagire. Un indice diquesta nostra volantà è già nella accettaziane,confermata nella dichiarazione programmati~ca del Gaverno, dei due ordini del giarno pre~sentati dal senatore Sturza ed appravati allaunanimità dal Senata.

Le misure, prese ieri, per impedire il casti~tmrsi di nuove aziende parastatali e la' parte~cipaziane ai consigli di amministraziane daparte di funzionarI della Stato, stanna a te~stimaniare, fino da ara, che la nostra adesianenan è soltanta pragrammatica.

Il senatare Sereni, col sua interventa, havoluta anticipare la discussiane sulla C.E.D.,aprenda, in cancomitanza can la fine dellacanferenza di Berlino, la campagna contra laratifica. Lo stessa gIOrno che parlava il sena~tore Sereni, il Partito camunista pravvedevaa fare stampare ben 500 mila manifesti controla C.E.D., e non siama che alle avvisaglie.(Rumoreggiando, dalla sinistra si risponde:sì, sì!).

Sull'argamenta il Gaverna esporrà il suopensi era in sede opportuna. Qui ci limiteremoa cogliere alcuni temi dell'interventa dell'ono~revole Sereni, per rIbadire gli elementi fan~damentali della nostra palitica estera.

1) Nai vagliamo la pace; cansideriama ne~mica dell'uomo chi rimugina pensieri di guer~l'a. E facciama nastra la invacazione del sal~mista «disperdi, o Signare, i popali che vo~gliono la guerra ». La nastra politica esterasarà dominata dall'idea di preservare la pacee di favarire lacanciliazione.

Page 10: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica ~ 3194 ~ 11 Legislatura

2~) FEBBRAIO 19'54DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

2) Per ben due volte la nostra generazioneha visto lo scatenarsi del flagello della guerraa causa del nazionalismo. È per impedire chenoi e i nostri figli si debba essere travolti an~cora dalla guerra che vogliamo distruggereattraverso l'unificazione dell'Europa i germidel nazionalismo. (Vivi applausi dal Cientro.Interruzioni dalla sinistra).

3) La C.E.D., integrando ~ con tutte le ga~ranzie ~ la Germania in una Europa unita,appare allo stato delle cose come il mezzo più'adatto a risolvere il problema tedesco e adeliminare i pericoli insiti in un narmo indi~scriminato che nessuna forza potrebbe, prestoo tardi, impedire.

4) Una Europa unita e forte, con il pesodella sua tradizione morale, sarà un fattoredi equilibrio e di distensione internazionale.(Interruzioni dalla sinistra. Interruzwne delsenato'rie Frunza).

5) Come già nell'adesione dell'Italia alPatto' atlantico e alla Comunità europea, ogginella C.E. D., che ne è il logico sviluppo, noivediamo, come ebbe a rilevare Ferruccio Parrinel suo discorso sulla ratifica del Patto atlan~tico, pronunciato in questa Assemblea il 29luglio 1949, il solo mezzo per operare «la sal~vezza dei regimi democ:ratici e, ancora più,la salvezza di quelli che noi intendiamo deb~bano rimanere lo spirito e la linea di svilup~po della nostra civiltà, la salvezza di quelloche in essa ci è più caro ».

«La Comunità europea» ~ continuava ilsenatore Parri rivolto proprio ai colleghi co~munisti ~ « non è un esercito di servi sciocchial servizio di WalI Street, è il disegno di unmondo che si organizza ». Vi è certamente unmondo ~ non dovete nascondervelo ~ che si

sta organizzando, e il principio dell'organizza~zione è nato dalla grande paura di ,Mosca eproseguirà il suo cammino per vie che non sipossono fin d'ora prestabilire. Ma è come unaspecie di legge fisica, di necessità vitale, chespinge questo mondo a fare quello che hafatto, con altri metodi, con altra concezione,il mondo sovietico: un sistema di integrazionepolitica, militare ed economica, la più vastache la storia conosca, realizzata con spietataenergia nel giro di pochi anni.

Con le sue affermazioni, Ferruccio Parri nonpensava certo di tradire lo spirito della Re~sistenza, onorevole Secchia, a meno di doveraccettare per pacifico che lo spirito della R~sistenza debba necessariamente confondersicon la particolare pol1tica perseguìta dal Par~tito comunista e dal Partito socialista italianoe che si identifica, senza possibilità di distin~zione, con la politica nazionalista ,del Governosovietico. (Commenti).

Il Partito comunista non può nè vuole faredel resto una politica diversa da quella mo~scov,ita. Ed allora a che cosa servono le indi~gnazioni nazionalistiche dell' onorevole Sereni,contro le conseguenze della C.E.D. per le nostreForze armate? Un generale straniero coman~derà soldati italiani! Orrore, grida l'onorevo~le Secchia. Ma come spiega la sua impassibi~lità di fronte al fatto, senza precedenti nellastoria delle Nazioni, che un uomo il quale siera guadagnato il bastone ,di maresciallo inun esercito straniero che pochi anni prima,insieme a quello nazista, aveva invaso la Po~lonia, sia stato posto a capo delle Forze ar~mate proprio dalla Polonia? (Applausi dalcentro e vivaci interruzioni dalla sinistra).

SERENI. Anche i papaHni dicevano così diGaribaldi.

SCELBA, Presidente del Consiglio dei mini~stri e Ministro dell'interno. Una Europa divisada motivi nazionalistici ed economici, deboleperciò politicamente, economicamente e mili~tarmente, esposta alla pressione esterna delmondo comunista ed a quella interna dei Par~titi comunisti locali, ~ destinata così più facil~mente a perdere la libertà: questo può volereil nazionalismo sovietico. Vogliono questo i co~munisti nostrani e i socialisti nenniani? Quan~to al rimprovero mossoci dall'onorevole Serenidi non aver fatto nessun riferimento alla Con~ferenza di Ber:lino, desideriamo innanzi tuttoricordare che l'incontro dei quattro Ministridegli esteri stava per terminare mentre venivaesposto al Senato il programma di Governo.Era logico che se ne attendessero la conclusio~ne e le decisioni finali perchè potesse riassu~mersi il pensiero del Governo al riguardo. LaConferenza ha rappresentato uno sforzo, af~frontato dalle Potenze occidentali con spirito

Page 11: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legi8latura~ 3195 ~

26 FEBBRAIO 19,54DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

aperto e conciliativo ma vigile nella difesa deiprincìpi della democrazia, per raggiungere ilrisultato che ha sempre costituito e costituirà,quali che siano le deformazioni della realtà adopera di una propaganda interessata, l'obiet~tivo finale della comunità democratica: la di~stensione internazionale e la pace nella libertàdelle Nazioni e degli individui. Principale oc~cupazione degli occidentali è stata quindi laeliminazione degli ostacoli sulla via della di~stensione, ostacoli che, per quanto ri~uardal'Europa, si chiamano problema tedesco e pro~blema austriaco.

Il metodo prescelto e proposto a Berlino dalletre Potenze""""': cui il Governo italiano avevadato la sua adesione ~ nel corso delle consul~tazioni che hanno preceduto l'incontro ~ nonpoteva che ispirarsi ai princìpi nei quali le N a~zioni democratiche ripongono la loro fiducia:libertà di voto ed autodecisione dei popoli,contemperate da queUe limitazioni che le N a~zioni democratiche si impongono volontaria~mente nel supremo interesse della difesa delleproprie istituzioni e nella comune volontà dipacifica convivenza.

Questo metodo avrebbe portato alla riunifi~cazione della Germania ed al suo reinserimentonella comunità internazionale, in un quadro digaranzie della sicurezza europea; per quantoconcerne l'Austria, le clausole del Trattato dipace e gli impegni solenni assunti dal Governoaustriaco soddisfacevano a tutte le possibiliesigenze per l'immediato ripristino ,dell'indi~pendenza di quella N azione. La conclusioneche si può trarre dai dibattiti di Berlino è chel'Unione Sovietica non ha voluto correre il ri~schio di libere' elezioni in Germania, nonostan~te fosse stato dichiarato che un governo te~desco, uscito da tali elezioni, sarebbe stato li~bel'o di confermare o meno gli impegni in~ternazionali assunti dalle due Germanie. (In~terruzioni dalla sinistra). L'incontro di Ber~lino, negativo per quanto concerne la soluzionedei problemi europei, è tuttavia terminato conuna nota di apprezzabile interesse per quantoriguarda le questioni asiatiche e il disarmo.Se la futura Conferenza di Ginevra potràaprir la via ad una composizione dei problemisul tappeto nel settore orientale, l'intera co~munità delle Nazioni libere, e l'Italia con esse,non potrà che rallegrarsene.

Veniamo ora a parlare del problema che staparticolarmente vicino al nostro cuore, e cioèdel problema di Trieste.

Il senatore Condorelli, nel prendere atto delnostro impegno di continuare con tenacia nel~l'azione diretta a raggiungere quella soluzionedi giustizia del problema del Territorio Li~bel'o di Trieste, reclamata dal Paese e verso laquale si rivolge l'animo della Nazione tutta, halamentato giustamente che tale soluzione abbiatroppo tardato. Nessuno più di noi si duoleche si sia subordinata una soluzione di giu~stizia, ripetutamente e solennemente promes~sa, a considerazioni che noi non condividiamo.Desideriamo tuttavia rassicurare il senatoreCondorelli ripetendo che noi non consideria~mo il problema di Trieste come puramente na~zionale, ma come problema europeo, da risol~versi nel quadro di quella reciproca solida~rietà e comprensione (vive pro6este dalla si--nistra) degli interessi vitali di ciascuno deicomponenti la comunità dei popoli di cui siamoparte.

PASTORE OTTAVIO. Adesso abbiamo ca~pito perchè l'America ha mandato via Pella!(Commenti).

SCELBA, Presidente del Consiglio d,ei Mi--nistri e Ministro dell'interno. Il senatore Lussuha sostenuto che l'unica via per risolvere ilproblema di Trieste sia quella di ritornare alTerritorio Libero voluto dal Trattato di pace.

Vale la pena di ripetere ancora una volta chela responsabilità di non avere permesso lacreazione del Territorio Libero di Trieste nonricade su noi, ma su quella grande Potenzache per anni ha creato tutti gli ostacoli perchènon si giungesse ad un accordo sulla nominadel Governatore, permettendo così alla J ugo--slavia (proteste dalla sinistra) di insediarsi ...(Interruzione del senatore Lllssu). SenatoreLussu, non sta parlando lei, sto parlando io;abbia pazienza, lei ha parlato per due ore enon lo ha disturbato nessuno... Permettendocosì alla J 'lgoslavia di insediarsi nella zona Be di procedere a quella opera di snazionalizza~zione e di annessione fredda che noi abbiamopiù volte denunciato. La rottura avvenuta trala Jugoslavia e il Cominform ha prodotto pro~babilmente le attuali resipiscenze sovietiche,

Page 12: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3196 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

in fatto di nomina del Governatore (protestedalla sinistra), ma questo non basta per can~cenare sette anl).i di storia. (Interruzione delsenatore Terracini).

Anche in relazione al problema di Trieste,l'onorevole Franza ha sostenuto la necessitàdi denunciare il Trattato di ~pace. Riteniamoopportuno anzitutto ricordare che tutti i Paesifirmatari del Trattato, ad eccezione di quellidel blocco sovietico e di alcune riserve formu~late dall'Etiopia e dalla Jugoslavia, hanno ri~conosciuto che lo spirito del preambolo più nonsussiste; che le clausole poEtiche (articoli 15e 18) sono superfiue e che le clausole militari,limitatrici del diritto e della capacità di prov~vedere alla nostra difesa (articoli 46, 70 e re~lativi annessi) non sono conformi alla posi~zione dell'Italia quale membro, a parità di con~dizioni, della famiglia delle N azioni demòcra~tiche e amanti della libertà.

La denuncia del Trattato non comporte~l'ebbe quindi risultati pratici molto diversi omaggiori di quelli già ottenuti con la revisionedelle clausole politiche e militari. Questo valeanche nei confronti della Jugoslavia.

Qùanto all'opinione che una formale denun~cia delle clausole territoriali, relative al con~fine orientale, ci riporterebbe alla situazionecreata col Trattato di Rapallo, osserviamo cheil senatore Franza dimentica quanto è pur~troppo avvenuto tra il 1920. e il 1947 e, inparticolare, la situazione di fatto che il Go~verno italiano si trovò ad affrontare tra il1945 e la firma del Tiattato di pace.

Il senatore Secchia si è lamentato che il Go~verno abbia deciso di celebrare il decimo an~niversario della liberazione di Roma e nondell'intero territorio nazionale, attribuendogliiLrecondito proposito di voler dimenticare laResistenza. La liberazione dell'intero territo~

l'io nazionale avvenne soltanto nell'aprile del1945, ed il decennio non poteva pertanto esserecelebrato nel 1954. (Cmnm,enti dal centr'o). Cadecosì anche l'illazione dell'onorevole Secchia.

N ella liberazione di Roma, che non è unadelle cento città d'Italia, ma è il simbolo dellasua storia e la capitale dello Stato, può benfissarsi e comporsi il ricordo di tutti i fattid'arme e dei sacrifici del 1944. In Roma si con~sumò, tra l'altro, uno dei più gravi criminidella guerra contro il popolo italiano: il massa~

cro delle Fosse Ardeatine. Nelle Fosse Ardea~tine furono accomunati, nel sacrificio e nellutto, uomini e donne di tutte le classi socialie di tutte le fedi religiose; liberi professionistie impiegati, lavoratori e datori di lavoro, pro~fesso l'i e studenti, alti ufficiali e semplici sol~dati. Nel sacrificio delle Fosse Ardeatine sisintetizzano i lutti e le sofferenze di tutto ilpopolo italiano.

Qualche mese fa, dai banchi dell'estremasinistra e dell'estrema destra, si invocò e siottenne una amnistia per i più gravi delittipolitici, che servisse a gettare il velo dell'obliosulle guerre fratricide e a conciliare gli ita~liani. Nai .pensiamo alla prossima ricorrenzanon per approfondire la divisione fra gli ita~liani, ma per unirli, affinchè sappiano che solonell'unità e sul terreno della libertà sono se~gnate la prosperità e la grandezza della Patria.(Applausi dal centr.o).

« Patriae unitati, civium libertati », è incisosul più grande monumento civile di Roma, sim~boIa della ricuperata indipendenza nazionale.

In questo spirito intendiamo celebrare il de~, cennio della liberazione di Roma se il Parla~

mento vorrà confortarci con la sua fiducia.(Vivissim'i ,e prolunga,ti applausi dal centro.M altissime congmtulazioni).

PRESIDENTE. La seduta è sospesa permezz'ora.

Ripresa della discussione.

(La seduta, sospesa alle ore 17,10, è ripresaalle ore 17,40).

PRESIDENTE. Riprendiamo la discussione.Vi sono otto iscritti a parlare per dichiara-

zione di voto. Il primo è il senatore Paoluccidi Valmaggiore. Ha facoltà di parlare.

PAOLUCCI DI VALMAGGIORE. Onorevo~le Presidente, onorevoli colleghi, dopo il di~scorso dell'onorevole Condorelli, che chiara~mente espresse le ragioni del nostroatteggia~mento, avrei volentieri rinunciato alla parolase gli interventi di ieri dei senatori Carlo DeLuca, Magrì e Bo, non rendessero necessariauna sia pur breve nota chiarificatrice.

Page 13: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica ~ 3197 ~ Il Legislatura

LXXXIV SEDUTA 26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

Noi non abbiamo alcun fatto personale con~tro di voi, onorevole Presidente del Consiglio;non condividiamo il timore di coloro che alvostro apparire sentono quasi istintivo il bi~sogno di nascondersi sotto un portone per ti~more di ricevere un manganello sulla testa.(Ilarità dalla sinistra). Anzi noi uomini diordine amiamo che esista una Polizia forteche naturalmente si ispiri alla tutela della 1i~bertà di tutti e di ciascuno. Perciò, quanto voifaceste per rafforzarla è da noi attribuito nona vostra colpa ma a vostro merito; e non citurba neppure il ricordo di alcuni vostri at~teggiamenti' gladiator! e di alcune vostre pro~poste di legge, perchè siamo convinti che, datala vostra capacità' e la vostra intelligenza, sa~prete certo, da Presidente del Consiglio, difronte a più alte responsabilità, agire con vi~sione serena della situazione.

Il nostro atteggiamento non deve essere nep~pure considerato quale una aprioristica ostilitàverso la vostra parte politica piuttosto controquella frazione della vostra parte politica laquale pretende di offenderei, di negare perfinola nostra democraticità, di tenerci in dispre~gio, di sospingerci di continuo al di fuori dellavita costituzionale del Paese, mentre poi infondo non le dispiacerebbe l'apporto del nostroconsenso. Nessuna preconcetta ostilità dunque,nè nei vostri personali riguardi e neppure versoil vostro Partito, ma una questione di prin~cipio, ossia la condanna, da parte nostra, delmodo e del come si è pervenuti a queste crisia ripetizione che oggi travagliano la vita delPaese. Allorchè noi appoggiammo un Governodemocristiano, noi di questa parte non ponem~mo condizioni di sorta, non facemmo richiestedi alcun genere, fummo disinteressati in ma~niera totale, e non potete onestamente non dar~cene atto.

Era stato, quel Governo, dichiarato provvi~sorio: Governo di ordinaria amministrazione.Ma in breve tempo dimostrò di saperci fare,con grave disappunto dell'onorevole Eo e deisuoi superiori; nessuna offesa agli avversari,guanto di velluto, forse anche col pugno diferro; un rinnova'to senso di fierezza nazio~naIe, sia pure, naturalmente, contenuta nei li~miti delle menomate nostre possibilità, e tut~tavia la considerazione di Trieste come pro~blema essenzialmente nazionale più che eu~

ropeo, come testè ha detto l'onorevole Presi~dente del Consiglio; la salda volontà di difesadella lira, affermata da uomo esperto dellamateria; la pace, infine, ed un poco di sorrisocordiale, intravisto finalmente dagli italiani.

Ma fu tirata in ballo la questione della qua~lificazione, questa buffa parola che voleva, enon vi riuscì, onorevole Magrì, nascondere lointrigo di conventicole particolari e di invete~rate ambizioni.

DE LUCA CARLO. Non è esatto. (Com;,.menti daUa destra).

PAOLUCCI DI VALMAGGIORE. Un Go~verno si qualifica per il suo programma e perle sue opere. Il Paese ha capito tutto ciò edha riprovato che al di fuori del Par1amen~to, con una prassi che dobbiamo considerarenon perfettamente costituzionale, sia stataaperta questa serie di crisi a ripetizione chelo distraggono dal suo operoso lavoro.

Oggi dunque lo avremmo, il Governo «qua~lificato », secondo le intenzioni di coloro chevollero la crisi; il Governo del cosiddetto cen~tro~sinistra, quello del 49,34 per cento, che nonè la maggioranza però, ad onta della moltipli~cazione dei pani e dei pesci testè fatta dalPresidente del Consiglio, il Governo del qua~dripartito,insomma.

Ma la verità vera è che, mentre il Governoda voi buttato giù, quello che era stato accoltoe poi seguìto con tanta simpatia e attesa dalPaese, si stava qualificando coi fatti e con unprogramma chiaro, voi, ad onta della vostracapacità, ad onta della vostra intelligenza,siete stato costretto ~ non è colpa vostra, nonpotevate fare altrimenti ~ ad ammannirci unaenunciazione di cose disparate, diverse, sle~gate, messe lì insieme per contentare un pocoper ciascuno i vostri numerosi compagni diviaggio, ed il tutto condito con la vecchia salsaantitotalitaria.

Per giunta ~ e qui sta il male ~ su tuttoquesto la voce ammonitrice, che si è levata dafuori e perciò lesiva ancora una volta de-lIeprerogative e dei diritti del Parlamento ~

poichè, èome ha osservato con garbata e sua~dente parola l'onorevole senatore Sturzo, vor~l'ebbe imporre ii limiti alla sua possibilità diformare una maggioranza ~ la voce ammoni~

Page 14: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA DISCUSSIONI

~ 3198 ~ Il Legi8latura

26 FEBBRAIO1954

trice e minacciosa, propalata da vari giornali,che questo vostro può essere l'ultimo tentativodi formare un Governo, l'ultimo, dopo di chenon vi sarebbe altra via di uscita che le nuoveelezioni, e naturalmente le nuove elezioni conla legge maggioritaria. Ma come! Si vorrebbeveramente far credere al popolo italiano chenon esista oggi, in questo e nell'altro ramodel Parlamento, la possibilità di formare unGoverno che governi, su una solida base? Finoa qual punto si vuoI credere che sia ingenuoed ottuso questo povero popolo, fino a qualpunto si vuoI credere che esso non comprendaquello che chiaramente ha detto col suo voto?Col suo voto, ad onta dei vostri ragionamenti,onorevole Presidente del Consiglio, il popoloitaliano disse così: spetta al Partito mag~giore di formare il Governo ~ siamo d'accor~Q.o, onorevole Bo ~ non più però da solo: siappoggi a sinistra, si appoggi a destra, manon più da solo, e neppure con i piccoli Par~titi, perchè li travolse e li frantumò.

Ed invece, eccoci qua ancora a sostenereche, con la formazione così detta di centro~si~nistra, sia pure col 49,34 per cento, si devegovernare l'Italia. Io amo credere e sperareche il Capo dello Stato, se veramente si vo~lesse nelle attuali condizioni arrivare a nuoveelezioni, e specialmente con la legge maggio~ritaria, si rifiuterà di accettare questo puntodi vista anticostituzionale, e vorrà non subiree far subire agli italiani tanto sopruso. In ognimodo, noi fin da ora desideriamo proclamarea voce alta che, se veramente si avrà il co~raggio di arrivare a nuove elezioni, se vera~mente si vorrà lanciare il Paese in questa pe~ricolosa avventura, proprio la vostra partesarà a pagarne lo scotto. Avrete voglia di direche il mancato raggiungimento della maggio~ranza assoluta ha reso impossibile il funziona~mento del Governo; avréte voglia di proclama~re che noi siamo antidemocratici! (Ti rin~grazio, onorevole Lussu, avversario onorato eleale, per avere ieri affermato che nessuno sottola monarchia osò mettere in dubbio la demo~craticità dei parlamentari repubblicani). Avre~te voglia di affermare che noi siamo retrivie reazionari; e, a proposito, credo necessarioe vorrei dire urgente che gli onorevoli Magrìe Bo prendano visione del programma positi~VQdei :monarchici, programma che esiste, pro~

gramma che è stampato, che essi hanno iltorto di ignorare, mentre noi non ignoriamoil programma vostro. Avrete voglia di ripetereche noi sfruttiamo un nostalgico sentimentopopolare, quasi che voi non sfruttiate un benpiù alto e profondo sentimento! Il popolo ita~liano è ormai smaliziato, ha visto e compresotante cose!

Da ora comunque mettiamo le mani avanti,e respingiamo ogni responsabilità, qualora ve~ramente si volesse attuare la dichiarata mi~naccia di lanciare l'Italia in questa oscura av~ventura. La colpa sarebbe vostra, solamentevostra, e di chi volesse consentirvelo.

Noi vi avevamo teso entrambe le mani, enulla avevamo chiesto in cambio e non aveva~mo posto alcuna condizione, tanto meno diordine istituzionale, con totale disinteresse,paghi di sorreggere la vostra opera, ove, senzafaziosità ed esclusivismi che ieri sono stati quiribaditi.

"(vivi applausi dalla destra)... si

fosse ispirata ai comuni ideali religiosi e na~zionali ,di un'Italia ordinata e serena. Ma in~vece avete preferito coloro che gli elettorihanno dimezzato, e che, dopo avervi insultato,vi hanno imposto condizioni sproporzionate al~la loro efficienza numerica.

Siete voi che non avete voluto stringere laonesta mano che vi era stata tesa, siete voiche cercate di respingerci di continuo al difuori della vita costituzionale del Paese, sietevoi che porterete il peso della grave situazioneiniziatasi al di fuori del Parlamento e che,ahimè, ancora al di fuori del Parlamento hala sua ispirazione al servizio di personali am~bizioni.

L'onorevole Bo, nel suo discorso, che peressere di chiusura va considerato come l'espres~sione ufficiale del pensiero del Partito demo~cristiano, discorso che se fosse stato menoviolento e burbanzoso avrebbe maggiormentegiovato al suo stesso Partito e sarebbe statopiù intonato alla misura cui sarebbe stato te.-nuto quale Vice presidente di questa Assem~blea .

"(applausi dalla destra) . . . ebbe a dire

come sia giunto infine il momento di smetteredi parlare di interessi e di atteggiamenti su~periori a quello dei Partiti, come vanno pro~clamando alcuni pappagalli di questa o quellatribuna. Onorevole Bo, mi sono inteso puntosul vivo poichè proprio io, insieme ai 111iei

Page 15: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

11 Legislaturd~ 3199 ~

DISCUSSIONI 26 FEBBRAIO 1954

calleghi di questa parte del Senata, ci sentia~ma di appartenere a quella categaria di uami~ni che lei definisce pappagalli, perchè asiamaanteparre quella che riteniama interesse delPaese alle istanze di Partita.

Cancluda affermanda che, ad anta di tutte leconsideraziani che ci spingana a dare aggi ilvata cantraria...

CARELLI. Siete vai che fuggite!

PAOLUCCI DI VALMAGGIORE. Nan sanafuggito mai. Ad onta di tutte le considerazianiche ci spingana aggi a dare vata cantraria,se il Gaverna supererà la prava, il che è pas~sibile, fasse pure per quei pachissimi vati cheall'anarevale Ba sembrana sufficienti per can~servare la farmula quadripartita, se sapereràla prava, la nastra appasiziane nan sarà si~stematica ed in discriminata e non ci impediràdi essere al vastra fianca, anarevali signari delGaverna, tutte le valte che si tratterà ,di tu~telare i diritti di calara che lavarana e saf~frana, nanchè, e saprattutta, di difendere difrante alla straniera, la unità, gli interessi, lalibertà e l'anare del nastra Paese. (Vivissimiapplausi dalla destra. Molte congratulazioni).

PRESIDENTE. È iscritta a parlare per di~chiaraziane di vata il senatare Nasi. Ne hafacaltà.

NASI. OnarevO'li calleghi, il Gruppa degliindipendenti di sinistra nan ha partecipataalla discussiane generale. Il sua pres,idente,anarevale Malè, perchè indispasta nan ha pa~tuta assalvere il campita affidatagli.

Ora, in sede di dichiaraziane di vato e direplica all'anarevalePresidente del Cansiglia,il Gruppa s.ente il davere di praspettare il suapunta di vista, il che cercherò di fare più bre~vemente possibile. Se è vera che la discussianeavvenuta ha prospettata ampiamente gli ar~gamenti favarevali e cantrari alla farmula ga~vernativa dell'anarevale Scelba, alcuni rilievipassana ancara farsi ande tutti i Partiti e sin~gali parlamentari, in un mamenta casì deli~cata e satta alcuni aspetti grave, assumana lepraprie respansabilità.

C'he casa è una farmula gavernativa? Lascelta e la determinaziane delle farze paliti~che ehiamate a risalvere una crisi e a dare

un Gaverna al Paese. La fiducia presuppone,dunque, un dappia giudizia sugli uamini e sulpragramma. Ebbene, la diciamO' subita, nandaremail nastra vata di fiducia alla [armulagavernativa dell'anarevale Scelba e come uamae come pragramma. Qiui le persane, si intende,nan c'entrana se nan came espanenti di arien~tamenti palitici. L'anarevale Scelba è, insie~me, politicamente qualificata un uama ed unpragramma. È un bilancia cansuntiva per ilpassata ed un bilancia preventivo per l'avve~mre. L'anarevale Scelba nan può riservaresarprese e prestarsi alla ariginalità delle pre~visiòni cantraddittarie.

N an è calpa nostra, anarevale Scelba, sela sua attività di uama di gaverna nan ca~mincia oggi, se ella ha un passata, se è que~sta passata che farnisce gli elementi del can~traddittario giudizia ad uamini, carne nai, chenan la pensana come lei la pensa e nella stessafaticasa gestaziane della staria vedana avan~zare irrefrenabilmente le maltitudini semprepiù vaste del lavara che bisagna nan respin~gere ma canciliare nell'ardine giuridica e cam~prendere e difendere ed immettere came unsangue giavane negli istituti demacratici chesana le arterie elastiche della stata maderna,che nan è di un partita ma di tutti i cittadini.

L'anarevale Scelba ha sette anni di Gaverna,di cui cinque al più vitale cangegna della vitastatale, al timane della palitica interna, checandiziana e cantralla la camplessa vita dellaStata. Ha data dunque, anche in episadi cla~marasi e, purtrappa, talvalta tragici la mi~sura del sua temperamenta e delle sue capa~cità. Da questa realtà è venuta fuari il mitaScelba, il simbala della casì detta politicadella «mana farte» che può avere le canse~guenze che tutti canasciama e che, se ha am~miratari negli uamini che segnana la prassidella repressiane sistematica e della vigilanzaspeciale, è chiara che nan passana avere alIDag~gia a fiducia da nai che nan crediama allaspada che taglia i nadi di Gardia, che nanaffidiamo alle cariche della cavalleria la salu~ziane delle vertenze tra capitale e lavaro e chenan ricarriama al cara sella della «Gelere»came medicina del bisagna a calmante aicrampi della stamaca vuata.

L'anarevale Scelba è, quindi, perfettamenteindividuata. Siama due mentalità, due diverse

Page 16: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

'Senato d'ella Repùbblica ~ 3200 ~

DISCUSSIONI

11 Legislatura

26 FEBBRAIO1954LXXXIV SEDUTA

visioni della vita associata, due diverse con~dizioni della lotta di partiti che non possonoandare d'accordo. Per questo fummo control'ultimo Ministero De Gasperi, di cui Scelbaera il braccio secolare; per questo noi nonpossiamo essere con voi. E come potremmoesserlo, 0'norevoli colleghi? Basterebbe ricor~dare che ci trovammo di fronte l'ultima voltain lotta aperta per impedire che scattasse lavostra legge elettorale, il formidabile stru~mento che, come disse il relatore, onorevoleTesaur0', alla Camera dei deputati, servivaper «asskurare ai partiti la conquista inte~grale ed esclusiva del potere»! Combattemmoquesto strumento iniquo con tutte le nostreforze. Il Senato ne ebbe morte immatura eviolenta.

Che cosa è avvenuto oggi di nuovo che po~trebbe far cambiare il nostro atteggiamento?Non ci soffermiamo su quello che ha dettol'onorevole Zoli, per il quale ,chi ha ottenutoil 40 per cento dei voti ha diritto al centoper cento del potere! Ma l'onorevole Zoli hadetto, altresì, che la Democrazia cristiana haperduto una battaglia, non la guerra, nonaccorgendosi che, così dicendo, ha m.ostratola mentalità di un partito che della lotta elet~torale vuole fare una guerc"a civile: italianicontro italiani.

Comunque, la Democrazia cristiana ha per~duto una battaglia. Il Paese le ha negato lafiducia e ve la neghiamo, naturalmente, anchenoi, onorevole Scelba. Ma vi è di più: ve l'hanegata, perfino, l'onorevole De Gasperi e pernorma prudenziale, nel suo tentativo di for~mare un Ministero, quasi ad addossarvi ogniresponsabilità, si era 'guardato bene dal con~rermarvi come Ministro dell'interno. È veroche tutto passa, onorevole Scelba, e che inquesta nostra Italia troppo facilmente si di~mentica, ma sei mesi sono troppo pochi pet"chiedere n01nÌYn,eprop1"io al Parlamento lafiducia che il Paese v,i ha negato. Quando sivuole deprimere il Parlamento si dice che nonraI?presenta il Paese. Questa volta, però, il

,Paese ha parlato ben chiaramente e bisognarispettare la sua volontà.

Sarebbe avvenuto un fatto nuovo ? No. Ilfatto nuovo sarebbe, forse, l'orientamento a

, sinistra attraverso la partedpazione dell'ono~revole Saragat. E allora, c'è da domandarsi:

quale Saragat? Quello del lugli0' 1953 o quellodel dicembre dello stesso anno? O quello che,in cooperativa, ha formulato la stesura dellecomunicazioni governative, questo pezzo aquattro mani di gelide, squallide, reticenti senon false ,promesse? Vi è, sì, in quelle comuni~cazioni, una sola affermazione precisa ed èquella che riguarda la C.E.D. l'esegesi criticadelle fonti è stata fatta; e, a parlare nellostile di Pirandello, c'è un Saragat numero unoo un Saragat numero due? Un Faust primoe Faust secondo? Certo l'onorevole Saragatha ,cambiato, ma sono sciocchezze: l'onorevoleSaragat è in buona compagnia. ISolo gli anal~fabeti inediti sono garentiti dal pericolo diapparire contraddittori. Solo gli imbecilli noncambiano, diceva Mussolini.

Ora è pacifico che egli, per mesi, si ribellòalla Democrazia cristiana ed alle proposte delquadri partito, e trattò male Scelba dopo il di~scorso di Navara. E anche dopo il 2 febbraiodopo avere, nei riguardi di Fanfani, ripetutola condanna del quadripartito, riafferma glistessi .concetti al Capo dello Stato. Ma il 10febbraio partecipa sotto l'insegna del mano~vratore onorevole Scelba al Governo quadri~partito! Il tempo è breve per una evoLuzionee se non la folg0'razione divina, se non la luceumana nei colloqui' con i diplomatici, quale me~tamorfosi della Democrazia cristiana, qualeadesione di essa alle classi lavoratrici giusti~fica il capovolgimento della posizione dell'ono~revole Saragat? ,È vero, egli da tempo hacercato di spiegare chela Democrazia cri~stiana non è più quella di otto mesi fa. Scelbamarcia con noi, egli dice, noi diamo le im~pronte e le direttive. Questo non è un Governoquadripartito, onorevoli colleghi, è addiritturauna apertura a sinistra! È s0'rprendente tuttociò e l'onorevole Saragat se non altro dovevatener presente la sua inutile ed umiliantecooperazione passata. L'onorevole Saragat hascoperto i nuovi orizzonti della Democraziacristiana: per lui è sparita la trappola delquadri partito. Non è la Democrazia cristiana,no, che marcia con voi, onorevole Saragat,siete voi che, in realtà, vi siete accodatoalla Democrazia cristiana. È mutato Scel~ba o siete mutato voi? N 0', Scelba non è mu~tatoo È il Ministro della Crociata del 1048 acarattere sanfedista. Scelba, secondo una de~

Page 17: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica Il Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3201 ~

26 FEBBRAIO 195/1DISCUSSIONI

finizione di Nicotera persegue una politi,ca didestra con paludamento di centro sinistra.Egll non ha abbandonato la formula del 18aprile; egli, dopo il 7 giugno, a Novara ha

l'iaffermato le sue direttive denunziando~ latregua dei partiti, la dIstensione verso le si~nistre, le assicurazioni della pace civile che ilsorriso deJl'onorevolE> Pella aveva, almeno peralcuni, fatto intravedere.

L'onorevole Saragat è vittima dI una grossa.illusione: la realtà la vide solo nel momentodella delusione elettorale. L'onor2vole Saragatnon rappresenta che ìl personaggio al qualericorreva Euripide nella sua tragedia. Quandola situazione è diventata insostenibile e non siriesce a sciogliere ìl nodo degli eventi e SI vuoItroncare l'azione; allora si ricorre al Deus exmachina: un espediente, un personaggio fìt~tizio che non appartiene agli umani ma simulagli umam, che scende dalle carrucole per tron~care l'azione. Ha l'apparenza di un Dio e nonè che una macchina. L'onorevole Saragat èl'espediente al quale è ricorsa la Democraziacristiana quando non ha potuto, dopo il fal~limento di Pella e di Fanfani, mantenere ilGoverno dello statu quo senza le sinistre. Voionorevole Saragat avete cambiato. Il program~ma della Democrazia cristiana è sempre lostesso, meno che mai è mutato l'onorevoleScelba. Esaminata 1;;. formazione del nuovoMinistero potremmo, per la ricerca della con~clliazione delle forze opposte, apprezzarE>, peresempio, che l'onorfe'vole Martino sia anaPubblica istruzIOne e l'onorevole De Pietroalla GiustizIa. Ma ;;. che vale? L'onorevoleSaragat si compiacE>di componimenti a quat~tro mani, per polemizzare con Nenni, ma ri~mane all'onorevole Scelba il Mimstero del~l'interno che è la leva di comando e di tuttoil comando: polizia, amministrazione civilee l prefetti che hanno in mano tutte ,le am~ministrazioni statali, i grandi Comuni, le Pro~vincie e tutti i grandi complessi industriali.

E se esaminiamo il programma, il senso dionnipotenza della Democrazia cristiana si com~pleta insieme con l'impressione dell'abdicazio~ne del centro~sinistra. Si afferma la necessItàdi approvare la C.E.D. alla quale l'onorevolI:'Saragat stesso aveva rinunciato. Così, non es~sendoci altro esercito in Patria, non resteran~no che le forze di polizia, e l'onorevole Scelba

potrà prendersi il gusto di essere anche il co~mandante dell'esercito.

Si pongono in termini generIci i problemisociali, ma soprattutto SI richiama la lottacivile con la formula del 18 aprile, cioè chel partItI di estrema smistra sono contro lademocrazia, formula ipocnta che equivale allarnessa fuori legge dI nove milioni almeno dicittadini elettori. Questo lo può affermare unpartito, ma non un Governo che deve essereuguale e unico per tutti l cittadini di, tutti l

partitI. È Il programma della rissa civile: ita~ham contro italiam. No, non è cambiata laDemocrazia cristiana, il suo programma è inmarcia. Vedete, l'onorevole De Gasperi è ilcapo della Democrazia cri stiana, non è al Go~verno, non è al Senato che deve dare Il suovoto di fiducia, ma è nel partito, nel Governo,nel :Senato, ovunque, assente e presente. È luiche lancia il 'grido di guerra contro le sinistree minaccia: guai se noI;\. votate per questoGoverno! O col Governo o nuove elezioni: eccola formula, alternatIva unica dell'onorevoleDe Gasperi. ProprIO alla vigilia del voto egliha riprodotto tutti i propositi liberticidi chesconvolgerebbero lo Stato repubblicano: leggianti~sciopero, la legge polivalente. È il vostroprogramma, onorevole Saragat? È nel vostroprogramma illiberalismo economico del sena-tore Sturzo? De Gasperi parla a nome del tn~partito e si chiede la fiducia al Senato met~tendo Il coltello alla gola, tanto più gravequesto al Senato che rIcorda la domenica dellePalme del 1953.

Dunque, immutato il metodo come il pro~gramma, il 7 giugno deve continuare il 18aprile. La legge fatta su misura non è scattata,può scattare ancora, ne parlano i gIOrnalI al~['estero e quelli nostri. ,Può scattare ancora!Si dice che possa scattare in Giunta delle e1e~zioni; ubbie, data la rispettabilità di quell'or~gano sovrano. Ma può scattare ancora se SImantiene la legge truffa, e l'onorevole Scel~ba oggi ci ha dato la dimostrazione che il no~stro dubbio è più che fondato perchè non haparlato affatto della legge elettorale, di cui siè occupata, si occupa e si preoccupa l'opinionepubblica. Per i predecessori suoi rappresen~tava un dovere di rIformare la legge nel sensovoluto dagli italIani e l'onorevole Saragat neaveva fatto una vera e propria questione per~

Page 18: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

11 LegislatuHl

LXXXIV SEDUTA

~ 3202 ~

26 FEBBRAIO 1954

Senato della Repubblica

DISCUSSIONI::.

f)onale e capitale del suo programma. La do~manda, qumdi, che pongo OggI è una domandaassai grave, che mostra se non altro le cattiveintenzioni dalle quali sapremo guardarci. Enon si faccia illUSIOnI, onorevole Scelba: selei insiste in questa linea di condotta di leggifatte a misura e di ricorsi al corpo elettoralenoi vi resisteremo ad ogni costo, costi quelloche costi, come diceva l'onorevole De Gasperi.Un nuovo 7 giugno? No, noi siamo contro divoi perchè vogliamo la pace, la distensionedei Partiti, perchè vogliamo che non si chiu~dano le porte ai milioni di elettori delle classipopolari, perchè vogliamo che sia difesa la Co~stituzione e la Repubblica. Diciamo questoperchè qui adoperate un linguaggio più tol~lerante e più prudente, ma nelle manifestazio~m della stampa l'onorevole De Gasperi e i suoinon nascondono i loro propositi che noi dob~biamo indicare e condannare con grande vi~vacità. Noi non vogliamo, onorevoli colleghi,una politica di avventure nè all'interno nè al~l'estero.

Chi vi parla, alla Camera dei deputati, nelsettembre del 1948 ebbe ad ammonire De Ga~speri che il Governo logora e che egli avrebbefatto bene ad abbandonarlo in tempo. La si~tuazione in cui egli ora si trova e, purtroppo,in cui ha messo l'Italia, ha dimostrato comesi fosse nel vero da parte nostra.

Ora all'onorevole Scelba, che è qui in fun~zione di proconsole, ma che ha le stesse respon~sabilità di De Gasperi per i lunghi 'anni di col~laborazione che con lui ha avuto, ripeto l'am~monimento, malgrado che il Governo non ab~bia ancora avuto il suo battesimo.

Auguro al ministero Scelba vita breve, anzibrevissima (ilarità) nell'interesse del popoloitaliano. Questa lunga crisi ministeriale chedura dal giugno si deve chiudere, malgradoogni resistenza, arrivando ad un Governo che

l'ispecchi veramente e validamente tutta laNazione, difenda le nostre patriottiche tradi~zioni e il nostro avvenire, che non può esserefondato altro che su i due termini insopprimi~bili della libertà e della giustizia, anelito pe~renne dell'umanità. (Vivi applausi dalla sini~stra. Congratulazioni).

BO. Domando di parlare per fatto perso~naIe.

PRESIDENTE. Le darò la parola alla finedelle dichiarazioni di voto.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto il senator.',) Perner. Ne ha facoltà.

PERRIER. Onorevole PresIdente, onorevolicolleghi, a nome dei colleghI del gruppo libe~l'aIe, che, anche se scarsi dI numero, sentonod dovere di esprimere serenamente in ognidIscussione politica Il pensiero che deriva daquei pri.ncìpi di lIbertà e di democrazIa aiquali si è sempre ispi.rato il Partito liberaleitaliano (principI che d'altronde sono stati inquesti glOrm anche qUI in Aula ribaditI daun autorevole senatore indipendente), dichia~

l'O che voteremo a favore del Governo. Il no~stro voto non è soltanto motivato da una di~sClplina (h partito, ma vuole essere mtesocome adesione a quelle dir.stti 'le dI Governo,non più esclusivistiche, ma che hanno volutoche tutti l partiti che hanno per base comuneil sentimento della libertà .s della democrazia.si unissero III un unico sforzo per la difesadi quei 'princìpi, che riteniamo sicuro palladiodella nostra civiltà.

Io r~tengo che l'accordo costituito saràschietto e' fattivo e che potrà anche suscitaredomani un moto di conve.rgenza di libere opi~nioni, ma soprattutto ritengo che, se anche isingoli partiti non potranno raggiungere sin~golarmente ogni loro postulato, tale sacrilficionon sarà certamente vano se, dalla loro unione,E,orgerà una funzione governativa, veramentelIberale nel Paese, che app1ichi integr'almentegli aJ-ticoli della Costituzione', che sia sicurane11a difesa del prestigio dello Stato e di ognihbertà, specie di coscienza, e che soprattuttosia animata da quella comprensione, che nondeve maI disglUngersi da ogni azione umana,comprensione che dovrà significare oltre cutto,a fatti ,s non a parole, provvidenze a tutti queiceti che maggiormente lo Stato deve tutelaree che rJSentono le sofferenze di un lavoro in~certo o inesistente o insufficiente ai loro bi~SOgnI.

Il Partito liberale, che in Italia ebbe il pri~mato in materia di leggi socialI, rinneghe~rebbe se stesso se non si ispirasse a tale poh~tica. Il Paese chiede che vengano salvate lesue libertà, che si ponga fine a questo protrarsidi crisi governative e di continue discussioni

Page 19: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~.3203 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

polItiche, che, se pur necessane, fimscono adun certo punto coll'impedire e con l'lstenlirequel lavoro fattivo dI risoluzi::me positIva ditanti problemI, che mcombono su di noi. Moltogli italiam hanno fatto per la ricostruzione delnostro Paese, ma molto ancora dovremo fare.

Per questI motlvi daremo voto favol'evoleal Governo, perchè, Se votassimo contro. Clsentiremmo veramente colpevolI di votare con~tro la democrazia e soprattutto contro ognisviluppo della democrazia e della l1bertà. (A_p~plaus'i dal centro).

Questo premesso dal lato politlco, mi per~metto di esprimere brevlssimamente, ciH;a ilcontenuto del programma del Governo, unapreghiera e un l'ammanco. La preghiera ri~guarda la parte del programma del Govelnoche è stata rivolta ai problemi della Pubblicaistruzione. Al Dicastero della pubblica istru~zione presiede ora un valente scienzIato e so~prattutto un profondo conoscitore dei proble~mi della cultura. Io voglio sperare che egli nonvorrà dimenticare due problemI lmportaniis~siml in questo momento per la N azione, e cioèun coraggioso inizio della costruzlOne di quegliedifici scolastici rurali a tutte spese deIJo Stato,per i quali il ministro Segni aveva a suo tempoaccantonato, credo nel bilancio dei Lavori pub~bhci, i primI miliardi.

Secondo, specialmente importante, il pro~blema della pletora professionale che lllcombeminacciosamente suUe giovam generaZlOnl. Ri~tornerò in occasione del bilancio de]]a Pubblicaistruzione su .tale questione; ora voglio ram~mentarvene tutta la gravità, tutta l'immanen~za, perchè la disoccupazione nelle professionil1bere è altrettanto grave quanto la disoccupa~zione operaia, per la quale tutti sentlamo ildovere di fare ogni sforzo per superarla.

Il rammarico è facilmente comprensibile datala mia qualità dI medico. Del resto a questoproblema hanno accennato brevemente il col~lega Santero ed anche, di sfuggIta, il sena~tore Jannaccone. IJ rammarico è che nell'espo~sIzione programmatlca il PresIdente del Con~siglio non abbIa avuto Ulla parola al nguardodI uno dei pIÙ ImportantI problemI della vItanazionale, quale quello della politica sanitaria.Soltanto un fugacissimo accennD egli ne hafatto quando ha parlato della riorganizzazionedeIJa previdenza e dell'assistenza sanitaria e,

socIale. E a questo proposIto mi permettereIdI ricordare al mimstro Vigorelh che non sivorrà legiferare spero, in quella occasione, comealtre volte fu fatto, con l'assenza del medicie con la presenza del solo elemento burocratico,perchè troppo facilmente dimentlchiamo che,al disopra dei necessal'l moduli, al dIsopra dellenecessarie statistiche e anche al di sopra dellaquadratura del bilancio, al letto del malatovige una sola cosa: la scienza e la coscienzadel medico.

All'mfuori dI questo Il PresIdente del Con~slglIo nulla ci ha detto, eppure 10 ritengo cheegli per primo per la sua lunga esperienza

di Governo e per la sua alta competenza, nonpuò disconoscere tale problema. Ella, onore~vale 'Presidente del Consiglio, sa meglio dI '-'neche Il Presidente Eisenhower, il 18 gemlaioultimo scorso, indirizzandosi al Congresso, hafatto una lunghissima esposizione dei problemisamtari, intesl a proteggere la salute del cit~tadino, e lo ha fatto pl'lma ancora di esporreil Jato economico e tutte le altre questioni.

Ella, onorevole Presidente, meglio di me sache nella Repubbhca Sovietica, tanto per man~tenersi nei due poli opposti, il bilancio dellasanità è quasi uguale, se non superiore, albIlancio della Pubblica istruzione, e d'aitraparte tutti sappiamo che in tutti i Paesi del

mondo è sempre di più ampio respiro ogniproposta relativa al miglioramelto della salutedel popolo. Purtroppo da noi invece si l'idu~COllO i bilanci dell' A.C.l.S., SI è quasi dimez~zato neìl'ultimo bilancio quanto si era preven~tivato per la lotta contro la tubercolosi, met~tenùo 111 situazione di grave carenza i Con~sorzi. Noi per la lotta contro il cancro, cheè una deUe più gravi malattie che afflIggal'umamtà, stanziamo la somma irrisoria di500 milioni all'anno e via dicendo. Io SpelO,onorevole Presidente del Consig1io, che ella

vOl'l'à tener conto dI questo mio l'ammanco,che nasce tanto più dal fatto che ella, mentreha chiamato al Governo un Minisb'o per laprossima costituzione di un Mmistero per 10sport, spettacolo, turismo (e non sarò io chenon glie ne darò lode) per il Ministero della

sanità o dell'igiene (chiamatelo come cr,edete)uOl1ostante che le proposte di 1egge si rinno~vino e i voti degli organismi competen.ti si

Page 20: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 32tH ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

maltiplichina, nulla è stata fatta e si faràchissà quanda.

L'Alta Commissariata per l'igiene e la sanitàpubblica, egregiamente presieduta dal senatoreTessitari e caadiuvata da attimi funzianari, fatutta il possIbile, ma nOonavenda valare legalee autanamia di Ministera, è senza dubbia in~tralciata nelle sue funziani, e aggi specialmen~te che qualsiasi problema sanitaria non è ar~mai più ristretta nell'àmbita del1a Naziane, masi estende a tutti gli altri paesi, mercè accOld iinternazianali, nai ci presentiamo in queste as~sisi in veste dimessa, che camun,que nOonè degnadi una Naziane che fu maestra di civiltà nelmanda.

Di queste affermaziani spera che l'anarevalePresidente del Cansiglio varrà tener canta, edia, questa speranda, rinnava la dichlarazianedi vatare a favare del Gaverna. (Viv'i applausidal centro. Congratulaz'ioni).

AMADEO, Damanda di parlare p.er dicÌ1ia':'

l'aZIOne di vata.

LUSSU. Damanda dI parlare per Ull l'lCÌua~

ma al Regalamenta.

PRESIDENTE. N e ha facaltà.

LUSSU. Chiedo scusa all'anarevale callegadel Partita repubblicana, nOondel Gruppa re~pubblicana che qui nOonesiste, Se questa miarichiama al Regalamenta patess~ apparire unamancanza di daverosa carrettezza versa di lui.

Dichiara subita che la sua persana è fuaridiscussione, è lllvece m discussiane a mia pa~1:'ere questo prablema: può Il caJlega, che hachiesto la parala, parlare in sede di dichiara~zione di vota, dapa la dichIarazione del Go~verna, a nome del Gruppa l-epubblicana? Amia parere nOonha diritta di parlare perchèha diritto di parlare salo un rappresentanteper Gruppa; ara, avendo parlata per il Grup~pa libera~sacial~repubblicana l'anarevole col~lega liberale, evidentemente nessun altro cal~lega ha diritto di parlare.

Chieda, se queste mie considerazioni sanaesatte, e Se debba essere concessa la parala alcallega.

PRESIDENTE. Onarevole Lussu, mi vualprecisare a quale articola del Regalamenta ellasi riferisce?

LUSSU. Mi riferisca alle dlchiaraziani divata dapo la chiusura della discussiane ge~nerale.

PHESIDENTE. Ma non c'è stata una chiu~sura; la discussiane si è chiusa naturalmente.

LUSSU. La discussiane generale si chiudecan le dichiaraziani del Governa, sia che l'As~semblea chieda a na la fine della discussianegeneral~. Nel caso specifica nessuna ha chiestala fine della discussiane generale, la quale èavvenuta ipso facto con la fine degli interventiche qui ci sana stati e can l'interventa finaleconclusiva del Capa del Gaverno.

DE LUCA CARLO. Damando di parlare sulrichiamo al Regolamenta.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

DE LUCA CARLO. L'anarevale Presidenteha chiesta all'anarevale Lussu ~ il quale di

Balita ha malto acume, ma, in questa circo~stanza, mi sembra che questo acume nOongliabbia servita ~~ a quale articala del Regala~menta si fosse riferita. E l'anarevale Lussuha sfuggito la damanda.

BITOSSl. C'era bisogno che arnvasse lei.

DE LUCA CARLO. Nan c'è bisagna nè di:.11e,nè di altri. Ma occarre chiarire, siccomesi parla di Regolamento. Nan interrompetemi,non faccio ora questioni politiche.

Mi permetterei di ricordare all' anorevoleLussu che la dichiarazione di vata nOonè col~legiale, ma individuale; perchè, fino a quandoil Parlamento sarà costituita da parlamentariche esprimono il proprio voto singalarmente,essi hanna diritto dI intervenire a dichiararequali sano le ragiam per cui assumano uncerto atteggiamento. Se questo è esatto, nonvedo neppure la possibilità remota di impe~dire ad un membra del Parlamento di espri~mere il propria pensiero. Badate che è una que~stione molto grave e seria; perchè ci può es~sere un dissenZlente dal proprio gruppo chevogl,ia dire le ragioni del sua dissenso.

Pertanta ritenga che l'anarevole Amadeaabbia diritta di parlare e come singalo e camerappresentante della qualsiasi idealità politicache segue.

Page 21: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica ~'3'205 ~ II Legislatura

LXXXIV SEDUTA 26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

PRESIDENTE. Onorevole Lussu, so che ellaè sempre molto obiettivo e sereno. Credo chetutti possiamo sbagliare. Io per primo giusti~fico tutti coloro che commettono errori.

Ho l'impressione che ella sia stato indottoin errore dall'articolo 70 del Regolamento, cheprevede ciò che dice lei, ma soltanto quandoc'è una richiesta di chiusura della discussione.

La pregherei di non insistere, perchè siperde più tempo cercando di impedire al se~natore Amadeo l'esercizio di un suo diritto,che non gli posso o debbo contestare, che la~sciandolo parlare.

LUSSU. Domando di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

LUSSU. Poche parole, dopo di chè mi ri~metterò a quello che il Presidente vorrà deci~dere. L'articolo 70 del Regolamento, al qualeella ha testè fatto riferimento pensando chepotessi averlo male interpretato, dice esatta~mente: «quando non vi siano altri senatoriiscritti a parlare, il Presidente dichiara chiusala discussione ».

PRESIDENTE. Continui pure a leggere: lafrase successiva è molto importante.

LUSSU. «Otto senatori possono però inqualunqU(,' momento domandare la chiusuradella discw:~sione... ».

Nessuno ha domandato la chiusura, pertantol'onorevole Presidente si è attenuto ana primaparte dell'articolo 70, e non essendovi più altrisenatori iscritti a parlare, ha dichiarato chiusala discussione generale.

Se, infatti, noi controlliamo il verbale dellaseduta di ieri, troveremo scritta la dichiara~zione del Presidente: poichè non vi è nessunoiscritto a parlare, dichiaro chiusa la discussio~ne generale. Dopo la discussione generale ~ èquesto il problema ~ hanno diritto a parlareper il loro Gruppo tutti quelli che chiedonola parola o solo un rappresentantf: per Gruppoparlamentare? Decida lei, onorevole Presi~dente.

PRESIDENTE. Onorevole Lussu, io sonoconvinto che ella non vorrà acuire in extremisquesta discussione. Il secondo comma dell'arti~colo 70 del Regolamento, secondo cui «anche

dopo chiusa la discussione, spetta la paroladi diritto ad un Senatore per ogni Gruppoparlamentare ecc. » si riferisce non all'ipotesi

~ prevista nel primo periodo del primo com~ma ~ in cui la discussione sia dichiaratachiusa per mancanza di altri Senatori iscrittia parlare, ma all'ipotesi in cui la chIUsuradella discussione abbia luogo in seguito a ri~chiesta di a1meno otto Senatori. Comunque, iSenatori che parlano valendosi della facoltàloro concesa dal secondo comma dell'articolo70 non parlano per dichiarazione di voto ma,sostanzialmente, allo stesso titolo di coloro chehanno parlato in sede di discussione generale.Ora siamo invece in sede di dichiarazione divoto, le quali sono sempre ammesse, ai sensidell'articolo 83; e purtroppo noi qui tutti ram~mentiamo l'UbO che n~"è stato fatto. (A v'Pro.,vazioni dal cent'i'o).

Mi pare, quindi, che non si possa sollevareun'eccezione come quella in discussione, spe~cialmente dalla sua parte.

Senatore Amadeo, prenda pure la parola.Mi permetto, però, di ricordarle che la dlChia~razione di voto nel nostro Regolamento non èlimitata nel tempo, ma è limitata all'argomen~to. Non si può quindi pretendere, per il fattoche non si è presa la parola in sede di di~scussione generale, dI syolgere concetti criticio aggiuntivi. Le raccomando pertanto di at~tenersi allo spirito della dichiarazione di voto.

AMADEO. Raccolgo la sua raccomandazio~ne, onorevole Presidente; devo però farle pre~sente la situazione in cui siamo venuii a tro~varei noi di questo Gruppo sui generis.

Abbiamo aderito al suo invito di Jimitaread un oratore solo l'intervento in sede di di~scussione generale, per eèonomia del dibattito,e per conseguenza abbiamo deciso di lasciarefacoltà di parola al rappresentante del Partitosocialista democratico, onorevole Canevari,nella previsione che il suo Partito sarebbe sta~to bersaglio di critiche particolari, riservando~ci di parlare, per i repubblicani e per i liberaliin sede di dichiarazione di voto, e limitandoquindi a pochi minuti la nostra trattazione.

Con questa premessa ~ che limita ma noneslcude ~ prendo la parola, altrimenti dovreialzarmi soltanto per dire che voteremo la fi~ducia.

Page 22: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica Il Ltfjislaturo

LXXXIV SEDUTA

~ 3206'~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

PRESIDENTE. Siamo perfettamente d'ac~cordo.

AMADEO. Signor Presidente, onorevolIcolleghi, prendere la parola per preannun~eiare il voto favorevole mio e dell'amico Spal~licei ~ di noi, che qui rappresentiamo unacorrente politica, checchè si dica, viva e vitalenel Paese (comment'i r!.a.lla sinistra), garailziae forse riserva per il suo avvenire democra~tico ~ potrebbe sembrare superfluo, poichè ènoto che, se abbiamo declinato il pressante in~vito ad una partecipazione al Governo, abbia~mo nulla di meno contribuito alla elaborazionedel programma di questo Governo, che ci sia~mo impegnati ad appoggiare e che lealmenteappoggeremo per l'attuazione dell'accordo pro~grammaticò stesso.

Ma il fatto che il nostro consenso SIa giàscontato non ci esonera dall'esprimerne m que~sta sede, nella forma succinta che il momentoesige, le ragioni, atte a fissarne, senza equi~voco, il significato esatto.

11 proposito del Governo di garantire unaoculata ed energica difesa, per stroncare ognieventuale tentativo di restaurare uno Statototalitario trova la nostra completa adesione.Ma poichè in uno Stato costituzionale, e didiritto, quale è la nostra Repubblica, primodovere del Governo, del Parlamento, dei eitta~dini è l'osservanza leale della Costituzione,anche tale difesa, vigile ed efficiente, dovràsempre attuarsi nell'assoluto rispetto dellalegge fondamentale.

Rileviamo e sottolineamo l'esplIcito impe~gno a proseguire, con ponderazione ma con sol~lecitudine, l'attuazione legIslativa deUa Cosli~tuzlOne stessa. E poichè a questo propositol'onorevole PI'esidente del Consiglio ha ricor~dato l'attuazione della Corte costituzionale,l'approvazione della legge sul Consiglio Nazio~naIe dell'economia e del lavoro, la disciplinadei rapporti di lavoro, la istituzione del Consi~glio superiore della magistratura, il nuovo or~dinamento giudiziario e la riforma del Codicedi procedura penale, mi sia consentito di inte~grare l'elenco ricordando l'obbligo di rendereoperante nella su~ integrità il titolo quintodella Costituzione.

L'ordinamento regionale è ormai discipli~nato da una legge dello Stato. Bisogna ded~

derci a costituire, una buona volta, i ConsigliRegionali. PotreI dimostrare che l'esperimentodell'autonomia regionale non è stato affattonegativo; potrei osservare che nelle sue elabo~ratissime norme la legge è tale da elIminareogni preoccupazione: mi lImito al richiamo diun preciso obbligo costituzionale, che assolu~tamente non può essere contestato. Soggiun~go che presenteremo quanto prima una pro~posta di legge per l'e:ezione dei Consigli regio~nali, nella fiducia dI trovare il Governo d'ac~cordo con noi.

Passando aglI mdirizzI concreti che questI'Governo intende seguire, approviamo totocorde il .proposlto di svolgere una attiva poli~tica socIale per rImuovere le cause di malcon~tento e di insodd~sfazione delle classi lavora~tricI, COl meZZI dI una efficiente repressionedelle evasioni fiscah, promuovendo l'aumentodella produzione e combattendo ogm forma didisoccupazione. Questa è certamente la via mae~stra per conseguire la libera e pacifica convi~venza nazionale. Gioverà aìlo scopo anche l'ap~provazione della proposta di legge presentatanell'altra Camera dai nostri amici repubblI~cani per incoraggiare il riassorbimento deilicenziati dalle aziende, e siamo grati al Go~verno di aver voluto esprimere sin d'ora il suoparere favorevole.

E pure allo scopo gioverà grandemente laazione diretta allo sviluppo della nostra emi~gl'azione, e quella riorganizzazione delle strut~ture, soito forma di l'i costituzione del Commis~sariato, o 111altra, se all'esame risultasse piùidonea per assicurare una efficace tutela e unapiù accurata assIstenza igienica e sanitariadella nostra mano d'opera all'estero, oggi pur~troppo ancora in precaria situazione, come irecenti luttuosi avvenimenti nelle miniere delBelgio stanno a dimostrare.

Il processo di industrializzazione del Mezzo~giorno sta pure molto a cuore anche a noi;ma vorremmo che esso traesse alimento dallerisorse locali e dalle materie prime fornite daquella prodigIosa tena, e non rappresentassesolo un trasferimento di attività industrialidal Nord al Sud, quando esse non siano createper un venticinquennio allo scopo di fruiredello sgravio dalle imposte e per fare unainutile concorrenza al prodotti del settentrione,col risultato di accumulare manufatti che non

Page 23: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3207 ~ 11 Legislatura

26 FEBBRAIO1954< DISCUSSIONI

riescono a trovare lo sbocco di un mercato.ProduttIvità oculata, quindi, e tale da concor~l'ere alla stabilità della moneta, al piccolo ri~sparmio, aHa conservaZione di quella categoriadi cittadini che pIÙ amano la pace, il lavoroe la tranquillità. Quanto alla politica agrarIa,prendiamo atto dell'Impegno ad elaborare lanforma definitiva e generale. E certo non SIvorrà prescindere, nell'imporre obblighi e vm~coli alla proprietà terriera, dalle varie esigen~ze, contemperandole: ma non si dovrà nem~meno disattendere Il tassativo dettato costl~tuzionale che imponè di fissare hmitI alla suaestensIOne, secondo le regioni e le zone agrarie.

Questo Governo ha messo 111eVIdenza il pro~posito di spendere meglIo il pubblico denaro.Ottima disposizione, specie per Il settore delleopere pubbliche, qUl particolarmente sottolI~neata l'edilizia scolastica.

E parlando delle scuole, raccomando al Go~verno dI non ef)sere insensibile alle richiestedei docenti, oggi sacrificati oltre l limIti del~l'umana sopportazIOne, perchè costretti a undIsagio economico umiliante: retribuzioni men~Sill complessive, per gli insegnanti medi, chevanno da lire 35.414 ad un massimo, ma algrado sesto, di lire 73.048! Gli IIlsegnanti han~no chiesto un trattamento economico pari aquello dei magistrati; noi chiediamo per essiun trattamento economico adeguato alle esi~genze della vita, all'altissima loro funzione, alsacrificio e ;dl'impegno che la stessa implica.

Il collega senatore Bo ci ha Ieri pr'2cedutinell'lchiamare l'attenzione dell'onorevole Mini~stro della pubblica istruzione sull'urgenza diuniformare i libri di testo aile esigenze delnuovo clima politico, democratico e repubbli~cano, alle esigenze della verità storica. Ne sia~mo oltremodo lieti, perchè tale necessità im~prorogabile è da nOI pure sentita. Potremoavere scolari che sapranno apprezzare e dl~fendere domani la libertà e la democrazia,come si propone di fare il Governo, che vuoleessere leale difensore della Costituzione e ditutte le libertà, non esclusa quella religiosa,nello spirito e nella lettera dell'articolo 19 dellaCostituzione.

È superfluo, onorevoli colleghi, che mi at~tardi a sottolineare come siamo soddisfatti del~le comunicazioni per quanto concerne l'indi~rizzo di politica estera. Abbiamo trovato nel~

l'mtervento del senatore Santero l'interpreta~zione ed il conforto autorevole delle nostrepIÙ ferme convinzioni; poichè l'intesa tra leN aziol1l che hanno il culto della lIbertà e chenon llltendono rinunziarvi, è non soltanto ga~ranzia di pacifica convivenza, ma auspicio eeondizione di benessere economico e sociale,

'2 Il raggiungimento delle sacrosante rlVendlCa~ZiOlll nazionali non potrà esserne che agevolato.

Questo Governo ottenà oggi, forse, una ll~mltata fiducIa. Lo vedremo all'opera. Auguria~moci che l'opera glI concIli presto più largheadesi0111. Anche l fiumI pIÙ grandI sono taliperchè, nel loro corso, si accrescono di oppo~ste confluenze. (Applaus1' dal centro).

PRESIDENTE. È Iscritto a parlare per di~chlarazione di voto il senatore SCOCClm3.1'I'0.N e ha facoltà.

SCOCCIMARRO. Onorevoli senatori, le di~chiarazioni del Presidente del Consiglio, aconclusione del dibattito, impongono a Hoi dipreusari:: l punti essenziali del nostro dissenso/~ quindl del nostro voto contro alla fIducia.Debbo dire subito che è veramente spiacevole,direi quasI umiliante, che, ]n questa Aul<.l e daquel seggio, si continui ancora a ricorrere aimezzi polemici più deteriori. Si sfugge al di~battito poJitico facendo ricorso a diversÌ'/iIdeologici. A che cosa serve? A nulla. Si con~fondono le idee, e non si chiariscono l pro~blemi 111discussione. Poi, si deformano le po~<sizioni politiche ay':ersarie per meglio com~batterle. A che serve? A nulla; questa è spaz~zaturapolemica. Si ripetono calunnie millevolte smentite, con una disinvoltura che ra~senta il cinismo. Così, noi saremmo coloro cheattentano, alla Costitazione, onorevole Scelba:Si dIce c,he lei sia un uomo coraggioso, io dire]

111vece che leI è un temerario. V orrei ricor~darle che proprio lei, in quest' Aula, ha atten~tato alla Costituzione Imponendo con mezzi in~costituzionali quella legge maggiorit'aria chedoveva poi servire a mutare la CostituzIOne,come voi stessi aiVete allora dichiarato. Noivi abbiamo spezzato nelle mani quell'arma, ecosì abbiamo difeso la Costituzione contro divoi. (F'ìm: applausi dalla, sinist1"a). A chi vi hachiesto cosa farete della legge elettorAle, voihncora oggi non .avete rIspostO. Quali progettI

Page 24: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica ~ 3208 ~ 11 Legislatura

LXXXIV SEDUTA 26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

avete in mente? Se la severa leziane che ilpO'pala italiana vi ha data il 7 giugnO' nanbasta, siate certi, vi sana ancara farze dema~(ratiche sufficienti per darvi una leziane an~cara più severa.

E sarebbe una leziane di demacrazia, dicui questa Gaverna ha veramente bisagn.o.Invera, per la sua castituziane ed il sua pra~grammà, essa nan risponde al vata del 7 giu~gna, anzi ne è la negaziane. Quel vota haveramente condannata la palitica fina allaraseguìta; ha seriamente ammanita i partiti re~spansabili a mutare strada; ha anche chiara~mente indicata a sinistra la via da seguire.Nanastante ciò, aggi ci troviamO' di fronte adun Governa che, can stupefacente disinvaltu~l'a, si presenta davanti al Parlamenta senzatenere nessun canta di quel vata, anzi cal di~chiarata praposito di aperare cantra di essa.Ora, a questa Gaverna ed alla sua palitica, lamaggiaranza degli italiani ha già data unvato di sfiducia il 7 giugnO'. Carne patrebbeaggi il Parlamenta dargli invece un vota difiducia? Se è campita e davere del Parlamen~tO' di esprimere e di imparre il rispetta dellavalantà papalare; vatare la fiducia a questaGoverna ed alla sua politica significherebbevenir mena al sua campita ed al sua davere.Casì che si aggrava la crisi della demacraziaitaliana.

Il vata del 7 giugnO' ha espresso una insop~primibile esigenza di rinnavamento della vitanazionale; rinnovamentO' politica, econamica esaciale. Questo significa oggi realizzare la Ca~stituziane repubblicana; signifiea rendere ape~rante la Castituzione in tutti i campi. Questaè armai divenuta una necessità impraragabiledi vita del pO'palo italiana, perchè senza diriò nan si può risalvere nessuna dei problemifondamentali che aggi si pangana dinanzi IEtlPaese. Si prenda la grave questiane della di~saccupaziane e della miseria: qui nan si trattasaltanta di investimenti e di lavari pubblici;ma anche, e fandamentalmente, di prafonderifarme nella struttura dell'ecanamia nazio~naIe. Senza di ciò quel prO'belma, nan si ri~salve. Ora, nel pragramma gave'rnativa si ac~('enna vagamente a pasizione di privilegia e dimanapolia, da cambattere, senza dire quali ecame; ad una, apertura saciale dei praprietaricarne candiziane e limite di un~ rifarma agr'a~

ria; a 'Clellemisure tecnica~amministrative perpiù severi accertamenti e la repressiane delleevasi ani fiscali. Ma questa, è ardinaria ammi~nistraziane. Nan sana queste le rifarme ca~Rtituzi0nali.

'La Costituziane parla chiaramente dI naZia~nalizzaziane di determinati manapoli; dI tmariforma agraria che ponga un limite alla pro~prietà terriera; di una rifarma tributaria ispi~l'ata 'al nuovo principia della imposIziane per~sanale (: pragressiva, che davrebbe erear8 unnuava sistema tributaria in luaga dI quella at~tu~lmente eSIstente, antidemocratico ed an~tlecanamica; cioè una rifarma pohtica e nonsaltanto tecnic:a.

Sano queste le riforme che il pO'pala italianaha chie~to lì 7 giugno. Sano queste le rifarmedi cui ha bisagna la nastra economia per pro~gredir8, per vincere la dIsaccupaziane e la mi~serIa. l"1a queste rifarme nan esistanO' nel pro~gramma del Governo. Ed IEtllara, la disoccupa~l'iane cc,ntinuerà a gravare sul pO'pala italianacome una malediziane milianI e milioni di Ita~Hani cantinueranno ad mtristire nella squal~lare e nella mis.eria, ch€ minaccia armaI l'in~tegrità fisica e mO'l'aIe delle giovani genera~zioni.

Carne nel campa ecanamica' e saciale la vo~stra palitica nan ci assicura il pragressa, casìnella palitica interna, nei rapporti fra i Git~tadini e la Stata, nan ci assicura libertà. Ona~revale Scelba, leI ha dichiarato che è eampitodel Gaverna di adeguare la legislaziane IEtllaCostituzione. Ma questa dichiaraziane' è im~mediatamente cantraddetta e resa vana dallariaffermaziane di una palitica di discrimina~zlane idealogica e palitica e ~ aggiungerò ~

religiasa, che la Castituziane nan cansente.C'è una cantraddiziane prafanda fra la pa~Utica di discrimmaziane e la CastItuziane:questa è il vero mativa per il quale in 6 anninan si è realizzato nulla della Castituziane;è il vera mativa di quella carenza eastitu~zlanale d~lla quale aggi tutti soffriamO'. Or~bene, quella contraddiziane aggi continua canquei princìpi e call quella palitica, nan si rea~lizza. ma SI snatura, si' defarma, si annientala Castituziane.

1nvera, avete castituito una caaliziane pa~litic:a in nome della difesa della demacrazia:e pO'i pretendete di 'pO'l're al banda della vita

Page 25: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica,

LXXXIV SEDUTA

Il Legislatura~ 3209 ~

26 FEBBRAIO 195-1DISCUSSIONI

democratica 10 milioni di italIani, cioè un vastomovimento popolar,e come è quello che si rac~coglie intorno ai partiti di sinistra. Ma propriocosì si compie il più grave attentato alla de~mocrazia, perchè si impedisce il normale s~v'ol~gimento della vita democratica; si impedisceche la democrazia si rafforzi, si consolidi emetta radici profonde nella coscienza dellegrandi masse lavoratrici. E, quel che è peggio,proprio così si pongono in germe le premessede'Ha guerra civile. Questa è politica non dirispetto, ma di sovversione della Costituzione.

Ma noi non cederemo. N ai continueremoper la vira che ci siamo imposti, non per quellasulJa quale voi vorreste spingerci; noi conti~nueremo nella nostra opera di unità delle forzedemocratiche popolari, e siamo certi che, pri~ma o poi, vi costringeremo a rispettare leleggi della vita democratica. Così spezzeremo]'esclusivismo anticomunista e cancelleremol'odioso soppruso e l'arbitrio che, contro il votodel 7 giugno, oggi si compie ai danni delleda,ssi lavoratrici.

Come la vostra politica interna non ci assi~(,ura la libertà e la democrazia, così la vostrapolitica estera non ci assicura la pace. Il Go~verno ci propone una rapida approvazionedella C.E.D. Ora, se c'è mai stato un momentoin cui per gli elementi nuovi ed i nuovi possi~bili sviluppi maturati nella situazione inter~nazionale, fosse necessario non precipitare lecose, è proprio questo. L'approvazione dellaC.E.D. in questo momento potrebbe compro~mettere ai nostri danni la questione' di Trieste.Il Presidente del Consiglio ha detto che «lafluestione di Trieste è una questione europea, »,questo significa che sull'altare della C.E.D\'oi siete disposh a sacrificare anche Trieste.

l10ci dal centro. No! (Commenti dalla 8i~rd.«tr'a).

SCOCCIMARRO. Una precipitata approva~%ione della C.E.D. potrebbe farci apparire,a tanta parte del popolo francese, in questomomento, ancora una volta come fautori delmilitarismo tedesco contro le masse popolarifrancesi. E non basta. Un'approvazione pre~eipitata della C.E.D., per le conseguenze eco~y!omiche negative che essa comporta, potrebbe~ssere di grave pregiu.dizio per l:a nostra eco~

nomia, proprio nel momento m cui affioranosempre più gravi sintomi di depressione eco~nomica internazionale. E non pare a voi, ono~revoli colleghi, che nella situazione interlocu.toria creata dalla Conferenza di Berlino, an~che in vista di possibili mutamenti dei tel'-mmi di quel Trattato, la sua immediata appro~vaZIOne significherebbe favorire le forze piùaggressive e di rottura? Noi SIamo convinti(he l'approvazione della C.E.D., impede'tldo launificazione pacifica della Germania, 0 cer~tamente un atto contro la distensione e la pace;ma l'approvazione precipitata che ne propone~l Governo è ancora più grave perchè pone ilnostro Paese all'avanguardia, nelle prime filetra i fautori della p,oliti.ca di aggressioneamericana, anche a costo di sacrificare i piùsacrosanti diritti e interessi nazionali.

Queste sono le obiezioni di fondo al v'astoprogramma di Governo. E, se è vero che ilprogramma qualifica la posizione politica delGoverno, ebbene, in quel programma apparechiaramente la tr-adizionale politica democri~btiana che, sotto la maschera del centrismo,in realtà è una politica di conservazione espesso dI reazione.

Si pretende che questo sarebbe un Governo('l'ientato a simstm, e questa sarebbe la giu~stificazione della presenza dei socialdemocra~tici al Governo. Ma dove è l'orientamento asinistra? Un Governo di sinistr,a avrebbe oggi,eome suo compito fondamentale, la realizza~zione della CostItuzione repubblicana. Questonon appare nel vostro programma. Infatti,nel campo economico socirale si ignorano lel iforme costituzionali; nel campo dei rapportifra i cittadini e lo Stato, si snatura la Co~stituzione con un regime poliziesco di discri~Inmazione antipopolare; nel campo della po~litica estera si minaccia di violare la Costitu~zione con il trattato della C.E.D. Questo non èun Governo di sinistra o comunque orientatoa smlstra. Non è vero che la Democrazia cri~stiana è andata a simstra; è la social~democra~zia che, dopo una avventurosa scorribanda, èricaduta nelle posizIOni del «centrismo» de~mocristiano.

Questo è un governo di centro, che per es~sere agganciato alla pregiudizi~le anticomu-nista, nella situazione italiana è fatalmente' so~spinto verso destra.

Page 26: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA DISCUSSIONI

~ 3210 ~ II LegiBla,t'U,l'(t

26 FEBBRAIO 1954

Così II voto del 7 giugno rImane inascol~tato, la crisi politica non si risolve ~ il Gover~no non può avere' stabilità. Nessun Governostabile può eSIstere in Italia contro il votodel 7 giugno. Perciò questo rimane un Gover~no di transizione. E nel Paese rImane unasituazione generale di incertezza e di inquie.-titudine, che è di grave danno per tutti.

Il voto del 7 giugno rimane imperante anche-"otto un altro aspetto. Non bisogna dimenti~tare che esso ha avuto anche il significato dinna prote'sta, di una rivolta morale controla situa,zione cl'eatasl in Italia negli ultimicinque anni, In regime dl monopolio politicodemocrlstiano. Bisogna porre termine a que~sto monopolio. In quale conto si è tenutaquesta esigenza '!

Oggi ci troviamo di fronte a un Governodi coalizione e si vorrebbe farcI credere chequesto significa la fme del monopolio demo~cristiano. Ebbene, questo non è vero. N on bi~sogna dimenticare che quel monopolio si èinstaurato proprio sotto l'insegna del Governoquadri partito. Esso non riguarda solo il Go~verno, ma tutta l'amministrazione dello Stato:gli organi giurisdizionali e di controllo; i mol~teplici Istituti ed Enti statali e parastatali;gli organismi economici e finanziari. E poila stampa, la radio, ecc.

Porre termme al monopolio democristianol'ignifica mutare quest.a situazione; significacioè seguire un diverso e nuovo indIrizzo po~lltico.

Può questo Governo assolvere a questo com~pito? N on Io crediamo. Non si può dimenticareche a creare quella situazione il maggiore ar~tefice è stato proprio l'onorevole Scelba, ilquale subito dopo il 18 aprile ne diede addi~rittura il preannuncio con la famosa dichia~razione che « la gente deve abituarsi a vederei democristiani a capo delle grandi impreseindustriali e finanziarie ».

Questa fu la parola d'oIXline, e tutti s:annocome essa si è realizzata in questi cinqup-anni. Ebbene, come si può pensare che l'ono~revole Scelba, oggi a capo del Gove,rno, pro~prio lUl si accinga a disfare l'oper,a che luistesso ha stimolato e favorito negli anni pas~sati? No, non è possibile. Non si muterà l'in~dirizzo. E se così è, le conseguenze sono gravi.Perchè, onorevoli senatori, è in quella situa~

~,ione che ha trovato facile sviluppo Ita oorru~zione; che si è creato un costume di vita pub-blica d€teriore; un clima politico e morale' op-primente; un'atmosfera di sospetto, di diffi~denza, di sfiducia. Si assiste a troppi faciliclrricchimenti, a earriere fulmine e, alla fu-sione e confusione' fra la politica e gli affari.Di tanto in tanto scoppia uno scandalo, poitutto tace... E si continua come prima. Ilpopolo, la gente semplice, onesta, osserv:B,e ri~mane sbalordita. Intuisce tutto un mondo difavoritismi, di collusioni e di interferenzeillecite, di abusi e soprusi, di speculazioni di~soneste e di colpevoli omertà. E quando si levaqualche voce di denuncia e di protesta, l'in~fIuenza dei potenti si mobilita per cre,arlemtorno un ambiente di ostilità, per farle ta~cere. Così ogni protesta rimane soffocata, ognicritica negata e lasciata cadere nel vuoto sen-za fondù deUa indifferenza, del cinismo e dellaottusità morale.

C'è oggi nel popolo Italiano un'ansia vivadi bonifica morale, che si è espressa nel votodel 7 giugno. È necessario mutare questa si~tuazione, se si vuole compiere quell'opera dirinnovamento e risanamento nazionale che ill'Opolo attende. È necessario un Governo chedia fiducia e certezza al popolo italiano. È ne~cessario un Governo che si presenti con unprogramma che rispetti il voto del 7 giugno.A questa esigenza non risponde questo Gover~no. e il suo. pro.gramma.

Voi, signori del Governo, vi siete uniti innome della difesa della democrazia,. Ma lademocrazia italiana o si rinnova oppure fa~talmente decade e perisce. Opponendovi aquell'opera di rinnovamento che la maggio~ranza del popolo richiede, voi vi fate arteficinon della salvezza, ma della decadenza e dellarovina della democrazia italianta. Perciò, noivotiamo contro la fiducia a questo Governo ealla sua politica. Questo voto esprime ungiudizio che è nell'animo di tanta Piarte delpopolo italiano, e che si può tradurre' cOonque~ste parole. Signori del Governo, per l'Italia eper il popolo italiano, più presto ve ne andretee tanto meglio sarà. (Vivissimi applaiUSi dallasirdstra).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare pf'l' òi~chiarazione di voto il senatore Morandi. Neha facoltà.

Page 27: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

II Legislatura~ 3211 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

MORANDI. Onorevoli colleghi, abbiamomanifestato già nel corso del dibattito la no~stra avversione a questo Governo. Siamo sta.ti anzi sospinti a farlo con una certa viVacItàdi linguaggio punti dal tono offensivo delleconsiderazioni che ella, onorevole Scelba, ebbeIn apertura l'amabilità di riservarci, accu~sando in buona sostanza I parlamentari so~cialisti di insincerità e dI raggiro, e irridendo(per vero a denti strettI) alla facoltà e matu~ntà di giudizio di tre mIlioni e mezzo di elet~tori. Nuovissimo mentore del socialismo, ilPresidente del Consiglio ha preso un'altravolta nella sua replica dI oggi a farei la mo~l'aIe. I lavoratori e glI elettori socialisti nonbevono però questa risciacquatura della pocoolezzante cucina socialdemocratica.

Ma via!, vi credevamo un uomo di spirito,onorevole Scelba. Avete pur seguìto di per~sona dal Viminale l progressi costanti delPartito socialista Italiano n.elle elezioni am~ministrative del 1951 e 1952 ed eravate voia prevedere, in base alle informazioni che vipervenivano sull'orientamento della popola~zione, una sicura affermazione del nostro par~tito nelle elezioni politiche, molto prima chedal nostro trentesimo congresso fosse lan~ciata la parola: alternativa socialista. Nonvorrete che scendiamo sul terreno delle indi~screzioni personali. Dal momento poi che ave~te fatto riferimento ai nostri sessant'anni, iopenso proprio che a formare questa vostraconvinzione debbano senza dubbio avere con~corso i ragguagli che aveste su quella grandecelebrazione nazionale del nostl.o sessantesi~mo che si tenne in un tripudio di popolo aGenova nel settembre 1952. Voi doveste allorarUiettere su una dimostrazione così impres~sionante della compattezza e dello slancio, concui i socialisti italiani sempre si sono strettiin quest'ultimo decennio al massimo loro di~rigente e animatore delle nostre lotte, a Pie~tro Nenni.

Non crediate comunque, onorevole Presi~dente del Consiglio, stuzzicandoci così, di far~ci perdere il freddo controllo delle nostreazioni. Vi abbiamo visto animato ancora oggidal solo desiderio di stabilire le distanze neiconfronti nostri, di frapporre distanze invali~cahili. Ma, checchè SI faccia da voi, il dialogo

è stato aperto Il 7 gIugno e rimarrà apertonel Paese.

OnorevolI colleghI, abbiamo ascoltato , .

toniti la replIca del Governo. Ci attendevamoche una qualche rIsposta SI desse ad una seriedI precisI interrogatlvi che abbiamo posti neliadiscussione. Ma che avete davvero scambiatoquel banco, sIgnori del Governo, per una cat~te dI'a di SCIenze polItiche? Ebbene, senza rI~tornare Sl.l queste futilItà, onorevole Scelba,una cosa con anImo sereno vogliamo dirvi amotivazIOne della nostra sfiducia: non rlU~SClrete a rImUOVerCI dalle posizioni che ab~biamo assunto nella campagna elettorale, dal~le pOSIZIOnIche abblam tenute poi e continuia~mo a tenere con chIara coscienza dei nostridoven verso Il Paese, e con assoluta fiducIanella capacItà che è InSlta nelle Istanze no~stre dI dIstensione e dI pacificazione sociale,dI a1TermarsI alla fine pIÙ forti della vostrafaZIOsItà. Siamo decIsI In altre parole a farecrollare il muro delle pregiudizialI e dellecontrappOSiZIOnI ideologiche, e ci riuscIremo.Questo è l'impegno che abbiamo contrattoCOInostri elettorI, istItuendo l'alternativa so~cIalista. (Onorevole Scelba, per l'alternativasocIalIsta abbIamo parlato noi, non voi, esappiamo che cosa abbiamo detto I). A que.sto Impegno intendIamo rIspondere e nonverremo meno per nessuna ragione. D'altraparte SIamo abbastanza avanti negli anm(proprIO per aver dietro quei sessant'anni ...),per sapere praticare la politica come l'artedel possibIle, e vi incalzeremo su questo ter~reno, senza raccogliere le vostre provocazionI.Voi siete quelli che VI asserragliate e che vo~lete far saltare I ponti. Noi continueremo adoperare in campo aperto e a battere la via pergli incontri possibili. Vi abbiamo chiesto, SI~gnOrl del Governo, dl sciogliere il silenzio cheavevate osservato su questioni che non rap~presentano nostre' particolari rivendicazionidel partito, ma materia di palpitante interesseper l'enorme maggioranza della popolazioneitaliana.

Quale è in primo luogo il pensiero di que~sto Governo sulla decadenza della legge elet~torale maggioritaria? Onorevole Scelba, que~sto è dunque il bel risultato che ci portatequi, quello di aver fatto decisi passi indietrorispetto alle posizioni assunte dal Governo

Page 28: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

LXXXIV SEDUTA

~ 3212 ~ - 11 Legislatura

26 FEBBRAIO1954

Senato della Repubblica

DISCUSSIONI

Pella e dallo stesso Fanfani quando presentòil suo Gabinetto? Quale è l'impegno che que~sto Governo si assume per realizzare integral~mente la Costituzione, che si mantiene zoppa?

È falso parlare, onorevole Presidente delConsiglio, di una nostra opposizione pregiudi~ziale ad una formula di Governo (in antitesi,non è vero?, come avete dato ad intendere,con la opposizione costituzionale dei monar~chici). Eppure credevamo di esserci espreSSIcon sufficiente chiarezza, quando abbiamo di~chiarato che non è la formula per se stessache ci interessa, ma il contenuto e la finalitàdi questa operazione politica. Non è la formula,ma il vostro immobilismo sociale che noi con~danniamo. Vi abbiamo ben invitatI in fattodi attuazlOni sociali a stringere, a precisare,a concretare a fare soprattutto, a fare quelpoco che è mdispensabile a dare un mimmodi contenuto alle vaghe enunciazioni che daanni si ripetono ogni volta che un Governo SIpresenta alle Camere. Vedete a quale asprezzasta pervenendo in questi giorni la controversiaapertasI nel campo dell'industria, vedete doveci portano i licenziamenti che fioccano, lachiusura degli stabilimenti di cui si ha annun-zio ogni giorno! Non vi abbiamo domandatodI porre mano sin da oggi alle riforme strut~turali, che consideriamo essere condizione ne-cessaria di una lotta seria alla disoccupazioneed alla miseria? Se avete fiato per campareriapriremo questa questione. Per intanto viabbiamo messo sotto -gli occhi problemi di benpiù limitata portata e rigorosamente definiti;come la questione di sapere se altra terra, aparer vostro, esiste da assegnare ai braccicmtie ai contadini poveri del nostro Paese, e sela regolamentazione del patti agrarI si vuoleeffettuare rinunciando a raggirare i 'mezzadri.

Su questa linea tutta una serie di questionimolto concrete e precise sono state posts danoi sul piano della politica generale, della po1i~tica economica e sociale. Inutile, vi diciamo find'ora, riuscirà ogni vostro tentativo di eluderle.Non illudetevi di distrarre le nostre energieimpegnandole su di un terreno dove già ::,ietestati chiaramente battuti dal responso clet~torale. Non molleremo la presa, vi staremo ad-dosso costringendovi a rispondere, a dichia~l'arvi.

Abbiamo ieri sera ascoltato, a chiusura deldibattito, con vivo interesse, un autorevole ora~

tore dI parte democristiana, il quale - parlavacon elevati accenti della «libertà che deve es~sere intiera, alla stregua della Costituzione »,e ci diceva del fervore di rinnovamento cheamma la massa, la base democratico cristiana,pervasa dal presentimento di trasformazionie innovazioni sociali profonde, che sono sentitecome un imperativo dei tempi. Sì, onorevolicolleghi e signori del Governo, è su questoche noi contiamo, proprio su questo, oltre chesulle nostre forze. La Costituzione, per effettoanche delle scoperte intenzioni vostre di rele~garla in soffitta, ha messo radici profondenella coscienza degli italiam,' ed i diritti inessa sanciti fermentano come lIevito insopprl~mi bile di progresso sotto Il vostro immobilismo.La apertura sociale è voluta veramente e lestesse masse vostre non sono disposte a la~sciarsi burlare. Essa sarà imposta a voI. Edallora Il dialogo, anche qui in Parlamento,non lo potete evitare. Signori del Governo,sempre Il collega Bo vi richiamava ieri seraalla sfidùcia che ser-peggia. I consuntivi, infatti,se non li avete mai portati qui, li tira Lutta~via il grande pubblico. E sono proprio i con~suntivi disastrosi di otto anni quasi di potereesercitato in via esclusiva da voi, a pesare suGoverni che mai non si rinnovano.

Il Vice Presidente del Consiglio, anticipandosulla replica del Governo, ha gridato ieri alcollega Lussu che il Partito socialista itaìianonon esiste'più, perchè sarebbe sparito nel Par-tito comunista; ebbene, onorevole Saragat, sequesti linimenti vi servono ad attenuare i bru-ciori del 7 giugno, non saremo così crudelida negarvene l'uso. Tenetevi pure la vostraconvinzione e continuate a tenere in dispregiola convinzione nella quale sono entrati i lavo-ratori e gli elettori italiani. Farete altro cam-mino e potremo magari veder affidato a VOI.tra qualche poco, di presiedere, chissà, ungabinetto di Ministri democristiani e monal'~chici, dandovi modo di sostenere che in quelleforme precisamente era da dare attuazionealla vera apertura a sinistra.

Intanto, ma purtroppo soltanto come baLtutafinale di dibattito, abbiamo appreso da un ana~lista ben più acuto e serio di voi, onorevole Sa~ragat, che il vero insormontabile ostacolo chesi oppone all'accoglimento' delJe istanze avan~zate dai socialisti, non proprio e non tanto .sLa~l'ebbe nel patto di unità d'azione quanto nel

Page 29: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3213 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

programma di politica estera del nostro par~tito, e più esattamente nell'avversione nostraalla C.E.D.

Qui ci siamo! QUI è che ci si appalesa tuttala miseria dei farfugliamenti vostri, quandoparate dietro i cervel10tici confronti che sem~pre istituite tra nOI socialisti italiani e i Par~titi socialisti o socialdemocratici di Occidente.Evvia, ditemi voi dove è tutto questo tra~sporto verso la C.E.D. che animerebbe questialtri partiti e movimenti dell'Europa occiden~tale, della «vostra Europa»!

Quando mai noi abbiamo chiesto alla Demo~crazia cristiana, onorevole Scelba, che parlatedi opposizione pregiudiziale, di rinunciare pre~giudizialmente aJla C.E.D.'? E allora non basta,onorevole Presidente del Consiglio, non basta,collega Bo, procedere per affermazioni, &en~tenziare l'improrogabile urgenza di procederealla ratifica della C.E.D. Spiegatecelo, di gra~zia, con argomenti positivi, semplici, concreti,dove sia tutta questa urgenza. Per caso, è que~sta la via migliore p,er munirci di buone cartein una vertenza internazionale come quellache tuttora involge la sorte di Trieste e i buonidiritti dell'Italia?

La ratifica della C.E.D. ~ l'abbiamo gIàdetto ~ urge a voi di strapparla per altreinconfessabili ragioni. E la prima è quella diaver con voi le destre: monarchici, non sol~tanto. ma, sì signori, anche missini.

FERRETTI. Ma se siamo contro!

MORANDI. Vi siete proposti, costItuendoquesto Governo, di chiudere sulla sinistra, inattesa di una resa più o meno onorata delladestra, pronti a saziarla di sostanziosi appan~naggi. Ma è un catenaccio di latta quello cheavete tirato e sarà facile forzarlo. Vi trove~rete allora dinanzi alla volontà delle grandimasse, che certamente concordano su di unpunto, sulla necessità di questa apertura, per~lomeno, onorevoli colleghi (giacchè sempre siparla m termini di apertura) di una magglOreapertura mentale, dico, da parte del Governo,nel fronteggiare i problemi sociali.

In questa comune volontà di tutto il popoloche lavora, disperata impresa è la vostra ditracciare e approfondire con perfide arti ilsolco d.elle discriminazioni.

Avete cercato, signori del Governo, avetevoluto il nostro no: e questo no abblatelo. Lopronunziamo con piena convinzlOne. (Viv~ssLm~applausi dalla s'inistra).

PRESIDENTE. È iscntto a parlare per dl~chiarazione di voto il senatore De Nicola. Neha facoltà.

DE NICOLA. Onorevole PresIdente, onore~voli colleghi, poche parole per indicare le ra~gioni del mio voto, che trova le sue radici inuna mia dichiarazIOne all'inizio delle consulta~ZIOm del Capo dello Stato, dopo le dimissiomdel Mmistero presieduto dall'onorevole Fanfa~ni. Dissi allora che il Paese era stanco di crisi,perchè da otto mesi assisteva al conferimentodi cinque incarichi presidenziali e alla forma~zione di quattro Ministeri. Posso oggi aggiun~gere una ovvia costatazione ed una facile pre~visione: che l'Italia, dal princIpio dell'anno

, ai prossimi idI di marzo, quando la dIscussionesulle comunicazioni del Presidente del CDnsi~glio avrà termine nell'altro ramo del Parla~mento, sarà rImasta senza un Governo chegoverm; che se un'altra crisi dovesse aprirsI,la carenza governativa si protrarrebbe ancoraper un periodo di tempo non prevedibile macertamente non breve. E, d'altra parte, la fun~zione legislativa del Parlamento resta intantoparalizzata.

Si è fatto, in questo inizio della secondalegislatura della Repubblica, in una situazioneparlamentare assai difficile, un primo esperI~mento: Mimstero monocolore con l'appoggiodi alcuni gruppI politici. Ed è più volte fallito,dentro e fuori le aule parlamentari. Ora sitenta un nuovo esperImento che ha un prece~dente, ma m condizioni diverse, nella passatalegislatura fondato sulla collaborazione di quat~tro gruppi parlamentari. Impedirlo, in questomomento in cui manca la visione dI una terzasoluzione più efficiente che raccolga un mag~giore numero di consensi, sarebbe un errore.Senza dare, peraltro, al Governo presieduto dal~l'onorevole Scelba quel carattere anticipato diprovvisorIetà che sminuisce l'autorità e toghesempre l'impulso necessario ad un lavoro pro~ficuo, riservIamoci di giudicarlo alla streguade]l'opera che svolgerà e dei concreti provve~dlmenti legislativi che ci proporrà.

Page 30: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

8p.nato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3214 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

Se l'una e gli altri potranno avere la nostraapprovazione, ne saremo lieti ~ prescindendo

tutti da pregiudiziali di qualsiasi natura ~

e con noi ne sarà lieto il Paese. Nel caso m~

verso, con la stessa consapevolezza dei nostridoveri con la quale l'esperimento a7evamo au~torizzato, ne impediremo la continuazione esaremo costretti a passare ad altre soluzioni.Non so quali esse sieno, perchè in politica ciòche non è possibile oggi div,enta possibile do~mani. So soltanto che, se tutte mancassero ofallissero, una soluzione di carattere strao(di~nario rimarrebbe, prima di ricorrere a decj~sioni gravi e intempestive, che, per di pIÙ,dal punto di vista costituzionale, sarebberoammissibili ma da evitarsi nei pochissimi pros~simi mesi e dalla seconda decade di novembre'sarebbero addirittura inammissibili. Ed è lasoluzione che, in un periodo di speciali diffi~coltà, unisca tutte le forze che non rinneghinole intangibili conquiste democratiche consacra~te nella Costituzione e mirino esclusivamenteaHa prosperità nazionale, senza gerarchie opreminenze, con la sola npartizione di onerie di responsabilità, dando così un alto esempioe un monito severo.

Occorre rinsaldare negh animi degli Ita~liani quel senso di fiducia nella nostra vitapolitica che nasce dalla volontà, non s010 con~clamata ma anche attuata, di fare tacel'e imotivi delle discordie per assicurare la tuteladei supremi interessi della Nazione, intesi nellaloro neeessaria armonia e non nei loro funesticontrasti.

Dal Senato, a conclusione dell'ampio dibat~tito, partano oggi parole concordi non di amarosconforto ma di fede operosa per l'avvenired'Italia. (Viviss'imiapplausi dal centro. Mol~Nssime congr,atulazio'Y/Ji).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare per di~chiarazione di voto il senatore Geschi. Ne hafacoltà.

GESCHI. Onorevole Presidente, onorevolicolleghi, ho il compito di riassumere il pen~siero del Gruppo della Democrazia cristianae di dichiarare brevemente i motivi per cuidiamo il voto di fiducia al nuovo Governo.

Il Governo presieduto dall'onorevole Scelbasi presenta a noi con una configurazione che

risponde alla esigenza di una sintesi chiaraed operante per la salvaguardia delle libertàciviche e per una feconda garanzia di pro~gl'esso sociale.

Questa duplice esigenza è la caratteristicavitale della democrazia così come si è venutasviluppando e perfezionando nelle Nazioni oc~cidentali, attraverso faticose esperienze che nehanno collaudato la validità storica e morale.

Questa dupJice esigenza, sostanza per noiinsostituibile della vita civile, dà ragione ditutta la nostra impostazione sia nel campodella politica interna che in quello della po~litica estera.

La Democrazia cristiana, nel dare il suo ap~poggio al Governo, sorto dall'iniziativa deipartiti tradizionalmente democratici, continuail suo cammino sulla linea storica, democra~tica e sociale, che ha sempre caratterizzatola nostra presenza nella vita politica, rispon~dendo in tal modo alla più viva esigenza dellasua lal1ga base popolare.

Dall'appello agli uomini liberi e forti, attra~verso la ventennale resistenza alle pressionidella dittatura, con la partecipazione attiva esenza sottintesi alla lotta di liberazione, la De~mocrazia cristiana ha sempre tenuto fede alsuo più profondo impegno sociale che scatu~risce dalla lunga ed ininterrotta ispirazionedel più alto insegnamento morale. Non in~tendo addentrarmi ad analizzare aspetti ca~ratteristici della attuale situazione politica. Lohanno fatto, per il mio Gruppo, gli amici in~tervenuti nel dibattito. Al nuovo Governo con~viene però fare da parte del Gruppo che hala maggiore responsabilità politica un breverichiamo così come può essere consentito inuna dichiarazione di voto.

Noi crediamo che dalla collaborazione delpartiti della tradizionale democrazia italianasi possa iniziare un periodo di rinnovato fer~vore a vantaggio della politica sociale del no~stro Paese, e perdò diciamo al Governo cheè giunto il momento di assumere posizionichiare in ordine ai due fondamentali problemidella sua attività: i rapporti fra l'iniziativastatale e quella privata; il metodo secondo ilquale si svolge l'iniziativa statale.

Riteniamo innanzi tutto che un'azione chia~rificatrice e tranquillizzante per tutti debbacondurci per distinguere il campo di attività

Page 31: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Il Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3215 ~

26 FEBBRAIO 1954

Senato della Repubblica

DISCUSSIONI

dell'iniziativa privata dai compiti insostitui~bili dello Stato per garantire l'esercizio deiservizi fondamentali per la collettività.

È necessario dire parole chiare su questobasilare problema, e alle parole far seguire ifatti.

L'altra osservazione prende lo spunto dauna giusta e fondata preoccupazione espressadal Presidente <del Consiglio.

L'onorevole Scelba ha voluto assicurare cheil Governo intende che il denaro pubblico ven~ga speso bene.

Spendere bene significa soprattutto spen~dere con razionalità, con metodo. Ora è ne-cessario ancora una volta richiamare l'atten~zione di tutti e specialmente del Governo sullanecessità di reagire ad una tendenza negativamolto diffusa tra gli italiani: quella di fidarsitroppo <della propria capacità di intuizione e,di cullarsi JJigramente nell'empirismo.

Per spendere bene il pubblico denaro oc~corre valutare le molte esi.genze con sensoscientificamente critico, sia pure applicato alparticolare aspetto politico insito inevitabil~mente nell'attività di ogni pubblica ammini~strazione.

Occorre soprattutto avere sempre presentel'intero panorama delle pubbliche e private esi~genze per evitare nel modo più assoluto l'in~giustizia di dare a chi ha, almeno sufficiente~mente, mentre non si dà nulla a chi nulla hao nulla ha mai avuto.

Il bilancio dello Stato non può essere piùconsiderato come l'accostamento inorganico dibilanci separati, per ciasouno dei quali un Mi~nistro preoccupato solo del suo p,articolaresettore ha cercato con tutte le sue forze diottenere il massimo stanziamento di fondi. IJbilancio dello Stato deve essere come' un pianoregolatore della pubblica spesa e perciò unostrumento dotato di tutte le caratteristichedella organicità ottenuta con i più mod€rnimetodi e mezzi, tecnici e scientifici.

Sono questi due ,grossi problemi che un Go~verno nel quale confluiscono esperienze politi~che e tecniche di diversa provenienza, ma ani~mate dalla comune preoccupazione della difesae del potenziamento della democrazia, può av~viare a soddisfacente soluzione.

Di qui può partire realmente un nuovo cam~mino per la democrazia sociale in Italia.

Onorevole Presidente del Consiglio, terminoron una parola più amichevole di quelle chesono state dette qui troppo spesso al suo indi~rizzo. A nome del Gruppo democristiano, alei che si accinge ad una fatica molto impe~gnativa, porgo l'augurio che questa fatica pos~sa condurre in modo fecondo per il bene dellanostra Patria. (Vivi applausi dal centro. Con~gratulazion i).

PRESIDENTE. Ha chIesto di parlare perfatto personale il senatore Bo. Ai sensi delRegolamento, prego l'onorevole Bo di indicareil fatto personale.

BO. L'oggetto specifico del fatto personalesi riferisce ad una critica o censura che nellapresente discussione il senatore Paolucci hacreduto -di farmi.

PRESIDENTE. Mi consenta di dIrle chenel frattempo, anche perchè io ritengo spettisop'rattutto al Presidente la tutela dei dirittidei membri dell'Ufficio di Presidenza, io hogià fatto presente in via breve al collega Pao~lucci che, per una prassi in atto nei due ramidel Parlamento, quando un Vice Presidente oun membro qualsiasi della Presidenza parladai banchi senatoriali è nel pieno diritto diesprimere apertamente e senza restrizioni ilsuo pensiero.

Io credo che, in seguito a questa dichiara~zione, ella possa considerarsi soddisfatto.

BO. Prendo atto e la ringrazIO.

PRESIDENTE. Faccio presente che, daparte dei senatori Amadeo, Canevari, CeschIe Perrier, è stato presentato un ordine delgiorno avente carattere di mozione di fiducia.Se ne dia lettura.

RUSSO LUIGI, Segretario:

« Il Senato, sentite le dichiarazioni del Pre~sidente del Consiglio, esprime la fiducia cheil programma del Governo costituisca efficacestrumento per un deciso miglioramento dellecondizioni di vita del popolo italiano, per lasalvaguardia delle libertà democratiche e perla difesa della pace ».

Page 32: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3216 ~ II Legislatura

26 FEBBRAIO1954DISCUSSIONI

Votazione per appello nominale.

PRESIDENTE. La votazione su questo or~dine del giorno, a vente carattere di mozion.!di fiducia, avverrà per appello nominale.

Indico pertanto la votazione per appello no~minale.

Coloro i quali sono favorevoli all'ordine delgiorno risponderanno sì; coloro che sono con~trari risponderanno no.

Estraggo a sorte Il nome del senatore dalquale avrà inizio l'appello nominale.

(È estratto il nome del senatore Colomb~).

Prego il senatore Segretario di procedere al~l'appello, iniziandolo dal senatore Colombi.

RUSSO LUIGI, Segretario, fa l'appello.

(Segue la 1iotazione).

R-ispondo'Y"w sì i senntor'!:

Amadeo, Amigom, Angelilli, Angelini Ce~sare, Angelini Nicola, Artiaco, Azara,

Baracco, Battista, Bello.ra, Bened8tti, Berta~ne, Risari, Bo, Boggi'ano Pico, Basco, Braccesl,Braitenberg, Braschi, Bruna, Buizza,

Cadorna, Calauti, Canevari, Canonica, Ca..parali, Carboni, CarelJi, Cari stia, Carmagnola,Caron Giuseppe, Cemmi, Cenini, Cerulli Irelli,Ceschi, Ciasca, Clemente, Corbellini, Cornag~gla Medici, Corti, Criscuoli,

De Bacci, De Bosio, De Giovine, De LucaAngelo, De Luca Carlo, De Nicola, De Pietro,Di Rocco,

Elia,Ferrari, Focaccia,Galletto, Gava, Gerim, Giardma, Granzotto

Ba&<;o,Grava, Guglielmone,.Jann uzzi,Lamberti, Lepore, Langoni, Larenzi,Magliano., Magrì, Marchini Oami'a, Martini,

Medici, Menghi, Merlin Umberta, Malmari,Monni, Moro, Mo.tt,

N egroni,Page, Pallastrelli, Pannul]o, Pelizzo, Per~

riel', Pezzini, Piechele, Piola, Ponti,Raffeiner, Restagno, Riccio, Rizzattl, Ro~

.

mano Antonio, Romano Domenico, Russo LUIgI,Salari, Salomone, Sanmartina, Santero, Sar~

tori, Savarino, Schiavi, Schiavone, Selvaggi,Sp,agnolli, Spallicci, Spallino, Spasari, Stagno,

Tartufoli, Tessitori, Tirabassi, Tomè, To~selli, Trabucchi, Tupini Turani,

Vaccaro, Valmarana, Vanani, Varaldo,Zane, Zanotti Bianco, Zelioli Lanzini, Zoli,

Zotta.

Uìspondono no. ~ senatori:

Agostino, Alberganti, Alberti, Angrisani,Arcudi, Asaro,

Banfi, Rarbareschi, Barbara, BardeIIini,Bitossi, Baccassl, BalognesI, Buglione, Bl1~soni,

Caldera, Cappemm, Cerabona, Cermlgnani,Clanca, Co.lombi, Co.ndo.relli, Corsini, Cro.lla~lanza,

De Luca Luca, De Marsico., Domm,Fabbri, Fantuzzi, Farina FedelI, Ferretti,

FlOre, Fiarentino, Flecchia, Fortunati, Franza"Gavina, Gervasi, Giacometti, Giustarini,

Gramegna, Grammatico., Grieco.,Iorio,Lauro, Leone, Liberali, Lacatelli, Lubelli,

Lussu,Mancinelli, Mancino, Mariani, Marina, Ma~

riotti, Marzala, Massini, Mastrosimone, MerlinAngelina. Minio, Molè, Molinelli, Montagnani,Morandi,

Nacucchi, Nasi, NegarviIle, Negri, Negl'a,Palermo, Paolucci, Papalia, Pasquali, Pa~

store Ottavio, Pastore Raffaele, Pellegrini, Pe~senti, Petti, Picchiotti, Parcellini, Prestisimo~ne, Pucci,

Ragno, Ravagnan, Ristori, Roda, Roffi, Ra~gadeo, Roveda, Russo Salvatore,

Saggio, Scaccimarro, Secchia, Sereni, Smith,Spagna, Spano, Spezzano,

Taddei, Terracmi, Terragni, Tibaldi, Trigo~na, Tripepi, T~rchi,

Valenzi, Voccoli,Zagami e Zucca.

Si astengono 'I senaton:

Bosia e J annaccone.

Risultato di votazione.

PRESIDENTE. Proclamo Il risultato dellavotazione per appello nominale sull'ordine delgiorno dei senatori Amadeo, Canevari, Ce~

Page 33: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della RepubbUoa 11 tegl,slatura

LXXXIV SEDUTA

~ :3217 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

SChI e Perrier, avente carattere di mOZlOlIedi fiducia:

VotantiMaggioranzaFavorevoli .ContranAstenuti

(Il Senato appronL).

(Fwisslmz, prolungati applansi dal cpntro).

235118123110

2

Annunzio di interpellanza.

PRESIDENTE. Si dIa lettura della inter~pelJanza pervenuta alla Presidenza.

RUSSO LUIGI, Segretario:

Al Presidente del Consiglio dei ministrI edal Ministro. degli affari esteri, per conoscere ilpensiero e gli intendimenti del Governo inordine a ventilate ispezioni da parte di rappre~sentanti del Senato della Repubblica degliStaN Uniti a installazioni industriali del no~stro Paese (46).

MARZOLA, COLOMBI, MARIANI, CIAN~CA, ALBERGANTI, NEGRI, ROVEDA.

Annunzio di interrogazioni.

PRESIDENTE. Si dia ora lettura delle m~terrog~zioni pervenute alla Presidenza.

RUSSO LUIGI, Segretarw:

Al Ministro della pubblIca istruzione, persapere: 1° se è a conoscenza dell'incidenteverificatosi nell'Istituto commerciale A. Diazdi Napoli, presso il IV superiore B dove, peraver la scolaresca presentato foglio bianco sudi un tema di italiano, il Consiglio dei profes~sori, su rapporto dell'insegnante Co.rigliano,nonostante che le indagini avessero. accertatoche gli scolar,i si erano rifi'utati di svolgere iltema « per non aver studiato il periodo sto.ricoa cui si riferiva », ha inflitto agli stessi duegiorni di sospensione ed il voto di quattro incondotta per il secondo trimestre; 2° se è aconoscenza ,che il detto professore fa continua~mente, in classe, aperta propaganda politicacomunista antireligiosa, poco curandosi dellascuola, anche per scarsa assiduità; 3° se noncrede di disporre una dgorosa inchiesta sui

fatti sopra denunciati, onde, risultando essiconfermati, disporre la revoca dell'ingiustoprovvedimento discip}iinare, in quanto il com~portamento più che corretto. degli scolari nonriveste affatto gli estremi della insubordinazio.ne malamente riscontrata da quel Consigliodi professori, nonchè prendere gli adeguatlprovvedimenti a carico del predetto insegnante(226).

RICCIO.

Interrogazionicon richiesta di risposta scr,itta.

Al MmIstro del lavoro e della previdenzasocIale, per avere conoscenza degh elenchIcompleti dI tutti gli Enti, AssociazlOni, Co~muni, ecc. ai quali sono stati assegnati nel~l'anno 1953~54 e nell'anno 1954~55 cantieri dilavoro e di rimboschimento ed altresÌ corsi diqualificazione (345).

P As'rORE OttavlO.

Al Ministro del lavoro e della prevIdenzasociale, per sapere se è mformato che, men~tre nell'ufficio provinciale del lavoro di Enna,in base ai dati arbitrari forniti dal colloca~tore locale, risultano a Regalbuto iscritti ne~gli elenchi' anagrafici 94 braccianti di cui solo32 disoccupati, nella realtà vi sono 108 brac~cianti disoccupati, che fanno lo sciopero arovescio (346).

Russo Salvatore.

Al Ministro dell'interno, per sapere se credegiusto e opportuno che la «R.A.I. », la qualedovrebbe far opera di alta educazione politicae attenersi alla linea chiara segnata dal po~polo nelle ultime sue elezioni vittoriose del7 giugno, chiami invece al microfono genteche appartiene a un deplorevole passato chenon tornerà più.

(Ultimamente, per fare un esempio, parlòalla R.A.I. nientemeno che Miriam Petacci dISan Servolo) (347).

LoCATELLI.

PRESIDENTE. Il Senato sarà riconvocatoa domicilio.

La sed1lta è tolta alle ore .'20,1.5.

Page 34: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~
Page 35: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~
Page 36: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~
Page 37: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica Il Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3221 ~

DISCUSSIONI 26 FEBBRAIO 1954

ALLEGATO AL RESOCONTO DELLA LXXXIV SEDUTA (26 FEBBRAIO 1954)

RISPOSTE SCRITTE AD INTERROGAZIONI

AGOSTINO. ~ Al Ministro dei trasporti. ~

Per sapere quali provvedImenti intende pren~dere, affinchè, in Calabria, e particolarmentenella provincia di Reggio Calabria, sia au~mentato il numero dei carri ferroviari desti~nati al trasporto dell'olio, e sia da'ta più ra~pida evasione alle richieste di carri da partedell'Amministrazione ferroviaria.

Si tratta di problema grave, dato che, nellacorrente annata olearia, la poca disponibilitàdi carri ferroviari incide notevolmente suiprezzi dell'olio e sull'attività commerciale. Oc~corrono provvedimenti definitivi (296).

RISPOSTA.~ L'Amministrazione ferroviariadispone di una quantità di carri per il tra~sporto dell'olio commestibile sufficiente a sod~disfare con una certa larghezza le normaliesigenze del traffico. È inevitabile peraltro chenei periodi di punta, e cioè nel pieno sviluppodella campagna olearia, le contemporanee ri~chieste presentate dai vari centri di produ~zione non possono trovare, tutte, quel sollecitosfogo che sarebbe auspicabile, poichè il parcodei veicoli di cui si tratta non può essere ov~viamente commisurato alle esigenze di dettiperiodi di punta.

L'Amministrazione ferroviaria si adoperadal canto suo nel migliore dei modi per con~seguire il massimo rendimento dei carri~ser~batoio di cui dispone, accelerandone quantopiù possibile la circolazione e la consegna agliutenti per le opèrazioni di carico e scarico,ma è intuitivo che, malgrado ogni impegno,se le richieste sono di gran lunga superiorialle disponibilità, l'assegnazione dei veicoli su~bisce un ritar,do per attendere il materiale.Quando si presentano tali circostanze, i ser~batoi disponibili vengono ripartiti tra le di~verse zone di carico (che sono quasi esclusiva~

mente Sicilia, Calabria e Puglie) in misurastrettamente proporzionale alle rispettive oc~correnze.

Aggiungo, per notizia e tranquillità dellaSignoria vostra onorevole, che l'Amministra~zione ferroviaria, proprio nell'intento di fron~teggiare le accresciute richieste di trasportodi olio, aveva già disposto, nel mese di dicem~bre ultimo scorso, che 30 serbatoi già specia~lizzati per altri liquidi, previo accurato lavag~gio, fossero adibiti al trasporto dell'olio com~mesti bile in aumento a quelli esistenti, ed haaltresì programmato di aumentare, con nuovecostruzioni, la consistenza dei carri~serbatoio.

Il Ministro

MATTARELLA.

ASARO. ~ Al Ministro delle finanze.~ Per

far conoscere se è v,ero che non siano statedate agli Uffici competenti della provincia diTrapani le necessarie istruzioni relative allamisura degli aggi esattoriali da applicare suiruoli di imposte e sovrimposte dei Comuni,ruoli che, già da tempo approvati dai Consiglicomunali e dalla G.P.A., non possono esserepos'lÌ in riscossione proprio perchè manca laapplicazkme di detti aggi.

In caso affermativo, in considerazione delgrave danno a cui restano esposti gli Enti in~teressati, vorrà altresì far conoscere gli even~tuali provvedimenti che intende adottare neiriguardi degli organi responsabili del lamen~tato dissesto (227).

RISPOSTA. ~ La conferma in carica degliesattori della Sicilia, per il decennio 1954~1963, è r,egolata dalla legge regionale 9 mar~zo 1953, n. 8, la quale dispone nell'articolo 3

Page 38: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

11 Legislatu'ta~ 3222 ~

DISCUSSIONI 26 FEBBRAIO 1954

che sulle damande di canferma senza aumentad'aggia pravvedana i Prefetti, mentre su quellecan aumenta a diminuziane dell'aggia cantrat~tuale decide l'Assessarata per le Finanze dellaRegiane, sentita la Cam.missiane di cui agliarticali 5 e 6 del regia decreta~legge 2 giugno.1946, n. 587.

La canferma delle Esattarie pel prassimadecennio. ha luaga, pertanto., in Sicilia, nel~l'àmbita dell'Ente Regiane; sicchè l'incanve~niente cui si riferisce l'anarevale interragantedavrà essere segnalata al campetente Asses~sarata regianale.

n MinistroVANONI.

BARBARO.~ Al Ministro deUapubblica istru~zione. ~ Per sapere se nan creda appartunadisparre che venga cancessa a favare degli in~segnanti -elementari mutilati e invalidi di guer~l'a e mutilati e invalidi civili di guerra, i qualiperciò sana meritevali di una parti calare can~si-deraziane, altrechè l'assegnaziane di unapercentuale delle sedi vacanti, una certa prece~denza nella scelta delle sedi stesse (272).

RISPOSTA. ~ Si precisa, anzitutto., che, aisensi delle dispasiziani legislative vigenti, gliinvalidi e mutilati di guerra, di cui all'arti~cala 1 della legge 3 giugno. 1950, n. 375, e gliinvalidi e mutilati civiU di guerra, di cui al~l'articala 2 della stessa legge, usufruiscana diuna riserva dei pasti vacanti nelle pubblicheAmministraziani, pari rispettivamente alle per~centuali dellO per cento. e del 5 per cento..

Di dette riserv-e gadana gli insegnanti ele~mentari, che siano. mutilati e invalidi diguerra, sia nei cancarsi magistrali a pasti diruala narmale, sia nelle graduatarie annualiper il canferimenta degli incarichi pravvisarid'insegnamento.

Le madalità delle assegnaziani alle singalesedi sana determinate dal criterio. generale del~l'ardine in cui i vincitari del cancarsa magi~strale e gli aspiranti agli incarichi pravvisarisana iscritti nelle rispettive graduatarie.

Da tale criterio. nan si ritiene si passa de~ragare senza ledere l'interesse legittima deisingali graduati, i quali sana iscritti nelle

graduatarie relative al cancarsç> magistrale eagli incarichi annuali d'insegnamento. nell'ar~dine determinata dai punti spettanti a cia~scuna di essi.

Camunque, nel casa specifica degli insegnan~ti elementari mutilati e invalidi di guerra av~vera mutilati e invalidi civili di guerra, siasserva che i medesimi, altre alle riserve ~

di cui s'è detta ~ ad essi spettanti nella mi~sura rispettiva -dellO per cento. e del 5 percento. dei pasti vacanti, gadana anche d'unacerta precedenza nella scelta e quindi nell'as~segnaziane delle sedi.

Tale precedenza è determinata dalle stessemadalità can le quali sana applicate le riservedi pasti lara spettanti: ai sensi delle ardinanzeminis'teriali relative al cancarsa magistrale eagli incarichi annuali d'insegnamento. viene in~fatti inserita nell'ardine deUe singale gradua~tarie un mutilata a invaUda di guerra per agnidieci graduati a fraziane di dieci ~ riservadellO per cento. ~ e un mutilata a invalidacivile di guerra per agni venti graduati, afraziane di venti ~ riserva del 5 per cento..

Ne deriva che, essendo. la scelta delle sedicannessa all'ardine d'iscriziane nelle singalegraduatarie, gli invalidi di guerra e gli in~validi per fa'tti di guerra, si travana in con~diziane di pater sc'egliere la sede can una certaprecedenza sugli altri graduati nei limiti sapraspecificati.

Le sedi che restano. a dispasiziane dei vin~citari dei cancarsi magistrali sana tuttaviaquelle che risultano. giuridicamente vacantidapa il mavimenta magistrale ('trasferimenti)che si apera prima dell'inizia di agni anno. sca~lastica, mentre le scuale che sana caperte canincarica pravvisaria sana quelle che risultano.disponibili dapa che sana stati aperati il sud~detta mavimenta magistrale, l'assegnazianedelle sedi ai vincita l'i di cancarsa e l'assegna~ziane delle sedi agli insegnanti di R.S.T. Nesegue, quindi, che sarebbe in agni casa diffi~cile, in' via assaluta, reperire, sia per la na~mina dei vincitari di cancarsa che per la na~mina degli incaricati pravvisari, sedi che sia~no. dì esclusiva gradimento. degli interess'ati.

n MinistroTOSATO.

Page 39: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legi~latura

LXXXIV SEDUTA

~ 3223 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

BARDELLINI.~ Al Ministro delle finanze. ~

Per conoscere se per ragioni di economia nonsia opportuno disporre perchè possano essereadeguate ai nuovi valori le vecchie carte bol~late tanto più che, specialmente quelle da 200lire non sono ancora distribuite, ciò che pre~giudica la tempestività delle «Dichiarazionidi depositi» (284).

RISPOSTA. ~ Allo scopo di consentire l'uti~lizzazione delle scorte della carta bollata divecchio taglio l'articolo 49 del decreto presi~denziale 25 giugno 1953, n. 492, recante nuovenorme sulla imposta di bollo, contiene una dHsposizione transitoria in base alla quale si èdata facoltà ai contribuenti di integrare entroil 31 dicembre 1953, sino a concorrenza dellanuova imposta dovuta, la carta bollata, com~presa quella per «dichiarazioni di deposito»Mod. 1 e 2, mediante marche da bollo da ap~plicarsi ed annullarsi a cura delle parti neimodi previsti dall'articolo 17 dello stessa de~creta.

Inoltre tutta la carta bollata, che alla datadi entrata in vigore della nuova legge sul bollotrovavasi presso il Deposito generale dei va~lori bollati di Roma, presso i Magazzini com~partimentali e provinciali del bollo e presso iMagazzini centrali degli Istituti di credito chedisimpegnano il servizio di distribuzione pri~maria dei valori bollati, è stata aumentata divalore mediante applicazione di appositi tim~bri circolari portanti la leggenda «valore ele~vato a lire 100 (o lire 200, o lire 300, o lire400) ~ Aumento 1953 ».

In previsione poi che alla suddetta data del31 dicembre 1953 potessero rimanere pressoi distributori secondarI dei valori bollati,presso le cancellerie giudiziarie, presso glienti e le ditte private, dei quantitativi di cartabollata di valore non adeguato alle nuove mi~sure dell'imposta, con circolare a stampa nu~mero 62 del 18 dicembre 1953, di cui si allegacopia, è stata data facoltà alle suddette cate~gorie di poterne chiedere il cambio, entro il28 febbraio 1954, con altri valori per l'im~porto equivalente.

Le scarte di e;arta ballata di vecchio taglio

restituite in conformità delle sopraddette di~SposIzlOni saranno. successivamente aumentatedi valore per l'ulteriore utilizzaziane.

n MinistroZOLI.

BOSIA. ~ Ai Ministri dell'agricoltura e delleforeste e del com,mercio con l'estero'. ~ Perconoscere l'intendimento di frante alle recenti(ed eventuali future) richieste di alcune ditteindustriali, intese ad ottenere la conces'sionedi temparanea impartaziane di bestiame bo'-vino e suina viva e macellata, nanchè digrassi animali; richie.ste contr,astanti in mo~da deleterio can l'andamento del mercato zoo~tecnica, oggi ~ came è noto ~ in gravissimacrisi.

Se e came intend:ano ripristinare il vantag~gio ~ se pur madesta ~ determinato dalprovvedimento di aumento delle tariffe do.ga~nali recentemente attuata dal GaiVerno italia~no., ma immediatamente pareggiato dalla Fran~cia e dalla Svizzera, cOonl'~dozione, da partedi quei Gaverni, di premi all'esportazione.

RISPOSTA. ~ Questo Ministero non ha maiceSls,ato di adottare o promuovere pravveldi~menti intesi a sollevare la precaria situazionedel mercato. zoatecnico nazionale.

Al riguardo si fa presente che con decretoministeriale 9 agasto 1952 è stata consentitaper la durata di sei mesi, l'impartazione tem~porane'a delle carni e sottoprodatti della ma~cellazione, freschi, refrigerati o conge-botti,de~stinati ad essere canfezionati in iscatale oaltrimenti lavarati.

Detta facHitazione, che nan comprendeva ilbestiame in pi.edi, alla scadenza della sua va~Hdità non è stata più proroga,ta a seguitodell'intervento di questa Ministero.

All'O stata attuale, pertanto., per il bestiamee per le carni non è più ammessa la tempa~ranea importazione e, perdurando l'attuale di~sagia del settare zootecnico, ogni eventualerichiesta di rinnova della concess,ione di cuitrattasi incantrerà Ja più viva opposiziane daparte di questa Ministero..

Per quanta riguarda i graSlSi animali, si farilevare che per detti prodatti nan esistono.

Page 40: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3224 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

cancessioni di tempo.ranea impartazione. AI~cune damande pervenute per l:a temparaneaimpartaziaM di grassi di arigine animale peressere deacidificati e purificati e, quindi, resico.mmestibili nan hanno. avuta sinora corso.

In merita, pai, ai premi all'esportaziane chealcuni Paesi espartatari hanno. ada1ttata perfranteggiare l'aumenta temparanea del dazio.sul bestiame e isulle carni macellate, dispostacan il D.P.R. 9 'ottabre 1953, n. 731, si pre--cisa che can il decreta legislativa 24 navembre1953, n. 849, è sta,ta istituita, per l'imparta~ziane dalla Svizzera del bestiame bovina, be~neficiata dai suddetti premi, un caefficiente dicampensaziane in ragiane di lir~ 30.000 acapo. da riscuatere dalle dagane in aggiunte'),al dazio. daganale e agli altri diritti in vigare.

Analoghi pravvedimenti sano allo studia neicanfronti di altri Paesi (tra i quaE la Frtan~cia) che ,abbiano. fatto ricorsa all'eragazianedi simili premi.

Il Ministro

MEDICI.

BOSIA. ~ Ai Ministri delle finanze e clell'in~dustria e cornmercio. ~ Per sapere a qualielementi di fatta è stato affermata ~ nellarelaziane per la canversiane in legge del de--creto~legge 3 dicembre 1953, n. 879 ~ che

i .liquari di preparazione domestica sona infe~riari a quelli fabbricati industrialemnte e senan ritengano che, con tale affermaziane ecal rilevante aumenta del prezzo dei cantras~segni di Stata per i flaconi cantenenti l'alcole,il GOlVerno.abbia presa pasizione a favare diuna delle due parti nel cantrasta tra i fa;bbri~canti di liquari e quelli degli estratti per li~quari (269).

RISPOSTA. ~ Si risponde anche a name delMinistro. dell'imdustria e cC'mmercia.

Nella relaziane per la conversiane in leggedel decreta~legge 3 dicembre 1953, n. 879, è'stata affermato che i liquari fabbrica,ti indu~striaJmente sana di qualità superiare a quellidi preparaziane damestica paichè qu~sti Uil.ti~isana attenuti con la semplice mescalanza dellaspirito. e degli elstratti, COIlo. senza aggiuntadi zuccheri, mentre i primi sona il risultata

dell'applicazio.ne di perfezianati pracedimentiproduttivi, di una adeguata attrezzatura e del~l'apera di persanale te'cnica specializzata.

La praduzione industriale Isi avvale inaltredi una larga esperienza in ma.teria e, me~diante trattamenti speciali di filtraziane e diinvecchiamento., cansegue pregi qualitativi nOonriscantI1abili nella praduzione damestica, cheè quasi sempre effettuata per il cansuma im~mediata.

NOTmalmente si ricarre alla produziane do~mesbca dei liquari non per ottenere pradottiqu,alitativamente migliori di quelli esistenti incammercia (dato che anche per questi la cam~pasiziane degli estratti e degli aro.mi impie-gati ed il pracesso di fabbricaziane adottatanon sono conosciuti, trattandosi di segreta in~dustnale), bensì per ragiani di econamia dicasta. In altri termini, 1a preparazione dame~stica dei liquari rispande generalmente ad esi~genz,e di consumatari mena raffinati ed in ogni,casa non riguarda la praduzione specializzatadi liquari tipici e caratteristici.

La constataziane di tali circQ.stanze, camu~nemente nate, nan può quindi far presumereuna preordinata avv~rsità contro. i fabbricantldi estratti. Invero l'istituzione di una specialecontraSlsegna di Stata, di prezzo più elevataper l'alcool venduto in recipienti fina a duelitri e quindi anche per quella acquistata daprivati per la fabbricaziane a damiciilio di li~quari" non è rivolta in particolar mado contro.i fabbricanti di estratti, date che il prezzo. delcontrassegno di Stato per gli estr,atti è ri~masta invariato, nella misura di lire 10, el'imp'iega degli estratti avviene tanto nellapraduziane ca,salinga che in quella industrialedei liquari.

Lo scopo deIla di,spasiziane, che camporteràun lieve aumenta di casta per i liquari dipreparazione domesti'ca, è stato. quella di in~crementare il geJttita dei tributi sugli spiriti,unitamente a quella di attenua,l1e la cancor~renza che la fa'bbricazione per UiSOdamestico,fa alla praduzione industriale, avuto riguardoal maggior anere fiscale cample'ssiva che in~dde sul costo, dei liquo,ri industri.aili rispettaai liquari casalinghi e cansiderata altresì lostata di crisi che da tempo. travaglia l'indu~stria liquoristiCla.

Page 41: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato deUa RepubbUca

LXXXIV SEDUTA

~ 3225 ~

DISCUSSIONI 26 FEBBRAIO 1954

II Legislatura

D'altra parte, non si può escludere che ilnuovo aumento dell'imposta di fabbricazionesugli spiriti, rendendo più elevata il costo deiliquori, possa distogliere una certa parte diconsumatori dall'approvvigianamenta di li~quari sul mercatO' e facda apparire più can~veniente la, fabbricaziane' damestica. 'Si è in-tesa ,così cantemperare appartunamente gliinteressi del cansuma con quelli del settoreindustriale.

Il Ministro

ZOLI.

BRASCH!. ~ Al Presidente del Consiglio dei'min.istri ed al Ministro dell'interno:. ~ Per ca~nOSCE!requali norme e direttive abbiano dataa intendanO' da,re e adottare per disdplinare,regolare e cantrollare i pragrammi televisiviin mO'da da dare e COTh3ervareai medesimi quelcarattE!re di spettacolo familiare che è praprioed insita nella natura e nella fO'rmai, a~menanella fase attuale, di tali trasmissioni. EssepenetranO' nelle 'Mse e si presentano alle fa~miglie, ad un pubblico indiscriminata alI mas~sima, per candiziane e per età, senza, neppurela passibilità delle preventive azioni di difesaadattate, sia pure can limitati rilsultati, in con~franta degli spettacali cinematagrarfici.

Si richirama in parti cala re l'attenziane delGoverna sull'aspetta mO'l'aIe di dettet trasmis~sioni che spessa, attraversa farme e trame in~sidiose ed equivache, prive di qual,siasi preoc~cupaziane di ardine educativo, ingenerano graveturbamento e disagiO' nei giav,ani e nelle fa~miglie (263).

RISPOSTA. ~ Per il contrallo sulla R.A.I. ~

che, come è nata, ha in gestiane esclUlsiva iservizi televisivi ~ altre l'apposita Commis~siane parlamentare. è in funzione pressa ilMinistero dene paste e delle tele'camunicaziani,ai sensi del decreta legislativo 3 aprile 1947,n. 428, un Comitato centrale di vigilanza, cuispetta di stabilire le direttive di massima, cul~tUliali, artistiche ed educative, dei pragrammidi radiadiffUlsiane.

A tale Camitata, del quale fanna parte rap~presentanti del MinisterO' dell'interna e deiServizi infarmazioni e spettacola della Pre-.sidenza del Cansiglia, è &tata sottoposta un

complessa di narme per l'autodisciplina delletrasmissioni televisive, can le quali la stessaR.A.I. ha fislsata i princìpi d'ardine culturale,E!ducativo e morale cui intende uniformare intale campa la prapria attività.

Dapa un attenta esame dell'argamenta, ilCamitato ha presa atta, can particalari rac-comandaziani, delle narme anzi dette, ricono-scendO' in sastanza che la lorO' applicaziane,se scrupolosamente attuata, potrà assicurareidanE!i criteri educativi e morali neHa farma--ziane dei pragrammi; ed ha fatta riserva diulteriari suggerimenti e direttive che pa-tranna essere cancretate alla luce di una piùapprafondita esperienza.

In particalare si è stabilito che sarannO'utilizzate, ai fini televisivi, sala quelle produ~ziani teatrali e cinematografiche che abbianoattenuta, dalle campetenti Cammissiani di re..-visione, il nulla asta per la rappresentazianeo praieziane in pubblico, e, per i films, sal~tanta ,quelli che non siano vietati ai mino,ridi 16 anni.

Ciò pasto, si può ritenere che l'attuale 0'1'-ganizzaziane deHa R.A.I. e dei cantrolli Buipragrammi sia tale da garantire il correttaesercizio di questa nuova farma di Ilttività.salva ad introdurre quei perfezionamenti che,si dimostrerannO' via via ne'cessari.

Gli organi governativi nan mancherannocamunque di svalge'!'e la dovuta vigHanziEl edi intervenire, se del casa, per assicurare ilrispetta di quelle esigenze d'a,rdine culturale esociale, che la S. V. anarevale ha pasta giu-stamente in rilievO'.

Il Sottosegretario di Stato

RUMOR.

BRASCH!. ~ Al Ministro delle finanze. ~

Per conascere gli intendimenti del Gavernoin ordine alla Stabi,limento meccanica imalesetdella Cagne, di proprietà del Demanio, Sta~bili menta che da tempO' sembra 'attraversaremO'menti difficili e tali da tenere in appren~siane e in angustia altre 700 famiglie di ape~l'ai (274).

RISPOSTA. ~ La « Stabilimento meccanica»di lmola della Sacietà nazianale Cogne ha

Page 42: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura~ 3226 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

dovut0 essere ridotto a più modeste prapor~zioni per far fronte sia alle difficoltà di carrattere generale, che hanno col'pito le aziendesimilari sia a quelle di carattere particolarederivanti dalla sua origine di fabbrica di pro~dotti militari.

Creato, infatti, .a suo tempo per scopi esclu~sivamente bellicl e pur essendo del tutto estra~neo all'attività della «Cagne », lo stabili~mento fu rimesso in efficienza nel dopoguerraper motivi soiCÌarlie fu adattato a industriacivile con notevoli oneri per la sua; ricostru~zione e per la conversione degli impianti.

L'assunzione del personale venne allora ese~guita non tenendo contO' dei normali criteritecnici, sicchè lo stabilimento ebbe un numerodi operai di gran lunga superiore alle suecapacità produttive e per di più molti ele~menti risultarono non idonei o, comunque, dinessun rendimento. La gestione deliI'Aziendaha dato luogo quindi a crescenti perdite an~nue, con una sempre maggiore pesantezzadella situazione economko~finanziaria.

Tale stato di cose, aggravato dalle ben noteattuali condizioni di mercato a prezzi decre~scenti, che impongono di tener frante allaconcorrenza con una continua riduzione deicosti, ha reso necessario e non ulteriormen~te procrastinabile una riorganizzazione dellaAzienda, di cui da tempo si sentiva la neces~sità. Ogni remora o rinvio nell'esecuzione ditale proposito avrebbe indubbiamente causatoulteriori dannose ripercussioni sulla situazioneeconomica della Società, e comportato a breveIscadenza la necessità della chiusura dello Sta~bili mento. Ciò viene evitato con la riorganiz~zaziane del 'complesso industriale su basi piùadeguate alle sue possibilità.

I provvedimenti adottati in conseguenzahanno lo scopa di peJ;mettere all' Amministra~zione del,la Società di tentare con maggiariprobabilità di ricondurre l'Azienda al ne'ces~sario equilibrio economica ,fina,nziario, e quin~di di evitare la perldita del lavoro a un mag~gior numero di persone.

n MinistroTREMELLONI.

BRASCH!. ~ Al Ministro, del tesoro. ~ Per

sapere se non ritenga opportuna e neces.sariodiramare colla massima urgenza le norme per

l'attuazione della legge sui danni di guerraper mettere glI Uffici per~ferici in grado diprocedere coJla massima celerità agli accer~tame~ti e alle v:alutazioni delle singole prati~che e alla nomina delle previste Commissioni.

Chiede inoltre come intenda provvedere pe.r~chè, agli stessi scopi, detti Uffici sianO' dotatidi personale adeguatol e competente e melssiin grado di svolgere regolarmente i delicaticampiti loro affidati dalla Jegge (281).

RISPOSTA. ~ La emanazione di esaurientie complete istruziani ~ ora in corso di pre~disposizione ~ per assicurare La. migliare pro~

cedura atta alla più sollecita istruttoria e li~qu'idaziane degli indennizzi e contributi peri danni di guerra, ha reso necessario un ap~profondita esame de'lle com.plesse dispo.'!izionicantenute nella legge 27 dicembre 1953, n. 968.sui danni di guerra.

Dellle nan poche questioni ~ ormai quasitutte avviate a soluziane ~ so({'te in ordinealla effettiva portata delle predette disposi~zioni, quella relativa alla costituzione delleCommissioni ha farmato oggettO' di laboriosoesame da p.arte dei campetenti Uffici di que~sto MinisterO', saprattutta per la fissazione deicriteri e de11:a pracedura da seguire per lanomina dei componenti di tali Commissioni.

In proposito questo Ministe'ra è in grado dicomunicare a;lla S. V. anorevole che, per l'ado~zione dei decreti ministeriali di castituzianedelle predette Commissioni sano state già in~teressate le Intendenze di finanza della Re~pubblica a proporre i naminativi dei magi~stmti, funzionari e rappresentanti che, su de~signazione degli Organi competenti, sarannO'prescelti.

N elle more della castituzione dei predettiOrgani istruttori ~ che costituisconO' il fotn~damentale presupposto per l'attribuzione inconcreto- delle nuove provvidenze disposte dal~la legge ~ si sta già provvedendo ad impa.r~tire alle Intendenze di finanza, con circoLarein corso di definizione, le istruzioni relativeai più urgenti provvedimenti da, adottare perdare sollecito inizio all'applicazione della ci~tata legge n. 968 del 27 dicembre 1953.

Quanto poi alle esigenze degli Uffici pro~vincitali di dilsporre di personale sufficiente edido-neo per ill più sollecito espletamento dellavo~o di i'struzione e liquidazione per le pra~

Page 43: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica, Il Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3227 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

tiche di indennizzi, questa Ministera cansi~de'ra, che a tale nelcesisità debba pravvedersi,anzitutto, con la migliore utilizzazione del per'-sonale già addetto a queglI Uffici, potendosi,come è noto, richiedersi al personale stesso,alla stregua delle disposizioni vigenti,' presta~zioni di lavoro str,aordinario retribuibile an~che in eccedenza, al norma;le orario di lavoro..

Come pure, ove le esigenze di servizio lorichiedano può tornare utile e possibile trarrenuoviE!lementi idonei dal personale già in ser~vizia pressa altri settari dell' Amministra~ziane e dal persanale proveniente dai reclu~tamenti in atto.

n MinistroGAVA.

BUlZZA (CENINI, CEMMI, ZANE). ~ Ai Mi~

nistri dei lavori pubblici e deU'agricoltura edelle foreste. ~ Per sapere quali provvedi.menti di carattere definit.ivo intendana adort;...tare per la zona del lago di Iseo, nuovamentecOlI,pitain questi giorni da alluvione. Una de~finiziane di tali prorvvedimenti è urgente edindilaziol11abile perchè sia passibile eseguirei corrispandenti lavari durante il prassima in~verna, prima delle piagge primaverili e dellasgela delle nevi, per evitare che i danni giàgravi (si ricarda che nell'alluviane del lugliascorsa vi furono anche &ediei vittime) sianaulteriormente aggravati.

Si damanda inaltre quali pravvedimenti sa~ranna presi a sollieva del danni alluvionalirecenti causati in altre lacalità della manta~gna e deHa pianur:a bresciana (157).

RISPOSTA. ~ In seguita alle intense pioggedel 9 e 10 luglia 1953 ed alle conse:guenti al~luvioni prodotte dai torrenti Bagnadere edOpoli, si verificarono franamenti nella, ban~china e nella testata del molo di Marone, sullago di Isea. In seguito a nuove piogge, il 3agosto si ebbero ulteriori franamenti nellebanchine e franò pure il pontile in cementoarmato..

L'Ufficio del Genio civile di Brescia inter~venne tempestivamente con opere di prontasaccorso sgambranda materiali alluvionali ne~gli abitati e fagnature Oistruite, scavanda glialvei invasati, fa,rmando ilrginature pravvisa~

rie, puntellanda case peri calanti e danda as~sistenza alle popoJazioni colpite.

11 Pravveditore alle opere pubbliche di Mi.lano a sua volta, di'spase subita rilievi ed os~servazioni sistematiche per eseguire i movi~menti della sponda del lago ed indirvidUiare lecause dei franamenti e provocò anche l'ac~cesso sopraluogo del professore A. Desio, ti~tolare dell'Istituto di geologia dell'Universitàdi Milano.

Risultò ~ dalle prime indagini ~ che lezone avvallate erano da tempo in condizioniprecarie di equilibrio per effetto di costruzioniappoggiate addirittur:a sulla scarpata sammer~sa, cosicchè le più lievi cause, quali il carico didetriti e di rattami trascinati daille acque inpiena dei torrenti, erano stati sufficienti aprovacare i franamenti. In attesa di indaginie studi più campleti, si convenne nella neces~sità di caricare artifici,almente il meno pos~sibile la scarp:ata sommersa e J'orlo emersadalla costruzione sul delta, e quindi di sopras<-sedere ad ogni .opera ill riparaziane della'sponda e di ricastruzione deHa banchina, casÌda non pravocare eventulale ulteriore frana,.menti.

Tuttavia ill r{ .ottobre 1953, si verificavasenza cause apparenti, un nuovo avvallamentodella sponda, tanto che fu necessario faresfollare una stabilimento attiguo, la cui sta~bilità era minacciata.

Attualmente si stanno proseguendo i son~daggi, gli studi ed i rilievi per accertJare lavera causa dell'instabilità della sponda lacua~ee decidere le ,conseguenti opere da attuare perconsolidare l,a sponda e ripristinare la banchi.,na ed il molo.

È da presumere che entro brervissimo ter-mine saranno raccolti gli elementi sufficientiper stabilire il da farsi.

Il Ministero deU'agricoltura e foreste, an-che per conto del quale Isi risponde ha fattoconoscere che, a seguito delle alluvioni veri-ficatesi nel luglio scorso nella regione del lagod'Iseo e di Garda, sin dal mese di agosta u. s.,ha disposto, per il corrente esercizio finanzia~l'io 1953~54, una assegnazione straordinariadi fondi di lire 25 milioni a favore dell'Ispet~torato bipartimentale delle foreste di Bresciaper la Concessione dei contributi ai sensi del-l'articolo 3 della legge 25 luglio 1952, n. 991.

Page 44: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3228 ~ II Legislatura

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

Per ogni a:ltra forma di possibile interventO'di questa MinisterO', in assenz,a di disposizionidi carattere generale in materia, occorr~ ov~viamente attendere che possano essere emanate(apposite disposiziani di carattere legislativo.

Per quanto riguarda infine, l'ultima p,artedell'interrogazione è da far prelsente che ilComitato dei ministri per le opere Sitraardi~narie nell'Italia 'centrale o settentrionale hadeliberato di includere alcuni Comuni dellazona del lago d'Iseo nelle zone depresse ren~dendo così passibile la sistemazion~ idraulica,di quei bacini montani con i benefici di cuialla legge 10 agostO' 1950, n. 647.

Tenuta conto, d'altra pa,rte deUa necessità diinizi'are subito i reIrativi lavori in moda cheessi siano in piena fase eIS,ecwtivain prima,..vera si sta pracedendo, dI intesa col Mini~stera dell'agricaltura e fareste al recupero deifondi sui 'rispettivi bilanci per affrantare l'esei..cuzione deLle opere più urgenti.

IZ Minist1"O

MERLIN.

EUSONI. ~ Al Minristro dell'intermo. ~ Persapere se non sia in gr,ado di ralSsicurare lacittadinanza di Montevarchi (Arezzo) che ilMante Pia di Montevarchi nan sarà lasciataassarbire dia un arganisma bancaria (Cassadi risparmia di Firenze) come si vacifera,in cansi,deraziane che si tratta di un IstitutO',can patrimoniO' nan tras,curl:.bile, di proprietàdella cittadinanza' tutta che l'ha creata e so~stenuta da secali e ch~ un:enime desidera ve~derla rimanere in vita nella pienezza della suaautanamia paichè essa adempie a, funzioni be--nefiche alimentando cal creditO' numerose: azien~de del Camune e devolvendO' in beneficenzagli utili di gestione che nei decorsi anni hanno(ammontato a cifre cansiderevoli (261).

RISPOSTA.~ Al riguarda è stata a,ccertatoche l'andamentO' del Monte Pia di Mant€'Var~chi nan si è mai appales~.ta sufficientementeredditizia, tanta che nel corsa di quattro se~calI di vita nessuna sostanziale riserv:a patri~maniale è venuta a farmarsi. Nè lal gestioneha risentitO' alcun gi.avamento dall'incarpa-

razione avvenuta nel 1941 del Mante di cre--dito su pegno di S. Sepalcra, malgrado cheesso abbia apportato un immobile che dà tut~tara un sensibile redditO'.

La scarsa vitalità del Mont~ è imputabileanche al fatta che vannO' sempre più cadendO'in disusO' nei centri commerciali ed industrialidi Montevar,chì e San Sepolcro, nei quali l'Enteesplica la :sua attività, le operazioni tradizio~nali e propri~ alla sua partioolare natur:a ecioè quelle di credito su pegno, di antkipazianisu titoli e di prestiti assi.stiti da garanziereali.

Al precipua ,fine di parre il Mante in gradodi incrementare il sua reddito per controbiJan~ciare le rilevanti spese di gestione ed in par~ticolare quelle crescenti per il personale, siera da tempo pravveduto ad accordare alMonte ~ in via eccezionale ~ la facaltàstatutaria di compiere anche operaziani dicredito cambiario. Ma neppure siffatta note~vole cancessiane recò gli effetti desiderati.

Nan esiste pertantO' altra possibilità di sa~luzione che quella di promuavere l'inwrpa-razione dell'Ente in altra IstitutO' simi1are percui si è resa oppartuna prO'muover tale in,..corporazione nella Cassa di risp,armio di Fi~renze ai sensi dell'articola 7 della legge 10maggiO' 1938, n. 745.

Siffatta combinazione ~ dalla quale le po~polazioni di Montevarchi e di San Sepalcronon potrebbero che trame va>ntaggi, data lanatura di ente pubblica dell'azienda incar~porante ed i maggiori mezzi di questa, desti~,nabili alle operaziani di credito e'seguite sinqui dal Monte ~ è stata già deliberata daicompetenti Organi ammini&trativi di entr:ambii predetti enti e verrebbe effettuata in bas~a condizioni che, fra l'altro., prevedono espli~citamente l'impegna da parte del,l.a Calssa in~carporante' di assicurlare sulle menzionate duepiazze il servizio del credito pignomtizio e didestinare, a norma dell'articolo 14 del decreto25 maggiO' 1939, n. 1279, in favare delle operea,ssistenziali del comune' di Mantevarchi unaquota di utile netto annuale proporzianata al~l'effettivo pa,trimonio rilevato dail Monte.

Si soggiunge che il Comitato. interministe~riale per il credito ed il risparmio, nella se'..duta de~ 17 novembre decoI1so, si è già espresso

Page 45: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3229 ~

26 FEBBRAIO 1954.DISCUSSIONI

favore1Tolmente in ordine alla predIsposta in~corporazione e che il relativo de'Creto di t'tUto~rizzazione è in corso dI perfezionamento.

Il Sotto8egl eta l'IO d/ Ntll lo

MOTT.

EUSONI. ~ Al Ministro de'l lavor?, pubbhc'i.~ Per sapere se non creda provvedere a di~sporre in modo che almeno per il prossimoesercizio sia compreso nel piano di costruzIOnedI edifici scolastici 11 comune dl Calenzano(Firenze) m considerazione che: 1) fin dal1949 ne ha fatto richiesta senza aver Ermtoin questI anm dI nessuna concessione, a dif~ferenza di tanti altri Comuni; 2) nel comunedi C~lenzano insegnano CIrca 40 maestri men~tre esistono soltanto cmque aule scolastiche diproprietà comunale dI cui normali soltantodue; 3) tutte le altre scolaresche sono siste~mate m locali angusti ed anche malsani tantoche ha dovuto a più riprese intervenire ancheIl Pl1ovveditorato agli studi che ha deSmto al~cune di tali scuole «veri tuguri» (265).

RISPOSTA. ~ La domanda del comune diCalenzano (Firenze) intesa ad ottenere, ai SeniS!della legge 3 agosto 194.9, n. 589, il contri~buto erariale per la oostruzione di un edificioscolastico nel capoluogo, è tenuta m partico~lare evidenza per essere esaminata, al fimdi un possibile accoglimento, in sede di com~pilazione dei programmi esecutivI delle opereda ammettersi al beneficI di cm alla legge sumenzionata.

Il Mini8tro

MERLIN.

CAPPELLINI. ~ Al Ministro dei lavor'i pub~blici. ~ Sul finanzIamento e suUa esecuzIOneda tanto tempo attesa, delle seguenti operepubbliche nel comune di Monteciccardo (Pe~saro):

a) ricostruzIOne palazzo scolastico;b) ricostruzione delle mura casteHane nel~

la frazione di S. Maria;c) gabinetti di decenza nena frazione

N. Gaudio;d) lavatoio in frazione S. Maria;

e) orologio pubblico nel capoluogo;f) ultimazione selciato nel capoluogo;g) ponticelli su strade comunah (233).

RISPOSTA. ~ l limitati stanziamenti di bI~

lancio non hanno consentito di includere melprogramma esecutivo del corrente esercizio ,fi~nanziario, l lavorI di riparazione di dannibelli ci da eseguire nel comune dl Montecic~cardo, che hanno form:ato oggetto dell'interro~gazione cui si risponde.

SI alssicura, però, che dette opere sarannotenute presenti, in sede di compilazIOne delprogrammi dell'esercizio prOSSlmo, per quelledeterminazioni che sarà possibIle prend,ere mrelazione alle disponibilità dI fondI ed al gradocomparativo di urgenz'a di altre opere da at~tuare nella stessa Regione.

il JJhn/8t1o

MERLIN.

CAPPELLINI. ~~ Al Mlnist1"o del lavoro e dellapl'e uidenza sociale. ~ Per conoscere se mtenda

venire incontro alle legittime nchieste del co~mune di Urbania (Pesaro) disponendo l'aper~tura del cantiere « B:aracca» (Strada in Serrad'Ocre) e del cantiere S. Eracliano, i quali con-trIbuirebbero a contenere la grave disoccupa~zione che dilag,a in quel. Comune (298).

RISPOSTA.~ Come la S. V. onorevole honignora, i fondI a disposizIOne per l'aperturadei canti e'l'i (di rimboschimento e lavoro) sononpartiti fra le varie provincie con criteri sta~tistici che tengono conto del rapport,o fra di~soccupati e popolazione atti v,a. Nell'àmbito diciascuna provincia, gli Uffici del lavoro s.onoincaricati di redigere un piano d'intesa con lePrefetture e sentite le Commissioni provin~clali per il collocamento.

A talI orgam è anche demandato il com~pito della scelta dei Comum e delle opere daeseguire con i cantieri, consider:ata la pIÙ di~retta conoscenz,a che essi hanno delle smgolesituazioni locali e la conseguente più ampiapossibilità di effettuare' valutaziom m pro~posito.

Per il comune di Urbanin è stata rich1€stal'a istituzione di un solo cantiere (e precisa~

Page 46: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica , 11 Legislatura~ 3230 ~

DISCUSSIONI 26 FEBBRAIO 1954LXXXIV SEDUTA

mente quello per .la sistemazione della strada« Baracca >'), che verrà quanto prIma autoriz-zato. N on sarà possibile, al contrario, appro~va re il cantiere S. Eracliano, perchè non ri~chiestQ daglI organi provinciali su indicati.

n lIbn!st1 ()

GUI.

CORTI. ~ Al Mwist.ro della pubblwa !st.1'u~

zion('. ~ Per conosoere per quali motivi loStato si rifiuta di anticipare esso stesso, a que~gli insegnanti elementari che, per essere statIfino al 1933 alle dipendenze dei Comuni auto~nomi, frUlscono OggI di una penSIOne cosid~detta mIsta, tutta la quota a carico del sin~golI ComunI, salvo s'mtende rivalsa controgli stessI.

Sembra infatti che sarebbe logico ed equoche i rapporti del g,enere fra ComunI e Statuavessero a,d essere regolati internamente senzacreare incresciosi ritardi e complicazioni aibeneficiari (283).

RISFOSTA. ~ Il pagamento delle pensioni ::J.

favore dI insegnanti elementarI npartite fraStato ed enti locali viene effettuato integral~mente dallo Stato salvo rivalsa ve~so gli entidebitori delle quote a loro carico.

SI precisa peraltro ehe tale anticipo vienelimitato alle quote liquidate a carico dei Co~muni con l provvedimenti di conférimento del~le pensioni originarIe OSSIaalle sole quote gra~vanti sugli stessi alla data di decorrenza denepensioni medesime.

Ciò premesso, nOll i!i comprende il sensoesatto della interrogazlOn(>, a meno che conessa non s'intenda chi(=dere che, oltre alle quo~te origmariamente lIquidate, lo Stato debbaanticlpar8 anche gli ulteriori miglioramentiche dai ComunI SIano eventualmente dovuticon decorrenza successiva.

Se talp è il senso della richiesta, si fa pre~sente che l'anticipo delle quote comunali ori~ginarie di. pensione, sia pure come sopra limi~tato, viene disposto in applicazione di precisedisposizioni di legge (legge 13 giugno 1952,n. 690 articolo 7 per pensioni decorrenti dadata posteriore allo ottobre 1948 e articolo 16per pensioni decorrenti da data anteriore al

10 ottobre 1948) e non per atto dIscrezionaledi questa Amministrazione.

CIÒ stante, in mancanza dI analoghe espres~se dIsposizioni legisladvt che lo prevedono olo consentano, non potrebbe essere anche di~sposta l'assunzione, da parte dello Stato, del~l'ulteriore onere deriv::;nte dall'anticipo dei mi~glioramenti di cui è questione.

Qualunque innovazione in materia potrebbeessere esaminata, ed eventualmente adottata,solo in sede legislativa, essendo limitata lacompetenza del Minist,~ro all'applieazione delledisposizioni dI legge in vigore.

n 3Iln!St1 oTOSATO.

CROLLALANZA. ~ A1 Minist.-n dell'indust.na

e comme1'cio, del commercio con l'estero e del~l'ayricoltura, f:: 1(l1'e.3(,(;. ~ Per eonoscere se

non considerino in pieno (:ontrasto con gli in~teressi economlCl della Kazione e eon la persi~stente crisi vitivinicola la richiesta importa~zione di vini dan'estero, che tiene pariicolar~mente III giusto allarme le vaste categori8 pro~duttrici della Puglia, regione nella quale lacoltura della vite rappresenta una delle mag~giori attività agricole ed una fonte di lavoroa vaste masse di contadini (275).

RISPOSTA. ~ Assicuro all'onorevole inter-rogante che le voci riguardanti pretese auto~rizzazioni di Importazione di vini comuni sonodel tutto prive di fondamento.

Tali .prodotti sono mfattI esclusi dalla libe-raZIOne ed i conting('nti di accordo stabiliticon la Francia, la Spagna ed il Portogallo l'i.guardano solo i vini tipici in bottiglia e sonostati negoziati in contropartita dì lsportazionedI vini italiani.

Le domande di importazione definitiva divini comuni finora presentate a questo Mim~stero sono state pertanto tutte n-spinte.

n M'l1HSt-J o

DELL' AMORE.

CROLLALANZA. ~ AI, Ministri de,i lav'Jri p'ull.bUci e del lwvoro -:; della pr6'videnzn sociale. ~

Per conoscere se sia a loro conoscenza che la

Page 47: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

II Legislatura~ ~....

~ 3Q~31 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

tribuna coperta, costruita da un cantiere dilavoro nel campo sportivo di Barlf'tta, dovreb~be es"ere demolita, a 'giUdizio di tecnici, es~sendosl dimostrata, per (Efetto costruttivo,un pericolo alla pubblica Jl1columità, se sianostate accertate le eventuali responsabilit~. ese dall'increscioso episodIO non rItengano ditrarre motivo sufficiente, in considerazione[tnche d!:He crItiche sollevate in Parlamentosul modo come si svolge l'attività dei cantieridi lavoro, per inquadrare tale attività nellanormale dIsciplina tecnico~amministrativa vi~gente nel campo delle opere pubbliche (276).

RISPOSTA. ~~ DaglI accertamenti fatti PSè~

guire sul posto è risultato che nella costruzio~ne della tribuna copE'rta del campo sportivodI Barletta non vi è stata alcuna mgerenzada parte degli organi tecnici di questo Mini~stel'o nè per quanto riguarda l'approvazionedel relativo progetto, rrè come alta sorveglian~za nell'esecuzione dell'opera.

È risultato, d'altra parte, da un esame obiet~tivo, senza tuttavia aver potuto esaminar~tutti gli elementi di calcolo ed £>secutivi perun giudIzio definitIvo dell'opera, che le con~dizioni stati che di essa non costituiscono pe~ricolo per la pubblica incolumità.

Il Ministero del lavoro da parte sua, ha fat~to conoscere che presso il cantiere, ove era mcostruzione l'opera, hanno eseguito esercita~zioni pratiche maestranze dei corsi di adde~stramento professionale gestiti dalla A.C.L.I.di quel Comune senza tuttavia che esse ab~biano minimamente mterferito nè sulla pro~gettazione, nè sulla direzione tecnica che hapresieduto all'opera.

Questa è stata invece eseguita a cura del.l'Ufficio tecnico del comune di Barletta.

Si aggiunge che recentemente è stato effet~tuato un sopraluogo da parte della Commis~SlOn£>provinciale dei pubblici spettacolI laquale SI è riservata dI concederp l'agibilitàdella tribuna di che trattasi, dopo che sarannoeffettuate' le prove di carico delle struttureprevia presentazione dei calcoli stati ci da par~te dell'Ente interessato.

Quanto infine alle considerazioni che l'ono~re voIe interrogante pone in rilievo a propo~sito della opportunità di inquadrare l'attivitàdei cantien di lavoro nella normale disciplina

tccmco~ammll1istrati va vigente nel campo del~le opere pubblIche, il Mmistero del lavoro edella prevIdenza socIale ha reso noto che tuttal'attività riguardante i cantieri di lavoro ~ siadI rimboschimento che per l'esecuzione di al~tre opere pubbliche ~ è già svolta a strettocontatto con gli organi tecnici dene AmmirlI~strazioni cointeressah. (Genio civile e lspet~torato forestale).

n MinistroMERLIN.

CROLLALANZA. ~ Al Minl,stro dell"indusiritte cornrnercio. ~ Per conoscere se di fronteall'annunziata imZIabva della Fiera di Mi)a~no, che intenderebbe organizzare in settem~bre una Mostra europea delle macchine uten~sili, in piena coincidenza con la FiE:fa del Le~vante, non ritenga dI mtervel1lre solh~c.ita~mente per Impedire tale manifestazione che,<;e realizzata, costitUIrebbe un doppione ed unassurdo economico e mercantile, COIl gravedanno e disagio degli stes~l esposi tori.

La progettata Mostra rappresenta un nuovott~ntativo, rientrato negli scorsi anni, dellaFiera mIlanesE' di effettuano due ~;dizioni, unapnmavprile ed una autunnale, questa ultima111evidente concorrenza con la Fipra del Le~vante, che riunisce in settembre, nei suoi set~tori merceologici, una vasta campionatura (leiprodotti industriali nazionali ed esteri.

L'iniziativa, Sf' autorizzata dal Ministero.mentre comprometterebbe l'ormai collaudatavitalità della manifestazione mercantile ba~rese ~ che svolge una riconosciuta funzionedi carattere internazionale verso l'Oriente e diefficace propulsione nella rinascita economIcadel Mezzogiorno ~ potrebbe essere interpre~tata come un sintomo di incomprensione delGoverno verso la città di Bari e gli 1l1tere::;f3;delle Regiom meridionali (289).

RISPOSTA. ~ COll rIferImento aIl'interro~

gazlOne sopra traSCl'ltta, SI comumcano allaS. V. onorevole le seguentI notIzie:

La « IV Esposizione europea de!la macchinautensile », di cui è programmato lo SYolgi~mento a Milano, nel perIOdo 14~25 settembredel corrente anno, promossa dal Comitato eu~

Page 48: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblicq,

LXXXIV SEDUTA

II ,Legislatura.~ 3232 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

ropeo di cooperazione tra industrie dellàmacchina utensile, verrà allestita çt cura del~l'Unione costruttori italiani macchine utensW(U.C.I.M.U.), Associazione economica di ca~tegoria di carattere aderente alla Confedera~zione generale dell'industria italiana e al so~pracitato Comitato europeo.

La ini.ziativa consiste in una esposizlOneperiodica specializzata ~ della durata di dicrlgiorni ~ a carattere internazionale, riservataesclusivamente alle macchine utensili per lalavorazione dei metaìi, accessori ed utensili diqueste, interessante soltanto una cJientela deltutto Rpecializzata. Essa ha luogo, a turno,ogni anno in un Paese diverso. Lp precedentiesposizioni si sono svolte la prima, nel 1951,a Parigi, nel quartiere della Fiera: la seconda,nel 1952, ad Hannover, nei padiglioni denaFiera, e la terza, l'anno scorso, a Bruxelles,sempre nei quartieri della Fiera.

La scelta delle sedi di svolgimento dellaE.M.V. è necessariamente subordinata allacapacità ricettiva dei vari quartieri fieristicidestinati ad ospitarla, soprattutto per quantoattiene alla modernità degli impianti e allefunzionali attrezzature tecniche, tenuto contoche le macchine utensili moderne comportanopesi e volumi eccezionali.

Tali considerazioni, pertanto, hanno indottogli organizzatori della manifestazione ~ una

volta designato il nostro Paese per il turnodella E.M.V. del 1954 ~ a scegliere Milano,appunto per le adeguate attrezzature tecnicheche la sua fiera può offrire. '

L'Ente fiera di Milano, peraltro, si limitaa mettere a disposizione degli organizzatoridell'iniziativa alcuni suoi padi'glioni, così comeavviene, del resto, per altre manifestazionifieristiche (la Esposizione internazionale delciclo e del motociclo, la Mostra nazionale dpUaradio e della televisione, ecc.), senza entrarenell'al1'estimento dell'iniziativa stessa, curato.come si è sopra accennato, dalla D.C.I.M.U.

La concomitanza, poi, con la Fiera del Le~vante, di Bari, non risulterebbe pregiudizie~vole 'per la manifestazione pug-liese, in quanto,con 10 svolgimento deIIa E.,M.D. in Italia, ilnostro Paese potrà ccntare su di un afflussodei più affermati produttori di macchine uten~sili di tutte le Nazioni d'Europa ed oltre Ocea~no, nonchè su di un altrettanto cospicuo con~

tingf:'nte di visitatori qualificatI stranieri, cor~l'enti di turisti dI ecceZIOne che, con un'ac~corta propaganda, e con adeguate facilita~ZlOlll, potranno anche essere opportunaml'nteconvogliate alla ViSIta di Bari e della sua ]m~portante manifestazione neristica.

Il Mtmst10

ALDISTO.

FERRETTI. ~ Al Mmistro delle fina:nze. ~

Per conoscere quali 111Isure llltenqa ulterior~mente applIcare 111 sede dI «Accordo 'l'.LR(Transports Internationals Routiers) per fa~cilItare l servizI relativi alle operaZlOl1l di con~trollo doganale 111 partenza dei carichi. TalIoperaziol1l sono rese oggi praticamente im~possibilI per la scar::;a rete doganale all'in ter~no del Paese, speCIe nelle Provincie ortofrut~ticole della Valle Padana interessate al rifor~nimento diretto dei mercati esteri. In man~canza dI misure che rendano pratic0 ed econo~mico il suddetto controllo o si avrebbero in~gorghi pericolosi di merci e di automezzi pres~so le attuali stazioni doganali, abilitate comedogane di partenza, o l'Accordo resterebbepraticamente inoperante» (193).

RISPOSTA. ~ 11 sistema T.T.R. (TransportsInternationals Routiers), previsto dall' Accor~do per l'applIcazione provvisoria del proget~to di convenzione doganale sul trasporto in~ternazionale dI merci su strada, approvatoe reso esecutIvo con legge 30 h,glio ) 952,n. 1747, consente che, sotto la scorta di unospecIale documento di garanzIa denomin..: toappunto « carnet T.LR. ». il canco delle m('rcitrasportate su un autoveicolo possa gIUngere

a destinazione 111un altro Stato, anche tran~sitando per il territorio di terzi Paesi, senzadover subìre visite doganali oltre quelle ef~fettuate dalla dogana di partenza e da quelladi destinazione.

In effetti, come ha posto in rilievo l'ollore~vole interrogante, si incontrano difficoltà par~ticolari per assicurare, all'atto della partenza,il servizio di verifica doganale dei trasporti ',iiprodotti ortofrutticoli, dato che le singoleaziende di carico sono numerosissime e dislo~

Page 49: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica .....,.... 3233 ~ II Legilla,tura

LXXXIV SEDUTA 26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

éate a volte molto lontano dalle sedi delle do~gane.

Un'equa soluzione del problema potrà es~sere trovata soltanto contemperando gli :n~teressi dell' Amministrazione doganalE> conquelli delle Aziende esportatrici, ma non sipotrà comunque prescindere dall'esigenza dicentralizzare, in un limitato numero di sedi,le necessarie operazioni di controllo.

In tal senso e nei limiti accennati, questoMinistero si propone di raggmngere concretirisultati previo opportune intese con gli Entie le Associazioni interessate, intese che sonostate già avviate, ad esempio, con la Confede~razione generale dell'agricoltura.

Il Ministro

ZOLI.

FIORE. ~ Al Mlni f,ro del tesoro. ~ Per co-noscere quando intende provvedere per laconcessione di un acconto dui futuri miglIo-ramenti, pan a metà tredicesima mensilità,al pensionati statali, soddisfacendo così l'im~pegno assunto dal Gc.verno in occasione d,~naconcessione di UIl simile acconto ai dipendentim servizio (262).

RISPOSTA. ~ Al nguardo SI fa presente che

l'ordine del giorno approvato daJla Camera I

dei deputati nella seduta del 27 giugno 1953e quello approvato dal Senato nella seduta del28 giugno 1953, in sede di discussione del dj~segno di legge sulla ratizzazione della tredi~cesima mensilità ai dipendenti statali 111atti~vità di servIzio (concretatosi nella legge 29giugno 1953, n. 463), concernono la corre"pon~SlOne, a favore dei pensionati dello Stato di unacconto sulla tredicesima mensilità relatlvaall'anno 1953.

Peraltro tale acconto non ha potuto esserecorrisposto ai pensionati stante il ritardo conil quale è stata approvata la legge che attri~

buisce loro il diritto alla tredicesima mens~Jjtà(legge 26 novembre 1953, n. 876), pubblicatasulla Gazzetta Uff1'dale del 2 dicembre 1953)talchè si è dovuto senz'altro provvedere al pa~gamento integrale di detta tredicesima men~silità.

D'altra parte nessun impegno ha assuntoIl Governo nei riguardi dei pensionati in sededi discussione in Parlamento della legge 12 di~cembre 1953, n. 905 relativa alla concessioneal personale statale di una somma .integrativadel trattamento economico per l'anno 1\)5~"3,pan a mezza mensilità della tI'edicesima men-silità.

Comunque, poichè da neanche un mese i pen-sionati hanno riscosso una doppia mensilitàdel loro trattamento di quiescenza ~ il che,

I va ricordato, ha recato allo Stato nn onere diben nove miliardi ~ non si vede la possibilItà,di una nuova concessione in loro favore, cheandrebbe del resto accordata mediante una ap-posita legge.

Il 80tfosegreta1 w di ,<,'tato

ARCAINI.

FLECCHIA. ~ Al i}1'tnist1"o dell'interno. ~

Per conoscere se sia informato che alla vigiliadello sciopero dei pubblici dipendenti dell'lldicembre 1953 il Presidente del Consiglio pro-vinciale ed il Sindaco di Asti, in spregio aldiritto di sciopero sancito ,dalla Costituzioneabbiano, con ordine scritto, indotto i capi uf-ficio e capi servizio ad esercitare sui dipen-denti pressioni intimidatorie per indurIi. a di-sertare 10 sciopero.

Per conoscere qualI disposizioni siano stateo intendasi impartire perchè tali a'tti illegalilesivi alle libertà ed al diritto del cittadino la-voratore non abbiano a ripetersi (270).

RISPOSTA. ~ Il Presidente del Consiglio pro~vmciale e il Sindaco di Asti non hanno eser~citato pressioni a carattere intimidatorio sulpersonale dIpendente per indurlo ad astenersidal partecipar~ allo SClOpero, indetto su scalanazionale per il giorno 11 dicembre scorso fratutte le categorie del personale statale e degliEnti locali. I

GlI amministratori in parola si sono limi~tab a comunicare formalmente e tempestiva~mente al proprio personale che una eventualeastensione dal lavoro sarebbe stata passibiledi SanZlOl1leconomiche.

GlOva osservare, al riguardo, che nessunaastensione dal lavoro si è verificata fra il per-

Page 50: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Se"1,uio della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3234 ~ 'Il Legislatura

26 FEBBRAIO1954DISCT:JSSIONI

sonale in servizio nell' Amministrazione pro~vmciale, nei 120 Comuni e in tutti gli Entiistituzionali della provincia di Asti.

Il Minist10

FANFANI.

LOCATELLI. ~ Al Minist1,o dei lavori pub~blici. ~ Per sapere se non crede finalmente,di ammettere ai benefici della legge 3 agosto1949, n. 589, il progetto per l'edificio scola~stico nel povero dimenticato comune di Pa~gnano Lario (Como), progetto reclamato daanni, ed ora richiesto ancora da una petizionedei capi famiglia (224).

RISPOSTA. ~ La domanda del comune diPagnano Lano, mtesa ad ottenere il contri~buto dello Stato nella spesa prevista per lacostruzione dell'edificio scolastico in quel ca~poluogo, è tènuta in eVIdenza e sarà esaminatacon la migliore considerazione per includerlapossibilmente nel programma ,delle opere daammettere, nel corrente esercizio finanziario,ai benefici di cui alla legge 3 agosto 1949, nu~mero 589.

Il Mmist1'o

MERLIN.

LOCATELLI. ~ Al JJhnistro de~ traspor'ti. ~

Per sapere con quale criterio (anche tenendoconto degli aumenti) è stato fissato il prezzodi andata e ritorno Milano~Pavia sulle Fer~rovie dello Stato, prezzo che ha suscitato molteproteste (304).

RISPOSTA. ~ Per la tratta Mìlano~Pavia(Km. 39) a decorrere daJ 10 ottobre 1950, fu~rono istituiti, per motivi di concorrenza, bi~glietti di corsa semplice a «tariffa specialelocale» al prezzo di lire 200 per la secondaclasse e lire 150 per la terza classe, in misuracioè alquanto inferiore rispetto alla tariffaordinaria (lire 315 per la seconda classe elire 185 per la terza).

Successivamente furono pure istituiti i bi~gHetti di andata e ritorno, sempre a «tariffaspeciale locale », il cui importo corrispondeva

al doppio di quellI a corsa semplice, cioè lire400 per la seconda classe e lire 300 ,per la terzaclasse.

Tali prezzi sono rimasti invariati fine- al 31dicembre 1953, nonostante che, a partire (Ial10 dicembre 1953, le tariffe viaggiatori, comeè noto, siano state maggiorate del 25 per cento.

A comincial'e dallo gennaio corrente anno1'AmministrazIOne ferroviaria non ha potutoperaltro esimersi dal ritoccare anche i prezzidelle « tariffe speciali locali », i quali sono statiperò prudenzialmente elevati soltanto del 15per cento. In base a tale provvedimento, i bi~gliettI della Milano~Pavia sono venuti automa~ticamente a costare 230 lire per la secondaclasse, e 175 lire per la terza classe, corsa sem~plice, e, rispettivamente, lire 460 e 350 perquellI di andata e ritorno,

Posso assicurare la signoria vostra onorevoleche nessun criterio particolare ha presiedutoall'aumento di talI biglietti speciali della Mi~lano~Pavia, m quanto dal 10 gennaio 1954 lamaggiorazione del 15 per cento è stata indi~scriminatamente estesa a tutte le «tariffe spe~cialì locali» in vigore in altre località dellaRete.

Il Ministro

MATTARELLA.

MORANDI. ~ Al Min1:stro degli affari este~ri. ~ Per sapere:

1) se sia a conoscenza del pregiudizio mo~

l'aIe e materiale derivante dalle restrizioni cheIl Governo etioplcO ha applicato in questo re~cente periodo a danno d~i cittadini italiani chefruiscono di permesso di soggiorno in Etiopia;

2) se sÌa esatto che le misure anzidettetraggano origme da una vertenza sorta colGoverno italiano in materia di liquidazionedel danni di guerra, e se ritenga fondata lasensazione destatasi fra i nostri connazionaliche il Governo etiopico SI proponga, in via diritorsione, di ostacolare al massimo, fino a pra~ticamente eliminare, la presenza di italiani sulterrltorio etiopico;

3) se sia informato delle istruzioni dira~mate agli Uffici immIgrazIOne etiopici di nonrilasciare agli italiam in partenza per l'Euro~

Page 51: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della 'Repubblica li Legislatura.. ~.~.~ 3235 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

pa permessi di durata superIOre ad un mese,e del rigore estremo con cui queste norme ven~gono applicate, rifiut3:,ndo persino dI annet~tere validItà (al momento del rientro) a pro~roghe anche brevi accordate su giustIficati mo~tivi delle Ambasciate etiopiche, ciò che portasenz'altro al ritiro dei permeSSI ,di soggiornoche si fruivano magan da lunghi anni;

4) se non reputi di dovere preoccuparsi (inrelazione eventualmente al punto 2) delle mi~sure discnminatorie nei confronti di stranierimtrodotte a danno esclusivo deglI italianifruenti dI p'3rmesso di soggiorno in Etiopia,ristabilendo e salvaguardando nella fa'ttispecieil trattamento di parità cogli stranieri dI altrenazionalità, residentl 111EtiopIa, per quel cheriguarda l permessi d'. assenza; nonchè il trat~tamento di parità con gli stranieri di altra na~zionalità, per quel che riguarda il rilascio daparte del locale Consolato etiopico degli abI~tuali permessi di soggiorno in Etiopia agli ita~liani residenti a Gibuti, usi a trasferire nelperiodo estivo, per ragioni climatiche e sa~nitarie, le loro famiglie in territorio etiopi~co (215).

RISPOSTA. ~ Prima di rispondere punto perpunto all'interrogazione sopratrascritta, sembraopportuno ricordare che la situazione dei rap~porti italo~etIopicI è ancora influenzata dallanecessItà di applicare alcune clausole del Trat~tato di pace, in base alle quali l'Italia do~vrebbe tra l'altro versare all'Etiopia 25 mi~lioni di dollari. Per regolare tali pendenze,ebbero inizio con l'Etiopia, sin dall'ottobre1952, negozIati, nel corso dei quali si manife~starono delle difficoltà. Le 'trattative al ri~guardo sono ancora in corso. Questa situa~zione esercita una certa influenza sul climadei rapporti tra collettività italiana e Go~verno etiopico.

Ciò premesso, si risponde in dettaglio aivari punti dell'interrogazione:

1) effettivamente il Governo etiopico haadottato talora criteri restrittivi in praticheamministrative concernenti cittadini italiani.Il Governo italiano ha fatto oglll passo utileper porre termine a questa situazione, che èoggi in corso di progressiva normalizzazione.

Criteri più larghi sono statI infatti adottatIultimamente in materia dalle Autorità etio~piche, mentre all'Asmara è stato raggiunto unAccor,do per il riconoscimento definitivo dellasorte dei beni italialll in Eritrea, in esecuzionedell'apPosIta rIsoluzione delle Nazioni ulllte;

2) si è detto sopra che le relazioni italo~etiopiche sono state influenzate dalla difficoltàdi trovare un accordo sulla questione delle ri~paraZlOlll e delle altre pendenze relative allaeseCUZIOnedel Trattato dI pace. TuttavIa nonrisponderebbe a realtà che glI Italiani siano,oggetto di una vera campagna di ritorsione.Però la loro situazione non è facilitata dallostato generale del l'apporti tra i due Paesi;

3) è esatto che sono state fatte dIfficoltàad italiani che chiedevano di assentarsi dal~l'Etiopia per pIÙ di un mese. Il Mmistero degliaffari esten etioplcO ha fatto presente ~ 111

seguito alle rimostranze della nostra Ambascla~ta ~ che SI tratta di un criterio di massimaadottato per tutti gli stranieri. Comunque, lasuddetta Ambasci-ata è riuscita ad ottenereche, in linea dI principio, il termine suaccen~nato venga esteso per gli italiani a tre mesi.Non risulta invece che da parte e'tiopica nonsi sia riconosciuta valj,dità a proroghe accor~date da Rappresentanze all'estero di quelloStato;

4) è altresì esatto che in pochissimi casi~ molto esigua essendo la nostra collettivitànella Somalia francese ~ sono state incon~trate difficoltà da cittadini italiani che deside~ravano trasferire la famiglia, per il periodoestivo, da Gibuti ad Addis Abeba. Anche pertali casi la nostra Ambasciata è attivamenteintervenuta per appoggiare le richieste deinostri connazionali.

Si può concludere affermando che non si hal'impressione che ci sia in Etiopia un'ostilitàpreconcetta nei confronti degli italiani colàresidenti, che costituiscono la collettività stra~niera più numerosa ed apprezzata e che pos~sono svolgere indisturbati la loro proficua at~tività lavorativa.

Non ci nascondiamo tuttavia le difficoltà checi sono ancora da sormontare per raggiungerela normalizzazione completa dei rapporti tra idue Paesi.

Page 52: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubbìica ~ 3236 ~ 11 Leg1'slatU'ra

LXXXIV SEDUTA 26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

A questo tendono l'azione cost,ante ed il con~tinuo interessamento del Mmistero degli affariesteri.

Il Soflo8egretano £lt 8tato

BENVENUTI.

PAOLUCCI DI VALMAGGlORE. ~ Al Ministrodei lavori pubblici. ~ Per conoscere le Fagioniper cui non sia stato ancora autorizzato l'ini~zio dei lavori per la costruzIOne dell'acquedot~to del Verde, in provincia di Chieti, opera as~solutamente indispensabile per le esigenze dihumerose popolazioni alle qualI da anni è statapromessa la realizzazione dell'opera in paro~la (222).

RISPOSTA. ~ Si risponde all'interrogazionein sostituzione del Ministero dei lavori pub~blici e si informa l'onorevole interrogante chela realizzazione dell'acquedotto dalle sorgentidel Verde fu prevista nel piano generale dellaCassa per il Mezzogiorno a .suo tempo appro~vato dall'apposito Comitato dei ministri.

La Cassa mise allo studio il relativo proble~ma e nel luglio 1952 sottopose all'esame delladelegazione del Consiglio superiore dei lavoripubblici il progetto di massima, che fu ap~"provato in linea tecnica.

Procedutosi poi alla progettazione esecuii~va, è stato il 22 gennaio ultimo scorso appro~vato dal Consiglio di amministrazione dellaCassa il primo stralcio, dell'importo di lire1.350.000.000, che riguarda il tronco dell'ad~duttrice principale dell'acquedotto, dalle sor~genti a Lanciano, ed il tronco' dell'adduttricesecondaria est, da Casoli a Scerni.

Si procederà quanto prima all'appalto deirelativi lavori e soltanto dopo sarà possibiledare inizio ad essi.

Il Mini8tro

CAMPILLI.

P AOLDCCI DI VALMAGGIORE.~ Al Ministrodei lavori pubblici. ~ Per sapere se gradiscala viva preghiera che gli rivolgo a nome ditutti i decorati di Medaglia d'Oro al valor mi~litare perchè sia data finalmente onorevol'e se-

poltura alle Salme gloriose dei Gonzaga delVodice.

In seguito a legge del 15 gennaio 1951 era'stata infatti decretata la erezione della tombaa spese dello Stato, ma la costruzione che avreb~be dovuto essere di competenza del Commis~sariato onoranze ai caduti ~ fu demandaiaa quella del Ministero dei lavori pubblici, es~sendo stato distrutto il Mausoleo già costruitosul Vodice. Fu stabilito allora, con più mo~desto progetto, di costruire ~a tomba al Veranodi Roma; l'opera muraria è fatta, ma incom~piuta per esaurimento dei fondI, in quanto,della somma origmana di diecI mIlioni dispo~sti per la costruzione delle tombe del Mare~sciano Caviglia e ,dei Gonzaga, rIsultano spesisette milioni per la tomba del primo e lasomma residuale non era più sufficIente percondurre a termine quella dei Gonzaga.

L'interrogante chIede alla ben nota sensi~bihtà patriottica del Ministro dei lavori pub~blici di voler dare le opportune disposizIOniperchè sia completata la tomba dei due Gon~zaga, stabilendo ove occorra, la lieve aggiuntadi spesa necessaria al compimento dell'opera,con la quale la Nazione ha inteso onorare duegloriosissimi soldati (259).

RISPOSTA.~ Per la costruzione del Sepolcronel Cimitero del Verano in Roma ove dovran~no essere disposte le Salme dei generali Mau~rizIO e Ferrante Gonzaga del Vodige fu stan~ziata la somma di lire 2.900.000. Il relativoprogetto, approvato in linea di massima dallaCommissione artistica del Verano, prevedevainvece una spesa di complessive lire 6.600.000.Pertanto si ritenne opportuno effettuare, inun primo momento, l'esecuzione delle sole ope~re in rustico, dell'importo di lire 2.900.000.

Senonchè gli organi di contro110 non ammet~tevano a registrazione il provvedimento di ap~provazione della perizia relativa ai lavori sud~,detti, osservando che il monumento sepolcraledi che trattasi doveva essere decorosamenteultimato in tutte le sue parti, con la spesa comesopra stanziata.

Di conseguenza è stata disposta la compi~lazione di una nuova perizia che, senza supe~rare l'importo della somma assegnata, prevedetutti i lavori strettamente indispensabili per

Page 53: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica.

LXXXIV SEDUTA

~ 3237 ,~ 11 Legislatura

26 FEBBRAIO1954DISCUSSIONI

realizzare un monumento sepolcrale completoin ogni sua parte.

Detta perizia è stata approvata ed i lavorisono atualmente ill fase di avanzata esecu~zione.

Il lIft1Hòt1 li

MERLIN.

PETTI. ~ Al Ministro delle finanze. ~ Perconoscere se crede dover impartire Immedia~te disposizioni agli uffici del Registro per auto~rizzare l'applicazione dei bolli supplementarialla carta bollata che gli uffici giudizi ari resti"';tuiscono quale supero dei depositi effettuatiprima dei recenti aumenti (285).

RISPOSTA. ~ Allo scopo di consentire l'uti~lizzazione delle scorte della carta bollata divecchio taglio l'articolo 49 del decreto presi~denziale 25 giugno 1953, n. 492, recante nuovenorme sulla imposta di bollo, contiene unadisposizione transitoria in base alla quale siè data facoltà ai contribuenti di integrare entroil 31 dicembre 1953, sino a concorrenza dellanuova imposta dovuta, la carta bollata, com~presa quella per «dichiarazioni di deposito»Mod. 1 e 2 mediante marche da bollo da ap~plicarsi ed annullarsi a cura delle parti neimodi previsti dall'articolo 17 dello stesso de~creto.

Inoltre tutta la carta bollata, che alla datadi entrata in vIgore della nuova legge sulbollo trovavasi presso il Deposito generale deiValori bollati di Roma, presso i Magazzini com~partimentali e provinciali del bollo e presso iMagazzini centrali degli Istituti di credito chedisimpegnano il servizio di distribuzione pri~maria dei valori bollati, è stata aumentata divalore mediante applicazione di appositi timbricircolari portanti la leggenda «valore elevatoa lire 100 (o lire 200, o lire 300, o lire 400) ~

Aumento 1953 ».In previsione poi che alla suddetta data del

31 dicembre 1953 potessero rimanere pressoi distributori secondari ,dei valori bollati, pres~so le cancellerie giudizi arie, presso gli enti ele ditte private, dei quantitativi di carta bol~lata di valore non adeguato alle nuove misuredella imposta, con circolare a stampa n. 62

del 18 dicembre 1953, di cui si allega copia,è stata data facoltà alle suddette categorie dipoter chiederne il cambIO, entro il 28 febbraio1954 con altri valori per l'importo equivalente.

Le scorte di carta bollata ,di vecchio taglIOrestituite m conformità ,delle sopraddette dI~sposizioni saranno successivamente aumentatedi valore per l'ulteriore utilizzazione.

Il Jlihmst10

ZOLI.

PEZZINI. ~ Al Mi'nlsbo de'/. tr'asport'/.. ~

Per sapere come e quando si intenda attuareIl necessano raddoppIO dell'autostrada Ber~gamo~Milano, le cui attuali capacità ricettIvesono pacificamente rIConosciute del tutto in~sufficientI all'il1'LensifIcato traffico automobI~listico. Basta ricordare il sangumoso bilanciodell'ultimo anno di esercizio di detta autostra~da, che è considerata la più tragica via di co~mumcazione d'Italia e forse del mondo: 25morti e 109 feriti più o meno gravi! Accantoalle cifre dI questo doloroso prImato, ecco lecifre del traffico nel decorso anno 1953: 225.699motomezzi; 857.878 automobilI; 96.498 au~tobus; 467.431 autocarri; 134.959 autotrem:totale 1.782.465. In alcune ore dI punta è statoregistrato il transito orario di 725 veicoli (287).

RISPOSTA. ~ Alla su riportata mterrogazio~ne risponde questo Ministero per ragioni dIcompetenza.

Il raddoppIO dell'autostrada MIlano~Berga~mo è previsto nel programma esecutivo del~l'A.N.A.S. che ha disposta la compilazione delrelativo progetto dI maSSIma.

In dipendenza dI studI comparativi, SIa inlinea tecnica che economica e funzionale è,stata ritenuta migliore soluzione abbandonareil cl'lterio del raddoppIO in sito, e dI costruireinvece, un'altra sede a due piste indIpendentidalla sede esistente, lasciando tra le due sediuna zona centrale della larghezza mmima dimetri 3.

Il progetto prevede anche tutte le opere checaratterizzano le autostrade moderne per ga~l'antire la sicurezza, la rapidità e l'economiadel traffico.

Page 54: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3238 ~

26 FEBBRAIO 1954

Il Legislatura

DISCUSSIONI

La spesa complessiva presunta è di lire 3miliardi 800 milioni.

La realizzazione dell'opera è subordinata,peraltro, alla assegnazione dei fondi neces~sari ed in relazione a questa potrà essere ap~paltata in unico lotto o in lotti successivi.

n .iJIlTuM'I'o

MERLIN.

PICCHIOT'fI. ~ Ai MinistTi dell'interno edelle finanze. ~ Chiedo di conoscere le ragio~ni per le quali gli americani del LogisticalCommand dislocati a Tirrenia, stazione bal-neare del comune di Pisa ed abitanti nelle vil-lette ivi esistentl, non pagano la tassa di fa~miglia pure abitando in quella zona da piùdi un anno sottraendosi anche al pagamentodella tassa di soggiorno.

Si chiede anche perchè sia inibito agli agentidelle imposte di consumo del cortmne di Pisa,ai fini di una eventuale conseguente 'tassazione,di contrattare la qualità e la quantità del mate-riale dI costruzione ivi introdotto.

Chiede se, verificandosi l'impossibilità pra-tica e giuridica di tassare i singoli, non sia ilcaso di indennizzare congruamente il comunedi Pisa dei danni rilevanti subiti (254).

RISPOSTA. ~ Ai cittadini americani, attual~mente di stanza a TIrrenia, il comune di Pisanon ha applicato l'imposta di famiglia rite-nendo che nei loro confronti non ricorra ilpresupposto della dimora abituale richiestodall'articolo 115 del testo unico per la finanzalocale 14 settembre 1931, n. 1175, in quantogli stessi risultano soggetti a continui trasfe-rimenti inerenti alla natura delle mansionisvolte. Detto personale corrisponderà però laimposta sul valore locativo nei sensi previstidall'articolo 110 del citato testo unico, secon-do opportune intese già avviate fra le autoritàcompetenti.

Riguardo all'imposta di soggiorno si osservache essa non è applicabile da parte .del comunedi Pisa, non essendo questo incluso nell'elen-co delle località autorizzate al prelievo delparticolare tributo.

Per quanto si riferisce alla liquidazione del-l'imposta di consumo sui materiali impiegati

nelle opere costruite dal comando americanodi concerto con le autorità militari nazionali,I:,uesto Ministero ha già mteressato la compe~tente Prefettura affinchè tenuta presente la na-tura e la destinazione delle opere stesse, siarappresentata all'ufficio delle imposte di con~sumo l'opportunità di accettare le certificazio-ni concernenti l'entità dei materiali impiegatie le dimensioni delle costruzlOni in parola, chele Autorità americane sono disposte a rila-sciare; si renderà così superfluo il sopraluogoper gli accertamentl tecnici di Cul all'articolo47 del Regolamento vigente per la riscossionedelle imposte di consumo.

Poichè, come risulta dai chiarimenti sopraesposti, il comune di Pisa sarà in condizionedi provvedere alla riscossione dei tributi chegli competono, la richiesta di corrispondere uneventuale mdenllizzo a detto Ente si presentaora inattuale.

Il li!Ì1bistroZOLI.

Russo Salvatore. ~ Al Ministro di graz'tae gius'tizia. ~ Per conoscere le circostanzenelle quali il 4 novembre 1953 avvenne lamorte del detenuto Caccamo Francesco di Ca-stelbuono nel centro di rieducazione di Nisidae i motivi per cui fu negato alla madre, accor-sa poco dopo dalla Sicilia, di vedere il cada-vere o la sepoltura del figlio (290).

RISPOSTA. ~ Dalle indagini svolte dal Pro-curatore della Repubblica presso il Tribunalepei minorenni di Napoli è emerso che i minoriCaccamo Francesco e Piticchio Giovanni, lasera .del 4 novembre 1953, nel tentativo di al-lontanarsi dalla Casa di rieducazione di Nisida,si lanciarono in mare per raggiungere la terraferma.

Il Piticchio riuscì nello scopo, mentre il Cac-camo, evidentemente poco esperto nel nuoto,annegò. Dopo lunghe ricerche il cadevere delCaccamo fu recuperato nel pomeriggio dell'8novembre 1953.

La madre del disgraziato giovanetto, signo-ra Ventimiglia Maria, la mattina del giorno8 novembre 1953 verso le ore 7 si presentavadinanzi al Corpo di guardia dell'Accademia

Page 55: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica ~ 3239 ~ II Legislatura

LXXXIV SEDUTA 26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

aeronautica, chiedendo di avere notizie delfiglio. Si recavano ad incontrare la Ventimi~glia il censore Michele Ricci e il cappellanoArmando Della Monica che la informavanodell'accaduto.

La VentimIglia, in preda ad una compren~sibile crisi di ~conforto per quanto era statoa lei riferito, veniva Invitata a ritornare alproprio paese, non essendovi al momento nul~la da fare. Le fu promesso anche di fornirlesuccessivamente tutte quelle notizie che la Di~rezione dell'Istituto avrebbe potuto conoscerein prosieguo di tempo circa la scomparsa delfiglio; ma SI rifiutava di allontanarsi, a:ffer~mando anche di non aver mezzi per pagareil viaggio di ritorno.

Inoltre, poichè ella, nello stato di dolore incui versava, minacciava di gettarsi in marese non avesse rivisto il figlio vivo o morto, laDirezione provvide a farla accompagnare allacaserma dei carabinieri di Bagnoli di Napoli,da dove sarebbe stata inviata a casa.

A seguito di esposto della Verrtimiglia la Di~rezione generale per gli Istituti di prevenzionee pena interessò nuovamente la Procura dellaRepubblica di Napoli che, esperite approfon~dite indagini comunicò, successivamente, chenon erano emerse responsabilità penali per lamorte del' minore Caccamo confermando cheil decesso era avvenuto per annegamento.

I sospetti della Ventimiglia sarebbero, quin~di, fondati su equivoco, in quanto la stessariterrebbe che, all'atto della sua presenza aNisida, il corpo del figliolo fosse stato già re~cuperato, mentre, come risulta da quanto sopraesposto, il recupero avvenne in un tempo suc~cessivo.

Il Sottosegi etano di Stato

ROCCHETTI.

SPALLICCI. ~ Al Ministro della pubblicaistruzione. ~ Per sapere con quali criteri sonostate eseguite le promozioni di 110 e 59 Di~rettori didattici al grado di ispettore scolastico,di cui alle sedute del 16 maggio 1952 e 27giugno 1953 del Consiglio di amministrazionedel Ministero della pubblica istruzione, dal mo~mento che tali promozioni hanno generato nu~mero se lagnanze e vivissimo risentimento con

larga eco di deplorazione e discussione sullapubblica stampa e non soltanto su quella sco~lastica e di classe.

Al fine di scongiurare per l'avvenire i graviinconvenienti lamentati, chiede se l'onorevoleMinistro non ravvisi la necessità, nell'interessedel servizio, e l'opportunità in linea di diritto,di riservare, nelle predette promozioni, alme~no la metà dei posti vacanti ai direttori didat~tici laureati che siano in possesso di tutti glialtri requisiti validi, previsti, a volta a volta,dal Consiglio di Amministrazione.

E ciò sia per l'importanza della funzionee sia per quel senso di giustizia che postula,nella rivalutazione della professione, il posses~so di un più elevato livello culturale da partedei dirigenti della scuola primaria.

Quanto sopra trova conferma nella disposi~zione specifica della Riforma della scuola del1923, per cui veniva stabilito che titolo es~senziale alla carriera ispettiva nelle scuole ele~mentari dovesse essere la laurea, con partico~lare riguardo a quella di pedagogia che siconsegue presso le Facoltà di Magistero.

Ritenuto che anche dalla indagine sulla Ri~forma della Scuola promossa dal ministro Go~nella, era apparso inderogabile il possesso del~la laurea per la promozione ad ispettore sco~lastico, in vista anche delle conseguenze deri~vanti dall'applicazione della legge delega, chelascerebbe i direttori laureati in una condizio~ne di minorazione morale e materiale rispettoalle altre categorie aventi parità di titoli, sifanno voti, perchè i desiderata degli aspirantisiano accolti, in modo che questi possano ot-tenere legittimamente anche l'atteso inquadra~mento nel gruppo A degli impiegati dello Stato(292).

RISPOSTA. ~ Ai sensi dell'ultimo comma del~l'articolo 1 del decreto legislativo 25 febbraio1948, n. 264, le promozioni dei direttori didat~tici al grado di ispettori scolastici debbonoaver luogo per merito, comparativo, ossia conl'osservanza della procedura stabilita dall'ar~ticolo 27 del regio~decreto 30 dicembre 1923,n. 2960. Devesi rilevare, inoltre, che di frontea circa 100 posti vacanti ,di ispettori scolasticii direttori didattici scrutinabili per i postimedesimi avevano raggiunto in cifra tonda,il numero egualmente notevole di 1.300 unità.

Page 56: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3240 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

Per render possibile una più accurata e pro~bante scelta dei migliori elementi da promuo~vere, fra un numero così cospicuo di scruti~nandi, si ritenne opportuno ricercare prelimi~narmence alcuni elementi di giudizio obiettivi,al che provvide il Consiglio di Amministra~zione nell'adunanza del 14 novembre 1950; ildetto Consiglio, esaminata l'intera questione inogni suo particolare, dette mandato alla com~petente Direzione generale di condurre unostudio completo del ruolo dei direttori didatti~ci dal quale il personale compresovi risultassedistintamente ordinato sulla base di determi~nati criteri obiettivi di valutazione.

Al riguardo fu preparata un'apposita schedache prevedeva la valutazione di elementi qualil'anzianità e la qualifica del servizio prestatodai direttori didattici scrutinandi, le beneme~renze di guerra, gli speciali meriti di servizio,le attitudini al grado superiore, l'aver supe~rato prove di esame e di ,concorso, l'aver tenuLolodevolmente l'incarico del grado superiore.

Tale lavoro preparatorio fu sottoposto alConsiglio di amministrazion'e, il quale nell'adu~nanza del 15 maggio 1952 prese in esame ilfascicolo personale e quello riservato dalle notedi qualifica dei singoli scrutinandi, nonchè tut~ti gli elementi di carriera ed i titoli concer~nenti benemerenze civili e militari degli scru~tinandi stessi, attribuì a ciascun direttore leclassifiche secondo i già fissati coefficienti nu~merici, raccogliendo ed ordinando, infine, i ri~sultati degli scrutini conclusivi dai quali ri~sultò l'ordine di merito comparativo.

In base a detto ordine di merito venero de~signati per la promozione al grado superiorei primi 111 direttori didattici.

Analogamente nell'adunanza del 27 giugno1953, il Consiglio di amministrazione, tenutoconto che i posti vacanti nel ruolo organicodegli ispettori scolastici, a tale data, erano 58,dopo aver considerata l'opportunità di rite:Qeremolto importante anche la condizione degliscrutinandi aventi notevole anzianità di ser~vizio senza demeriti, procedette alla valutazio~ne dei precedenti di carriera e dei titoli diciascuno dei 1.070 scrutinandi, compilando, in~fine, la graduatoria di merito in base allaquale vennero ,designati 58 direttori didatticiper la promozione al grado di ispettore.

In relazione a quanto sopra, tenuto contoche le promozionI per merito comparativo im~plicano' un apprezzamento discrezionale daparte del Consiglio di amministrazione, al finedi operare la migliore scelta dei più idoneifunzionari per il grado superiore, non puòessere messo in dubbio che le promozioni stes~se sono avvenute ed avverranno in futuro, colpieno rispetto dei princìpi invocati dall'onel'evole interrogante.

Per quanto concerne la valutazione agli ct'~fetti della promozione ad ispettore scolasticodella laurea, si fa presente che, come del restoha riconosciuto l'onorevole interrogante quasitutti i direttori didattici sono forniti di laureao di titolo equipollente, per cui non sembrereb~be equo riservare la metà dei posti di ispettorescolastico ai direttori laureatI.

Considerato infine che possono essere am~messi ai concorsi direttivi anche maestri ele~mentari sforniti di uno dei titoli di studiopredetti purchè comprovino di avere prestatoservizio di insegnante elementare per almeno12 anni, non è possibile inquadrare la cate~goria nel gruppo A degli impiegati dello Stato.

11 M'!n1St1 o

MARTINO.

SPALLINO. ~ Al Minist'ro delle finanze.~

Per sapere se non ritenga doveroso intervenirepresso il Ministro dei lavori pubblici per co~noscere le ragioni per le quali i 110 milioni,a suo tempo stanziati per la costruzione diuna Caserma per le Guardie di finanza a PonteChiasso, siano sta'ti successivamente stornati,e soprattutto per conoscere se non consti cheattualmente i militari dei Reparti che forma~no la Compagnia di Ponte Chiasso alloggianoin ben sei edifici, assolutamente insufficientidal lato igienico, quasi privi di sala di mensae di convegno, con dormitori talmente prividi spazio che si sono dovuti adottare letti bi~posto, per poter consentire a tutti i militaridi poter riposare ed anche questo con qualchedifficoltà. Se non ritiene pertanto urgenteprovvedere a fare quanto è necessario peravviare a soluzione concreta e rapida il pro~blema dell'accasermamento dei militari, tantopiù che tutto ciò può avere deleterie conse~

Page 57: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3241 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

guenze agli effetti della disciplina e del buonandamento del servizio (249).

RISPOSTA. ~ La questione dell'accaserma~men'to dei militari della Guardia di finanza inPonte Chiasso ha formato oggetto da molti

,anni di particolare interessamento da partedi questo Ministero.

Acquistato fin dal 1936 il terreno sul qualeavrebbe dovuto sorgere la nuova caserma, ilproblema non ha ancora avuto la soluzionedesiderata e la costruzione stessa è stata divolta in volta differita a causa delle ristrettez~ze di bilancio del Ministero dei lavori pubblici.

Abbandonata la trattazione per il soprag~giungere della guerra, nel 1946 venne interes~sato il Ministero dei lavori pubblici per la ri~presa in esame del vecchio progetto, ai finidell'aggiornamento e della sua attuazione, datala ristrettezza dei locali in uso, distribuitifra quattro alloggiamenti ed una mensa, postiin fabbricati distanti fra loro.

Continui interventi presso il predetto Dica~stel'o ed il Provveditorato alle opere pubbli~che della Lombardia, portarono alla redazioneda parte del Genio civile di Corno del nuovoprogetto per l'importo di lire 110.000.000 edalla inclusione dell'opera nel programma deilavori da eseguire a pagamento differito, anorma della legge 12 luglio 1949, n. 460.

Senonchè sopravvenute esigenze impedironola realizzazione di tale costruzione col sistemadel pagamento differ~to e a tutt'oggi non èstato possibile provvedervi per mancanza deifondi occorrenti. Si assicura peraltro che ilproblema è ben presente a questo Ministeroe non si mancherà perciò di insistere perchèesso sia avviato a soluzione il più presto pos~sibile come opportunamente rilevato dall'ono~revole interrogante.

Il Mtn'tstro

ZOLI.

SPALLINO. ~ Al Ministro delle finanze.~

Per conoscere le ragioni che hanno consigliatoil Comando generale del Corpo delle guardie difinanza ad adottare, sia pure in via sperimen~tale, un nuovo tipo di «uniforme di servizio»per le guardie di finanza, uniforme che, a quan~to pare, copia malamente uniformi adottate

da eserciti stranieri e stranamente somigliantia quelle che le soldatesche di I Hitler adopera~vano nel nostro Paese durante l'occupazione;per conoscere infine se corrisponde a veritàche tali uniformi siano venute a costare finoad oggi circa 400 milioni (250).

RISPOSTA. ~ La nuova uniforme adottatadal Corpo della guardia di finanza è sostan~zialmente identica a quella che l'Esercito haadottato da vari anni: se ne discosta infattisolo per il colore in quanto, come è noto, ilCorpo veste in grigioverde.

Essa soddisfa a criteri di praticità e di eco~nomia maturati nella pratica del servizio eben noti a quanti conoscono la montagna, lecoste, i porti, tutte le specie di terreni, di am~bienti, di condizioni metereologiche e climati~che in cui ininterrottamente, di giorno e dinotte, la Guardia di finanza vive ed opera.

L'uniforme che non è quindi nuova per leForze armate dello Stato, risponde inoltre, coisuoi requisiti di maggiore aderenza e di piùspiccata semplicità, alle crescenti esigenze del~la motorizzazione dei reparti, per la qualetante provvidenze si vanno adottando al finedi adeguare l'azione del Corpo alle mutateesigenze della repressione della frode fiscale.

Il berretto, il quale non sostituisce integral~mente il cappello alpino, che resta in dotazioneai militari per particolari servizi di rappre~sentanza come copricapo tradizionale, fu giàadottato con successo dall' Artiglieria da mon~tagna nel lontano 1910, allorchè venne dataa detta specialità la divisa grigioverde al postodi quella nera. Risponde anch'esso a necessitàda tempo sentite, specialmente per i serviziche i militari del Corpo debbono eseguire intreni affollati, dentro i ristretti spazi degli au~tomezzi e degli aerei, nelle stive anguste edingombre delle navi da carico, dei motopesche~recci e delle imbarcazioni contrabbandiere.

Soddisfa all'ovvio bisogno di proteggersidal freddo che sentono tutti i finanzieri chia~mati a trascorrere intere notti nel saccapelo,sotto tenda, in rifugi occasionali costituiti daigloo, da capanne di frascame, da buche.

Circa il costo, si precisa che la nuova uni~forme, poichè' sostituisce una delle due diviseordinarie, non ha recato alcun aggravio albilancio. Chè anzi la spesa sostenuta ha con~

Page 58: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica

LXXXIV SEDUTA

~ 3242 ~ II Legislatura

26 FEBBRAIO1954DISC,USSIONI

sentito di realizzare un'economia immediata diventi milioni in quanto essa è costata in tutto330 milioni in confronto al costo di una for~nitura completa della divisa ordinaria pertutto il personale che è di 350 milioni.

n Mtn'~stro

ZOLI.

SPANO. ~ Al Ministro dei lavori pubblici. ~

Per sapere quale provvedimento urgente in~tenda prendere al!o scopo di eliminare il nuovoe grave allarme che ha colpito la popolazionedi Gairo e asini in seguito alle piogge dellascorsa settimana (268).

RISPOSTA. ~ Le recenti piogge non hanno,arrecato alcun nuovo danno negli abitati diGairo e asini, nei quali però, a seguito deigravissimi franamenti e crolli dell'ottobre 1951,deve riconoscersi che esiste un certo potenzialestato di pericolosità che desta allarme non in~giustificato allo l'quando si verificano nuove ab~bondanti precipitazioni.

A cura di questo Ministero è stato già in~trapreso il trasferimento dei due abitati con lacostruzione, ormai in via di ul'timazione, innuove zone, delle opere costituenti i nuclei deinuovi centri (municipio, chiesa, scuola, caser~ma, ambulatorio, alloggi per non abbienti sen~za tetto.

All'esecuzione delle opere ed all'installazionedegli altri servizi occorrenti per rendere abita~bili i nuovi centri, si procederà appena saran~no reperiti i fondi all'uopo necessari.

n Mtn1sf1"o

MERLIN.

TADDEI (TERRAGNI). ~ Al Ministro del te~soro. ~ Per sapere se e quali provvedimentiritenga di promuovere per assicurare la do~vuta assistenza agli orfani dei dipendenti sta~tali inabili a qualsiasi lavoro proficuo e nulla~tenenti; se, in concreto, ritenga di ripristi~nare a favore dei suddetti It disposizioni dicui al penultimo comma dell'articolo 13 dellalegge 18 novembre 1920, n. 1626 sulle pen~sioni per i militari dell'Esercito e della Ma~rina (207).

RISPOSTA. Poichè l'oggetto dell'interro~gazione rientra nella competenza di questoDicastero si fa presente che sulla questioneè stata presentata ~ come è noto ~ alla Ga~mera dei deputati una proposta di legge, daparte dell'onorevole Colitto, intesa appunto aripristinare il diritto alla riversibilità' dellapensione a favore delle figlie nubili e dei ma~schi maggiorenni, inabili a proficuo lavoro enullatenenti (Atto Camera dei deputati n. 96°).

Al riguardo però questo Ministero non puònon rammentare che il diritto a pension~ daparte degli orfani maggiorenni a carico del~l'impiegato, inabili e nullatenenti, non previstodal testo unico delle leggi sulle pensioni civilie militari dello Stato del 21 febbraio 1895,n. 70, venne ammesso soltanto con il regiodecl'eto~legge 23 ottobre 1919, n. 1970, per icivili e con il regio decreto 18 novembre 1920,n. 1626, per i militari ed abrogato con il regiodecreto 21 novembre 1923, n. 2480 anche perla necessità di eliminare gli abusi che in mi~sura notevole si verificavano nella concessionedel beneficio.

Un eventuale ripristino del diritto a pen~sione a favore degli orfani di che trattasi da~l'ebbe inoltre inevitabilmente adito a richiesteanaloghe per tutte le altre concessioni soppres~se col suddetto decreto n. 2480.

Si soggiunge che la Camera dei deputati,nelle sedute del 27 gennaio 1949 e del 27 apri~le 1951 ebbe a manifestarsi in senso contrarioalla concessione della riversibilità della pen~sione agli orfani e alle orfane nubili ma:ggio~renni e inabiU al lavoro.

Occorre infine osservare che il ripristinodel beneficio richiesto recherebbe un onerenon lieve ~ certamente almeno un miliardo

all'annQ ~ 'oltrechè per il numero del bene~ficiari, anche per la lunga durata del periododi godimento delle pensioni di che trattasi,data la giovane età dei titolari al momentodella concessione della pensione.

Occorre infine considerare ,che alla assisten~za dei figli e delle figlie nubili maggiorenniinabili al lavoro degli impiegati statali prov~vede l'Opera di previdenza (ora incorporatanell'E.N.P.A.S.) mediante la concessione dispeciali assegni vitalizi, che sono già statiaumentati di 50 volte rispetto alla misura pre~bellica e che saranno ulteriormente maggiorati

Page 59: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura~ 3243 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONILXXXIV SEDUTA

nQn appena saranno. nate le risultanze di al~cuni studi tecnicQ~attuariali che SQnQin CQr('!Qda parte dell'E.N.P.A.S. Per intanto. il pre~detto. Ente ha già deciso. di accQrdare ai tIta~lari dei predetti assegni vitalizi il beneficio.della 13a mensilità in cQnfQrmità, a quanto.disPQstQ per i pensiQnati statali.

Ciò stante si ritiene che allo. stato. attualedelle CQsenQn si può pensare a nUQve prQvvi~denze a favQre degli Qrfani di che trattasi.

Il Sottosegretano dt F:Jtato

MOTT.

TOMÈ. ~ Al Ministro di grazia e giustizia. ~

Per sapere se abbiano. qualche fQndamentQ leVQci secQndQ le quali sarebbe allo. studio. unprQvvedimentQ inteso. alla sQPpressiQne dellePreture di Maruago. e S. Daniele del FriuliIn prQvincia di Udine e addirittura anche lasQPpressiQne del Tribunale di PQrdenQne can IlcQrrelativQ aumento. di una SeziQne del Tribu~naIe di Udine che dQvrebbe cQmprendere an~che la circQscriziQne del Tribunale di PQrde~nQne. Per quanta dette VQciabbiano. dell'assur~do. si ritiene QPPQrtuna una chiarificaziQne chevalga ad eliminare il nascente malumQre e lereaziQne delle categQrie e delle PQPQlaziani in~teressate (288).

RISPOSTA. ~ Riguardo. alla sua interraga~ziQne, mi pregio. cQmunicarle che nQn è in CQr~sO. alcun prQvvedimentQ diretto. a sQPprimerepreture nella prQvincia di Udine, QvverQ altriuffici giudiziari nella stessa prQvincia.

Reputo. QPPo.rtunQ aggiungere che q;ualsiasimQdificaziQne alle circQscriziQni giudiziarie nQnPQtrebbe aver IUQgQ se nQn can legge.

Il Ministro

DE PIETRO.

TRIPEPI. ~ Al Ministro dei trasporti. ~

Per CQnQscere se intenda dare urgenti e pre~cise disPQsiziQni al CQmpartimento. ferrQviariQdi Reggio. Cala:bria per riparare al grave in~cQnveniente della deficienza di carri ferravi ariper il trasPQrtQ dell' QliQ dalla prQvincia di

Reggio. Calabria alle diverse IQntane destina~ziQni e per evitare il rilevante ritardo. CQncuiviene evasa dall' AmministraziQne ferrQviariala 10.1'0.richiesta, eliminando. CQsì il nQtevQleturbamento. che deriva all'andamento. cammer~ciale nQrmale e Qgni altra dannQsa ripercus~siQne (293).

RISPOSTA. ~ L'AmministraziQne ferrQviariadisPQne di una quantità di carri per il trasPQr~to. dell'QliQ cQmmestibile sufficiente a sQddisfareCQn una certa larghezza le nQrmali esigenze

del traffico.. È inevitabile peraltro. che nei pe~riQdi di punta, e ciQè nel pieno. sviluppo. dellacampagna Qlearia, le cQntempQranee richiestepresentate dai vari centri di produziQne nQnPQSSQnQtrQvare, tutte, quel sQllecitQ sfQgQche

sarebbe auspicabile, PQichè il parco. dei veicQlidi cui si tratta nQn può essere avviamentecQmmisuratQ alle esigenze di detti periQdi dipunta.

L'AmministraziQne ferrQviaria si adaperadal canto. suO. nel migliQre dei mQdi per CQn~seguire il massimo. rendimento. dei carri~serba~tQiQ di cui disPQne, accelerandQne quanto. più

PQssibile la circQlaziQne e la cansegna agliutenti per le QperaziQni di carico. e scarico.,ma è intuitivQ che, malgrado. Qgni impegno.,se le richieste SQnQ di gran lunga superiQrialle dispanibilità, l'assegnaziQne dei veicQli su~bisce un ritardo. per attendere il materiale.Quando. si presentano. tali circQstanze, i ser~batQi disPQnibili vengQnQ ripartiti tra le dl~verse ZQne di carico. (che SQnQ quasi esclusiva~mente Sicilia, Calabria e Puglie) in misurastrettamente prQPQrziQnale alle rispettive ac~CQrrenze.

Aggiungo., per nQtizia e tranquillità dellasignQria vQstra QnQrevQle, che l' Amministra~ziQne ferrQviaria, prQpriQ nell'intento. di frQn~teggiare le accresciute richieste di trasPQrtQdi QliQ, aveva già disPQstQ, nel mese di dicem~bre 1953, che 30 serbatQi già specIalizzati peraltri liquidi, previQ accurata lavaggio., fQsserQadibiti al trasPQrtQ dell'QliQ cQmmestibile inaumento. a quelli esistenti, ed ha altresì prQ~grammatQ di aumentare, CQn nUQve cQstruziQ~ni, la cansistenza dei carri~serbatQiQ.

Il Ministro

MATTARELLA.

Page 60: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3244 ~

26 FEBBRAIO 1954DISCUSSIONI

ZAGAMI.~ Al Min'istro del tesoro. ~ Perconoscere se risponda al vero la notizia secon~do cui la città di Messina, ai fini della deter~minazione degli indennizzi per i danni diguerra di cui alla legge 27 dicembre 1953,n. 968, sia stata classificata nella categoria cheprevede una maggiorazione in misura pari al~l'entità del danno moltiplicato per il coeffi~ciente cinque, mentre altre città che, a seguitodegli eventi bellici, avrebbero avuto danni inmisura notevolmente inferiore, avrebbero avu~to classifica tale che il coefficiente di maggio~razione risulterebbe per esse in ragione di ottovolte.

Se la notizia risponde al vero, si desideranoconoscere i cri'teri informativi secondo i qualisi è proceduto alla determinazione dei dannisubìti da ciascuna città ed alla conseguenteclass,ificazi:one richiesta dalla legge.

Avendo la notizia provocato nella cittadi~nanza messinese una giusta ondata di rimo~stranze per la grave mgiustizia ai suoi danni,nel malaugurato caso che essa fosse vera, sichiede il riesame della classificazione, affinchèla corresponsione degli indennizzi per i dannidi guerra sia effettuata per la città di Messinanella misura massima consentita dalla leggesopraindicata, rispondendo ciò ad un criteriodi vera giustizia in considerazione delle distru~zioni subìte dalla città nel corso dell'ultimaguerra, che in modo inconfutabile assomma~rono ad una misura superiore al 75 per centodei vani destinati ad uso abitazione (286).

RISPOSTA.~ Al riguardo si fa presente che,ai sensi dell'articolo 25 della legge 27 dicem~bre 1953, n. 968, il danneggiato di guerra puòbeneficiare di un indennizzo in misura parialla entità del danno valutato ai prezzi vigential 30 giugno 1943, moltiplicato per il coeffi~ciente cinque.

Per alcune categorie dI beni, e cioè oggettidi vestiario, biancheria, mobilio ed arredi, non~chè per le merci, le scorte ed altri beni mobilidi aziende industriali, commerciali ed artigia~ne, e per le scorte morte circolanti di fondirustici, che siano stati danneggiati o distruttiin Comuni nei quali si sia verificata una di~struzione del 75 per cento, l'indennizzo è cor~risposto in misura pari all'entità del danno

valutato come sopra, moltiplicato per il coef~ficiente otto.

La misura dei danni subìti da ciascun Co~mune è stata determinata dal Ministero deilavori pubblici, il quale, con propri decreti,ha tassativamente elencati i Comuni che hannosubìto danni per una percentuale del 75 percento.

Per l'applicazione del secondo comma del~l'articolo 25 sopracitato e di altre disposizionidella legge 968 che prevedono maggiori bene~fici per i Comuni di cui sopra, questa Ammi~nistrazione non può che riferirsi alle decisioniadottate dal Ministero dei lavori pubblici, econcedere tali maggiori benefici soltanto perdanni verificatisi nei Comuni che hanno subìtodistruzioni ;per il 75 per cento.

La città di Messina non è compresa fraquelle che hanno subìto danni per il 75 percento, e come 'tale non può beneficiare delle di~sposizioni di favore previste dalla legge 968.Esula dalla competenza di questa Amministra~zione indicare in base a quali criteri si è prov~veduto alla determinazione dei danni subìti inquella città e procedere ad eventuale riesamedella classificazione allo scopo di corrispon~dere gli indennizzi, per danni verificatisi nellastessa città, nella misura massima previstadalla legge.

n SoftosegretaHo dI Stato

MOTT.

ZELIOLI LANZINI. ~ Al Ministro di grazia egiustizia. ~ Per conoscere i motivi che hannodeterminato e determinano il ritardo dell'in~quadramento e sistemazione degli ufficiali giu~diziari nell'unica graduatoria nazionale in con~formità della legge 18 ottobre 1951, n. 1128(articolo 42). È noto come la legge sia entratain vigore da oltre due anni e sono ovvie le ra~gioni per le quali gli ufficiali giudiziari sussi~diati aspirano alla loro sistemazione secondoi vari gradi e con la possibilità dei regolariscatti trienuali. Vi sono ufficiali giudiziari chesono in servizio da oltre 25 anni e che atten~dono l'inquadramento per la regolarizzazionenon soltanto della loro situazione giuridica, maanche di quella amministrativa ed economica(277).

Page 61: VENERDÌ 26 FEBBRAIO - senato.it · 2011-03-04 · smo.Unsocialista, vecchioogiovane chesia, tenendo presente questo sessantennio, avrà fatto certamente riferimento ~ vorrà conve~

Senato della Repubblica II Legislatura

LXXXIV SEDUTA

~ 3245 ~

26 FEBBRAIO 1954

~

DISCUSSIONI

RISPOSTA. ~ La legge 18 attabre 1951,n. 1128, regala, all'articalo. 130 l'inquadramen~tOodegli ufficiali giudiziari e la carrespansianead essi di una indennità integrativa qualaral'imparta dei praventi nOon superi un deter~minata ammantare.

Tale narma, a mativa della sua farmulaziane,ha, fin dall'inizia, data adita a dubbi sulla suainterpretaziane anche in relaziane ai prece~denti legislativi in materia.

Però questa Ministera, can circalare 9 mar~zoo1953, camunicò alle Carti di appella i prin~cìpi da seguire nell'applicaziane della narmaanzidetia, e richiese l'invia dei pareri deìleCammissiani di vigilanza e disciplina sugliaumenti periadici dell'indennità integrativa edei Presidenti delle Carti s'ull'abbreviaziane ericanascimenta anticipata dell'anzianità di ser~vizia.

Le deliberaziani delle Cammissiani camincia~rana a pervenire al Ministera nell' aprile del1953 e la cancreta applicaziane dei princìpifissati nella circalare anzi detta diede luaga adulteriari dubbi di inierpreaziane, specialmente

in ardine alla data di decarrenza del camputodell'anzianità e in ardine al canflitta tra lalegge anzi detta e quella che regolava anteriar~mente la materia: tali dubbi fu rana risalti daquesta Ministera, nel settembre 1953, e fu daallara iniziata l'applicaziane cancreta della di~spasiziane citata.

Attualmente sana state già espletate 400pratiche di inquadramenta. In particalare sonain carsa di registraziane alla Carte dei canti210 decreti di inquadramenta: altri 120 sanoin carsa di trasmissiane alla Ragianeria delMinistera per l'inaltra alla Corte e 70 III carsadi firma. Tali decreti si riferiscana a ufficiali'giudiziari dJ preture di paca itmpartanza i. ,quali risultana nella quasi tatalità sussidiati.

È in carsa l'espletamenta delle altre praticheche è candatta can la maggiare sallecitudine.

Il SoUosegretarw di. Stato

ROCCHETTI.

Dott. MARIO ISGRÒ

DIrettore dell'UfficIO Resoconti