s impressioni su uppleva il nuovo sistema tv di ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel...

36
p. 1 n. 46 / 02 maggio 2012 estratto da www.dday.it p. 1 TV & VIDEO / La casa coreana aggiunge svariate funzioni premium alla sua ultima Smart TV Samsung ES8000, la prova completa 3D, LED, Smart Hub e una serie di funzionalità inedite, come il controllo vocale e gestuale per l’ES8000 Samsung, con la serie top di gamma del 2012, vuole stabilire un nuovo riferimento del mondo dei TV di R. Pezzali F uori due: dopo la prova del TV LG LM860 arriva l’anta- gonista più diretto, il nuovo Samsung ES8000. Samsung ha un eredità pesantissima: la migliore TV LED del 2011 deve dimostrare di essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche, dalle applicazioni Premium al Cloud al controllo vocale e gestuale. Per spiegare bene questa TV servireb- bero almeno 40 pagine: Samsung ha farcito l’ES8000 di così tante funzionalità che durante la prima settimana di utilizzo ogni giorno abbiamo scoperto qualcosa di nuo- vo. Abbiamo provato a condensare tutto in un’unica prova comunque lunga ed esaurien- te, con due video di circa 30 minuti totali per mostrare tutte le funziona- lità, ma come ab- biamo scritto con i continui aggiorna- menti di Samsung e l’Evolution Kit, l’ES8000 è una TV in continuo svilup- po. Buona lettura quindi della no- stra super prova, che potete leg- gere a partire da pag. 25. TV & VIDEO / Il gigante svedese dei mobili si mette a vendere TV Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea Le nostre prime valutazioni sulla nuova serie di TV Uppleva made in Ikea di R. Pezzali e R. Faggiano I l gigante svedese dei mobili da montare con una semplice chia- ve a brugola, dalle linee giovani e dai nomi impronunciabili entra nel mercato dei TV lanciando la se- rie Uppleva, composta da una com- pleta gamma di televisori, impianti stereo e lettori Blu-ray. L’ ha annunciato un po’ a sorpresa Magnus Bondesson, manager di Ikea. La notizia può stupire però solo in parte, visto che nei punti vendita Ikea è già pos- sibile trovare le cucine con, a corredo, tutti gli elettrodomestici da in- casso forniti dai migliori costruttori mondiali e poi rimarchiati Ikea. Per il settore TV entra in gioco TCL, colosso del- l’elettronica orientale che, per il nostro merca- to, ha rilevato il marchio Thomson. Milano è una delle cinque città europee - con Parigi, Stoccolma, Berlino e Gdansk - dove Ikea farà esor- dire il nuovo sistema home theater Uppleva, che abbiamo avuto l’oppor- tunità di vedere (e sentire) con i nostri occhi, così da capire quanto la mossa di Ikea applicata al settore dei TV potrà rivelarsi efficace e tenere fede alla filo- sofia Ikea: prezzo aggressivo, design ricercato e massima integrazione. Per leggere l’articolo intero basta andare a pag. 03. TEST 25 Samsung ES8000 30 HTC One X 32 Panasonic BDT-320 34 Comparativa cuffie 36 Elgato EyeTV Mobile PEOPLE & MARKET 05 Super autonomia con le batterie litio-aria TV & VIDEO 03 Sistema TV Uppleva di Ikea 10 Etichette energetiche TV MOBILE 08 Samsung Galaxy Tab 2 10.1 ritarda per il quad core? 23 PosteMobile stupisce tutti con telefonate (in)finite PC & MULTIMEDIA 09 Google Drive: ecco lo spazio cloud di Google EDITORIALE DVB-T2: sbagliati i modi e i tempi Il Governo sarà anche fatto di tecnici ma non conosce la tecnologia. E neppure i fonda- menti della comunicazione. Ci riferiamo all’obbligo del tuner DVB-T2 in tutti i TV dal 2015, inserito nel decreto di sempli- ficazione (!) fiscale. Non che ci sia nulla di sbagliato, ma di sicuro non c’è alcun carattere di urgenza: il nuovo standard è sicuramente meglio di quello attuale, ma è davvero improba- bile che trasmissioni DVB-T2 arrivino in forma non speri- mentale prima del 2018-2020. Grave errore di comunicazio- ne introdurre quest’obbligo a switch-off DVB-T non ancora terminato: i cittadini che com- prano TV e decoder oggi sono portati lecitamente a pensare di investire per passare a uno stan- dard già vecchio. L’altro errore è l’intempestività: chiunque la- vori nel settore, sa che le nuove gamme TV arrivano tra aprile e maggio, soprattutto quest’an- no che ci sono gli Europei di calcio tra un mese. Ritardare l’annuncio dell’obbligo al DVB- T2 anche solo di qualche mese, per esempio a fine 2012, non avrebbe cambiato la sostanza né la scadenza del 2015 ma avrebbe permesso ai produt- tori di inserire in gamma quasi contestualmente i modelli con tuner DVB-T2 (e non con un anno di ritardo). Stemperando così tensione e incomprensioni. Oggi invece ci troviamo in una situazione demenziale: i cittadini sono confusi e sono lecitamente portati a pensare che comperare oggi un TV non DVB-T2 sia una mezza frega- tura. Nel frattempo i produttori non hanno avuto il tempo di inserire nelle nuove gamme i tuner aggiornati: a parte Sony (che forse ha avuto qualche “soffiata” e ha adeguato l’intera gamma) e qualche modello LG e Toshiba, il resto dei TV 2012 per l’Italia non sono DVB-T2. Già comperare un TV non è facile: le tecnologie sono tante e complesse. Aggiungere un altro elemento di confusione e ansia è da irresponsabili. Ma non c’è limite al peggio: ora DGTVi, che ha oramai finito tutti i “colori”, potrebbe inventarsi un nuovo bollino per i TV DVB-T2. Gianfranco Giardina

Upload: others

Post on 07-Aug-2020

5 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.1

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

xx Pnbm nbn1xx D mnnExx An bnbn xx San nnn n

xx Snm nm mn3 xx Mm nnbn n?xx Mm nbnn

xx Highjtexx Il jmmnjhmhjmncità

xx Lam ,m nmnmere

p.1TV & VIDEO / La casa coreana aggiunge svariate funzioni premium alla sua ultima Smart TV

Samsung ES8000, la prova completa3D, LED, Smart Hub e una serie di funzionalità inedite, come il controllo vocale e gestuale per l’ES8000 Samsung, con la serie top di gamma del 2012, vuole stabilire un nuovo riferimento del mondo dei TV

di R. Pezzali

F uori due: dopo la prova del TV LG LM860 arriva l’anta-gonista più diretto, il nuovo

Samsung ES8000. Samsung ha un eredità pesantissima: la migliore TV LED del 2011 deve dimostrare di essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche, dalle applicazioni Premium al Cloud al controllo vocale e gestuale. Per spiegare bene questa TV servireb-bero almeno 40 pagine: Samsung ha farcito l’ES8000 di così tante funzionalità che durante la prima settimana di utilizzo ogni giorno abbiamo scoperto qualcosa di nuo-vo. Abbiamo provato a condensare

tutto in un’unica prova comunque lunga ed esaurien-te, con due video di circa 30 minuti totali per mostrare tutte le funziona-lità, ma come ab-biamo scritto con i continui aggiorna-menti di Samsung e l’Evolution Kit, l’ES8000 è una TV in continuo svilup-po. Buona lettura quindi della no-stra super prova, che potete leg-gere a partire da pag. 25.

TV & VIDEO / Il gigante svedese dei mobili si mette a vendere TV

Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di IkeaLe nostre prime valutazioni sulla nuova serie di TV Uppleva made in Ikea

di R. Pezzali e R. Faggiano

I l gigante svedese dei mobili da montare con una semplice chia-ve a brugola, dalle linee giovani

e dai nomi impronunciabili entra nel mercato dei TV lanciando la se-rie Uppleva, composta da una com-pleta gamma di televisori, impianti stereo e lettori Blu-ray. L’ ha annunciato un po’ a sorpresa Magnus Bondesson, manager di Ikea. La notizia può stupire però solo in parte, visto che nei punti vendita Ikea è già pos-sibile trovare le cucine con, a corredo, tutti gli elettrodomestici da in-casso forniti dai migliori costruttori mondiali e poi rimarchiati Ikea. Per il settore TV entra in gioco TCL, colosso del-l’elettronica orientale che, per il nostro merca-to, ha rilevato il marchio

Thomson. Milano è una delle cinque città europee - con Parigi, Stoccolma, Berlino e Gdansk - dove Ikea farà esor-dire il nuovo sistema home theater Uppleva, che abbiamo avuto l’oppor-tunità di vedere (e sentire) con i nostri occhi, così da capire quanto la mossa di Ikea applicata al settore dei TV potrà rivelarsi efficace e tenere fede alla filo-sofia Ikea: prezzo aggressivo, design ricercato e massima integrazione. Per leggere l’articolo intero basta andare a pag. 03.

TEST

25 Samsung ES800030 HTC One X 32 Panasonic BDT-320 34 Comparativa cuffie 36 Elgato EyeTV Mobile

PEOPlE & maRkET

05 Super autonomia con le batterie litio-aria

TV & VIDEO

03 Sistema TV Uppleva di Ikea10 Etichette energetiche TV

mOBIlE

08 Samsung Galaxy Tab 2 10.1 ritarda per il quad core?

23 PosteMobile stupisce tutti con telefonate (in)finite

PC & mUlTImEDIa

09 Google Drive: ecco lo spazio cloud di Google

EDITORIalEDVB-T2: sbagliati i modi e i tempiIl Governo sarà anche fatto di tecnici ma non conosce la tecnologia. E neppure i fonda-menti della comunicazione. Ci riferiamo all’obbligo del tuner DVB-T2 in tutti i TV dal 2015, inserito nel decreto di sempli-ficazione (!) fiscale. Non che ci sia nulla di sbagliato, ma di sicuro non c’è alcun carattere di urgenza: il nuovo standard è sicuramente meglio di quello attuale, ma è davvero improba-bile che trasmissioni DVB-T2 arrivino in forma non speri-mentale prima del 2018-2020.Grave errore di comunicazio-ne introdurre quest’obbligo a switch-off DVB-T non ancora terminato: i cittadini che com-prano TV e decoder oggi sono portati lecitamente a pensare di investire per passare a uno stan-dard già vecchio. L’altro errore è l’intempestività: chiunque la-vori nel settore, sa che le nuove gamme TV arrivano tra aprile e maggio, soprattutto quest’an-no che ci sono gli Europei di calcio tra un mese. Ritardare l’annuncio dell’obbligo al DVB-T2 anche solo di qualche mese, per esempio a fine 2012, non avrebbe cambiato la sostanza né la scadenza del 2015 ma avrebbe permesso ai produt-tori di inserire in gamma quasi contestualmente i modelli con tuner DVB-T2 (e non con un anno di ritardo). Stemperando così tensione e incomprensioni.Oggi invece ci troviamo in una situazione demenziale: i cittadini sono confusi e sono lecitamente portati a pensare che comperare oggi un TV non DVB-T2 sia una mezza frega-tura. Nel frattempo i produttori non hanno avuto il tempo di inserire nelle nuove gamme i tuner aggiornati: a parte Sony (che forse ha avuto qualche “soffiata” e ha adeguato l’intera gamma) e qualche modello LG e Toshiba, il resto dei TV 2012 per l’Italia non sono DVB-T2.Già comperare un TV non è facile: le tecnologie sono tante e complesse. Aggiungere un altro elemento di confusione e ansia è da irresponsabili. Ma non c’è limite al peggio: ora DGTVi, che ha oramai finito tutti i “colori”, potrebbe inventarsi un nuovo bollino per i TV DVB-T2.

Gianfranco Giardina

Page 2: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.2

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TV & VIDEO / LED Edge, Full HD, funzioni Smart TV sono alcune delle caratteristiche proposte

Tanti nuovi TV da Toshiba per il 2012La gamma, oltre l’inavvicinabile ZL2, propone diversi modelli compreso 3D passivo o attivo e decoder DVB-T2

di R. Faggiano

Se non avete in tasca i 9.000 euro necessari per lo Z2, non dovete per forza rinunciare a

un TV Toshiba. La gamma di modelli per il 2012 è amplissima, forse sin troppo, e comprende modelli per

tutte le tasche, perfino i vecchi pannelli LCD HD Ready con retroil-luminazione a tubo fluorescente. Iniziamo dall’alto con la serie VL963, disponibile nei formati grandi da 42, 47 e 55 pollici; segue la serie TL nelle versioni 933 e 963 (con DVB-T2), disponibile nei formati 32, 40 e 46 pollici; tra le caratteristiche il 3D at-tivo, retroilluminazione LED Edge, Smart TV con Wi-Fi opzionale, design con cornice argento. La serie RL933 “scende in campo” nei formati 23, 32 e 40 pollici, poi troviamo la retroilluminazione LED Edge, riso-luzione Full HD, funzioni Smart TV e design con cornice nera sottile. Funzioni base ma pannello Full HD per la serie HL933, disponibile nei formati da 32 e 40 pollici; la retrol-luminazione è sempre LED Edge. Ancora un gradino più in basso con la serie EL disponibile nella versione bianca 934 e nera 933; i formati par-tono dal piccolo 19 pollici per finire con il classico 32 pollici. Sono mo-delli base per chi non è interessato

TV & VIDEO / Pannelli ad alta risoluzione più sottili e luminosi, caratterizzati anche da consumi ridotti

Sharp, 4k in 32 pollici grazie all’IGZOSharp ha annunciato l’avvio della produzione di display LCD con substrato in IGZO: tre i tagli dei primi campioni

di P. Centofanti

Sharp ha annunciato l’avvio del-la produzione di pannelli LCD con substrato TFT in IGZO o

ossido di zinco, gallio e indio. Si tratta di una tecnologia che permette di ridurre le dimensioni dell’elettronica di controllo del pannello LCD, quel-la che accende e spegne i pixel per intenderci, con il doppio vantaggio di portare alla produzione di pannelli più sottili, ma anche più luminosi o, vedendola da un altro punto di vista, caratterizzati da consumi ridotti. La produzione è iniziata a marzo nel-

la seconda fabbrica di Kameyama ed entrerà a pieno regime durante questo mese. I nuovi display sono indirizzati per l’utilizzo in monitor, notebook ad altissima risoluzione e tablet; al momento i sample com-prendono tre tagli di riferimento:

• 32 pollici da 3.840 x 2.160 pixel• 10 pollici da 2.560 x 1.600 pixel• 7 pollici da 800 x 1.280 pixel

Sharp era indicata nei mesi scorsi tra i fornitori del Retina display per il nuo-vo iPad e il taglio da 10 pollici sembra proprio essere vicino alle caratteristi-

che di quello schermo (9.7 pollici con risoluzione di 2.048x1.536 pixel), ma l’alta percentuale di scarti e l’impos-sibilità di stare dietro alla domanda di Apple avrebbero portato a scartare la soluzione di Sharp per la realizzazio-ne del tablet.

TOShIBa 32El934alle funzioni Smart TV ma non vuole rinunciare alla retroilluminazione LED Edge su pannello HD Ready. Come da tradizione Toshiba, sono disponibili anche alcuni modelli di televisori con lettore DVD integrato: si tratta dei modelli DL933 e 934, dif-ferenti per la cornice metallica che può essere chiara o scura; i pannelli sono solo HD Ready nei formati dai 19 al 32 pollici. Per tutta la nuova gamma Toshiba non sono ancora disponibili i prezzi di listino.

TOShIBa 46Tl933

TOShIBa 55Vl963

TV & VIDEO Proiettore laser 4k e 3D a meno di 10.000 $Quando si parla di video professionale RED è sempre in prima fila, ancora una volta con prodotto che definire innovativo è poco. Gli appassionati di videoproiezione Hi-End sono accontentati: REDray è di diritto il nuovo oggetto del desiderio di tutti coloro che vogliono cambiare proiettore e desiderano un prodotto top. Risoluzione di proiezione 4K, illuminazione laser con autonomia di più di 25.000 ore, nessuna calibrazione richiesta e anche 3D con occhiali polarizzati. Un sogno che viene quasi “regalato”: nella configurazione da 4.5 metri di diagonale, quindi perfetta per ogni esigenza domestica, costerà meno di 10.000 $. Tanto, certo, ma allineato ai proiettori di fascia alta consumer. Arrivo previsto a fine anno: iniziate a risparmiare!

TV & VIDEO OlED anche per Philips all’IFa 2012Anche Philips potrebbe saltare presto sul carrozzone degli schermi OLED tramite la nuova joint venture TP Vision, controllata al 70% dai cinesi di TPV e al 30% dal marchio olandese. A rivelarlo è una fonte del Digitimes (che, purtroppo, non brilla per affidabilità), secondo cui alla prossima IFA 2012 di Berlino (dal 31 agosto al 5 settembre), TP Vision presenterà un nuovo OLED a marchio Philips. La produzione non sarà però realizzata in casa, ma i pannelli dovrebbero essere acquistati da LG Display. Sarà davvero così? Lo sapremo probabilmente soltanto all’IFA.

Page 3: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.3

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TV & VIDEO / La soluzione studiata da Ikea è molto interessante perché riunisce TV e sistema HT in un unico mobile componibile

Prime impressioni sul sistema TV Uppleva di IkeaNon abbiamo perso tempo e siamo andati a vedere il primo TV Ikea con i nostri occhi. In anteprima tutti i dettagli e i prezzi sul sistema TV Uppleva

di R. Pezzali e R. Faggiano

P resto nei grandi magazzini Ikea potremo comprare anche tele-visori, impianti stereo e lettori

Blu-ray. Questo l’annuncio a sorpresa di Magnus Bondesson, manager del gruppo svedese. La notizia può stupi-re, ma in fondo è solo l’estensione di una pratica commerciale già presente per il settore cucine, dove tutti i prin-cipali elettrodomestici da incasso, pro-dotti dai migliori costruttori mondiali, vengono venduti con il marchio Ikea. In questo caso l’accordo è stato si-glato con TCL, colosso dell’elettronica orientale che per il nostro mercato ha rilevato il marchio Thomson. Milano è una delle cinque città europee - con Parigi, Stoccolma, Berlino e Gdansk - dove Ikea farà esordire il nuovo si-stema HT Uppleva. Quello che però interessa è vedere se questa mossa di Ikea potrà spostare gli equilibri in un mercato, quello dei TV, già in crisi e fat-to di lotta al prezzo. Ikea è una catena particolare: vende prodotti per tutti, con un rapporto qualità/prezzo ecce-zionale ma soprattutto con un design che molti altri “magazzini di mobili e accessori” low cost non si possono permettere. Un TV firmato Ikea, con i prezzi Ikea, un design e un’integrazio-ne che solo chi fa tutto può dare non passa inosservato sul mercato, ed è proprio per questo che siamo andati a vedere da vicino la nuova Uppleva. Ci sono due concetti da affrontare pri-ma di parlare del TV come prodotto hi-tech, e entrambi ruotano attorno all’integrazione. Ikea non venderà il TV come pezzo singolo dotato di un pie-distallo, ma il TV sarà una sorta di “ac-cessorio” al suo sistema di mobili per salotti e camerette. Sarà come sempre un sistema componibile, dove l’utente potrà abbinare il TV disponibile in due

finiture, bianca e nera, a diverse propo-ste e composizioni come sempre per-sonalizzabili nelle forme e nei colori.

Tv e mobile sono una cosa solaIl TV diventerà parte integrante del mobile; ci saranno soluzioni che lo terranno “sospeso” sul mobile senza bisogno di aggancio a muro e altre che invece lo vedono parte integrante del mobile stesso, completamente in-cassato ma con una pratica staffa che permette di accedere al retro per i col-legamenti. Che la parola “integrazione” sia l’unica cosa che conta lo si capisce anche dalla presenza di una serie di profili per andare a personalizzare il colore del bordo della cornice del TV a seconda dei colori scelti per il mobile, una finezza che solo chi produce tutto può permettersi. I profili sono ovvia-mente intercambiabili: se un giorno si sceglie di cambiare i colori delle antine si possono cambiare anche i profili del TV. Sempre in ottica di integrazione c’è anche il sistema audio con Blu-ray, player USB, amplificatore da 75 Watt, due casse e un subwoofer wireless. Anch’esso, grazie alla connessione HDMI e al controllo CEC lavora in per-fetta integrazione con il TV, con un solo tasto per accendere tutto e un unico telecomando. L’utente potrà prendere il mobile con solo il TV, il mobile con entrambi, o solo il sistema audio se già ha un TV in suo possesso. I due com-ponenti però non possono esistere “da soli”: vogliono il proprio mobile, anche perché è questo che alla fine la catena svedese vuole vendere.

Tv di fascia media completo con tanto di Smart TvSpostandoci sul TV vero e proprio sa-ranno disponibili quattro tagli: 24”, 32”, 40” e 46”, tutti TV LED Edge Full HD in Classe A con sistema Smart TV nelle versioni da 32” in su. Il design è molto pulito, una cornice totalmente bian-ca o totalmente nera con i comandi touch a sfioramento nella parte bassa che scompaiono quando non usati. Essenziale al massimo. Il TV è anche sufficientemente sottile, circa 3 cm. Per quanto riguarda il lato connettività c’è tutto: tuner DVB-T con slot CI+, tu-ner sat, ingressi di tutti i tipi e doppio ingresso USB. Come accessori sono

disponibili la chiavetta da 8 GB per il PVR e l’adattatore Wi-Fi per la Smart TV. Il TV non è 3D ma ha comunque un pannello a 100 Hz (400 CMR) e una sezio-ne Smart TV ben fatta. L’inter-faccia è all’insegna della sempli-cità: un menù a icone mostra le varie funzioni e basta davvero poco per muoversi tra canali, Smart TV, player USB e player di rete. La parte “Connected” usa la stessa piattaforma di Sharp e Philips, tante web app anche localizzate in italiano e un browser Opera (niente Flash però) per navigare liberamente nel web: Vimeo, Facebook, Twitter e You-tube, così come Acetrax e altre app ci sono tutte. I prezzi sono nella media: 229 euro per il 24”, 399 euro per il 32”, 589 euro per il 40” e 759 euro per il 46”, anche se Ikea ci fa sapere che sta la-vorando per abbassarli un po’. Anche perché basta fare una breve ricerca online per vedere che alla fine si tro-vano anche Smart TV da 46” di Sharp e Philips a prezzi simili. Ikea ha esposto i TV in una stanza totalmente nera, e anche se non siamo di fronte a TV di ri-ferimento sicuramente è stato fatto un buon lavoro e sono stati scelti pannelli di buona qualità: abbiamo provato un filmato in Blu-ray e il TV non sfigurava.

Installazione e setup parola d’ordine “semplicità” Ikea non ha voluto fare un prodotto di prestazioni top, non è il suo interesse, ma calcolando il target di vendita è un prodotto che può soddisfare tutti, me-glio di molti B-brand presenti super-scontati in molte catene della grande distribuzione. Pensato bene, anche se forse un po’ meno d’appeal estetica-mente, il sistema audio: il montaggio è semplicissimo, due blocchi uno per la cassa sinistra e il player con amplifica-tore e uno per la cassa destra da colle-gare con un solo cavo. Tutto semplice, anche perché come sappiamo il mon-taggio è una delle parti che l’azienda svedese cura di più. Il telecomando è lo stesso del TV e sul fronte troviamo uno slot USB per il player integrato e il cassetto slot-in per il Blu-ray. L’amplifi-catore integrato muove due diffusori a due vie di qualità discreta, e invia il

segnale “bassi” al subwoofer wireless che può essere posizionato in ogni zona della stanza. Tramite un cavo HDMI e il protocollo CEC, TV e sistema si parlano con automatismi tipici degli all-in-one, e sfruttando il canale audio di ritorno dell’HDMI (ARC) il sistema au-dio funziona anche per il TV. Ikea met-te a disposizione anche la possibilità di aggiungere vani per altre elettroniche con mascherina traforata per far passa-re il segnale IR. Grazie a una pratica ca-nalina passacavi in alluminio possiamo poi posizionare sul mobile altri oggetti come il sensore di Kinect o una conso-le tenendo i cavi in ordine. Il sistema audio, completo di sub e due casse co-sterà 349 euro. Nel complesso l’azien-da svedese ha fatto un buon lavoro: se analizziamo i prezzi comprando in una catena di elettronica di consumo i componenti separati sicuramente troviamo prodotti che possono anche essere migliori: un TV da 46” Philips o Sharp e un all in one JBL, LG o Yamaha ci costano uguale e probabilmente vanno meglio; ma qui c’è il vantaggio di avere una soluzione “chiavi in mano” con design coordinato. Ikea non vuole vendere un TV, ma tutto il blocco ed è bravissima con i suoi allestimenti ben fatti e d’impatto a fare colpo sui suoi clienti: siamo certi che un po’ di fastidio sul mercato lo darà. E non dimentichia-moci poi il customer care Ikea e un ser-vizio di assistenza davvero eccellente, che parte dai 5 anni di garanzia che vengono assicurati al TV e al sistema audio. Uppleva sarà in vendita dall’11 giugno nel punto di Milano-Carugate, e la vendita verrà poi estesa in autunno negli altri punti vendita.

Page 4: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.4

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

DIGITal ImaGInGBlackmagic e la ripresa low-budgetCosterà meno di 3.000 $ (solo corpo) ma le prestazioni saranno quelle di una cinepresa professionale con ripresa 2.5K e 13 stop di gamma dinamica

di R. Pezzali

La cinepresa BlackMagic, con il suo prezzo di 3000$ del solo cor-po inferiore interesserà tantissime persone, dai registi in erba a chi invece necessita di un prodotto di assoluto riferimento senza però affrontare le spese di prodotti ci-nema. BlackMagic è l’azienda che ha alle spalle un’enorme esperien-za nella color correction con Da Vinci e nell’acquisizione video, con una serie di schede dedicate. Ora lancia Cinema Camera, una video-camera in alluminio compatta che può registrare immagini con riso-luzione 2.5K su un Hard Disk inter-no SSD da 2.5”. La videocamera è diversa dai prodotti a cui siamo abituati: non ha controlli automa-tici, e le lenti sono intercambiabili con zoom e fuoco manuale, ma il cinema ha le sue regole. Sul re-tro c’è un ampio schermo da 5” che permette di controllare tutti i parametri di ripresa mentre sul lato troviamo le uscite video SDI e Thunderbolt, oltre all’ingresso audio e all’uscita cuffie. Altra gran-de notizia è la compatibilità con le ottiche di tipo EF Canon, cosa che la rende di fatto una concor-rente agguerrita della C300 e della C500. Il cuore della Cinema Ca-mera è un sensore da 16x14 mm che riprende a 12 bit immagini da 2.432x1.366 a 24p, 25p, 29,97p, 30p e 23,98p. I file possono essere registrati o in RAW DNG (formato perfetto per la postproduzione) oppure direttamente in ProRes. Sul sito ufficiale tutti i dettagli. Il prezzo è di 2.999 dollari, e inclu-de anche Da Vinci Resolve che da solo vale circa 1.000 $.

DIGITal ImaGInG / Due macchine di alto livello per riprese 4K Canon al servizio del cinema a 4kCanon lancia una macchina da presa 4K pensata per il mondo del cinema In arrivo anche una nuova reflex realizzata ad hoc per il grande schermo

di P. Centofanti

D opo la EOS C300, Canon ha presentato un nuovo modello di videocamera

pensata per il cinema, la EOS C500, capace di riprendere immagini con risoluzione 4K (4.096x2.160 pixel) e uscita RAW. La videocamera è anche in grado di riprendere in risoluzione 2K con segnale RGB a 12 bit 4:4:4, mentre il frame rate massimo, sia in 2K che 4K, è di 120 fotogrammi al secondo. La EOS C500 verrà mo-strata per la prima volta al prossimo NAB 2012 di Las Vegas, e al momeno non sono disponibili ulteriori dettagli tecnici. Le novità però non finiscono qui. Canon ha annunciato, infatti, anche la nuova EOS-1D C, variante per il cinema della reflex ammiraglia EOS-1D X, con funzionalità di ripresa video sempre in 4K ma con campio-namento 4:2:2 a 24p e registrazione in formato Motion JPG. La ripresa in formato Full HD arriva invece a un frame rate massimo di 60p. La foto-

DIGITal ImaGInG

Fotocamere: prossima fermata 20 mpixelSharp ha presentato un sensore da 1/2.3” e ben 20 Megapixel Giusto in tempo per la nuova generazione di macchine compatte

di R. Pezzali

Quando si parla di Me-gapixel siamo tutti bra-vi a dire che non sono tutto, poi però di fronte ai numeri si tende sem-pre a scegliere la mac-china con risoluzione maggiore. La corsa al Megapixel non si è fer-mata, e se Nikon ha pensato bene di dotare la D3200 di un sensore da 24 Me-gapixel, Sharp dal canto suo ha presentato un sensore da 20 Megapixel in for-mato 1/2.3”, il formato più comune usato dalla maggior parte delle fotocamere compatte, e questo vuol dire che i 14 Megapixel usati ora nelle fotocamere di fascia alta verranno presto portati a 20 Megapixel. Sale quindi la risoluzione di scatto, aumentano le dimensioni dei file ma non necessariamente cresce la qualità. Sempre che l’idea finale non sia quella di arrivare a sensori super riso-luti per usare poi il ricampionamento dei pixel per gestire zoom digitale, HDR e altri effetti un po’ come fa Nokia con il suo PureView da 41 Megapixel.

camera è basata su due processori Digic 5+ e sensore da 18.1 Megapixel Full Frame. Per la ripresa video utiliz-za una porzione in formato APS-H in modalità 4K e in formato super 35mm per il Full HD.

DIGITal ImaGInG

GoPro hero 2 con il firmware Protune arrivano 24p e 35 mbpsBasta poco per trasformare una videocamera: il firmware “Protune” aggiunge 24p, 35 Mbps e il profilo Cinestyle alla HD Hero 2 GoPro

di R. Pezzali

è una piccola videocamera in plastica, non ha un monitor e non è neppure bella da vedere, ma grazie al set di accessori e alla sua qualità video la GoPro è diventata un vero riferimento per tutti gli sportivi, inauguran-do un vero e proprio nuovo filone. Un successo, quello della Hero e della nuova Hero 2 che ha permesso a GoPro di acquistare anche aziende professionali come la stessa Cineform, sof-tware house leader nel mondo dei codec professionali. La Go-Pro, che era nata senza troppe pretese, è ora diventata una vera cinepresa per cortometraggi e scene impossibili: per la trasfor-mazione da “brutto anatroccolo” a cigno è bastato un firmware. Al NAB Show 2012, infatti, con la collaborazione di Technicolor, GoPro ha annunciato un aggior-namento firmware gratuito per il modello HD Hero 2 che in estate aggiungerà la ripresa a 35 Mbps, i 24p e anche diversi profili colo-re tra i quali il Cinestyle di Tech-nicolor, un profilo neutro e una modalità di ripresa che elimina riduzione rumore e nitidezza per poter poi lavorare su questi fat-tori in post produzione.

Canon EOS C500

Canon EOS-1D C

Page 5: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.5

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

PEOPlE & maRkET / Obiettivo: arrivare nel 2020 a fare 800 km con una singola carica

Batterie litio-aria: 800 km con un “pieno”IBM sta lavorando a una tecnologia di batterie in grado di incrementare l’autonomia media delle auto elettriche

di V. Barassi

C on l’ormai sempre più sproposi-tato prezzo della benzina e con un ambiente sempre più satu-

ro di polveri non proprio “salutari”, da qualche anno ormai tutte le maggiori case automobilistiche mondiali han-no deciso di investire pesantemente sulle auto elettriche. Negli ultimi mesi sono state diverse le autovetture completamente elettriche proposte sul mercato e tutte, come ampia-mente pronosticabile, non sono riu-scite ad ottenere un ampio successo. La prima causa di questo “fallimento” è sicuramente derivata dai prezzi di acquisto spropositati se paragonati alle “normali” auto a benzina, ma an-che dal fatto che queste vetture non sono ancora in grado di offrire auto-nomie degne di nota. Attualmente se si riesce a fare più di 200 chilometri con una singola carica ci si può già ritenere soddisfatti ma, nei prossimi anni, le cose potrebbero cambiare non poco. IBM avrebbe infatti iniziato a lavorare seriamente a un progetto in grado di rivoluzionare il modo di intendere le batterie, il quale, applica-to al mondo dell’automobile, farebbe schizzare l’autonomia delle vetture

elettriche all’incredibile valore di 800 chilometri. Accantonando le ormai “superate” batterie al litio, IBM nel 2013 dovrebbe presentare al mondo una nuova tipologia di batteria litio-aria in grado di garantire una densi-tà energetica teoricamente almeno 1.000 volte superiore rispetto a quella che è in grado di offrire la preceden-te - o meglio, attuale - tecnologia. Le celle litio-aria, invece di usare ossidi di metallo per l’elettrodo positivo, usano il carbonio, questo più leggero e in grado di reagire con l’ossigeno dell’aria. Al momento i maggiori pro-

blemi riscontrati dai ricercatori sareb-bero imputabili all’elevata instabilità della reazione che va ad innescarsi, ma il tutto potrebbe risolversi intro-ducendo i reagenti in un solvente elettrolitico - inerte - di nuova con-cezione che in casa IBM dicono già di aver individuato. Ovviamente non si conosce assolutamente nulla sul nuovo “fluido magico” scoperto dagli scienziati. Per saperne di più dovremo aspettare il 2013, mentre per vedere qualche reale applicazione nella vita di tutti i giorni l’appuntamento è fis-sato per il 2020. Addio benzina?

PEOPlE & maRkET / Arriva il primo teaser del nuovo Samsung Galaxy: una clip di un minuto

Samsung Galaxy e apple: ritornano le pecoreNessun indizio esplicito sul telefono, ma un invito ai consumatori: non siate pecore, non seguite la massa

di R. Pezzali

ascia di guerra seppellita tra Apple e Samsung? Nemme-no per sogno. L’hype creato

da Samsung per il lancio del nuovo Galaxy (o dei nuovi Galaxy, perché si pensa che siano tre) è enorme. Dopo il lancio del sito “thenextgalaxy.com” arriva anche il primo teaser di lancio del terminale, una clip di un minuto che mostra una serie di messaggi provenienti da una galassia con la colonna sonora di Mass Effect come sottofondo. Il testo è abbastanza chiaro: “Truly smart technology beco-mes a natural part of life. Where a ga-laxy fits perfectly into your hand. Your

view of the world grows even wider. As you gain the power to explore it freely and swiftly. With technology that fits in this easily, you can now stand out from everyone else.” E anche se non vi è nessuna indicazione esplicita qualcuno ci ha letto la presenza di uno schermo senza bordi che per-mette quindi una forma più piccola mantenendo uno schermo ampio. E’ la frase finale però la vera provoca-zione, soprattutto perché nel video viene accompagnata dalla foto di una serie di pecore belanti. Il rife-rimento, nemmeno troppo velato, è probabilmente rivolto agli utenti che hanno scelto Apple seguendo la moda e la massa. Pecore, secondo

Samsung. Non è la prima volta che Samsung irride gli utenti Apple: più di un anno fa uno spot Samsung ironizzava sulle lunghissime file fatte di fronte agli store per accaparrarsi l’iPhone 4. La storia, dopo 18 mesi, si ripete.

PEOPlE & maRkETPossibile Sky sul digitale terrestre? Con l’addio al Beauty Contest e l’introduzione di un’asta onerosa, Sky potrebbe rientrare in gara per una frequenza sul digitale terrestre. A dichiararlo è Andrea Zappia, amministratore delegato, che in un’intervista a Il Sole 24 Ore ha dichiarato il suo apprezzamento per la scelta del governo Monti di non regalare le frequenze, sostenendo che questa decisione getta le basi “per favorire e accelerare un’evoluzione più aperta e pluralista del mercato televisivo”.Nel corso dell’intervista Zappia non ha mancato di “pungolare” i rivali, in particolare sulla divisione Mediaset Premium. “Provo un certo disagio - ha dichiarato - nel pensare che venga tollerato un business strutturalmente in perdita, con l’ennesimo posticipo di pareggio, con la tesi che è giusto operare in questo modo per controllare la crescita di Sky”. Ci sarà quindi uno scontro diretto sul digitale terrestre? è ancora presto per dirlo, anche perché Sky deciderà se partecipare all’asta solo dopo che le regole saranno state stilate, certo è che l’atmosfera è sempre rovente.

video

[UnPaCkED 2012] Teaser 2 o

PEOPlE & maRkETTorna la norma “ammazza blog” Certi mostri legislativi sembrano proprio essere duri a morire. Nella nuova bozza sulle intercettazioni presentata dal ministro Paola Severino compare nuovamente il comma definito “ammazza blog” ma che in realtà è una mazzata su tutta l’informazione web. Perché il contestato comma richiede la rettifica obbligatoria “per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica” su richiesta degli interessati entro 48 ore e senza possibilità di replica e a prescindere dall’intervento della magistratura, pena multe fino a 12 mila euro. Vi sembra follia? Lo è, ed è l’ennesima dimostrazione che tecnici o non tecnici, nonostante le belle parole su Agenda Digitale e sviluppo di Internet, la nostra classe dirigente non sembra comprendere la Rete.

Page 6: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.6

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

PEOPlE & maRkET / Assegnati i premi TIPA 2012 per la fotografia: due parole sui vincitori

TIPa: distribuzione dei premi e dei pesciAssegnati i quaranta premi ai migliori prodotti fotografici dell’anno, ma siamo certi che li meritino davvero?

di R. Pezzali

n on abbiamo mai creduto mol-to ai premi assegnati dalle rivi-ste ai prodotti: basta analizzare

nel dettaglio gli ultimi award assegna-ti per rendersi conto che la logica di premiazione va ben oltre la merito-crazia, ma è piuttosto una distribu-zione a pioggia per non scontentare i marchi più influenti sul mercato. E per farlo, nel corso degli anni, le categorie dei prodotti si sono scientificamente allargate per aumentare il numero di premi da distribuire. Sono usciti oggi i premi TIPA 2012 per la fotografia (sarebbe meglio usare la parola “distri-buiti”) e vogliamo prenderci qualche minuto per analizzare i vincitori. Par-tiamo dalle reflex, il prodotto di punta nel campo delle foto.

La miglior reflex professionale è la Canon EOS-1D X che batte la Nikon D4. Un premio meritato, che viene giustamente bilanciato dalla D800 come miglior reflex “expert”. Non po-teva mancare anche un award per la nuova 5D Mark III, premiata come miglior video reflex. Canon e Nikon si spartiscono anche la fascia alta degli accessori: premio a Canon per l’EF 8-15mm f/4L, premio a Nikon per il nuovo flash SB-910. I conti tuttavia non tornano: due reflex per Canon, una per Nikon, ed ecco quindi che spunta anche la D5100 come miglior reflex entry level. Ora ci siamo. Resta solo Sony, che con la a65 guadagna il premio come miglior reflex inter-media. Sony raddoppia però anche con la NEX-7, miglior mirrorless del segmento esperti, un gradino sotto Fuji con la X-Pro 1 (miglior mirrorless professionale) e subito sopra la Lu-mix GX1 (miglior mirrorless avanzata e la Olympus Pen, entry level. Anche Fuji fa il bis: con la X-S1 si aggiudica il

premio come miglior compatta super zoom. Con gli accessori e le compatte arrivano anche i riconoscimenti a Lei-ca per la M9-P, a Sigma e Tamron per le ottiche e a Samsung per diverse categorie di prodotto. I premi a Sam-sung sono forse quelli che più di tutti stonano: come miglior “photo display” viene premiato l’OLED, un prodotto che ancora nessuno ha visto finito e per il quale anche sul sito TIPA c’è una foto surreale, che riportiamo qui di seguito. Sicuramente l’ES9000 sarà un

ottimo display di riferimento, ma forse era il caso di premiarlo dopo la sua presentazione. Samsung vince anche il premio per la MV800, la sua foto-camera compatta Multiview: siamo sicuri che sia la miglior compatta sul mercato? In casa Samsung le nuove WB, come la 850, avrebbero meritato

sicuramente di più. Che dire poi del premio al Galaxy Nexus come miglior smartphone fotografico. TIPA lo giusti-fica così: “The Samsung GALAXY Nexus smartphone features intelligent applica-tions including many high-end imaging features. The new HD Super AMOLED display offers an impressive resolution of 720p (1280x720). This innovative display allows users to view photos and videos in a high resolution with a wide angle of view. The built-in camera delivers decent photo quality for everyday use, captu-ring still photos with 5 MP resolution, including panorama mode, plus Full HD 1080p videos. The zero-shutter-lag helps to capture snapshots spontaneously.“ Riassunto: foto decenti, display otti-mo. Ma questo è un premio di foto-grafia, e forse c’è qualche smartphone che lo merita di più.

PEOPlE & maRkET

Facebook inserito il pulsante “ascolta” Il noto social network in queste ore ha aggiunto una nuova caratteristica: si tratta del pulsante “Ascolta”, attraverso il quale potremo sentire, tramite Deezer, tutta la nostra musica preferita

di V. Barassi

Non abbiamo idea di come la prenderanno tutte le maggiori case discografiche mondiali, ma la recente aggiunta del pulsante “Ascolta” sulle pagine del principa-le social network a livello mondia-le non passerà di certo inosserva-ta. Con il nuovo pulsante “Ascolta”, inserito subito sotto l’immagine di copertina di ogni pagina ufficiale relativa a un cantante/gruppo musicale, potremo ascoltare tut-ta la discografia del nostro artista preferito. Il servizio, sul nostro ter-ritorio, è offerto da Deezer, società che sicuramente avrà stretto con Facebook un accordo di non poco conto. Una volta cliccato per la pri-ma volta su “Ascolta” si dovranno concedere un paio di autorizzazio-ni e subito dopo si verrà indirizzati sulla pagina Deezer relativa all’ar-tista che vogliamo ascoltare dove sarà possibile selezionare il pezzo che più ci interessa. Ogni brano da noi ascoltato apparirà sulla co-lonna di destra e tutti i nostri amici saranno in grado di conoscere il pezzo sul nostro PC in esecuzione e, a loro volta, di cliccarci su per ascoltarlo.Una nuova caratteristi-ca social per un Facebook ormai sempre più “padrone” della nostra vita quotidiana.

PEOPlE & maRkET

Forse ci siamo: Vudu in Europa nel 2012?Vudu è il servizio di streaming di film e serie TV in alta definizione Si espanderà sul mercato internazionale nel corso di quest’anno

di P. Centofanti

Sono passati ormai quasi due anni dal-l’ultima volta che abbiamo sentito par-lare di un possibile lancio di Vudu anche al di fuori degli Stati Uniti. Secondo un articolo di Variety il 2012 potrebbe però essere l’anno buono. Vudu, di proprietà del gigante americano Wallmart, è un servizio che offre lo streaming in alta de-finizione (1080p e con audio 5.1) di film e serie TV su diversi dispositivi compatibili (PS3, Xbox 360, Boxee Box, iPad e diversi TV e lettori Blu-ray Disc), attualmente accessibile unicamente negli Stati Uniti. In estate Vudu dovrebbe cominciare la sua espansione in America Latina ed entro fine anno, secondo le fonti di Variety, in alcuni paesi europei e asiatici. Attualmente il servizio propone film a noleggio con prezzi compresi tra gli 0.99 e i 5.99 dollari, costi non troppo distanti da quelli di altre piattaforme già disponibili in Italia come iTunes o il Sony Entertainment Network.

Canon Eos 1D X

Samsung OlED ES 9000

Samsung mV 800

Page 7: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,
Page 8: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.8

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

mOBIlE / Ulteriori indiscrezioni circa il nascituro Galaxy Tab 2 10.1: questa volta tocca al processore

Samsung Galaxy Tab 2 10.1 quad-core?Il tablet passerebbe così da un dual-core da 1 GHz a un più potente quad-core da 1.5 GHz. Nuovo ritardo in vista?

di V. Barassi

D i ufficiale non c’è ancora niente ma, secondo quan-to riportato da fonti molto

vicine all’azienda sud coreana, Samsung avrebbe già deciso di ritardare ulteriormente il Galaxy Tab 2 da 10.1 pollici. Tale iniziativa deriverebbe dalla volontà degli in-gegneri dell’azienda di inserire nel nuovo tablet di punta un proces-sore quad-core al posto del prece-dentemente annunciato dual-core da 1 GHz. Si tratterebbe della me-desima soluzione che equipaggerà il prossimo smartphone Galaxy S3, il quale, molto probabilmente, sarà svelato a Londra il 3 maggio. Sam-

sung Galaxy Tab 2 10.1 era atteso sul mercato americano, insieme al fra-tello minore da 7 pollici (che manterrà il proces-sore dual-core), per il 13 maggio ma, quasi sicura-mente, subirà un rinvio per adattarsi al nuovo processore quad-core che quasi tutti ricono-scono nel Samsung Exy-nos 4412 a 32nm, dotato per l’appunto di “quattro cuori” ARM Cortex-A9 con clock a 1.5GHz. Que-sta mossa strategica sarebbe stata presa da Samsung per permettere al nuovo tablet di competere ade-

guatamente con il nuovo iPad di Apple che, nel frattempo, continua a vendere milioni di pezzi...

mOBIlE / Asus Italia non darà la dongle GPS gratuita che risolve i problemi di fix GPS a chi ha comprato il Transformer Prime

Il GPS del Prime non va, e aSUS perde la bussolaSecondo Asus il Transformer Prime non ha GPS ma un localizzatore e non ci sono state dichiarazioni ingannevoli al momento della commercializzazione

di P. Centofanti

m algrado sia uno dei migliori tablet Android presenti sul mercato, il Transformer Prime

non è esente da difetti: uno di questi è il mancato aggancio dei satelliti da parte dei chip GPS interno, dovuto probabilmente alla copertura in allu-minio sul retro che scherma il segnale. Asus a livello mondiale è intervenuta, e un po’ come ha fatto Apple nel caso dell’iPhone 4 ha permesso a tutti gli utenti che hanno comprato il Prime di ordinare gratuitamente una don-gle GPS esterna. Una mossa, questa, necessaria per evitare class action e proteste da parte delle associazioni dei consumatori. La situazione italia-na però è diversa: mentre Usa, Taiwan, Spagna, Francia, Polonia, Olanda e Germania renderanno disponibile l’adattatore per i loro clienti Asus Italia ha deciso di non darlo. Lo ha comuni-cato ad un utente tramite questo mes-saggio sulla pagina Facebook ufficiale: “Ragazzi confermiamo che l’iniziativa è riservata a quei territori in cui Prime è stato commercializzato con il GPS tra le specifiche del prodotto. Quindi preva-lentemente USA e Taiwan. In Italia Prime

è stato commercializzato con un loca-lizzatore e non con un GPS “Full” inteso come navigatore da auto. Funzione che del resto riteniamo sia inutile in abbina-mento ad un tablet. Chi ha acquistato Prime l’ha fatto con la consapevolezza che il GPS non fosse presente, quindi da parte nostra non ci sono state promesse non mantenute o dichiarazioni ingan-nevoli. Non comprendiamo quindi qua-le sia il motivo delle tue critiche Riccardo. Tra l’altro il livello di soddisfazione degli utenti che hanno acquistato Prime è molto alto. In netta controtendenza con quanto tu affermi. Significa che il pro-dotto svolge egregiamente la propria funzione”. Il Prime venduto in Italia non è certo diverso da quello venduto ne-gli altri paesi, e il GPS c’è. Asus afferma che “In Italia Prime è stato commercia-

lizzato con un localizzatore e non con un GPS “Full” inteso come navigatore da auto” ma se guardiamo sempre Facebook, vediamo che in tempi non sospetti Asus parlava di GPS e non di localizzatore. Abbiamo contattato Asus Italia che ci ha confermato la loro decisione: al momento non è prevista per gli utenti italiani la possibilità di ricevere la dongle anche perchè il prodotto, a differenza di quello ven-duto negli altri paesi, è conforme alle specifiche di vendita. In Italia infatti il

Prime è arrivato dopo che negli altri paesi, ed è arrivato già aggiornato ad ICS 4.0: quando è stato lanciato sulle brochure di Asus e su tutte le schede tecniche il GPS era indicato come non presente. Questo non vuol dire che i servizi di geolocalizzazione non fun-zionano, ma che la loro precisione non è quella di un GPS vero e proprio: per fare un check-in su Foursquare o geolocalizzare le foto sono però più che sufficienti. In un’ottica di custo-mer care sarebbe stato meglio dare l’accessorio a chi lo chiedeva piutto-sto che scontrarsi con i suoi clienti in questo modo barricandosi dietro le specifiche dichiarate. E questo anche se nessuno poi userà la dongle: un po’ perchè il GPS su un tablet non è così indispensabile e in secondo luo-go perchè una volta montata questa dongle è davvero bruttina da vedersi, oltre che scomoda.

mOBIlE Samsung pensa all’anti-iCloudSi chiamerà S-Cloud il servizio cloud che a quanto pare Samsung lancerà in contemporanea ai nuovi smartphone il 3 maggio. Il nuovo servizio non solo permetterà di salvare qualsiasi tipo di file nel cloud, ma la piattaforma verrà utilizzata anche per l’accesso su tutti i dispositivi Samsung anche di contenuti come musica, film e serie TV, gratuiti e a pagamento. Le indiscrizioni pubblicate dalla testata coreana Maeil Business lascerebbero pertanto supporre una vera e propria risposta all’ecosistema Apple, non sono iCloud quindi ma anche iTunes. Samsung sarebbe riuscita a trasformare il servizio in una soluzione internazionale, si dice con Microsoft come partner.

Page 9: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.9

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

PC & mUlTImEDIa / Saranno davvero credibili le dichiarazioni di chi produce antivirus?

Il 20% dei mac è infetto. Cade un mito?I Mac non hanno i virus, i PC sì. Secondo Sophos però il 20% dei computer Apple è infetto da malware

di R. Pezzali

n on passa giorno che in ufficio non si ricevano almeno 3 co-municati stampa con allarman-

ti previsioni da parte di produttori di software antivirus. Una delle ultime arriva da Sophos: secondo l’azienda, che dichiara di aver analizzato circa 10.000 Mac, nel mondo Apple i malware sono ormai diffusissimi e il 20% dei terminali è infetto.Sicuramente al giorno d’oggi, con la connessione al web, le for-me di attacco e di pericolo si sono moltiplicate tuttavia ci sembra che le dichiarazio-ni dei produttori di antivirus sia- n o sempre un po’ troppo allarmistiche. Secondo Kaspersky ad esempio il 2012 sarà l’anno dei malware Android, con seri pericoli per tutti i possessori. “Il malware Android può presentarsi in

molte forme. In alcuni casi viene utiliz-zato un approccio backdoor, che colpi-sce il cellulare o il tablet al quale accede senza autorizzazione per sottrarre infor-mazioni personali, come i dettagli della banca o le foto. Altre strategie preve-dono l’invio di grandi quan-tità di messaggi di testo a numeri a pagamen-to con una tarif-

fa molto elevata, con lo scopo di esaurire il credito telefonico e riempire le tasche degli hacker. Alcuni malware possono infine installare strumenti all’interno del dispositivo attraverso i quali scaricare e lanciare programmi dannosi.“ Siamo sicuri che la minaccia sia davvero così grande? Qualcuno conosce un uten-te Android che è stato infettato e si è visto prosciugare il credito o pren-

dere possesso dello smartphone? Il sospetto è che molte aziende

di Antivirus stiano cercando di espandersi verso nuovi fio-

renti mercati dal mondo degli smartphone al mondo Mac. Il bu-

siness dei PC ormai è stabile e non cresce, tablet e smartphone invece

attirano sempre più interesse. E aziende come Kaspersky, Sphos, Symantec e ESET non avrebbero ragione di esiste-

re se non ci fossero sempre nuovi virus e nuove minacce da

combattere.

PC & mUlTImEDIa / Google Drive permetterà di aprire direttamente nel browser 30 tipi di file

Presentati tutti i dettagli di Google DriveGoogle pubblica ufficialmente i dettagli della sua nuova offerta cloud. 5 GB gratuiti, a pagamento fino a 25 GB

di P. Centofanti

G oogle, ha ufficialmente pre-sentato Google Drive. Come l’attuale Google Docs, il nuo-

vo servizio offrirà gratuitamente 5 GB di spazio per ogni account. Drive permetterà di aprire direttamente nel browser 30 tipi di file di docu-mento, compresi video, immagini ma anche file Adobe Photoshop e Illustrator. Ogni file potrà essere di-scusso con i propri collaboratori e Google ha implementato un nuovo motore di ricerca del testo tra i propri documenti archiviati, in grado di la-vorare anche nei testi contenuti nelle immagini (utile nel caso di scansioni di articoli ad esempio), ma anche di riconoscere il soggetto ritratto nelle immagini. Google Docs sarà di fatto integrato in Drive, per cui sarà pos-sibile creare e modificare documenti direttamente all’interno del proprio archivio cloud, ma Drive sarà integra-to anche in GMail e in Google+. An-

cora più importante, Google Drive è aperto agli sviluppatori di terze parti, per cui diversi programmi potranno accedere allo spazio cloud. Di base ciascun utente avrà disposizione 5 GB di dati, con possibilità di acquista-re 25 GB a 2.49 dollari al mese, 100 GB a 4.99 dollari al mese, 1 TB a 49.99 dollari al mese fino a un massimo di 16 TB. Qualsiasi piano a pagamento si scelga lo spazio per il proprio ac-

PEOPlE & maRkET

apple dice no alla convergenza tablet/notebookTim Cook ha affermato che Apple non scenderà a compromessi: iPad e MacBook Air restano due prodotti separati

di m. Dalli

Tablet e notebook, due mondi che presto potrebbero converge-re, ma non secondo Apple. Il CEO Tim Cook, durante la presentazio-ne dei risultati finanziari (che ha visto un altri trimestre da record per la mela di Cupertino) ha infat-ti dichiarato che Apple non farà un simile compromesso: l’iPad è destinato a un certo tipo di per-sone, con delle esigenze, mentre i PC (il MacBook Air, in particolare) è per chi ha bisogni diversi. “Tutto può essere forzato a convergere, il problema è che i prodotti sono dei compromessi, e si finisce per fare compromessi fino al punto in cui quello che ti resta non soddisfa nes-suno. Puoi far convergere un frigo con un tostapane, ma quelle cose probabilmente non sono soddisfa-centi per gli utenti”, ha dichiarato Tim Cook, aggiungendo poi che “Il compromesso della convergenza - non parteciperemo a quella festa. Altri potrebbero farlo come misu-ra difensiva, ma noi giocheremo entrambe le partite”. La stoccata a Microsoft, che col suo Windows 8 vuol far convergere tablet e notebook, è chiara; resta però da capire fino a che punto iPad e MacBook Air resteranno separa-ti, dal momento che Mac OS X e iOS si stanno fondendo sempre di più, col primo che ha preso (e continua a prendere) più di uno spunto dal secondo. E voi, cosa ne pensate? Il futuro vede ancora PC e tablet convivere, oppure ne rimarrà soltato uno?

count GMail verrà portato a 25 GB. Il servizio sarà corredato da applicazio-ni apposite per tutte le piattaforme, desktop e mobile. Da subito per PC, Mac e Android, la versione per iOS arriverà in un secondo tempo. Per accedere a Google Drive, basta par-tire da qui: http://drive.google.com/start, mentre un video dimostrativo delle funzioni di Google Drive è di-sponibile qui.

Page 10: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.10

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TV & VIDEO / Abbiamo analizzato il mercato dei TV 2012 in base ai consumi e alle classi energetiche attualmente in vigore

Etichette energetiche TV: tutto quello che devi sapereSono tutti uguali i TV? Come si misurano, a quanti soldi equivale un determinato indice di efficienza energetica? Abbiamo approfondito la questione

di R. Pezzali

Chi è andato in un centro com-merciale con l’intenzione di comprare un TV si sarà accorto

che ormai tutti i modelli nuovi han-no la famosa etichetta energetica dell’Unione Europea. Teoricamente l’etichetta dovrebbe essere esposta anche per i modelli vecchi, ma da un richiamo ufficiale che Italia, Romania e Cipro hanno avuto a febbraio sap-piamo che in realtà sono pochi quelli che in Italia hanno recepito la diretti-va. Per questo vogliamo fare un po’ di chiarezza nel campo delle etichette energetiche TV e soprattutto alcune considerazioni sul costo dei TV legato alle diverse classi. I produttori hanno dichiarato le classi energetiche per tutti i modelli di TV 2012, quindi basta un giro sui siti web principali per con-trollare le classi dichiarate e analizzare con lucidità la situazione. Quello che vogliamo determinare è se queste classi energetiche sono un fattore da prendere in considerazione quando

si acquista un TV oppure se la classe C di un plasma Panasonic non deve fare così paura. L’etichetta energetica per i TV è un’autocertificazione: il pro-duttore deve misurare il TV seguendo alcune istruzioni pubblicate sul sito dell’Unione Europea e classificare i modelli secondo una tabella ben de-finita che prevede classi che vanno da G a A+++. In realtà al momento sareb-be sufficiente etichettare il TV come classe A, perché la classe A+ entrerà in vigore nel 2014, quella A++ nel 2017 e quella A+++ nel 2020. Ad oggi però molti produttori si sono portati avanti, e hanno già iniziato a segnalare, dove presente, una classe A+ o A++: è il

caso dello Sharp da 80” LC-80LE645E che, ad esempio, è già classificato A++. Le etichette energetiche qui so-pra mostrano un TV classe A, un classe A+ e un TV in classe A++. Ma c’è un trucco: il TV in classe A meriterebbe una classe A+, ma l’etichetta energe-tica è quella di riferimento per l’anno 2011 che ancora non prevede quella possibilità. Il numerino in basso, sotto la cornice, indica l’anno di riferimen-to dell’etichetta: se c’è scritto 2011 mancheranno ovviamente le classi A+, A++ e A+++. Per capire la vera classe si deve calcolare a mano l’indi-ce di efficienza energetica seguendo le tabelle dei produttori. Lo facciamo noi per voi. Per calcolare il consumo di un TV, la normativa dell’Unione Eu-ropea prevede che un TV stia acceso 4 ore al giorno per 365 giorni e sia im-postato in modalità “standard out of the box”. A questo punto si può apri-re una piccola parentesi: i produttori potrebbero impostare una modalità di default “eco” che faccia guadagnare una bella A+, quando in realtà con il

TV calibrato e una modalità immagine diversa i consumi potrebbero salire e non di poco. Altra questione riguarda il sensore energia: se viene attivato di default il consumo viene abbassa- t o del 5%, al- t r o piccolo trucco p e r guadagnare qualco-sa. Con questo non

vogliamo dire che i produttori di TV imbrogliano, ma che volendo ci sono delle soluzioni per guadagnare qual-che Watt e rientrare nelle regole. Con il TV acceso, in modalità default, si mi-sura il consumo istantaneo utilizzando clip di segnale televisivo per 10 minuti consecutivi: l’unico accorgimento ri-chiesto è la disattivazione di eventuali sistemi di dimming. Abbiamo preso alcuni tagli di TV di riferimento e tra-sformato l’indice di efficienza energe-tica in denaro, ovvero abbiamo calco-lato per un TV di X pollici quanto costa all’anno nel caso di classe A, classe B, classe C e così via; per vedere le nostre tabelle clicca qui.

I Tv in commercioBasta fare un giro sui siti web dei mag-giori produttori per accorgerci che praticamente tutti i TV in commercio se sono LED sono anche classe A o classe A+. Diversa la situazione dei plasma: tutti i Panasonic sono clas-se C, fatta eccezione per la serie X50 che è classe B. Tra le classi A però ci sono differenze: se su un’etichetta c’è scritto classe A ma è la versione 2011, quella “A” dice tutto e non dice niente. Per una maggiore coerenza si sarebbero dovute in-trodurre fin da subito le etichette che ripor-tavano anche la classe A+++. Ritornando alle tabelle, si posso-no fare dei confronti molto semplici: un TV LED da 55” in classe A costa meno di 41 euro in un anno per la ge-stione, mentre un TV al plasma ne costa 83; siamo così certi che vale la pena scegliere il LED per risparmia-re 42 euro? Per non parlare delle differen-ze misere tra un 40” in classe A e uno in classe A+: 5.5 euro in meno per la gestione annua, poca cosa se il classe A+ ha un costo

maggiore. Tutti questi calcoli alla fine si basano su quello che le aziende di-chiarano e che nessuno al momento verifica. Noi ci prendiamo l’impegno di verificare, con ogni TV che passa in redazione, se effettivamente il con-sumo dichiarato corrisponde al vero ma soprattutto quanto consuma il TV se viene regolato a dovere e non impostato in modo “furbo”.

Page 11: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.11

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

PC & mUlTImEDIa / Presentati i nuovi Solid State Disk della serie 330 di Intel, ecco tutte le caratteristiche

SSD Intel, più prestazioni meno costiSono capaci di prestazioni interessanti e si distinguono per il prezzo che l’utente finale non è esagerato

di V. Barassi

Sono stati annunciati al pub-blico i nuovi Solid State Disk (SSD) Serie 330 di Intel, solu-

zioni decisamente da tenere sotto

osservazione, soprattutto considerando il prezzo cui sono proposte le diverse versioni. I nuovi SSD 330, tutti basati su controller SandForce SF-2281 e su

PC & mUlTImEDIa / Ora sul mercato italiano a 499 euro

asus U32U: net-ultrabook?Presentato ufficialmente U32U, il nuovo computer portatile Asus A metà tra le due categorie, quella degli Ultrabook e quella netbook

di V. Barassi

asus ha ufficializzato il nuovo U32U, un laptop “anomalo” che va ad occupare una fascia

di mercato tutta sua, ponendosi tra quella dei netbook e quella degli ul-trabook. Non è un netbook poichè l’APU AMD C-50, AMD C-60 o AMD E-450 che monta è “troppa roba” per essere legata a questa categoria, ma tale specifica esclu-de il prodotto anche dal segmento degli ultrabook, quest’ul-timo strettamente le-gato a processori Intel. In realtà anche spesso-re e peso (2,3 centimetri per 1,5 chilogrammi) non farebbero rientrare l’Asus U32U nella categoria degli ultrabook, ma con un prez-zo di 499€ nella sua versione “entry-level” l’ultraportatile non sfigura affatto. La dotazione parla di un comparto grafico integrato

(nella APU) in grado di riprodurre vi-deo a 1080p sul display 13” da 1366 x 768 pixel, fino a 8 GB di memoria, hard disk da 320 o 500 GB e batteria con capacità di 44 Whr o di 83 Whr (opzionale). Asus U32U è già dispo-nibile sul mercato italiano.

memorie NAND Flash MLC a 25 na-nometri, saranno a breve disponibili nelle varianti da 60, 120 e 180 GB di spazio, rispettivamente ad un costo di 89, 149 e 234 dollari americani. Tutti i modelli, dotati di interfaccia SATA da 6 Gbps, vantano prestazioni davvero interessanti (riassunte nel-la tabella di cui accanto) che, sulla carta, raggiungono molto spesso i valori della meno recente - e più costosa - serie 510. Intel garantisce i nuovi SSD 330 per tre anni.

PC & mUlTImEDIa

Zotac Zbox nano XS: tutto in 10 centimetri! Il noto produttore con base a Hong Kong presenta un nuovo mini-PC dotato di APU AMD Zacate E-450 e chipset grafico Radeon HD 6320, con dimensioni decisamente ridotte

di m. DalliQuSe cercate una soluzione pic-cola, performante e dal costo non esagerato, quella che vi stiamo per presentare potrebbe essere deci-samente un’opzione da tenere in seria considerazione. Zbox Nano XS AD11 Plus è l’ultimo prodotto presentato dal produttore cinese Zotac, il quale ha voluto racchiude-re in un form factor davvero mini (106.6 x 106.6 x 30.5 millimetri) tut-te le caratteristiche essenziali che vorremmo vedere su un qualsiasi “normale” PC. Nel piccolo chassis troviamo una APU AMD Zacate E-

450 dual-core da 1.6GHz di clock, un chipset grafico Radeon HD 6320 per la visualizzazione dei contenu-ti in HD, 2GB di memoria RAM e un SSD con interfaccia mSATA (3 Gpbs) da 64GB. Non mancano poi una porta HDMI, due USB 3.0 e al-trettante USB 2.0, una porta combo USB/eSATA, un’entrata Ethernet e un lettore di memory card; in dota-zione viene fornito pure un ricevito-re esterno WiFi 802.11n/g/b (USB) in grado di garantire velocità di tra-sferimento di 300 Mbps. Il prezzo di tutto questo? Si parla di 349 euro.

PC & mUlTImEDIaascolta la musica (gratis) con FeezyPartirà i primi di maggio Feezy, un servizio tutto italiano per l’ascolto di musica in streaming su PC, Mac e in futuro smartphone e tablet iOS e Android. Il servizio, per ora dispo-nibile unicamente in versione beta per gli utenti internet di 3 italia, sarà il primo in Italia a comprendere un’offerta gratuita: la versione Free infatti permetterà di ascoltare fino a 15 ore al mese di musica pescando nel catalogo di 11 milioni di brani del servizio. Con l’abbonamento Feezy Plus da 4.99 euro al mese (3.99 euro in promozione fino al 30 giugno) si potrà avere l’ascolto illimitato su PC. In estate arriverà poi Feezy No Limits che fornirà il servizio anche su smartphone, ta-blet e SMART TV anche in modalità off-line. Il prezzo dell’abbonamento per questo servizio non è stato ancora dichiarato. Come altri servizi simili sarà possibile condividere i propri ascolti sui social netwrok, creare playlist e condividerle con gli amici. La versione PC e Mac utilizzerà un client desktop basato sulle tecnologie Microsoft Silverli-ght e PlayReady.

Intel SSD 330 Capacità 60GB 120GB 180GB

Interfaccia 6 Gbps SATA 6 Gbps SATA 6 Gbps SATA

Prestazioni in lettura 12K IOPS 22.5K IOPS 42K IOPS

Prestazioni in scrittura 20.5K IOPS 33K IOPS 52K IOPS

Prest. i in lett. sequenziale 500 MB/s 500 MB/s 500 MB/s

Prest. in scritt. sequenziale 400 MB/s 450 MB/s 450 MB/s

Prezzo $89 $149 $234

Page 12: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.12

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

p.12PEOPlE & maRkET / Previsto un aumento del 700% rispetto alla copertura della RAI a Pechino

Sky si mobilita per i giochi di londra La copertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012 da parte di Sky Italia vedrà un dispiegamento enorme di forze Previsti 12 canali in HD, uno in 3D e diretta streaming su Sky Go, il tutto per oltre duemila ore di diretta

di G. Giardina

a 100 giorni dall’inizio delle Olim-piadi di Londra, Sky Italia ha presentato il suo “piano di bat-

taglia” per la copertura dell’evento, una copertura che non ha precedenti nella storia della TV italiana. Il progetto di Sky prevede l’attivazione di 12 canali solo Olimpiadi in HD e di un canale altret-tanto specializzato ma in 3D. Si prevede la copertura di tutti gli eventi, con oltre 2000 ore di gare in diretta, che permet-teranno di seguire l’assegnazione di tutte le 959 medaglie e il cimento di tutti gli atleti italiani. Un spiegamento di forze che, rispetto a come la Rai mise in onda le ultime Olimpiadi di Pechino, comporta un aumento del 700% della copertura. Alla presenza del Presiden-te del CONI Petrucci e di moltissimi campioni che hanno partecipato alle Olimpiadi o che parteciperanno alle prossime, Jacques Raynaud (vice presi-dente Sky Sport) ha chiarito che l’offer-ta televisiva Sky dell’evento è costruita attorno a cinque “pilastri”: La copertura: 2000 ore di eventi in diretta su 12 canali (più uno 3D), per la copertura di tutti i 29 sport olimpi-ci, e una serie di approfondimenti e resoconti realizzati da 4 studi e due posizioni “standing” nelle principali vie della città. La tecnologia: non solo la messa in onda del canale 3D (la cui regia verrà però gestita da Milano per problemi di ordine tecnico), ma anche la scelta qualitativamente migliore per l’HD. Infatti Sky ha chiarito che alimenterà i propri encoder non con il classico feed MPEG delle produzioni interna-zionali, ma con un maggiormente qualitativo JPEG2000, in grado di garantire il massimo del dettaglio anche per immagini in movimento. Ovviamente, però, poi, la messa in onda sarà in MPEG-4, ma parten-do da materiale migliore si eviterà buona parte del degrado legato alla compressione. Interattività: una delle principali novità riguarda il mosaico interat-tivo, con tutti i 12 canali e con una serie di elementi grafici che fanno capire chiaramente quando c’è un

italiano in gara e quando è in pallio una medaglia; inoltre, un po’ come accadeva negli anni ’70 con il vec-chio “triangolo”, un popup informa gli spettatori degli eventi che stanno iniziando sugli altri canali evitando così che sia necessario continuare a cambiare canale per non perdere la gara più attesa. Tra gli avvisi, il “medal alert”, che avvisa prima delle finali, o il “campioni alert” che avviserà prima delle gare degli italiani o delle “star” olimpiche internazionali. Sky Go: anche la piattaforma di streaming di Sky diventa protagoni-sta delle Olimpiadi. Infatti tutti i 12 canali saranno interamente dispo-nibili sulla piattaforma Sky Go, cosa utile visto che il periodo estivo delle Olimpiadi (inizio a fine luglio e fine a metà di agosto) vedrà molti italiani in vacanza. Squadra editoriale: Sky ha allestito una squadra autorevole per seguire gli eventi olimpici, con commenta-tori di eccezione, e ben 24 ex-atleti olimpici, molti vincitori di medaglie. Ecco qualche componente della “nazionale di Sky”: Mario Cipollini, ex ciclista professionista, tra i commen-tatori delle gare di ciclismo di Londra 2012. Per l’atletica i plurimedagliati Fiona May, Stefano Baldini, oro ad Atene 2004, e Stefano Mei. Per la gin-nastica, il “Signore degli Anelli” Jury Chechi e Fabrizia D’Ottavio, entrambi sul podio di Atene. Tris d’attacco per la pallavolo con Maurizia Cacciatori, Andrea Zorzi e Alberto Cisolla. Per

PEOPlE & maRkET

DVB-T2 per legge dal 2015 su tutti i TV All’interno del decreto di abrogazione del Beauty Contest, il Ministro ha stabilito che dal 2015 potranno essere vendute solo TV con DVB-T2

di m. Dalli

Tra le pieghe dell’emendamento al decreto di semplificazione fiscale che, tra le altre cose, prevede an-che l’abolizione del Beauty Con-test (sostituito da un’asta onerosa che verrà indetta entro 120 giorni) spunta un’interessante postilla sul DVB-T2. Il Ministro ha infatti sta-bilito che, a partire dal 1° gennaio 2015, le aziende potranno pro-durre solo TV con sintonizzatore DVB-T2 e compatibili con lo stan-dard video MPEG-4 o successive evoluzioni. A partire dal 1° luglio 2015 si potranno poi vendere solo TV dotati di questi nuovi standard. Questa mossa è volta, da un lato, ad allineare l’Italia con i più aggior-nati standard in fatto di tecniche di trasmissione, dall’altro è una scelta quasi obbligata, visto che dal 2015 le frequenze disponibili per il digi-tale terrestre saranno significativa-mente ridotte (dalle attuali 55 a 34). Questa mossa potrebbe suggerire qualche idea per il futuro: non c’è ancora nulla di stabilito, ma non è da escludere che, a partire dal 2015, il DVB-T2 inizi timidamente a fare capolino tra le nostre TV, al-l’inizio magari solo per alcuni canali in HD, poi via via potrebbe essere esteso anche alle altre frequenze. Una simile opzione permetterebbe di aumentare da un lato la capacità trasmissiva, e dall’altro di adottare lo standard MPEG-4 anche per le trasmissioni in standard definition, con conseguente risparmio in ter-mini di banda. Non resta che atten-dere ulteriori sviluppi.

le competizioni in vasca, commenti affidati a Cristina Chiuso (nuoto), Giu-seppe Porzio (pallanuoto) e i fratelli Marconi, Nicola per le telecronache dei tuffi su Sky 3D, e Tommaso per quelle in HD; per la scherma Diana Bianchedi, vincitrice di due ori olim-pici, e Salvatore Sanzo, ex fiorettista con quattro medaglie olimpiche al collo, e Sara Cometti; infine, per le te-lecronache del pugilato, sul ring dei telecronisti il vincitore di Mosca 1980 Patrizio Oliva. E ancora, Francesco De Angelis, mitico capitano di Luna Ros-sa all’America’s Cup, l’ex ct azzurro di basket Ettore Messina, la campiones-sa di taekwondo Veronica Calabrese, e la campionessa Paralimpica Fran-cesca Porcellato. Infine, il vincitore di cinque medaglie olimpiche e Porta-bandiera azzurro a Pechino 2008: l’ex canoista Antonio Rossi. La grande corsa verso Londra 2012 verrà segnata da una serie di pro-grammi in onda sui canali Sky da qui all’inizio dell’evento che racconteran-no il backstage dell’evento e i grandi trionfi olimpici del passato, mentre su Facebook sarà possibile interagire e giocare con i campioni della na-zionale Sky a i-Race, un gioco social che permetterà ad alcuni fortunati di ottenere i biglietti per la cerimonia di inaugurazione. Mai come quest’an-no passare agosto in città con un buon TV in alta definizione sarà così divertente. Meglio partire in luglio o risparmiare per l’acquisto di un nuo-vo grandissimo schermo.

Page 13: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

SicurezzaIN PARETEInnovazione, stile e solidità. I supporti per TV Oceans si amalgamano con ogni tipo di arredamento e ti trasmettono un senso di grande sicurezza. Un tocco di design italiano li rende unici e affascinanti, e il tuo TV non può che ringraziare

Staffe per TV Oceans

www.gebl.net

Staffa OK.indd 1 05/12/2011 10:35:51

Page 14: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.14

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

PEOPlE & maRkETnokia: perplessi gli operatori europeiIn un articolo di Reuters emerge il disappunto di quattro dei prin-cipali operatori telefonici europei nei confronti della gamma di smartphone Lumia di Nokia. Gli operatori, rimasti anonimi, lamentano un’offerta non all’al-tezza della concorrenza, (Apple e Samsung). Per gli operatori tele-fonici quello degli smartphone “a contratto” è un asset cruciale per attirare nuovi clienti. In Europa gli operatori telefonici assorbirebbe-ro circa il 50 - 70% dei telefonini in commercio, e la disponibilità di alternative sarebbe cruciale per evitare lo strapotere di Apple e ora anche a Samsung. Ma la gam-ma Windows Phone non sarebbe all’altezza: troppo costosi per non essere dei prodotti davvero innovativi, mancanza di supporto nel marketing da parte di Nokia e soprattutto Microsoft e persino un problema di immagine dovuto agli inziali problemi per la durata della batteria. Sarà davvero così?

PEOPlE & maRkET Google Drive pronti 5 GB per tutti! Arrivano ulteriori conferme sul prossimo servizio cloud Google: ci saranno 5 GB di spazio a disposizione per tutti gli utenti, con varie forme di “abbonamento” opzionali

di V. Barassi

Nonostante non vi sia ancora nulla di ufficiale, lo teniamo a sottolineare, dal web emergono comunque interessanti infor-mazioni sul prossimo servizio che andrà a proporre il colosso di Mountain View. I ragazzi di Techcrunch, in qualche modo, sono riusciti a mettere le mani su una versione Mac OS X di Google Drive, applicazione at-traverso la quale, una volta lan-ciata, potremo “parcheggiare i nostri dati sulle nuvole” (cloud) e condividerli facilmente tra tutti i dispositivi in grado di ac-cedervi, siano questi computer, smartphone o tablet. Google Drive dovrebbe essere annun-ciato ufficialmente nel corso dei primi giorni di maggio ma, dalle ultime indiscrezioni, pare proprio che arriverà sul mercato proponendo 5GB di spazio gra-tuito, ben di più di Dropbox che è ferma a 2 GB di storage nella versione base. Come per gli analoghi sistemi cloud, anche Google Drive prevederà delle formule di pagamento che ci permetteranno di aumentare lo spazio a nostra disposizione: per ora si parla di formule che partono da 5 dollari l’anno per 20 GB fino ad arrivare a 256 dol-lari per 1 TB.

PEOPlE & maRkET / I produttori di TV la valorizzano perchè connessa a Internet, ma fa molto altro

Chi promuove le Smart TV, le conosce?Forse bisogna riflettere sul fatto che l’utilizzo più interessante della SMART TV è nella rete domestica, con il DLNA

di m. Dalli

I produttori di TV, dato lo scarso ap-peal del 3D (non ci sono contenuti), si sono buttati a pesce sulla Smart

TV. Se chiedete a un operatore di cosa si tratta, sicuramente risponderà “la te-levisione connessa a Internet”. Invece,a nostro avviso, la connessione a Internet è solo uno degli aspetti della Smart TV, forse quello meno interessante e che andrebbe “smitizzato”. Piuttosto l’ele-mento qualificante delle TV intelligenti ci pare la connessione alla rete locale domestica: la compatibilità DLNA e la possibilità di riprodurre fotografie e filmati direttamente da PC o dischi di rete presenti in casa. Queste funzioni sono date spesso per scontate dagli operatori e invece l’utente finale, che potenzialmente le userebbe molto, ne sa poco. Tanto che i NAS, le unità disco di rete (Network Attached Stora-ge), sono oggetti difficili da trovare nei

negozi e poco conosciuti dagli utenti. Eppure tutti oramai hanno bisogno di una “cassaforte” digitale in cui mettere al sicuro i propri ricordi, i filmati, le foto-grafie, la propria musica e, perché no, anche tutti i file PDF e “office” relativi alla gestione familiare. I NAS consuma-no poca energia, sono sempre pronti all’uso, integrano normalmente tutto il software DLNA server per alimentare Smart TV e qualsiasi altro client sulla rete domestica e, soprattutto, posso-no essere configurati con due dischi in mirror per evitare qualsiasi perdita

di dati. E infine, non costano molto. Ci viene da pensare che chi lavora alle campagne di lancio e promozione de-gli Smart TV e chi le vende non ne ab-bia uno a casa propria; o magari abbia solo assistito a una demo da dieci mi-nuti, senza chiedersi cosa fanno dav-vero gli utenti. Il TV è vincente quando fa il TV, ovverosia quando fa il “grande schermo”: perché andare su Facebook, navigare sul Web o leggere il giornale è molto più facile e confortevole su PC e su tablet che su un TV a 4 metri, da gestire con un telecomando.

PEOPlE & maRkET

addio paura dell’acqua con P2i aridionAridion è un trattamento idrorepellente per componenti elettronici Per la gioia dei dispositivi portatili e no, li rende immuni ai liquidi

di m. Dalli Il più grande nemico dei dispositivi elettronici, si sa, è l’acqua: bastano poche gocce per mandare in corto circuito un componente e portare alla rottura dell’intero dispositivo, con conseguente perdita di dati (se non si è effettuato un backup prima). P2i presenta però alla Global Press Conference IFA di Dubrovnik la sua soluzione idrorepellente per dispositivi elettronici, Aridion. Aridion è un trattamento alle nano particelle che “riveste” i componenti elettronici di una speciale patina che li rende completamente repellenti all’acqua ed altri liquidi. Il risultato, come possiamo vedere nel video sottostante, è davvero notevole. Ovviamente si tratta di un processo industriale, che al momento solo Motorola utilizza sui suoi Xoom 2 e RAZR. Noi non possiamo far altro che augurarci che altre aziende adottino questa soluzione, così che la prossima volta che lo smartphone cade in acqua non ci si debba più disperare!

video

P2i aridion - Trattamento idrore-pellente - DDay.it

Page 15: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.15

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

PC & mUlTImEDIa / Ecco nel dettaglio le nuove funzioni dei processori Intel Core assieme alle caratteristiche delle nuove CPU

le CPU Ivy Bridge finalmente disponibili: tutti i dettagliIntel è finalmente pronta al lancio dei nuovi processori Core della famiglia Ivy Bridge, con un nuovo processo produttivo e incremento di prestazioni

di m. Dalli

D opo mesi di attesa, Intel è pronta a lanciare i processori della famiglia Ivy Bridge, ter-

za evoluzione della famiglia Core. I nuovi processori rappresentano quello che per Intel è un migliora-mento dell’architettura attuale. In questo senso Ivy Bridge eredita la microarchitettura di Sandy Bridge, introducendo però un nuovo pro-cesso produttivo a 22 nanometri “tri-dimensionale”, denominato tri-gate, oltre a un comparto grafico netta-mente migliorato e alcune interes-santi funzioni.

Grafica integrata finalmente DirectX 11Una delle più interessanti novità in Ivy Bridge riguarda la grafica inte-grata, che dalla HD 3000/2000 passa alla HD 4000 (o HD 2500 per alcuni modelli di fascia bassa). Con Ivy Bri-dge la GPU guadagna il supporto alle DirectX 11 e un incremento di prestazioni, che in alcuni giochi o benchmark arriva al doppio rispetto all’HD 3000 (la HD 2500 dovrebbe in-vece avere prestazioni superiori del 10–20% rispetto alla HD 2000). Que-sto incremento di performance non è legato solo ai giochi, ma si vede anche sulla codifica dei video. In particolare, la tecnologia Quick Sync è stata migliorata, con incrementi che vanno dal 40 al 90 percento nel-la ricodifica di un video per YouTube o per iPod, usando ArcSoft Media Converter o Cyberlink Media Espres-so. Sempre sul fronte grafico, è stato

introdotto il supporto all’OpenCL 1.1 sulla GPU, tre display indipendenti (rispetto ai 2 di Sandy Bridge), usci-ta HDMI 1.4a, Intel WiDi e supporto InTru 3D per la visione di contenuti tridimensionali.

Pensati per il mondo mobileI nuovi Ivy Bridge promettono con-sumi ridotti, grazie anche al pro-cesso produttivo a 22 nanometri, e performance migliorate. Il merito va in gran parte alla scheda grafica integrata, soprattutto in quei sistemi dove non è possibile introdurre una soluzione grafica discreta. Restan-do in ambito portatili, le tecnologie Rapid Start e Smart Response trag-gono vantaggio dai dischi allo stato solido rispettivamente per mettere in ibernazione il PC in 5–6 secondi e accelerare i tempi di caricamento del sistema operativo e dei program-mi immagazzinando i dati acceduti più di frequenze nella SSD, lascian-do il resto disco rigido tradiziona-le. Quando il PC è in ibernazione, inoltre, grazie alla tecnologia Smart Connect alcuni programmi posso-no aggiornarsi in automatico, senza bisogno di intervento dell’utente. I client di posta elettronica e i pro-grammi di social network possono così scaricare gli ultimi dati, che sa-ranno già pronti per l’utente appe-na riaccende il portatile. Grande attenzione è stata posta anche alla sicurezza, con sistemi di protezione dell’identità grazie a password OTP e un sistema anti-furto che protegge i dati e l’accesso al PC in caso di furto del portatile.

All-in-one: basso consumoLa nuova gamma di Ivy Bridge per desktop riflette quello che è l’anda-mento del mercato dei PC fissi. Ac-canto ai modelli “tradizionali”, infatti, trova posto una nutrita schiera di CPU “low power”, che nei piani di Intel dovrebbe consentire ai produttori di realizzare all-in-one con nuovi design, sempre più sottili. Questi processori offrono infatti una potenza dissipata di 45 o 65 Watt, a fronte dei 77 Watt dissipati dalle versioni “standard”.

USB 3.0 e Thunderbolt Accanto ai nuovi processori arrivano anche dieci nuovi chipset, equamen-te suddivisi tra mobile e desktop. Per i portatili ci sono i modelli HM77, UM77, HM76 e HM75, mentre su de-sktop troviamo i Z77, Z75, H77, Q77, Q75 e B75. I nuovi chipset della serie 7 offrono il supporto all’USB 3.0, l’evolu-zione dell’USB in grado di raggiunge-re i 5 Gbit/s di banda, che si affianca a Thunderbolt, la connessione video e dati supportata da Intel e Apple.

Arrivano i nuovi processoriA partire dal 23 aprile Intel ha rila-sciato sul mercato 15 nuovi pro-cessori quad-core della famiglia Ivy Bridge, sei per PC portatili e nove per PC fissi che trovate riassunti schema-ticamente nelle tabelle pubblicate qui sotto.

Primi benchmarkIntel ha rilasciato anche alcuni ben-chmark fatti in casa che mostrano l’incremento di prestazioni dei nuovi Ivy Bridge rispetto a un equivalente Sandy Bridge. Nel complesso, quin-di, Ivy Bridge si conferma con un ottimo “aggiornamento” per Sandy Bridge, specialmente nel comparto grafico. Chi stava aspettando questi nuovi processori per cambiare PC sarà forse ripagato dell’attesa, men-tre chi ha acquistato un “vecchio” Sandy Bridge non ha grossi motivi per strapparsi i capelli. Contenti tut-ti? Vedremo quando avremo modo di metterci effettivamente le mani sopra e provarli a dovere.

MOD TDP GHz. CACHE PREZZO

MO

DEL

LI M

OBI

LE

i7–3920XM 55W 2.90 8 MB 1096$

i7–3820QM 45W 2.70 8 MB 568$

i7–3720QM 45W 2.60 6 MB 378$

i7–3615QM 45W 2.30 6 MB N.D.

i7–3610QM 45W 2.30 6 MB N.D.

i7–3612QM 35W 2.10 6 MB N.D.

MOD TDP GHz. CACHE GRAFICA PREZZO

MO

DEL

LI D

ESK

TOP i7–3770K 77 W 3.50 8 MB HD 4000 313$

i7–3770 77 W 3.40 8 MB HD 4000 278$

i5–3570K 77 W 3.40 6 MB HD 4000 212$

i5–3550 77 W 3.30 6 MB HD 2500 194$

i5–3450 77 W 3.10 6 MB HD 2500 174$

MOD TDP GHz. CACHE GRAFICA PREZZO

MO

DEL

LI

LOW

PO

WER

i7–3770T 45 W 2.50 8 MB HD 4000 278$

i7–3770S 65 W 3.10 8 MB HD 4000 278$

i5–3550S 65 W 3.0 6 MB HD 2500 194$

i5–3450S 65 W 2.80 6 MB HD 2500 174$

Page 16: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.16

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

hI-FI & hOmE ThEaTER / Arriverà in estate la nuova gamma di sintoamplificatori Pioneer

I sintoamplicatori Pioneer si rinnovanoI prodotti in arrivo offrono prezzi contenuti e tante funzioni dedicate alla musica liquida e al networking

di R. Faggiano

S i rinnova la gamma media dei sintomaplificatori home thea-ter Pioneer, modelli che uni-

scono prezzi molto interessanti con prestazioni di rilievo. In cima alla nuo-va gamma il VSX-1122, un 7.2 canali con potenza di 7 x 90 watt (RMS), Air-Play, DLNA, ingresso USB frontale con cavo A/V in dotazione, decodifica di tutti i formati Dolby e DTS, compati-bilità con MP3 e Flac fino a 192 kHz, radio internet. Funzioni simili ma mi-nore potenza per il 7.1 VSX-922 che eroga 80 watt RMS per canale.I modelli VSX-827 (499 euro) e VSX-527 continuano a offrire AirPlay e funzioni di network player rispetti-vamente in configurazione 7.1 e 5.1, il modello 527 perde l’upscaling dei segnali video. Alla base della gamma troviamo i due modelli più economi-

ci VSX 422 (349 euro) e VSX 322 che perdono anche le funzioni di rete ma che comunque possono sempre svolgere egregiamente il loro lavoro in un sistema home theater 5.1. Per meglio sfruttare i nuovi modelli con connessione di rete è disponibile un’apposita applicazione Apple con nuovi controlli per la riproduzione.

di R. Faggiano

al Salone del mobile di Milano abbiamo scovato un nuovo si-stema stereo molto speciale, si-

mile nel concetto a quelli proposti da Ikea, ma con un target molto diverso. La tedesca Interlubke ha infatti realiz-zato il suo mobile Musikbox sfruttan-do compentistica della scozzese Linn. Il mobile è disponibile con larghezza di 2,5 metri e profondità di 50 cm, ri-finito in diverse colorazioni lucide e con i due diffusori posti alle estremità. In bella vista infatti rimane l’altopar-lante a due vie 2K realizzato da Linn, con la sua cassa acustica in configu-razione bass reflex. Negli elementi centrali, apribili verso l’alto, si celano i componenti Linn della serie DS con network player e amplificatori. Il tutto si comanda da iPad o iPhone tramite l’applicazione Kinsky o tramite dispo-sitivi Android. Viene quindi applicata la filosofia Linn, che ha da tempo cancellato il supporto fisico a favore dei sistemi di archiviazione su hard disk. Il marchio scozzese, attraverso la

Un’altra applicazione è disponibi-le per chi invece volesse sfruttare il modulo Bluetooth opzionale. Tutti i prezzi sono ancora da confermare. I sintoamplificatori Pioneer VSX-1122, VSX-922, VSX-827, VSX-527 e VSX-422 saranno disponibili a partire da giu-gno, il modello VSX-322, invece, sarà in vendita da luglio 2012.

hI-FI & hOmE ThEaTER / Presentato al Salone del Mobile un mobile con impianto stereo integrato

musikbox, il mobile ad altissima fedeltàÈ un mobile ma anche impianto stereo con componenti Linn, a presentarlo al Salone di Milano è la tedesca Interlubke

sua casa discografica, diffonde infatti musica liquida in alta definizione fino a 192 kHz FLAC, tratta dai suoi master per SACD. Le specifiche tecniche pre-vedono: finale di potenza digitale da 2 x 100 Watt, connessione di rete, ripro-duzione di tutti i formati audio fino a Flac 192 kHz, controllo da telecoman-do o tramite app per dispositivi Apple e Android, radio web, ulteriori ingressi per due sorgenti digitali e 5 sorgenti analogiche. Non è la prima volta che Linn presta i suoi apparecchi per fina-lità di design, anni fa uscirono elettro-niche e diffusori rimarchiati da Loewe

che formavano eccellenti (e costosi) sistemi Hi-Fi. Anche in questo caso i prezzi (non ancora disponibili) saran-no molto elevati: basta pensare che il sistema più economico targato Linn, con il Majik DS-I e i diffusori Majik 109 (componenti dai quali il Musikbox è strettamente derivato) ha un prezzo di listino di circa 5000 euro, aggiun-gendo il mobile di design potrete farvi un’idea del costo finale. In ogni caso una soluzione molto interessante per chi voglia ascoltare ottima musica liquida, gratificando anche la vista.

hI-FI & hOmE ThEaTER

antelope Rubicon il DaC “atomico”Maniaci del jitter? Antelope Audio ha realizzato Rubicon, un DAC da 384 kHz con interfaccia di rete DLNA e orologio atomico integrato

di m. Dalli

Il mondo dell’Hi-Fi, non smette mai di stupire. L’ultima novità la sforna Antelope Audio con Rubi-con, un prodotto che è assieme DAC, amplificatore per cuffie e preampli con stage phono al cui interno è integrato un piccolo orologio atomico al Rubidio al posto dei tradizionali oscillatori al quarzo. Questa bizzarra soluzione consente al Rubicon, a detta del produttore americano, di rag-giungere una stabilità 100.000 volte maggiore rispetto ai quarzi, evitando così l’odioso jitter. Pur avendo una chiara vocazione Hi-Fi di alto lignaggio, il Rubicon non disdegna i nuovi formati: tra i classici ingressi S/PDIF e AES/EBU, spuntano infatti una porta USB e una di rete Ethernet. La prima ser-ve infatti per collegare il Rubicon a un computer e trasformarlo così in un DAC capace di convertire segnali fino a 384 kHz; la seconda, invece, abilita le funzionalità di rete DLNA, per ascoltare musica archiviata in uno smartphone, in un PC o in un NAS compatibile. Peccato che non siano dichiarati i formati compatibili; vista la classe del prodotto daremmo per scon-tati file lossless a 192 Khz / 24 bit, ma mai dire mai. Ignoto è anche il prezzo, che il produttore deve ancora decidere e probabilmente verrà comunicato in occasione del prossimo Hi End di Monaco, dove Rubicon verrà ufficialmen-te presentato. Viste le caratteri-stiche, il conto rischia di essere molto salato.

Page 17: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.17

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

SmaRThOmE / Grandi qualità ma un punto debole: il prezzo davvero molto elevato, 60 dollari

lampada lED super-efficiente di Philips60 Watt di luminosità con appena 10 Watt di consumo: questi i dati di targa della lampada LED di Philips

di m. Dalli

P hilips è pronta a lanciare sul mercato (perlomeno quello americano) una lampadina

LED che ha vinto una sovvenzio-ne di ben 10 milioni di dollari da parte del Congresso americano. La lampadina produce una luce bian-ca naturale, nonostante abbia una colorazione giallastra da spenta. Il suo punto di forza è però l’efficienza energetica: con appena 10 Watt di consumo è in grado di generare una luminosità equivalente a quella di una lampadina a incandescenza da 60 Watt. Facendo due conti, un’ef-

ficienza sei volte maggiore. Molto buona anche la durata stimata, che dovrebbe su-perare le 30.000 ore; con un uso di quattro ore al giorno, sono circa 20 anni. La lam-padina ha però un significativo punto debole: il prezzo. A listino verrà proposta infatti alla bellezza di 60 dollari, ma già si pensa che con le sovvenzioni delle società di

pubblica utilità (fornitori di energia, in questo caso), si riesca ad arrivare a 20-30$.

PEOPlE & maRkET

megaupload potrebbe riaprire: colpa dell’FBIA causa di diversi errori delle autorità neozelandesi e, dell’FBI, il noto portale potrebbe riaprire i battenti

di V. Barassi

Dopo la chiusura “forzata” del ser-vizio di tre mesi fa, tutto potrebbe ritornare online e questo a causa di errori delle autorità. Sia chiaro, Kim Dotcom, grande capo di Me-gaupload, aveva già preso tutte le precauzioni del caso e l’attività di inquirenti e giudici non è stato af-fatto semplice: con “base” in Nuova Zelanda, servizio a Hong Kong e server locati negli Stati Uniti, le ac-cuse non sono affatto facili da “for-malizzare” e le diverse giurisdizioni non fanno che complicare le cose. A rendere ancor più difficile il tutto ci ha pensato anche l’FBI che, con una mossa non proprio ortodos-sa (aggiungendo ai “possibili casi di imputazione” il reato penale di cospirazione a scopo riciclaggio di denaro sporco), ha cercato di ottenere l’estradizione forzata di Dotcom. L’operazione non è anda-ta a buon fine poichè per ottenere l’estradizione dalla Nuova Zelanda servirebbe “accumulare” reati per un’incarcerazione di almeno 5 anni, e con la sola accusa di pirateria Dotcom potrebbe essere condan-nato a soli 4 anni di detenzione, massimo della pena “teorico” ma difficile da ottenere a causa di al-tri errori commessi dalle autorità neozelandesi nelle indagini preli-minari. Insomma senza reali capi di accusa e con tanti cavilli giudiziari, il processo potrebbe non avere mai luogo; Megaupload potrebbe dun-que tornare presto online e Kim Dotcom potrebbe tornare a fare la “vitaccia” di sempre.

PC & mUlTImEDIa / 6 modelli con i nuovi processori di Intel

hP tra i primi con Ivy BridgeHP non ha perso tempo e ha aggiornato la propria gamma di PC fissi

di m. Dalli

Sapevamo che l’introduzione dei nuovi processori Ivy Bridge di Intel si sarebbe tradotta in un ag-

giornamento generale dei produttori e HP è tra i primi a lanciare un prodot-to con le nuove CPU a 22 nanometri. Anzi, i prodotti sono ben 6, tutti desk-top e all-in-one. Ma vediamoli nel det-taglio. Sul fronte all-in-one le proposte Ivy Bridge di HP sono 3: Omni 220qd (a partire da 1000 dollari), Omni 27qd (a partire da 1200 dollari) e TouchSmart 520xt (a partire da 1000 dollari). I primi due appartengono alla famiglia Omni di cui abbiamo già par-lato nei mesi scorsi e montano un pannello LCD rispettivamente da 21.5 e 27 pollici. Il TouchSmart, come si intuisce dal nome, è invece un all-in-one touch, con schermo da 23 pollici. Non sono state rilasciate ulteriori specifiche tecniche, se non che i PC monteranno processori Ivy Bridge quad-core. Per il resto possiamo aspettarci caratteristiche simili

(se non identiche) agli attuali modelli Sandy Bridge già in gamma, quindi dischi allo stato solido o tradizionali e una serie di schede grafiche di ulti-ma e penultima generazione tra cui scegliere. Spostandoci sui desktop a torre, invece, troviamo i Pavilion HPE h8t (a partire da 700 dollari) e h8xt (a partire da 800 dollari), pensati con un design semplice e pulito, pur con “otti-me prestazioni computazionali”. Il mo-dello di punta è invece il Pavilion HPE h9t Phoenix (a partire da 1150 dollari), che offre pura potenza di calcolo e vi-deogiochi ed editing video, affiancata da un design aggressivo e colorato.

Anche in questo caso nessuna specifica tecnica precisa,

se non che verran-no impiegati pro-cessori quad-core della terza gene-razione Intel Core. Tutti i modelli (ad eccezione del Pa-vilion HPE h8xt) ar-riveranno sul mer-cato americano a fine mese; siamo in attesa di conoscere maggiori dettagli circa prezzi e con-figurazioni per il nostro mercato.

PC & mUlTImEDIaalienware m18X: la potenza è tuttoSul sito Dell-Lab sono uscite le specifiche della seconda generazione dell’Alienware M18X, laptop “mostruoso”, sia per dimensioni e peso, sia per prestazioni. Il portatile sarà do-tato di un display da 18.4 pollici Full HD LCD White-LED lucido. I processori dovrebbero essere tre, tutti della famiglia Ivy Bridge di Intel: Core i7-3610QM da 2.3 GHz, mentre si potrà scegliere tra le CPU Core i7-3720QM (2.6 GHz) e Core i7-3820QM (2.7 GHz). La scheda video sarà una NVIDIA GeForce GTX 660M, ma sarà possibile selezionare configurazioni SLI con due NVIDIA GeForce GTX 675M o Crossfire con altrettante AMD Radeon HD 7970M. Gli hard disk saranno da 500 o 700 GB e non mancheranno SSD opzionali da 32/64/256/512 GB. La RAM sarà probabilmente di 8GB a 1600 MHz di base, ma saranno disponibili anche banchi da 2GB e 1866 MHz. Saranno necessari alimentatori da 240 o 330 Watt. Alienware M18X arriverà sui mercati ad inizio maggio, subito dopo l’arrivo ufficiale dei nuovi processori Ivy Bridge di Intel. I prezzi non sono stati ancora an-nunciati, ma risulteranno molto probabilmente salati.

Page 18: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.18

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TV & VIDEO

Bang&Olufsen TV per tuttiSi chiamerà V1 la TV “entry level” di B&O della nuova serie consumer BeoPlay: due tagli da 32” e 40”, audio 5.1 integrato e diverse soluzioni stand

di R. Pezzali

L’annuncio era atteso per mag-gio, ma le maglie della segre-tezza di B&O si sono allentate ed eccolo qui: si chiama V1 e sarà il primo TV “affordable” di B&O. La linea Play del produttore danese nasce per proporre prodotti con un ottimo rapporto qualità/prez-zo, e dopo il lancio del diffusore Airplay si unisce ora alla serie questo TV che verrà proposto in due soluzioni, 32” e 40”. I dettagli tecnici non sono ancora trapelati: sicuramente si tratta di TV Edge LED con funzionalità DLNA, cin-que porte HDMI, una porta USB e audio 5.1 integrato. Quello che però non manca sono i prezzi: 2.399 euro per il 32” e 2.899 per il 40”, sicuramente i prezzi più bas-si di sempre per B&O. TV & VIDEO

lG e Samsung accelerano sull’OlED?LG vorrebbe arrivare sul mercato prima delle Olimpiadi, forse maggio Samsung non vuole essere da meno e si prepara a dare battaglia

di P. CentofantiNuove conferme sull’arrivo già entro l’estate dei nuovi TV OLED di LG da 55 pollici. Dopo le indiscrezioni dello scorso mese, anche il quotidiano asiatico DigiTimes avrebbe ricevuto informazioni che vedrebbero LG arrivare sul mer-cato per prima, forse già a maggio. Ciò potrebbe però innescare quella che inizialmente sarebbe dovuta essere una battaglia sul mercato di fine anno. Perché secondo il quotidiano, Samsung, che ha appena confermato di voler lanciare il suo TV OLED all’IFA di Berlino, sarebbe intenzionata a dar batta-glia alla concorrente tentando di arrivare sul mercato prima delle Olimpiadi, quindi anticipando e non di poco la commercializzazione. Samsung e LG uti-lizzeranno due tecnologie differenti di OLED, con quella di Samsung che si preannuncia più comples-sa e costosa. In entrambi i casi si parla comunque di TV premium con costi superiori ai 6.000 euro. Ba-sterà la battaglia tra i due colossi coreani a spingere al ribasso i prezzi e favorire la penetrazione nel mer-cato di questa tecnologia? Mancano pochi mesi or-mai per scoprirlo.

TV & VIDEO / Il decoder Stealth si aggiorna all’alta definizione

TElE System diventa hDIl decoder “invisibile” sintonizza e registra i canali gratuiti (anche in HD) Questo grazie alla presenza dell’uscita HDMI snodabile e alla porta USB

di m. Dalli

D opo aver “digitalizzato” con discrezione molti vecchi tubi catodici, il decoder “Stealth”

di TELE System si aggiorna all’alta definizione. Il passaggio all’HD si-gnifica anche cambiare interfaccia, che da SCART diventa così HDMI, mantenendo però la classica testa snodata, che consente al nuovo de-coder TS6010HD Stealth di essere

installato dietro al TV, senza bisogno di occupare altro spazio sul mobile. Il TS6010HD non è solo decoder, ma è in grado anche di registrare video su chiavetta o disco esterno USB, sia in standard che in alta definizione, anche programmando le registra-zioni col timer o tramite EPG. Gra-zie al Timeshift è anche possibile mettere in pausa un programma in diretta. Sempre da USB è possibile riprodurre immagini JPEG, file audio

MP3 e video in SD e HD. Il TELE System TS6010HD Stealth è disponibile a 60 euro con telecomando universale, ma esistono anche due versioni con chiavetta USB inserita nella confezione, rispet-tivamente a 80 euro per quella da 16 GB e 100 euro per quella da 32 GB.

TV & VIDEOSony vuole l’OlED di SamsungGiorni fa i dirigenti di Sony e Samsung si sarebbero incontrati per un accordo relativo alla for-nitura di pannelli OLED. Sony in-fatti vorrebbe acquistare i nuovi pannelli OLED di Samsung per una nuova gamma di TV che l’azienda giapponese vorrebbe lanciare a inizio dell’anno pros-simo. Lo ha rivelato al The Korea Times un dirigente Samsung aggiungendo che è in corso un negoziato su temi come il prezzo dei pannelli e i volumi in ballo. Samsung non conferma queste voci, ma fa sapere di essere aperta a lavorare con altri produttori per lanciare il merca-to dei TV di grandi dimensioni in tecnologia OLED. Sony fu la prima in realtà a lanciare un TV OLED, il piccolo XEL-1 da 11 pol-lici, commercializzato in pochi pezzi fino al 2009.

TV & VIDEO

Sky: in estate l’on demand in streaming?L’offerta on demand in streaming di Sky potrebbe arrivare quest’estate col nome di Sky On Demand, gratis per tutti gli abbonati

di m. Dalli

Con l’abilitazione della presa di rete sui decoder My Sky HD, l’arrivo di un servizio di streaming sembra-va questione di poco. E in effetti potremmo quasi esserci: Andrea Zappia, amministratore delegato di Sky, ha infatti dichiarato, nel cor-so di un’intervista a Il Sole 24 Ore, che in estate arriverà un servizio di on demand via Internet, che do-vrebbe chiamarsi Sky On Demand. Sempre secondo Zappia, inoltre, il servizio on demand sarebbe gra-tuito per gli abbonati (quelli con decoder compatibile, quantome-no), e ci sarebbe anche “un’antici-pazione per i clienti con oltre due anni di fedeltà”. Ma cosa ci sarà su questa nuova piattaforma? Per il momento si parla di “gran parte del palinsesto”, con migliaia di pro-grammi sempre disponibili. Per maggiori informazioni, però, oc-correrà attendere l’ufficializzazione del servizio. Il nostro utente Who83, che ringraziamo per la segnalazio-ne, ci ha inoltrato un questionario che circola in rete, in cui si ipotiz-zano le caratteristiche del servizio streaming Sky On Demand. Tra le ipotesi, spunta un adattatore Wi-Fi da collegare alla porta Ethernet del My Sky HD, del costo di 49 euro, oppure un cavo da 3 metri, al co-sto di 19 euro. L’uscita del tecnico (opzionale) per abilitare il servizio, sempre secondo il questionario, potrebbe costare 49 euro. Sempre dal questionario si ipotizza che il servizio On Demand possa essere a pagamento, mentre Zappia ha dichiarato che sarà offerto gratui-tamente. Chi avrà ragione?

Page 19: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.19

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

hI-FI & hOmE ThEaTER / I prodotti Sonos, pensati per portare la musica senza fili in ogni stanza di casa, entrano in casa G&BL

G&Bl distribuisce i rinomati prodotti Sonos in ItaliaDopo anni di distribuzione non certo capillare nel nostro Paese, la gamma completa di Sonos viene distribuita in Italia da G&BL sui grandi punti vendita specializzati

di R. Faggiano

D a quasi 10 anni Sonos è il punto di riferimento mondiale per chi desidera sonorizzare semplice-

mente e senza fili tutte le stanze di casa. Un concetto di semplicità che prevede un server musicale centralizzato e pic-coli diffusori amplificati in ogni stanza, il tutto senza dover bucare muri per far passare cavi o installare controlli a parete. Con il tempo e con la diffusio-ne di smartphone e tablet l’utilizzo è diventato ancora più semplice, grazie ad apposite app per Apple e Android, che permettono di controllare tutto dai dispositivi mobili. Il concetto base del sistema Sonos prevede che il pri-mo apparecchio sia collegato alla rete domestica via cavo Ethernet, mentre i successivi si collegano automatica-mente tra loro in modalità wireless. Ogni diffusore è poi controllato auto-nomamente da smartphone o tablet. In Italia però la distribuzione (gestita in questi anni da Prase Engeneering) ha limitato la diffusione dei prodotti Sonos nei grandi negozi specializzati, nonostante gli ottimi rapporti qualità/prezzo. Ora le cose dovrebbero cam-biare grazie a G&BL, che ha assunto il ruolo di distributore italiano dell’intera gamma Sonos per il canale della gran-de distribuzione specializzata (mentre

il canale professionale e quello dei pic-coli negozi viene comunque gestito ancora da Prase). Vediamo quali sono i prodotti Sonos disponibili in Italia, in attesa dell’imminente prova prodotto. Sonos Play:5 (399 euro) è il modello top di gamma, adatto agli ambienti più grandi grazie ai cinque altopar-lanti incorporati. Si tratta di un sistema

amplificato a due vie più subwoofer integrato con amplificatori digitali. Il diffusore è disponibile in colore bian-co o nero, e per la massima versatilità troviamo una presa di rete con cavo, un ingresso audio diretto per qualsiasi altra sorgente e l’uscita cuffia. Sul dif-fusore ci sono anche i controlli diretti per il volume. Il Sonos Play:3 (299 euro)

è un modello più compatto e adatto a locali di dimensioni medie e piccole, fa-cilmente collocabile anche in verticale. Il diffusore sfrutta un tweeter e due mi-drange, sempre con amplificazione di-gitale e sempre disponibile con finitura bianca o nera. Le funzionalità sono le stesse del modello superiore, e anche in questo caso il controllo a distanza avviene con qualsiasi smartphone o tablet sul quale sia stata scaricata l’ap-plicazione Sonos. In catalogo poi tro-viamo alcuni accessori per migliorare la funzionalità dei sistema. Bridge (49 euro) è un componente che va utiliz-zato quando il router è in una posizio-ne poco accessibile: basta collegare un modulo Bridge al router per far partire il collegamento wireless verso gli altri diffusori. In questi giorni il modulo Bri-dge viene offerto gratuitamente a chi acquista un Play:5. Gli accessori Con-nect (349 euro) e Connect:Amp (499 euro) sono invece dedicati a chi vuole sfruttare le funzionalità Sonos con un impianto Hi-Fi già installato (Connect) oppure con i propri diffusori preferi-ti (Connect Amp). I moduli Connect contengono il software Sonos e si con-trollano sempre tramite l’applicazione Sonos. Connect ha le uscite analogi-che e digitali ottica/coassiale, Connect:Amp incorpora anche l’amplificatore digitale da 110 Watt per una coppia di diffusori esterni. I sistemi Sonos posso-no riprodurre musica in formato MP3, iTunes Plus, WMA (inclusi download Windows Media), AAC (MPEG4), AAC+, Ogg Vorbis, Audible (formato 4), Apple Lossless, Flac (lossless) ed anche file WAV e AIFF non compressi. Il supporto nativo di frequenza di campionamen-to è a 44,1kHz, compatibile anche per 48kHz, 32kHz, 24kHz, 22kHz, 16kHz, 11kHz e 8kHz.

Il Sonos Play:5 (foto sotto) è il modello top di gamma dotato di cinque altoparlanti e un subwoofer incorporato.

Page 20: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,
Page 21: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.21

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

mOBIlE / C’è la possibilità che i Windows Phone 7 non ricevano l’aggiornamento a Windows 8

niente “apollo” per Windows Phone 7?Se il rumor venisse confermato, gli attuali Windows Phone 7 diventerebbero “obsoleti” nell’arco di un anno

di m. Dalli

n otizie discordanti sulla pos-sibilità per gli attuali smar-tphone Windows Phone di

ricevere aggiornamenti alla prossi-ma versione del sistema operativo, che si chiamerà Apollo. Secondo un “developer evangelist” di Microsoft, infatti, i terminali potranno esse-re aggiornati da Mango ad Apollo senza problemi, mentre una fonte “fidata” di The Verge, vicina a Mi-crosoft, afferma l’esatto contrario. Quest’ultima ipotesi, però, sembra trovare conferma nelle parole di Terry Myerson, Vice Presidente Cor-porate di Windows Phone, che in un incontro con gli analisti durante

il Mobile World Con-gress a Barcellona ha asserito che “le ap-plicazioni per Win-dows Phone 7 fun-zioneranno anche su Windows Phone 8 (Apollo)”, senza però dire nulla sulla compatibilità hard-ware. In mancanza di una dichiarazione ufficiale, è ancora presto per strappar-si i capelli: certo è che se così fosse sarebbe una brut-ta notizia per chi ha acquistato un Windows Phone di recente e, tra un anno, non potrà fare l’aggiornamen-

to a Windows Phone 8, con tutte le ovvie conseguenze. Speriamo che Microsoft confermi a breve l’esatto contrario.

mOBIlE / Intel potrebbe presentare in settimana il primo smartphone Android con processore Atom

arriva lo smartphone Intel: serve davvero?Processore Atom da 1,6 GHz, sistema Android “ad hoc” e molta potenza, ma nessuna rivoluzione in vista

di R. Pezzali

S econdo il CEO di Intel Paul Otellini il colosso dei chip do-vrebbe finalmente lanciare la

sua soluzione smartphone in setti-mana. Dopo i vari reference design visti alle fiere e i ritardi dei prodotti firmati Lenovo e Motorola, sembra che finalmente l’India sia pronta ad accogliere il primo smartphone In-tel di fascia alta su piattaforma Me-dfield. Il processore Atom Z2460 da 1.6 Ghz è il cuore del nuovo sistema, CPU che ovviamente si basa su una architettura x86 e su un sistema operativo An-droid ricompilato appo-sitamente. Intel sa che il mondo degli smartpho-ne e dei tablet è un seg-mento importante, e ora che la stessa Microsoft ha aperto ad ARM con Win-dows 8, “chipzilla” vede il suo impero in pericolo. Resta solo da chiedersi una cosa: ma davvero è importante l’ingresso di Intel nel mondo de-gli smartphone? Intel

è sempre stata abituata a realizzare CPU destinate ad un segmento dove le prestazioni e gli ingombri preval-gono sui consumi, non a caso l’archi-tettura x86 è diventata un must su desktop e notebook. Nel settore mo-bile non serve solo potenza: servono prestazioni ottimizzate e consumi ridotti e questo traguardo per Intel sembra essere davvero lontano. Me-dfield è un Atom, è velocissimo, l’ab-biamo visto con i primi benchmark, ma non sembra proprio essere il chip ideale per uno smartphone ultraslim che consumi poco. Anche perchè,

nella sua versione at-tuale, è ancora single core. C’è poi la questione della grafica: HD2000 e HD3000 ci hanno inse-gnato che forse Intel non è bravissima a fare le GPU come fa le CPU, e i dispositivi mobile sono sempre più console por-tatili. Infine, cosa di non poco conto, la compati-bilità: attualmente solo il 60% delle apps per An-droid funzionerebbe su piattaforma X86, le più

semplici e quindi anche quelle meno usate. Le apps migliori andrebbero riscritte, e questa cosa pesa come un macigno. Sarà per questo che Intel ha scelto l’India come trampolino di lancio: questo Atom non è ancora pronto per i grandi palcoscenici.

Estratto dal quotidiano onlinewww.dday.it

Registrazione Tribunale di Milanon. 416 del 28 settembre 2009

direttore responsabileGianfranco Giardina

editingmassimo monti, alessandra lojacono, Claudio Stellari,

Fiammetta RegisEmanuele Villa

EditoreScripta manent Servizi Editoriali srl

via Gallarate, 76 - 20151 milanoP.I. 11967100154

Per [email protected]

Per la pubblicità[email protected]

GamE & mOVIE arriva in Italia il monitor 3D PlayStation

Il monitor 3D da 24” Full HD marchiato Playstation arriva finalmente in Italia. Il prodotto era stato presentato nel giugno dello scorso anno, e dopo l’introduzio-ne nei mercati USA e Giappone è finalmente pronto per fare il suo debutto anche sul mercato italiano. Il prezzo non è dei più bassi, 499 euro, ma oltre al monitor sono inclusi una coppia di occhiali 3D, un cavo di collegamento e due giochi, Killzone 3 e Gran Turismo 5. Oltre ad assicurare un tempo di risposta rapissimo e ad un basso input lag (fondamentale per reazioni istantanee agli eventi di gioco) il monitor 3D Sony può contare anche sulla modalità Simulview per giocare in modalità multiplayer sullo stesso schermo senza usare il fastidioso (e anti-competitivo) split screen.

Page 22: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.22

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

GamE & mOVIE / I gamer lasciano accese le console anche quando non giocano

le brutte abitudini dei videogiocatoriL’1% della richiesta nazionale (USA) di energia sarebbe consumata dagli appassionati di videogame

di V. Barassi

U no studio effettuato dal team della Carnegie Mellon e pub-blicato sul giornale Energy

Efficiency ha portato alla luce dati decisamente interessanti - o meglio, preoccupanti - relativi alle “brutte abitudini” di moltissimi videogioca-tori sparsi per il mondo. La ricerca ha evidenziato come circa cento milioni di console negli Stati Uniti avrebbe-ro consumato quasi 16 TeraWatt-ora (TWh) di energia nel 2010, dato equi-valente a circa l’un percento della richiesta nazionale di elettricità. La statistica, di per sé già impressionan-te, diventa ancor più significativa se si considera che circa il 68% di tutta la corrente consumata dalle console è imputabile ai periodi di idle! Pare infatti che circa il 30% di tutti i video-giocatori abbia la pessima abitudine di lasciare accesa la propria Nintendo Wii, PlayStation 3 o Xbox 360 anche quando non ci gioca direttamente

e, considerando che ancora oggi il consumo di tali dispositivi è di quasi 100 Watt/ora nei periodi di massimo carico (ma del 60-70% almeno nei periodi di idle), il dato diventa preoc-cupante: 10,8 TeraWatt-ora sarebbe stato il consumo di energia nei pe-riodi di idle delle console, equivalenti all’incirca a 1.25 miliardi di dollari. No-nostante la ricerca non sia stata effet-tuata con metodi prettamente scien-tifici (per una questione di privacy, sono stati intervistati solo parenti e

amici di tutti i ricercatori coinvolti), lo studio si è rivelato piuttosto at-tendibile e significativo riguardo alle abitudini dei giocatori. Attualmente Xbox 360 include una funzione di auto-spegnimento dopo un’ora di inattività, mentre PlayStation 3 la include come opzione selezionabile dalle impostazioni. Quel che è certo è che, con un po’ di attenzione in più, si potrebbero risparmiare molti soldi, con tutti i vantaggi del caso sull’ambiente...

GamE & mOVIE / Tutti provano a “bucare” PS Vita per riuscire a giocare con le copie illegali

PS Vita sotto attacco, quanto resisterà?Per il momento Sony Computer resiste e combatte con vigore, ma gli sforzi potrebbero essere presto vani

di R. Pezzali

C ’è chi dice che la pirateria po-trebbe decretare il successo di PS Vita, un po’ come è succes-

so con PSP che ha iniziato a vendersi forte solo quando con gli ISO loader e i custom firmware la gente ha ini-ziato a farci quello che voleva. Sony (e pure noi) non è proprio di questo parere e sta facendo di tutto per argi-nare i custom firmware sulla PS Vita, cercando proprio di non ripercorrere la strada già vista con la PSP: dopo aver ritirato dal PSN Network due ti-toli, Hot Shots Tennis e MotorStorm Artic Edge, contenenti bug che per-mettevano di lanciare codice non fir-mato, ha lanciato un nuovo firmwa-re, l’1.67, che dovrebbe garantire una sicurezza maggiore. Sembra però che tutto questo non sia bastato perché in rete è apparso un video di

Doom versione PC che gira su una PS Vita con il firmware più recente, che a quanto pare è già stato “bucato”. Quella che si sta delineando è l’enne-sima guerra tra cracker e Sony, una guerra che purtroppo porterà via a Sony risorse e tempo per difendere la sua ultima creatura. La PS Vita con

il suo schermo OLED e il suo quad-core è un dispositivo che fa gola: c’è già chi lo immagina con Android a bordo, chi con un software media-center ben fatto e chi con un emula-tore per Mame e per i vecchi arcade da sala giochi. Ma siamo sicuri che la gente voglia davvero solo questo?

GamE & mOVIE

Cinema a 48 fps? Sembra una telenovelaPresentati dieci minuti in anteprima de Lo Hobbit, primo film ripreso a 48 fotogrammi al secondo. Il pubblico però non sembra aver troppo gradito

di P. CentofantiLa prossima rivoluzione dopo il 3D al cinema? Raddoppiare il numero di fotogrammi al secondo. Ma così come il 3D non è stata fino ad ora quella rivoluzione che forse le pre-messe di Avatar lasciavano suppor-re, il cinema a 48 fps sembra partire con il piede sbagliato ancora prima di uscire nelle sale. I maggiori avvo-cati di questa evoluzione tecnolo-gica sono James Cameron (tanto per cambiare) e Peter Jackson, ed è proprio quest’ultimo ad aver pre-sentato un montaggio di 10 minuti della prima parte de Lo Hobbit, film che il premio Oscar neozelandese ha girato in 3D a 48 fps (per canale). Le immagini sono state mostrate al pubblico attento del CinemaCon di Las Vegas ma le reazioni non sono state esattamente quelle che pro-babilmente il regista si aspettava. Se da un lato i promotori del raddoppio dei fotogrammi promettono imma-gini di un realismo mai visto, proprio questa maggiore fedeltà ha infasti-do gli spettatori che hanno assistito alla proiezione: troppo simile a un film per la TV (che negli Stati Uniti viaggia a 60 fotogrammi al secon-do), movimenti di camera troppo fluidi e mix tra personaggi reali e in computer grafica che non funziona più. In sostanza le immagini sono sì più realistiche ma in un modo che distrae la visione ottenendo così l’effetto opposto all’obiettivo di una maggiore immersione. Anche la stampa “cinematografica” statuni-tense non sembra aver gradito mol-to l’effetto, descrivendo un effetto telenovela simile a quello degli al-goritmi di interpolazione dei TV. Ma a differenza di questi, qui non si tratta di fotogrammi “inventati”, ma di un’effettiva maggiore quantità di immagini in ripresa. Ma se la magia del cinema fosse proprio dovuta ai 24 fotogrammi al secondo?

Page 23: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.23

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

mOBIlE / PosteMobile lancia il piano Zero Pensieri Infinito con voce e SMS illimitati e chiarisce la definizione di uso personale

Postemobile stupisce tutti con telefonate (in)finiteL’azienda spiega che i limiti imposti nel contratto servono per regolare l’utilizzo esclusivamente personale della SIM e per evitare abusi e frodi

di R. Pezzali

S ulla carta la nuova offerta di PosteMobile sembra una manna dal cielo: “chiamate

senza limiti verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali, senza scatto alla risposta, SMS senza limiti verso tutti i cellulari nazionali e 1 GB/mese di navigazione da smartphone: tutto al costo mensile di 34€”. è il nuovo piano Zero Pensieri Infinito, disponi-bile sia come ricaricabile che come abbonamento, lanciato con gran-de clamore dall’operatore virtuale e che indubbiamente suona molto allettante... se non fosse per quella nota che solleva qualche preoccu-pazione: Il traffico voce/SMS deve es-sere fruito nel rispetto dei principi di buona fede e correttezza, nonché in conformità all’uso personale del ser-vizio di cui all’art 7.2 delle condizioni generali di Contratto. Solo che i limi-ti imposti dal contratto di servizio apparentemente sono ben precisi e fanno suonare la dicitura “chiama-te senza limiti” un filo ingannevole.

Perché se 2.000 SMS al mese sono comunque tantissimi (seppure non illimitati), 1.250 minuti al massimo di traffico mensile non sono poi questa enormità considerando le offerte di altri operatori nazionali. L’articolo 7.2, che riportiamo inte-gralmente, recita infatti: 7.2 – Per quanto riguarda i SMCE ed in particolare il traffico telefonico, l’uso personale viene definito secon-do un profilo standard di traffico che rispetti almeno tre dei seguenti para-metri: 1. traffico giornaliero uscente sviluppato per SIM non superiore a 160 minuti e/o 200 sms; 2. traffico mensile uscente sviluppato per SIM non superiore a 1250 minuti e/o 2000 sms; 3. traffico giornaliero generato in uscita verso PosteMobile non su-periore all’80% del traffico generato uscente complessivo; 4. rapporto tra traffico giornaliero uscente comples-sivo e traffico giornaliero entrante non superiore a 4. Il mancato rispetto di almeno due di tali parametri è in-compatibile con un uso personale.Insomma, il contratto parla chia-ro. Abbiamo allora contattato Po-

steMobile in merito alle soglie e l’azienda ci ha tenuto a tranquil-lizzare i clienti. Le soglie inserite nel contratto sono necessarie per prevenire abusi da parte di clienti spregiudicati che vogliano utiliz-zare il servizio per “foraggiare” altre SIM con, ad esempio, autoricari-che. In pratica sono dei semplici campanelli d’allarme: nel caso di traffico anomalo, PosteMobile si riserva il diritto di contattare il cliente, chiedere chiarimenti sul traffico telefonico e nel caso di in-dividuazione di abusi procedere con il cambio di piano. Il succo è che anche superando i 1250 minu-ti mensili il cliente in buona fede non andrà incontro a tariffe extra e

se i minuti saranno comunque di-stribuiti su diversi numeri in uscita non ci dovrebbero essere proble-mi. Di seguito la dichiarazione uf-ficiale di PosteMobile: Le condizioni di contratto che regolano il servizio di telefonia mobile riportano un’in-dicazione volta a regolare l’utilizzo esclusivamente personale della SIM e a tutelare il cliente da abusi e frodi. Esclusivamente a fronte del man-cato rispetto di tale indicazione ed esclusivamente a tutela della propria clientela e dell’integrità della rete PosteMobile si riserva di intervenire senza alcun automatismo e previo contatto con il cliente interessato in linea con quanto stabilito nelle con-dizioni di contratto.

mOBIlE / Il sito vietnamita Tinhte fotografa e riprende quello che potrebbe essere il Samsung Galaxy S3. Ma non c’è certezza

Del Galaxy S3 sono certi solo l’OlED e il quad-coreLa CPU quad-core e il display Amoled sono certezze, ma per il resto potrebbe trattarsi di un “development kit” tutt’altro che definitivo. Conferme a breve

di R. Pezzali

C hissà se Apple denuncerà Samsung anche per aver co-piato i suoi modi di fare! Mai

nella storia del colosso coreano infatti abbiamo visto tanto hype e tanto fermento attorno ad un pro-dotto: l’attesa per il Galaxy S III, il cui lancio è previsto per il 3 Maggio, ricorda molto i concitati giorni che anticipano un nuovo iPhone o un nuovo iPad. Rumors, indiscrezioni, colpi di scena. Dopo diversi leak fa-sulli nei giorni scorsi sono comparsi online alcuni scatti e alcune foto di quello che sembra rispondere al nome di GT-i9300, ovvero il nuovo Galaxy. Il sito vietnamita Tinhte ha pubblicato (e poi cancellato) una

serie di foto e un video di quello che dovrebbe essere il nuovo Ga-laxy, mostrando dettagli costruttivi, interfaccia e caratteristiche. Quello che viene mostrato da Tinhte però potrebbe essere solo un pezzo del nuovo Galaxy, e le conferme ar-rivano da più parti: Samsung ha realizzato una serie di smartphone con una scocca in plastica posticcia destinati agli operatori che devono necessariamente fare i loro test pri-ma della vendita. Non un prototipo, ma quello che nel campo delle con-sole viene indicato come develop-ment kit. Al di la del design, che non è certo quello di un top di gamma, il GT-i9300 fotografato e ripreso ha uno schermo AMOLED da 4.6” da 1280 x 720 pixel con i tasti a scher-mo, Android 4.0 con Touchwiz e un

processore Exy-nos quad-core da 1.4 GHz. Que-sto lato “esplosi-vo” viene però c o m p e n s a t o dai soli 16 GB di storage, dalla fotocamera da 8 megapixel e dal-la GPU Mali 400: un chip decisa-mente datato. Dello smartphone, che i colleghi di Tinhte hanno ripre-so in questo video, teniamo buoni la CPU e il display, ma siamo certi che per le altre funzionalità Sam-sung avrà in serbo qualche sorpre-sa: difficile che tenga una GPU vec-chia di un anno e soprattutto che limiti la fotocamera a 8 Megapixel,

soprattutto sapendo la fortissima attesa che c’è per questo terminale. Per non parlare poi del design, che potrebbe anche essere totalmente stravolto. Qualcuno parla di “small upgrade” rispetto al Galaxy S II, ma con tutta la segretezza che Sam-sung ha creato attorno all’evento qualcosa non torna.

Page 24: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.24

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

GamE & mOVIE / Ottavo capitolo di una serie horror storica ma in declino. Riuscirà questo episodio a riappassionare i vecchi fan?

Silent hill Downpour, ritorno solo a metà (PS3)Trama, stile e ambientazioni ricordano quelle del passato, ma tecnicamente le lacune sono notevoli e tali da consigliarne l’acquisto ai soli grandi fan

di F. Sottocornola

S ilent Hill Downpour giunge quasi contemporaneamente alla HD Collection che rac-

chiude il secondo e il terzo capitolo della saga di Silent Hill, quasi a voler sottolineare quanto è cambiata nelle sue iterazioni. Cercando di avvicinarsi a un pubblico più ampio che cerca-va più azione, gli ultimi capitoli non hanno portato grande successo al nome della triste cittadina. Per corre-re ai ripari il Team Silent ha deciso di produrre un nuovo capitolo della se-rie senza però occuparsi di sviluppar-lo direttamente, dettando solamente le linee guida e lasciando il lavoro a Vatra Games, una software house della Repubblica Ceca.

Un ritorno al passatoSilent Hill Downpour ha una trama molto matura, per un pubblico adul-to e con tematiche che non cadono mai nel banale. Come sempre in questa saga è il malessere umano, incarnato da Murphy Pendleton, ad essere il vero protagonista del gio-co. Il nostro “eroe” è un detenuto che durante un trasferimento in un’altra prigione, a un tratto si ritrova nella nostra amata “Nebbia” che porta l’au-tista a sbandare e far ribaltare in una scarpata il bus. Ci ritroviamo a sve-gliarci in una foresta immersa nella nebbia per poi trovarci nella consue-ta Silent Hill, luogo dove inizierà la triste avventura e dove affronteremo i nostri demoni personali, le entità malvage del posto e gli svariati enig-mi e segreti che la città porta con sé, in perfetto stile originario della

saga. La trama è molto strutturata e segna un ottimo ritorno alle origini: entreremo nella vita del personaggio passo dopo passo nel gioco, a volte con flashback e ricordi sviluppati in modo cinematografico, qualcosa di visto in titoli come Manhunt 2.

Arriva il free roamingIl problema è che se non siamo dei veri fan della serie, poco riusciremo a digerire le scelte di design strutturale del gioco e lo sviluppo grafico dello stesso. In questo capitolo si è deci-so di tornare alla ricetta “riflessiva”: scordatevi un survival alla Resident Evil, lotte e scontri all’ultimo sangue e di iniziare il gioco e finirlo tutto di un fiato. La pazienza è la vostra arma e se non vi piace stare ore a cercare indizi, il tutto condito con musiche e ambientazioni angoscianti, state lontani da questo gioco. In Silent Hill Downpour sono stati fatti dei cambia-menti a livello di gameplay. Partiamo col dire che a differenza dei capitoli precedenti vi è un reale free roaming. Questo da una parte offre la possibi-lità di imbattersi in enigmi, incontri e aumentare di fatto la longevità del gioco ma, soprattutto nelle prime ore di gioco, darà anche un senso co-stante di smarrimento. Sfruttando la scelta di una mappa ben esplorabile, è possibile attivare e seguire varie missioni secondarie anche se di fatto tali quest sono poco legate alla tra-ma principale e generalmente molto banali. Un peccato visto gli spunti che la città di Silent Hill può dare. Le creature che incontriamo, seppure non numerose, sono ben lontane dalle entità dei primi Silent Hill, non

fanno paura e non lasciano quel sen-so di disagio che poteva esserci con incontri fatti in passato.

Graficamente deludenteL’interfaccia grafica è inesistente, forse per scelta o forse è un esca-motage della software house per curare meno il tutto, fatto sta che l’inventario è una scarna striscia di oggetti 2D realizzati con poca cura e non vi è nemmeno un modo per capire quanta energia vitale si ha ancora! Le armi utilizzabili sono quelle che possiamo tenere in una mano, ovvero una alla volta, come se fosse impossibile tenere un cacciavite in tasca e una pinza in mano. Gli indizi sono spesso po-sizionati anche graficamente in un modo che definire “brutto” sarebbe ancora un complimento; le textu-re degli oggetti sembrano uscite da un gioco di 10 anni fa e la cura degli stessi in varie location è ver-gognosa per un titolo del calibro di Silent Hill. Anche se con rendering in alta definizione, i dettagli risul-tano sempre cementificati, il movi-mento dei personaggi è veramente macchinoso, non credibile. Persino gli effetti grafici come le fiamme non sembrano usciti da un gioco del 2012. Un altro cambio di regia è stato fatto per quanto riguarda la musica: è stato scelto il compo-sitore della serie Dexter che, se da un lato alza il livello del comparto audio, dall’altro si allontana note-volmente dallo stile “giappo-triste” del compositore Akira Yamaoka.

ConclusioniSilent Hill Downpour riporta in car-reggiata l’idea di gioco originale, le trame, l’ambientazione e lo stile di gioco che finalmente torna ad es-sere di nicchia, enigmatico e rifles-sivo come avrebbe sempre dovuto essere. Fallisce però miseramente nel modo in cui cerca di trasmette-re, tecnicamente, questa esperien-za. Mediocrità tecnica a go-go con un level design che non trasmette paura, ansia o disagio. Consigliato solo ai cultori della prima ora della saga, disposti a chiudere un occhio sulle innumerevoli pecche di que-sta produzione.

Prezzo: 69.98 euro (PS3)Studio: Vatra Games, KonamiDistributore: HalifaxGiocatori: 1Multiplayer: noDLC: noPEGI dichiarato: 18Disponibile per:PC, Xbox 360, PS3

Silent hill Downpour

Page 25: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.25

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TEST / Tanta tecnologia, design curato e una piattaforma Smart TV sempre più evoluta e completa: il Samsung ES8000 è pronto a stupirci

Samsung ES8000: la prova della super Smart TVSamsung con la serie ES8000 vuole stabilire un nuovo riferimento del mondo dei TV a colpi di 3D, LED, Smart Hub e una serie di funzionalità inedite

di R. Pezzali

n el nostro round up di prove e test non poteva certo mancare il nuovo ES8000 di Samsung.

Come ogni anno l’attesa per il nuovo TV dell’azienda coreana è enorme, soprattutto quest’anno che Samsung ha messo sul piatto una serie di ca-ratteristiche e funzionalità davvero in-teressanti. La serie ES8000 è costruita attorno a quattro principi: design, 3D, Smart TV e qualità, anche se tra questi forse quelli che più incarnano il pensie-ro Samsung sono il design e la sezio-ne Smart TV. Un po’ come ha già fatto Apple, anche Samsung vuole il suo ecosistema: una ragnatela composta da prodotti Samsung che dialogano tra di loro “catturando” il consumatore per facilitò d’utilizzo e possibilità offer-te. Applicazioni, foto e video nel cloud, smartphone e tablet come monitor per la TV e controllo con voce e gesti sono solo alcune delle potenzialità che l’ecosistema Samsung può esprimere. Con la serie ES8000 Samsung sembra aver raggiunto un punto di arrivo, con la tecnologia LED spremuta al massi-mo delle sue possibilità, uno spessore record, un design eccellente e un’in-terfaccia che è stata solo ritoccata ri-spetto allo scorso anno con l’aggiunta dell’interazione vocale e gestuale. Il 55 ES8000 in prova ha davvero tutto, e grazie all’Evolution Kit si propone anche come TV definitivo a prova di futuro, anche se come vedremo solo una parte del TV potrà essere aggior-nata con questi “kit”. Samsung “culla” il cliente anche con una dotazione extra davvero completa: due occhiali 3D bluetooth, un trasmettitore IR per controllare anche altre sorgenti come set top box e blu-ray player, un teleco-mando tradizionale e un telecomando touch. Ma il telecomando come sap-

piamo è un optional: per controllare la TV si possono usare gesti e voce.

Cura nei particolari e utile doppio telecomando touchPer Samsung il design è la sfida più difficile, anche perché è costretta a migliorare un design che negli ultimi due o tre anni ne ha decretato il suc-cesso e l’impresa non è assolutamente facile. La serie ES8000 riprende il look del D8000 con una cornice in allumi-nio molto sottile, questa volta però arrotondata ai bordi. Lo spessore resta comunque minimo, con l’immagine che occupa praticamente tutto lo schermo. Due i cambiamenti evidenti: da una parte la base ad arco che viene data in esclusiva su questo modello e il

piccolo rigonfiamento nella parte alta che integra videocamera, microfoni e sensore del telecomando. La base ad arco, con finitura satinata, è realizzata nello stesso robusto materiale plastico usato già nelle staffe dello scorso anno ed è decisamente elegante, anche se ha il grosso difetto di non poter essere orientata. Il rigonfiamento nella parte alta invece stona leggermente: Sam-sung ha cercato di renderlo speculare con il rigonfiamento basso, quello con il logo animato, e questa era la solu-zione migliore ma non nascondiamo che avremmo preferito un design più pulito. Il pannello è rivestito da un fil-tro frontale lucido che rispetto al mo-dello precedente reagisce meglio ai

segue a pag. 26

riflessi della stanza: rispetto ai “vetri” di altri TV questo ES8000 garantisce un posizionamento più semplice. Ottima la dotazione: il telecomando base ha i tasti in gomma ben disposti e anche retroilluminati: sottile e leggero può essere usato senza troppi problemi an-che al buio grazie anche a tasti in rilie-vo che guidano le dita sulla superficie. Samsung in dotazione offre anche un nuovo tipo di telecomando, denomi-nato Smart Touch. E’ un telecomando molto innovativo, che permette di controllare tutte le funzioni del TV uti-lizzando un mix di tasti tradizionali e di gesture touch sul piccolo pad centrale. Al telecomando corrisponde anche una interfaccia a schermo dedicata per alcune ope-razioni comuni. Al contra-rio di molti telecomandi secondari lo Smart Touch, dopo averci fatto un po’ di pratica, si candida a diventare il telecomando principale, anche perché si può fare davvero tutto, anche navigare nella se-

zione “smart” del TV. Nella parte alta è inserito poi un piccolo microfono: per-mette di impartire a distanza comandi vocali all’ES8000 sostituendo di fatto il microfono inserito di fianco alla video-camera nella cornice. L’utilizzo del pad è molto simile a quello di un touchpad del notebook, sia come sensibilità sia come feeling: l’area è più ridotta ma il principio è lo stesso. Ricordiamo che al TV Samsung si possono collegare anche mouse e tastiera, quindi le pos-sibilità di controllo sono praticamente infinite. Nell’imballo del TV troviamo infine un piccolo tronco di cono scuro: è un IR Blaster, un trasmettitore di co-mandi IR che viene usato per control-

Samsung ES8000 - 2.899 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

9 10 9 7 10 8

Page 26: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.26

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TESTSamsung ES8000

segue da pag. 25

lare sorgenti esterne come blu-ray e decoder usando il telecomando Smart Touch. Funziona con quattro pile stilo, comunica con la TV tramite bluetooth e può essere configurato per controlla-re un numero praticamente infinito di dispositivi sul mercato.

Connessioni complete manca all’appello il DvB-T2Samsung torna sui suoi passi: l’azienda era stata la prima a lanciare sul merca-to una TV con connettori sottili e per ridurre gli spazi aveva fatto largo uso di adattatori vari. Ora, dopo un paio d’anni, si accorge che forse due o tre millimetri non fanno la differenza, soprattutto con una base larga, e tor-nano i vecchi spinotti RCA. Resta un solo adattatore, quello per la Scart, ma difficilmente verrà tirato fuori dalla sca-tola: collegare una scart a questa TV è un piccolo sacrilegio. Inutile dire che il retro del TV Samsung è completissimo: USB, HDMI, component, c’è proprio tutto. Le porte HDMI sono tre: una è compatibile DVI, una MHL e una ARC. Tre anche le porte USB, una enormità considerando che il Wi-Fi è integrato ma nel caso dell’ES8000 si possono collegare anche mouse e tastiere (pure Bluetooth). Una delle porte, con uscita da 1 ampere, può gestire hard disk da 2.5” autoalimentati. C’è la porta di rete,

c’è il component e il video composito su RCA e ci sono ingressi e uscite audio per tutti i gusti, uscita cuffie inclusa. Lo slot common interface è ricavato come sulle TV dallo scorso anno con un pic-colo adattatore da inserire sul pannello posteriore, previa rimozione di uno sticker, e lo stesso vale anche per l’Evo-lution Kit, il processore supplementare che sarà in vendita dal prossimo anno per aggiornare la sezione “smart” della TV aggiungendo nuove funzionalità. Dell’Evolution Kit ancora non si sa mol-to, ma sicuramente potrà aggiornare processore, memoria e sezione Smart TV: qualcuno ipotizza che possa essere usato per portare il DVB-T2 ma questo è strutturalmente impossibile. In ogni caso questa possibilità offerta da Sam-sung è lodevole, anche perché allunga il ciclo di vita del prodotto. Resta sem-pre da vedere, ma lo sapremo solo il prossimo anno, quanto costerà questa espansione.

Tante funzioni tutte da scoprire giorno per giornoUn TV come il Samsung ES8000 è or-mai composto al 50% dall’hardware e al 50% dal software. Samsung è proba-bilmente il produttore che più di tutti investe in continui aggiornamenti, proprio durante il nostro test sono usciti sul sito web di Samsung ben due update rispetto alla versione originale del TV che hanno velocizzato l’inter-faccia e apportato netti miglioramenti. Così come viene fatto con i driver di un computer, è bene periodicamente

controllare sul sito se ci sono novi-tà: la TV dispone di un sistema di aggiornamento automatico ma spesso l’update via rete arriva un po’ in ritardo ri-spetto alla reale disponibilità. Que-sto non vale ov-

viamente per la piattaforma Smart TV che si aggiorna ogni volta che si richia-ma con il tasto da telecomando o con la voce. Anche se il TV è “intelligente” a 360°, abbiamo diviso la sezione Smart in due pagine separate: affronteremo prima la parte legata all’interfaccia e alle funzionalità del TV e in seconda battuta quello legato invece a Smart Interaction, applicazioni, applicazioni premium e Smart TV vera e propria, ov-viamente con un focus sull’ecosistema e sulle possibilità offerte da questo TV quando “lavora” con altri prodotti Sam-sung. Partiamo con l’interfaccia utente: Samsung ha seguito la strada già trac-ciato lo scorso anno e ha leggermente ritoccato la home screen, anche se i cambiamenti non sono evidenti. La parte di “impostazioni” del TV passa in secondo piano come è giusto che sia: una volta quando si sceglieva “menu” sul telecomando a schermo appari-vano le impostazioni del televisore, oggi si preme “home” e ci si trova in un punto di partenza per poter gestire tutte le cose che il nostro Smart TV ci permette di fare. L’interfaccia è chiara e ben organizzata, con le “premium” App nella parte centrale e la finestra della TV Live o della sorgente selezionata sempre in evidenza. La sezione regola-zioni bene o male ricalca quella degli anni precedenti: ci sono opzioni in più per le nuove funzionalità, ad esempio la regolazione della videocamera e la regolazione del controllo vocale ma dal punto di vista audio e video ci tro-viamo di fronte ad una infinita serie di opzioni che permettono ogni tipo di modifica dei parametri di visione. L’unica nota da segnalare è che Sam-sung, ancora una volta, ha nascosto la modalità “game” nel menu generale. Attivando la modalità gaming si ot-tengono dei benefici sull’input lag, che scende a circa 15 - 20 ms. A seguire un video approfondito delle regolazioni rese possibili con il TV Samsung e dei menu di impostazione, incluso quelli “rapidi”. Samsung ha anche lavorato

benissimo lato Guida TV: l’utente può scegliere addirittura se usare la guida TV canali fornita da Samsung oppure quella gestita in collaborazione con il provider Rovi. Ovviamente con il “caos” italiano delle emittenti non possiamo aspettarci una EPG completa di tutti i canali settimanale come quella che c’è ad esempio su Sky, ma lo sforzo di Sam-sung per avvicinarsi a quella dell’emit-tente satellitare come completezza e rapidità è da apprezzare. Finiamo con le funzionalità AllShare Play: è il media player integrato nella nuova serie Sam-sung e nella sua versione Play è con-dito con salsa “cloud”. Riproduce ogni tipo di contenuto da chiavetta USB e può riprodurre file da un server di rete DLNA oppure da un computer sul quale viene installato un software dato da Samsung (ma può anche non servi-re se si usa la condivisione contenuti di Windows 7). Nelle due tabelle presenti qui sopra sono elencati i tipi di conte-nuti compatibili con il media player in-tegrato, divisi per audio e video. Come vediamo c’è tutto, anche il formato MVC per i contenuti 3D non side by side. La compatibilità con i files è sicura al 99%, ma in qualche caso se il bitrate è troppo alto e se il file ha qualcosa che al player non piace la visione potrebbe portare a qualche squadrettamento. In questo caso basta convertire il file in un formato più comune. Abbiamo comunque provato con moltissimi fi-les, sia DIVX che HD in vari formati e il player li ha riprodotti senza problemi. Ultima funzionalità presente nel TV è il PVR: è possibile ovviamente registrare

video

Guarda la nostra videoprova dell’interfaccia del Samsung ES8000

segue a pag. 27

Page 27: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.27

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TESTSamsung ES8000

segue da pag. 26

i programmi del TV ma Samsung va oltre: con un’ app che sarà disponibile tra un mese si potrà controllare il TV in remoto e programmare le registrazioni da smartphone. Se ci accorgiamo, fuo-ri casa, che in TV stanno trasmettendo qualcosa che vogliamo registrare, pos-siamo impartire il comando in remoto, a patto che il TV sia connesso. Questa funzionalità “smart” fa parte del pac-chetto Smart Ecosystem, ovvero un plus per chi, oltre al TV Samsung, ha anche un tablet o uno smartphone della gamma Galaxy compatibile.

Difficile chiedere di più a una piattaforma Smart TvLa parte “Smart “ è il vero cavallo di battaglia di Samsung per il 2012, che ha segmentato questa sezione in Smart Interaction, Smart Cloud, Smart Ecosystem e Smart Apps. Anche se un po’ tutte queste caratteristiche distin-guono Samsung dalla concorrenza, Smart Interaction è quella che più di tutte caratterizza questa serie ES nei modelli 7000 e 8000. Una videocamera posta sopra il TV infatti riconosce le persone, carica profili per-sonalizzati e usa il face de-tection e il body detection per controllare ad esem-pio la postura durante gli esercizi nelle applicazioni di fitness. La videoca-mera può essere usata anche per Skype, con un risparmio di circa 100 euro necessari per la videoca-mera esterna. Purtroppo, trattandosi di una microcamera senza sensori IR il suo funzionamento è lega-to all’illuminazione ambientale: in am-biente oscurato o parzialmente oscu-rato è inutilizzabile. Anche con la luce poi la sua qualità non è eccelsa, ma è più che sufficiente per una videochat in Skype. Della sezione Smart Interac-tion fanno parte anche il controllo vocale e gestuale. Il primo è decisa-mente più utile del secondo, perché con i microfoni integrati si possono

impartire una serie di comandi alla televisione. Non serve allenamento e il TV capisce benissimo l’italiano: basta salutarlo per far comparire nella parte bassa i comandi utilizzabili tra quelli più comuni. Il telecomando è più ra-pido e immediato, ma per accedere, spegnere la TV e per cambiare cana-le la voce può essere una validissima alternativa, soprattutto per gli anziani che fanno fatica ad alzarsi dal divano. Il controllo gestuale sfrutta la videoca-mera: serve un ambiente illuminato e si usa per navigare all’interno della sezione Smart TV: in questo caso però il telecomando con pad è più rapido e immediato. Una nota per il controllo vocale: non è possibile aggiungere nuove voci a quelle riconosciute dal sistema, ma non è escluso che questa possibilità venga data con un upda-te futuro del software. Passando allo Smart Ecosystem, Samsung oltre alla registrazione in remoto ha attivato anche il Second TV e la gestione del TV tramite smartphone. Scaricando una applicazione da Google Play per tablet Galaxy Tab 10.1” e 8.9” si può vedere via Wi-Fi la tv in un’altra stanza

usando il tuner del TV e la stessa cosa si può fare anche con il Galaxy S II. Sempre per tablet e smartphone c’è pure una applicazione che permette di usare la tastiera per chattare e na-vigare oppure per controllare i giochi sul TV con il giroscopio del dispositivo mobile. Purtroppo Samsung per man-tenere la sua logica ecosistema fa fun-zionare queste applicazioni solo sui suoi dispositivi, un vincolo più politico che tecnico. Prima di passare alla par-

te “applicazioni e browser” spendiamo qualche parola sul cloud. Se si possie-de una videocamera Wi-Fi Samsung e si scatta una foto, questa viene carica-ta in automatico sul cloud e dal cloud viene sincronizzata con il TV: Samsung ora usa SugarSync, 5GB di spazio per video e foto ma le cose potrebbero cambiare molto presto. Il 3 maggio

Samsung dovrebbe lanciare il suo cloud e quindi TV, Smartphone, Notebook e fotocame-re dovrebbero allinearsi sotto lo stesso sistema. Finiamo con la sezione applicazioni: rispetto allo scorso anno le differen-ze risiedono nel maggior numero di applicazioni in italiano e nelle tre Pre-mium App sviluppate da Samsung e destinate a famiglia, bambini e spor-

tivi. Non manca il browser, con Flash player integrato che si aggiorna da solo e compatibile HTML5. C’è da dire però una cosa sul browser: se nell’ot-tica di ecosistema possediamo anche un tablet Samsung, difficilmente use-remo il browser sulla TV, più immedia-to e semplice farlo con il tablet, anche perché il browser dell’ES8000 non è proprio velocissimo. Quest’anno oltre alle classiche apps ci sono anche tre applicazioni Premium: Family Story,

Fitness e Kids. Definirle App è ridutti-vo, perché come vedremo ognuna di queste è un piccolo mondo dentro la parte applicazioni. Family Story è un vero e proprio diario di famiglia da ge-stire usando smartphone e tablet: si possono lasciare note per gli altri fami-liari, si possono gestire gruppi di amici e caricare foto e appuntamenti. Una sorta di Facebook, ma sul TV è chiuso agli account Samsung. Kids è un por-tale per bambini: ci sono giochi, video e altre piccole cose: un orologio nella parte alta indica quanto tempo i bam-bini stanno davanti alla TV e i genitori possono controllare quello che hanno fatto. Poi c’è Fitness, una sorta di pale-stra che consiglia esercizi, tiene traccia dei progressi e propone video con modalità mirror per controllare se la postura del corpo è corretta. Purtrop-po queste applicazioni sono un po’ lente da caricare, e anche la navigazio-ne all’interno non è molto veloce. Il TV dispone di circa 1GB di memoria inte-grata per le applicazioni, ma Samsung per le sua applicazioni sfrutta molto lo streaming, quindi non dovrebbero esserci problemi di memoria. Ecco un video completo di tutte le funzionalità Smart TV del Samsung ES8000.

segue a pag. 28

video

Guarda la nostra videoprova delle funzioni Smart TV dell’ES8000

Page 28: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.28

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

Qualità di visione senza pecche impreziosita dall’ecosistema SamsungProcessore dual-core, Micro Dim-ming Ultimate e Ultra Clear Panel sono alcune delle caratteristiche presenti sul biglietto da visita del-l’ES8000 per quanto riguarda la resa video, anche se, e ormai l’abbiamo detto almeno 20 volte, è davvero difficile ottenere di più con la tec-nologia Edge LED. Dopo aver acceso questo ES8000 possiamo dire che è assolutamente impossibile non es-sere soddisfatti dalle prestazioni che riesce a esprimere: ottimo nero, co-lori saturi, eccellente nitidezza e un pannello che sembra offrire qualco-sa in più rispetto a quello dello scor-so anno come uniformità. Samsung non ha cambiato il pannello, ma probabilmente è migliorata di molto la linea produttiva e nell’esemplare che abbiamo provato, anche a luci totalmente spente, le variazioni di uniformità luminosa sono legate solo a quattro tenui baffi agli ango-li, nulla di allarmante e soprattutto una situazione che necessita di buio totale per essere evidente. Davanti agli occhi abbiamo quindi una TV migliorata ancora rispetto alla serie “D”, anche se forse la qualità video è la parte che di questo TV è stata meno rivoluzionata, anche perché non c’era poi molto da fare. L’unica modifica da parte di Samsung è in-fatti software: il microdimming, che già era presente sulla vecchia serie D8000, ora diventa “Ultimate” e, oltre ad analizzare il contrasto, analizza anche altri parametri. Ricordiamo che siamo di fronte ad un algoritmo software che ora, grazie al processo-re dual-core, riesce a gestire in tem-po reale molti più parametri e nel

TESTSamsung ES8000

segue da pag. 27

tempo riuscirà a migliorare ancora. Si potrebbe fare un paragone con Ado-be Premiere: più il computer diventa potente più effetti possiamo appli-care in tempo reale alla nostra clip. Il TV richiede i classici aggiustamenti di base, ma dopo aver regolato for-mato immagine (di default infatti c’è l’overscan) la retroilluminazione e i classici parametri di nitidezza, contrasto e luminosità ci troviamo di fronte ad un’immagine dinamica, dotata di un’ottima naturalezza e con un livello del nero tra i più bassi della sua categoria. Difficile fare paragoni con altri TV di prima fascia: siamo a livelli di eccellenza. Samsung man-tiene ottime performance anche nel processore video: deinterlacer e scaler lavorano davvero bene e qual-che piccola incertezza che avevamo avvertito alla prima accensione sva-nisce con l’ultimo aggiornamento. Come sempre Samsung dispone di sistema di motion interpolation per eliminare le scie e migliorare la niti-dezza delle immagini veloci: il siste-ma funziona benissimo, è persona-lizzabile dall’utente su diversi livelli e può portare, se ben regolato, ad un miglioramento dei dettagli senza il classico effetto “telenovela”. Abbia-

mo provato diversi spezzoni da Blu-ray e in tutti i casi non

possiamo che rite-nerci pienamente

soddisfatti: an-che se non è

così evidente un piccolo m i g l i o r a -mento ri-spetto alla

serie D del-

lo scorso anno c’è, e solo questo do-vrebbe bastare per dire che la ES8000 è una signor TV. Samsung come sempre ha lavorato anche in ambi-to 3D: nella confezione ci sono due paia di occhiali attivi bluetooth leg-geri e pratici. Difficile dire se anche la resa tridimensionale sia migliorata : il crosstalk già era ridotto al minimo e la resa visiva è davvero molto buona, con un ottimo nero, dettagli perfetti e una profondità davvero esem-plare. Chi non dispone di un player 3D può usare i filmati presenti nella sezione dedicata Explore 3D (sono in streaming): sono di qualità eccel-sa e sono fatti apposta per mettere in evidenza le potenzialità del TV. Come previsto l’ES8000 si conferma un TV eccellente sotto ogni punto di vista, ma quest’anno la concorrenza è agguerrita. Dal punto di vista del-la pura visione infatti difficile dire se questo Samsung si vede meglio di un Sony o di un LG o di uno dei nuo-vi LED Panasonic: quello che fa la dif-ferenza è una taratura perfetta e non

tutti dispongono degli strumenti e della manualità necessaria per farla. In condizioni normali l’utente potrà godere in tutte le situazioni di un TV che lo soddisfa al 100% e lo fa senti-re felice del soldi spesi. La scelta di Samsung però diventa obbligata se si possiede già uno smartphone o un tablet Samsung, perché quello che l’integrazione tra prodotti Sam-sung offre è qualcosa che non si può ottenere con altri brand. Al di la del controllo vocale e del controllo ge-stuale la possibilità di vedere la tv sul tablet, di programmare le registra-zioni in remoto e di usare lo smar-tphone come pad di gioco sono funzioni davvero utili, un po’ come la possibilità se si possiede una fo-tocamera Samsung di vedere sul TV le foto scattate senza trasferire files o collegare i prodotti, tutto tramite cloud. Samsung in questo sta se-guendo quello che già da tempo ha fatto Apple: un ecosistema che fide-lizzerà il consumatore e che lo terrà vincolato all’universo Samsung.

Page 29: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

Ecco come i Maroon 5 ascoltano i Maroon 5

© 2011 HARMAN International Industries, Incorporated. Tutti i diritti riservati. JBL è un marchio di HARMAN International Industries, Incorporated, registrato negli Stati Uniti e/o in altri paesi. JBL OnBeat, Atlas e Hear the truth sono marchi di HARMAN International Industries, Incorporated. Il marchio Bluetooth® ed il rispettivo logo sono marchi registrati e di proprietà di Bluetooth SIG, Inc., e tali marchi vengono utilizzati da parte di HARMAN International Industries, Incorporated, su licenza. iPad è un marchio di Apple Inc., registrato negli Stati Uniti ed in altri paesi. iPad non è incluso. Funzionalità, specifiche e aspetto sono soggetti a modifica senza preavviso.

Un suono potente che riempie di musica ogni stanza, con bassi ricchi e dettagli precisi.La nuova serie JBL OnBeat™ offre un audio ad alta fedeltà con tecnologie innovative come il doppio woofer per i bassi Atlas™ e la connettività wireless Bluetooth®— e reinventa il concetto di docking. D’ora in poi, ovunque tu sarai, potrai ascoltare la musica dei tuoi gruppi preferiti nello stesso modo in cui lo fanno loro. Scopri di più su jbl.com/onbeat

Page 30: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.30

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TEST / Display HD extra large, CPU sulla carta al top, Android 4.0: l’ultimo HTC sembra un prodotto difficile da mettere in crisi

hTC One X: in prova il miglior android del momentoHTC sfodera uno smartphone con display da 4.7 pollici e processore quad-core Tegra 3, che lo rendono uno dei migliori smartphone oggi disponibili

di P. Centofanti

l l successo dell’iPhone è frutto di una “semplice” formula: la perfetta integrazione tra design, software

ed esperienza di utilizzo. Per riagguan-tare un mercato che nel 2011 non ha dato grossissime soddisfazioni ad HTC, l’azienda taiwanese ha ripensato la sua gamma “premium” di smartphone pro-prio seguendo questa ricetta. Perché l’HTC One X, che abbiamo provato, è uno dei migliori smartphone Android oggi sul mercato da questo punto di vista: un design curato nei particolari e con un’attenta scelta dei materiali, una nuova interfaccia ridisegnata sul-l’ossatura di Ice Cream Sandwich con più attenzione all’esperienza d’uso complessiva. Il tutto con un hardware di tutto rispetto: CPU NVIDIA Tegra 3, fotocamera da 8 Megapixel, display con risoluzione “retina” da 4.7 pollici, connettività HSPA+. Lo abbiamo pro-vato con soddisfazione.

Super display con risoluzione HDL’HTC One X è a livello di design uno dei prodotti più belli che l’azienda ab-bia mai sfornato. Il telefono è costituito da un unico blocco di policarbonato e vanta una cura per i dettagli davvero notevole. La superificie del guscio è satinata nella parte posteriore nella ridottissima cornice frontale e per-fettamente levigata sui bordi, con un design leggermente curvo. L’ergono-mia è ottima, la superficie molto pia-cevole al tatto e nonostante le gene-rose dimensioni il telefono è davvero leggero. L’One X è disponibile in due colorazioni, in un elegantissimo bian-co e in un più anonimo grigio come la versione giunta in redazione. La cura si nota nei precisissimi micro-fori dei due altoparlanti, con il piccolissimo LED che indica lo stato del telefono incastonato in uno di quelli sul fron-tale. Il fiore all’occhiello è costituito dal

vetro che riveste il display, a goccia e che fa sembrare le immagini quasi dipinte sulla superficie del vetro. Lo schermo è un LCD con risoluzione di 1280x720 pixel, che su uno schermo da 4.7 pollici si traduce in una densità di pixel di circa 312 punti per pollici, in pratica quanto il celeberrimo retina display dell’iPhone 4S. Pur essendo basato su Ice Cream Sandwich, HTC ha optato comunque per mantene-re almeno tre tasti funzione: indietro, home, mentre il tasto menù è stato sostituito con quello di selezione delle applicazioni recenti, come sui tablet. Il nuovo design segna anche una netta rottura rispetto al passato per quanto riguarda aspetti come le connessioni e la batteria. Seguendo altri produttori come Apple e Nokia, anche con One X non è possibile sostituire la batteria, la SIM è del tipo micro SIM (lo slot è ap-pena sotto il tasto di blocco schermo), non c’è più lo slot per le card microSD e oltre alle cuffie troviamo la porta mi-croUSB/MHL, che può quindi anche essere utilizzata come uscita HDMI. L’unica perplessità a livello di design è costituita dalla posizione della fotoca-mera sul retro, con l’obiettivo estrema-mente esposto a urti con possibilità di rigare il vetro di protezione. Sotto il “cofano” troviamo, invece, come è noto il nuovo processore di NVIDIA Tegra 3 a 1.5 GHz con 1 GB di RAM. Oltre alla classica dotazione ormai standard di sensori, vale la pena sottolineare come One X integri la tecnologia di comun-ciazione NFC e supporti la funzionalità Android Beam introdotta dal team Android in Ice Cream Sandwich. Oltre ad accedere alle future applicazioni dell’NFC, è così già possibile scambia-re file semplicemente accostando due dispositivi Android 4.0 abilitati. In più come tutta la gamma HTC One, anche l’X integra l’elaborazione audio stu-diata per l’accoppiamento alle cuffie Beats Audio.

segue a pag. 31

Buone le app preinstallate, mail non ottimizzata per lo schermoCon la nuova gamma One, HTC lancia anche una nuova versione dell’inter-faccia HTC Sense. Con Sense 4.0, HTC rivede sensibilmente il design lavoran-do sulla base di Ice Cream Sandwich. La schermata di blocco è molto simile alla versione precedente, con la pos-sibilità di personalizzare le scorciatoie alle funzioni a cui si vuole accedere con il telefono bloccato. I widget rimango-no più o meno quelli che abbiamo già conosciuto sugli ultimi modelli, ma il launcher ha un design più tradizionale, abbiamo la possibilità di creare delle cartelle sulle homescreen e trovia-mo alcune novità molto interessanti, come Music Hub: si tratta di una nuo-

va sezione interamente dedicata alle applicazioni per la ripro-duzione della musica e ai brani presenti sul telefono.

Pre-installato troviamo lo store 7digital per l’acquisto di brani in formato MP3 direttamente dal telefono, Sound-hound e l’applicazione per l’ascolto delle webradio TuneIn Radio. Ma an-che le altre applicazioni scaricate dal market vengono automaticamente aggiunte in questa sezione. In più la modalità Beats Audio è disponibile con tutte le applicazioni audio. Come al solito, anche in questo caso, oltre all’app ufficiale di Gmail, troviamo un altro client di posta elettronica per tutti gli altri provider, piuttosto semplice ma completo, e con supporto multi-ac-count. Il rendering delle mail in HTML non è ottimizzato per le dimensioni dello schermo in entrambi i casi con il risultato che non si riesce a visualizzare interamente il contenuto in una sola schermata, solo una piccola seccatura certo, ma con uno schermo così gran-de è un peccato non poterlo sfruttare al meglio. L’altra novità è contraddi-stinta dall’integrazione con Dropbox. Non troviamo solo l’app pre-installata (con la quale possiamo anche abilitare il caricamento automatico delle foto e

hTC One X - 699 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

9 9 9 7 9 7

Page 31: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.31

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TESThTC One X

segue da pag. 30

dei video realizzati con la fotocamera dello smartphone) ma possiamo acce-dere ai documenti presenti nel servizio cloud direttamente nei menù conte-stuali di HTC Sense, come nella galleria foto/video, nel lettore di PDF o ancora in Polaris Office. La stessa possibilità è offerta anche per il servizio SkyDrive di Microsoft, ma grazie alla partnership con Dropbox, registrandoci da HTC Sense avremo diritto a ben 25 GB di spazio cloud gratuito (completando però alcune task indicate sul sito).

Fotocamera convincente e ricca di regolazioni, meno i videoLa maggior parte delle novità di HTC Sense riguardano la fotocamera e qui HTC ha fatto davvero un ottimo lavo-ro, considerando che quello del com-parto foto/video è sempre stato uno

dei “talloni di Achille” della passata gam-ma. Qui troviamo una buona fotocamera con sensore da 8 Me-gapixel con obiettivo da 28 mm e apertura F2.0, insieme a tante pratiche funzionalità. Innanzitutto sparisce il selettore foto/video e in ogni istante è possibile scattare foto o iniziare a registrare un video con i due tasti sempre presenti. In più mentre filmia-mo possiamo anche contemporaneamen-

te scattare delle fotografie (funzione disponibile anche mentre si riprodu-cono i filmati per esportare dei foto-grammi). Poi ci sono funzioni come lo scatto a raffica con selezione delle mi-gliori immagini, HDR e una selezione di filtri selezionabili direttamente dalla finestra di scatto alla Instagram. Insom-ma si tratta di un’applicazione davvero completa a cui si aggiungono le clas-siche impostazioni offerte da Android come la regolazione del bilaciamento del bianco o degli ISO. Di seguito alcu-ne foto di sample oltre a due test con HDR OFF e HDR ON.

Come si nota, la resa della fotocamera è piuttosto buona: c’è un po’ di rumore video anche nelle migliori condizioni di luminosità ma il livello di dettaglio e l’equilibrio cromatico sono convin-centi. Decisamente veloce poi l’ac-cesso alla fotocamera direttamente dalla schermata di blocco: un paio di secondi al massimo se non abbiamo

aperto di recente la fotocamera, quasi immediato se è tra le applicazioni re-centi. Un po’ meno convincente la resa video, di cui proponiamo un sample qui. Abbiamo rilevato una fluidità non perfetta, un livello di dettaglio così e così e soprattutto qualche artefatto di compressione di troppo.

Fluido ma non impeccabileFin dai primi minuti di utilizzo la prima cosa che colpisce dell’HTC One X è lo schermo. Innanzitutto la risoluzione di 720p su 4.7 pollici di diagonale fa il suo effetto, al pari del celeberrimo retina display introdotto sull’iPhone 4 e di fatti l’effetto è il medesimo. In secondo luogo il vetro leggermente a goccia fa sì che le immagini appaiano quasi disegnate sulla superficie, un effetto davvero molto piacevole e che dà ancora di più la sensazione di toc-care l’interfaccia. I colori appaiono fin da subito estremamente saturi e bril-lanti. Il display è di tipo LCD ma l’im-pressione è che HTC abbia voluto in-tenzionalmente spingere al massimo la saturazione per avvicinarsi a quella di uno schermo OLED. Il problema è che se in generale con gli elementi dell’interfaccia o i videogiochi il truc-chetto funziona bene e le immagini colpiscono, nel caso delle fotografie i colori appaiono un po’ forzati, specie

nel caso dei toni della pelle, sul verde e il giallo, davvero molto carichi. Per il resto non abbia-mo altro da rilevare: il contrasto è ottimo, il livello di luminosità molto buono con una leggibi-lità ottimale anche all’esterno e la definizione semplicemente eccellente. Una volta sbloccato lo schermo, l’HTC One X dà su-bito prova di essere uno smart-phone reattivo e scattante. L’interfaccia grafica è davvero fluida in ogni sua animazione ed elemento. A seconda dei widget installati può capitare qualche lieve rallentamento passando da una home screen all’altra, ma in generale la sen-

sazione è di utilizzare una macchina ben oliata. Il passaggio da un’appli-cazione all’altra con il nuovo menù e il tasto funzione apposito, è decisa-mente veloce, efficace, in una parola comodo. Il browser è sicuramente veloce nel caricamento delle pagine e nel rendering, anche se scorrendo le pagine con le dita una certa sensazio-

ne di lag continua a persistere; lo scrol-ling ha un effetto “inerziale” che non abbiamo apprezzato fino in fondo. Nel complesso è molto più convincente la beta di Chrome (comunque più in-stabile) da poco disponibile anche sul Play Store nostrano, solo per i dispo-sitivi Ice Cream Sandwich. La resa del processore Tegra 3 si fa sentire subito in applicazioni come i videogiochi. I titoli ottimizzati disponibili in Tegra Zone sono decisamente spettacolari e di livello console portatile ormai. Sha-dowGun è un FPS fluidissimo e con effetti davvero spettacolari, anche se a dire il vero parecchio instabile, visto che siamo incappati in crash piutto-sto frequenti. Per quanto riguarda la riproduzione video, il telefono accetta anche filmati in HD a 1080p ma con una resa non sempre fluida e senza supporto per l’audio Dolby Digital. Per quanto riguarda la funzionalità Beats Audio questa si attiva unicamente

collegando delle cuffie dello stesso marchio. Si tratta di un’elaborazione audio che offre un po’ più di spinta in termini di dinamica e basse frequenze, ma da qui a parlare di poter “ascolta-re la musica come gli artisti l’hanno pensata” francamente ce ne passa. Veniamo ora ai punti dolenti di questo HTC One X, ovvero l’autonomia della batteria. Con un uso normale si rischia di prosciugarla davvero in poche ore con difficoltà ad arrivare a sera. HTC ha rilasciato nel momento in cui scrivia-mo un aggiornamento che dovrebbe risolvere questi primi problemi. Ovvia-mente la durata della batteria risente soprattutto dalla quantità di servizi che accedono in continuazione alla rete in background e dalla frequenza dell’uti-lizzo dei giochi, ma la sensazione è che sia soprattutto il display a consumare parecchio. D’altra parte è davvero lu-minoso e l’aggiornamento migliora l’algoritmo di regolazione automatica della retroilluminazione. Prossima-mente verificheremo i miglioramenti da questo punto di vista.

video

Guarda la nostra videoprova dell’hTC One X

Page 32: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.32

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TEST / Il nuovo Blu-ray Panasonic sfoggia ottime prestazioni audio/video e una forte predisposizione al network streaming

lettore Blu-ray Panasonic BDT-320, la nostra provaAbbiamo provato uno degli ultimi lettori Blu-ray Panasonic che, oltre ai dischi fisici, è un ottimo network player DLNA e ha un telecomando con touchpad

di R. Faggiano

h a ancora senso provare un lettore Blu-ray? Dipende da-gli oggetti e per questo Pa-

nasonic abbiamo fatto un’eccezione perché la lettura dei Blu-ray è solo una delle molte funzioni disponibili. Prima di tutto è un network player con DLNA via cavo o Wi-Fi, ha una presa USB per archivi portatili, l’in-gresso per le card SD, le funzioni Viera Connect per contenuti inter-net e ha prestazioni audio e video che dovrebbero essere al top della categoria. Inoltre il prezzo di 250 euro al momento del lancio potreb-be presto scendere.

Un lettore Blu-ray con spiccate doti da network playerNella nuova gamma di Blu-ray Pa-nasonic, il BDT-320 si pone sul se-condo gradino, subito sotto il top di gamma 500. La linea è molto ele-gante e ultrasottile con bordi sfug-genti come impone l’ultima moda, la meccanica di caricamento è mo-torizzata per evitare il solito cassetto e il display è ridotto ai minimi termi-ni per mancanza di spazio. Sul fron-tale anche un sensore di presenza per chi vuole risparmiare anche in stand-by: l’apparecchio si accende non appena si avvicina una mano alla fessura dei dischi op-pure si apre lo sportellino ribaltabile. Per segnalare l’accensione c’è una vi-stosa illuminazione blu al centro del frontale. Tra le molte sorgenti accessibili dal web non mancano le applicazioni Viera Con-nect, purtroppo però i contenuti per l’Italia sono pochissimi e non si può navigare liberamente con un web browser.

Efficace il telecomando touch Uno dei protagonisti del-la nuova gamma di lettori BD Panasonic è il teleco-mando con pad, cioè un pannello sensibile che so-stituisce buona parte dei

soliti tasti numerici e di movimento tra i menu. In effetti va utilizzato più come lo schermo touch di uno smartphone, con precisi movimenti delle dita per svolgere praticamente ogni operazione. All’inizio è imba-razzante perché non si sa cosa fare, ma poi si prende la mano (anzi, il dito) e tutto si svolge in modo ra-pido e intuitivo: un tocco al centro per avviare o sospendere la riprodu-zione e confermare una scelta, un tocco da destra a sinistra per avan-zare di un capitolo e così via. I tocchi devono essere rapidi e precisi però, altrimenti il comando non coglie i nostri desideri. Certo non è la scelta migliore per i poco pratici di tecno-logia, e in questo forse Panasonic ha azzardato qualcosa, dato che in negozio il telecomando non è mai in vista. Volendo si può premere il tasto Keys per far apparire un tastie-rino virtuale, ma poi bisogna sem-pre cliccarci sopra tramite il pad. Gli interessati quindi devono cercare di provare il telecomando prima del-l’acquisto, altrimenti meglio sceglie-re il modello inferiore 220 che ha un telecomando tradizionale e caratte-ristiche molto simili (e costa anche meno). Volendo è disponibile un’ap-plicazione per smartphone Apple e Android che in pratica trasforma lo schermo del cellulare nel pad del

telecomando, sfrut-tando la connes-sione Wi-Fi: pratico, ma forse si poteva sfruttare meglio per le funzioni che non necessitano dello schermo TV.

Collegamenti ok, abbastanza completi i menùIl pannello poste-riore ospita l’uscita HDMI, il terzetto di uscite audio/video analogiche, l’uscita audio digitale otti-ca, la presa di rete Ethernet e anche una presa USB dedi-cata a un’eventuale webcam opzionale

segue a pag. 33

dedicata ai servizi Skype. Altre con-nessioni sono sul frontale, nascoste dietro uno sportellino ribaltabile. Qui troviamo una presa USB per chiavette di memoria e lo slot per card SD. Insomma, quanto basta per le esigenze più comuni, prati-camente mancano solo le uscite audio analogiche multicanale che sono riservate al top di gamma BDT-500. Grafica modesta ma chiara per le numerose opzioni disponibili. L’utente medio ignorerà questa se-zione e comunque otterrà buone prestazioni ma è sempre meglio ap-profondire il discorso sulle esigenze personali. Ridondanti le regolazioni video, utili magari per chi ha un TV non molto dotato in questo senso, ma i più esperti potranno regolare su misura l’uscita video. Completa anche la sezione 3D con l’opzione di trasformazione del 2D in 3D, tutto in genere però già previsto sui TV con 3D e quindi non strettamente ne-cessario. Curiosamente esagerato il menù audio, con addirittura otto va-rianti sonore, utili per gli appassio-nati ma dalla difficile interpretazio-ne pratica (basterà citare un “suono denso”) e soprattutto impossibili da regolare una tantum, a meno che non si voglia impostare la voce più opportuna per ogni disco. C’è anche

Panasonic BDT-320 - 249 EURO

Quality Longevity Design Simplicity D-Factor Value

8 8 8 7 8 9

Page 33: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.33

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

la funzione che spegne la sezione video quando si ascolta un CD o un contenuto audio da network.

Riproduzione Blu-ray senza pecche e buona versatilitàSuperata la già citata prima fase di imbarazzo nell’uso dello speciale telecomando, va citata la rumoro-sità del meccanismo motorizzato di caricamento dischi, che parte a ogni accensione. Durante l’uso però la meccanica diventa estrema-mente silenziosa. La prova di com-patibilità dei formati multimediali da sorgente esterna ha avuto alti e bassi: si possono riprodurre file Flac a 96 kHz da una chiavetta USB o da rete cablata, ma poi il lettore si

impunta su comuni immagini Jpeg di normale risoluzione. Bene anche gli MKV su chiavetta, mentre qual-che WMV può risultare indigesto. La musica in MP3 può sfruttare anche un’apposita voce del menù audio per migliorare la resa sonora, però se poi si passa a un Flac bisogna togliere l’opzione: non era meglio prevedere l’avvio automatico della correzione per gli MP3? Molto bene invece i Flac a 44 kHz su chiavetta USB mentre i 96 kHz hanno qual-

TESTPanasonic BDT-320

segue da pag. 32

che disturbo a scatti. In generale è meglio evitare il collegamento Wi-Fi, con il quale si può riprodur-re tranquillamente solo musica in MP3 e file Jpeg non molto grandi. La qualità delle immagini è ottima in ogni occasione, dal Blu-ray al DVD upscalato, sempre ricordando che in effetti stiamo verificando più la capacità del televisore. L’audio analogico in uscita è altrettanto buono, anzi ottimo già rimanendo nella situazione standard delle im-

postazioni, sia da dischi fisici che dal network. Ottima anche la ripro-duzione di MP3 e Flac. La qualità sonora si avvicina molto a quella di lettori solamente audio con prezzo di listino almeno triplo. Considerati prezzo e prestazioni questo lettore Blu-ray, oltre a svolgere egregia-mente il suo lavoro primario, ci è sembrato un’ottima alternativa ai tanti network player di nomi altiso-nanti del settore audio, che spesso sono pure molto meno versatili.

Sul retro c’è tutto quel che serve: hDmI, RCa analogiche, digitale ottica, Ethernet e USB.

GamE & mOVIE / Sono ben 51 le auto di Maranello riprodotte nel prossimo Test Drive

alla guida dei bolidi Ferrari con Test DriveA giugno uscirà Ferrari Racing Legends, l’ultimo capitolo della serie Test Drive tutto dedicato al cavallino rampante

di P. Centofanti

P ilotare non una ma 51 delle Fer-rari che hanno segnato 70 anni di storia automobilistica, dalle

leggendarie Ferrari classiche alle mo-derne GT passando per le Formula 1. Questo è l’obiettivo di Test Drive: Ferrari Racing Legends, che come il titolo lascia ben immaginare, si tratta di un capitolo della longeva serie di gare automobilistiche, interamente dedicato alla casa di Maranello. Il videogioco, prodotto da Bigben Interactive e sviluppato dagli Slightly Mad Studios, che uscirà l’8 giugno su PC, Xbox 360 e PS3, permet-terà nella modalità campagna di ripercorrere la storia della Ferrari gareggiando con auto storiche su altrettanto leggen-dari circuiti dagli esordi fino ai giorni nostri. Test Drive prevede oltre alla modalità campagna (necessari per sbloccare i 36 circuiti europei e americani)

diverse modalità di gioco, gare velo-ci e sfide online fino a 8 giocatori, e diversi tipi di gare: rally, GT e Formula 1. Ferrari Racing Legends, da quanto abbiamo potuto vedere alla presen-tazione, è più vicino a un titolo arcade che simulativo: non è possibile gesti-re l’assetto dell’automobile (i controlli possono però venire customizzati con grande precisione) e l’unica variabile

GamE & mOVIEGiochi in qualità console dentro FacebookGaikai, il servizio che permette di giocare ai migliori videogiochi da server remoti attraverso Internet senza installarli, ha lanciato ora un’app in beta per Facebook. In sostanza sarà possibile giocare a titoli con qualità PC e console di-rettamente dalle pagine del social network all’interno del browser. Il servizio è già disponibile in versione beta gratuita e può essere provato con titoli come The Witcher 2 - Assassins of Kings e Sniper - Ghost Warrior. Gaikai per Facebook può essere provato all’indirizzo https://apps.facebook.com/gaikai-games/

durante le gare - e solo in modalità campagna -, è quella del consumo di benzina, ma è comunque dotato di un dettagliato modello fisico. Un aspetto interessante della campagna storica è poter osservare l’evoluzione nel tempo dei vari circuiti. Tutti i 51 modelli di Ferrari sono stati invece ricreati con grande fedeltà con la col-laborazione di Ferrari.

Page 34: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.34

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TEST / Un paio di cuffie sulla cresta dell’onda e un gruppo di contendenti: le Beats Studio di Monster meritano questo credito?

Super comparativa cuffie: Beats Studio contro tuttiUna cuffia di gran moda e di gran prezzo è davvero migliore delle altre? Abbiamo confrontato la Beats Studio con alcune delle migliori alternative in commercio

di R. Faggiano

l e vediamo in testa a tutti i vip, calciatori, attori, protagonisti dello sport e dello spettacolo:

le cuffie Beats, realizzate da Monster con la collaborazione del Dr.Dre sono diventate oggetto di culto e ambitissi-me da quanti vogliono farsi notare in pubblico e ottenere la migliore qualità sonora. I prezzi però sono molto eleva-ti e abbiamo voluto verificare se tanta gloria è meritata oppure solo un feno-meno di moda e imitazione. Per il test abbiamo scelto il modello Studio, il più prestigioso e con il sistema di riduzio-ne attivo del rumore ambientale; con i suoi 299 euro di listino è anche uno dei modelli più costosi in assoluto. Come avversari di questo confronto abbiamo selezionato altri modelli di pari rango, non solo per prezzo o per la capacità di diventare oggetti di culto ma anche per l’importanza del marchio. La Sen-nheiser HD 25 Adidas unisce il marchio tra i più storici e prestigiosi con la fini-tura sportiva del marchio di abbiglia-mento. La House of Marley TTR Destiny è il top di gamma di una nuova azien-da che si ispira al mitico cantante gia-maicano. La AKG K450 si impone per il suo storico marchio e il suo aspetto economico può essere un buon moti-vo di scelta per chi, viceversa dagli altri marchi, non vuole farsi notare. Tutte le cuffie sono state democraticamente ascoltate con un iPod Touch.

Beats Studio, una fama ampiamente meritataCuriosi e scettici ci avviciniamo a questo oggetto di culto, in vendita a 300 euro e giuntoci in una vistosa finitura rossa.

Basta togliere l’oggetto dalla confezio-ne per iniziare a toglierci lo scetticismo: ogni dettaglio è curato nei minimi par-ticolari, dai materiali impiegati al dop-pio cavo in dotazione (quello standard in colore rosso come la cuffia e quello nero per iPhone con interruttore), dallo snodo per ripiegare la cuffia al conteni-tore da viaggio in materiale rigido. Pri-ma di iniziare l’ascolto bisogna inserire le pile del sistema di soppressione del rumore in un padiglione e accendere la cuffia. I cuscinetti dei padiglioni sono morbidissimi e l’archetto si adatta per-fettamente alla testa, in pratica si ha la

piacevole sensazione di non avere pro-prio nulla in testa, nonostante la cuffia sia saldissima al suo posto. Certamente non sono cuffie con le quali andarsene in metropolitana in periferia (almeno se tenete alla vostra incolumità) ma si può tranquillamente camminare senza alcun rischio che si sposti. La riduzione del rumore è notevole ma non totale, in modo da lasciare la percezione di ciò che avviene intorno a noi. La qua-lità musicale è eccellente, non serve alzare molto il volume per apprezzare dinamica e precisione, la gamma bas-sa è profonda ma mai rimbombante o fastidiosa. Difficile trovare punti deboli perché anche le voci e la gamma acuta

segue a pag. 35

non deludono, con otti-mo dettaglio e profondità ma senza mai sconfinare

nello squillante. Nessun problema di sensibilità anche con

riproduttori portatili, si raggiungono pressioni sonore più che adeguate con il volume dell’iPod a 3/4.

House of Marley TTR Destiny bella ma pesanteLa House of Marley è una marca nuo-

va di zecca che si ispira al carisma dell’indimenticabile Bob Marley: ecco allora il motivo colorato della ban-diera giamaicana in ogni particolare e l’utilizzo di materiali naturali come stoffa, pelle, legno e metallo. Inoltre ogni prodotto venduto determina un piccolo contributo a un fondo di dife-sa dell’ambiente. La TTR Destiny (300 euro) è il top di gamma e ha dimen-sioni molto importanti, non possiamo proprio definirla una cuffia da passeg-gio; in dotazione una bella custodia da viaggio in pelle e stoffa, il doppio cavo rivestito in tessuto nelle versioni con e senza interruttore telefonico e l’adattatore jack/minijack. L’utilizzo di materiali naturali e il sistema di ridu-zione del rumore incrementano ulte-riormente il peso e la cuffia diventa decisamente pesante sulla testa, non fastidiosa ma non ci si può dimentica-re di averla addosso. Anche qui il siste-ma di riduzione del rumore impone di inserire due pile e accendere la cuffia prima dell’utilizzo. L’ascolto ci porta su livelli di qualità adeguati al prezzo di listino, prestazioni musicali degne di nota con ogni genere musicale e nes-sun eccesso in gamma bassa. Quindi adatta ad ascoltare il leggendario reg-gae di Marley ma senza disdegnare musica più tranquilla o brani di can-tautori. L’isolamento dai rumori ester-ni è notevole ma senza arrivare alla

totale esclusione dal mondo. La sen-sibilità è nella media della categoria e non ci sono problemi nel raggiunge-re elevate pressioni sonore anche con riproduttori portatili. Un’ottima cuffia che però vediamo meglio nei confini domestici, a meno che non vogliate proprio farvi notare.

AKG K450, discreta e degnadel suo nomeQuesta cuffia del noto marchio au-striaco è una valida alternativa per chi cerca una cuffia di grandi prestazioni ma che non si fa notare e può tran-quillamente accompagnarci in una passeggiata o durante i trasferimenti quotidiani casa-lavoro. D’altra parte chi cerca oggetti più vistosi può rivol-gersi alla serie Quincy Jones rifinita in verde brillante. Della discrezione se ne giova anche il prezzo, più contenuto rispetto ai concorrenti di questo con-fronto: 121 euro sembrano sfavorire questa cuffia nel nostro confronto, ma vedremo che è solo un piacevole aspetto del prodotto. In dotazione comunque troviamo una comoda custodia rigida di minimo ingombro (la cuffia è ripiegabile), due cavi di di-versa lunghezza (ma eccessivamente sottili) e l’adattatore jack/minijack. La K450 si indossa con la massima liber-tà e rimane ben salda sulla testa no-nostante i padiglioni non circondino completamente l’orecchio. L’impres-sione di solidità è notevole e gli snodi dei padiglioni non sembrano temere gli strapazzi quotidiani. L’isolamen-to dall’esterno è minimo ma se ci si muove all’aperto la cosa ha i suoi van-taggi pratici in caso di pericolo. La resa

musicale è da vera AKG, un marchio che da sempre è nella dotazione dei migliori studi di registrazione: quindi possiamo ascoltare musica senza ec-

Page 35: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.35

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

cessi ma anche completa di tutta la ri-sposta in frequenza necessaria, suoni veloci e dinamici che forse perdono qualcosa nella gamma più profonda ma non tolgono nulla alle voci e al dettaglio degli strumenti. Elevata la sensibilità. La K450 non stanca mai grazie al minimo peso sulla testa e alla modesta pressione sulle orecchie, sta a voi alimentarla con musica che non stanchi le orecchie per la sua po-chezza.

Sennheiser Adidas HD25 IInon solo per runnerUna collaborazione perfetta tra mar-chi molto importanti, se non primari, dei rispettivi settori. Il risultato è che

ognuna delle due parti ha messo la propria esperienza per ottenere i massimi risultati. Tra le molte cuffie disponibili con il doppio marchio ab-biamo scelto la più prestigiosa, con un prezzo (302 euro) che può lasciare perplessi al primo sguardo, e ancora più perplessi a uno sguardo appro-fondito. In effetti la HD25II sembra una buona cuffia e nulla di più, con l’utilizzo di materiali alquanto spar-tani almeno nell’involucro. Di sicuro queste cuffie non temono acqua e sudore ma in quanto alla resistenza agli strapazzi di un runner non met-teremmo la mano sul fuoco. In par-ticolare gli snodi dei padiglioni non sembrano indistruttibili, così come l’archetto sdoppiato per un miglio-re appoggio sul capo. Molto esposti

anche i cavi che intral-ceranno facilmente oc-chiali da vista e da sole. In compenso il comfort è totale e la sensazione di fermezza sul capo non è in discussione. Da segnalare il cavo con terminale robusto e an-golato per guadagnare

TESTComparativa cuffie

segue da pag. 34 spazio nelle tasche e la lodevole do-tazione di una coppia di padiglioni di ricambio di colore bianco; modesto invece il sacchetto di tessuto per riporre la cuffia. Le prestazioni mu-sicali sono in linea con il marchio, cioè rigorose e poco inclini all’effetto. Probabilmente il pubblico si aspet-terebbe un suono più moderno e giovanile, invece questa Sennheiser ricorda da vicino le sorelle studiate per gli studi di registrazione. La gam-ma bassa è quasi contenuta e non piacerà ai più giovani, il resto delle frequenze è invece molto più accu-rato e preciso ma mantenendo sem-pre un buon piacere d’ascolto di voci maschili e femminili. Buon dettaglio in gamma acuta ma la sensazione di circondamento è minima. Sensibilità nella media e quindi senza problemi nell’uso quotidiano outdoor.

vince la Beats, è una gran cuffiaIl nostro uno contro tutti ha dato un verdetto preciso: la Beats Studio non è solo un bell’oggetto modaiolo ma è una grande cuffia, studiata nei mi-nimi particolari e destinata a durare molto a lungo. Costa molto ma il rap-

porto qualità/prezzo è comunque molto favorevole. L’altra vincente del confronto è la piccola AKG, un con-centrato di prestazioni e robustezza a un prezzo più che accettabile. Non sarà quella approvata da Quincy Jo-nes ma nel nostro piccolo ci permet-tiamo di approvarla noi. Oltretutto è molto discreta e quindi si potrà utilizzare senza attirare sguardi inde-siderati. La House of Marley è un’altra cuffia molto interessante, certamen-te frutto di attenti studi sonori e non un giocattolo costoso per ragazzi di buona famiglia. La filosofia dei mate-riali naturali è un fattore che aumen-ta i costi ma è gradevole non ritro-varsi circondati dalla plastica, però utilizzarla per fare jogging sembra un vero azzardo, molto meglio tra le pareti domestiche oppure durante un lungo viaggio in aereo. Infine la Sennheiser Adidas, sulla quale pesa come un macigno un prezzo di listi-no davvero elevato. Probabilmente il marchio di abbigliamento ha il suo peso e a questo punto conviene portarsi su altri modelli dell’azienda tedesca, forse meno attraenti ma al-trettanto ben suonanti.

DIGITal ImaGInG / Tanti megapixel per la D3200, reflex entry level di Nikon che punta in alto

nikon D3200: reflex da 24mP e Wi-Fi opzionaleLa reflex entry level di Nikon ha un sensore da 24 MP e possibilità di collegamento a uno smartphone via Wi-Fi

di m. Dalli

D opo le indiscrezioni trapelate di recente, Nikon ha tolto i veli alla D3200, reflex entry level erede

della D3100. Rispetto al modello pre-cedente, però, l’aggiornamento è mol-to corposo: la risoluzione passa infatti da 14 a ben 24,2 Megapixel, con un sensore CMOS APS-C in grado di scat-tare in modalità continua fino a 4 foto al secondo. Buona anche la sensibilità del sensore, che va da 100 a 6400 ISO in modalità nativa, espandibili a 12.800 ISO in modalità Hi–1. Rinnovato anche il comparto video, che vede ora la ca-pacità di registrare fino a 1080/30p, l’autofocus su tutti i punti e la possibi-lità di aggiungere un microfono stereo esterno. Nuovo è anche il display sul re-tro, un LCD da 3 pollici e 921.000 pixel. La Nikon D3200 gioca anche a fare la “grande”, con due accessori interessan-

ti: il primo è un sensore GPS esterno, che consente di geo-taggare i propri scatti direttamente in macchina, l’altro è il WU–1a, un adattatore wireless che consente di colle-gare la D3200 a uno smartpho-ne e condividere così i propri scatti su Internet dal telefono. Per una volta a sorridere sa-ranno gli utenti Android, che riceveranno per primi l’app per controllare la macchina in maggio (assieme all’accessorio, che costerà 60 dollari), mentre gli utenti di iPho-ne e iPad dovranno attendere l’autunno. La D3200 arriverà sul mercato americano a fine aprile, con un prezzo di 700 dollari per il kit con il 18–55 mm e corpo in rosso o in nero. Stiamo ancora at-tendendo prezzi e disponi-bilità per l’Italia.

DIGITal ImaGInG

RED pensa già al 6k: ecco il sensore DragonIl cinema si sta spostando verso il digitale e la risoluzione, sui grandi schermi delle sale, non è mai trop-pa. Dopo il 4K e il 5K, il produttore professionale RED ha così prepara-to un sensore da 6K, o 6000x4000 pixel, chiamato RED Dragon. Il sen-sore non farà parte inizialmente di una nuova videocamera, ma sarà disponibile come “aggiornamen-to” per la attuali Epic e Scarlet. Ol-tre alla risoluzione di 6K, Dragon sarà anche in grado di riprendere a risoluzioni inferiori, con vantag-gi in termini di frame rate: a 5K, infatti, sarà possibile girare a 120 fotogrammi al secondo. Anche la gamma dinamica subirà un bell’in-cremento, con oltre 15 stop “natu-rali” a disposizione. RED Dragon ar-riverà entro l’anno, con un prezzo di 6000 dollari per la Epic, ancora da decidere per la Scarlet.

Page 36: s Impressioni su Uppleva Il nuovo sistema TV di Ikea · 2016-10-22 · essere il meglio anche nel 2012. E per farlo arricchisce la parte Smart TV con una serie di features uniche,

p.36

n. 46 / 02 maggio 2012estratto da www.dday.it

TEST / Vedere la tv digitale terrestre in mobilità su iPad e iPhone, una funzione resa possibile dall’ EyeTV Mobile di Elgato

In prova EyeTV mobile, la tv in DVB-T su iPhone e iPadCon EyeTV Mobile, Elgato porta sui dispositivi Apple la TV digitale terrestre in diretta. Ecco come funziona e come si comporta col segnale tv italiano

di m. Dalli

E lgato rilancia il concetto di ti-vufonino con EyeTV Mobile, un sintonizzatore tv digitale

terrestre da utilizzare con un iPad 2 o un iPhone 4S. Il concetto è molto semplice: si scarica l’app gratuita dall’App Store, si collega il sintoniz-zatore al connettore dock del dispo-sitivo e si inizia a vedere la tv. Nella confezione sono anche incluse due antenne, una telescopica “da viag-gio” e una più grossa da attaccare con una ventosa o una calamita a qualsiasi superficie liscia, adatta per esempio per l’uso in macchina o in camper (grazie anche al lungo cavo - circa 2 metri). All’interno del sinto-nizzatore, inoltre, è presente anche una piccola batteria che può essere ricaricata tramite porta micro USB e che consente di alimentare il sinto-nizzatore, risparmiando così la bat-teria dell’iPhone o dell’iPad quando si vede la tv. L’app per smartphone e tablet, invece, consente di effet-tuare una scansione automatica dei canali e tenere salvate più scansioni dividendole per luogo geografico, di modo che si possano tenere memo-rizzati più profili a seconda del posto in cui ci si trova (ad esempio città, mare, montagna, ecc). Oltre alla clas-sica visione della tv in diretta, EyeTV Mobile consente anche di registrare le trasmissioni sulla memoria del te-lefono o del tablet, oppure mettere in pausa la tv con la funzione time-shifting. Le registrazioni, purtroppo,

non possono essere esportate sul computer, ma possono soltanto es-sere riviste sul dispositivo.

L’antenna è il punto deboleAbbiamo testato l’Elgato EyeTV Mo-bile in alcune situazioni normali, sia all’interno di edifici che all’esterno, in città o in aperta campagna. La ricezione dei canali dipende ovvia-mente dalla zona in cui ci si trova; abbiamo però potu-to constatare che la sensibilità del tuner integrato, utilizzan-do l’antenna tele-scopica, è buona, ma non certo para-gonabile a quella di un’antenna esterna. La situazione mi-gliora leggermente con la seconda an-tenna inclusa nella confezione, ma non

aspettatevi miracoli. In base alla nostra esperienza, stando in città siamo riusciti a sintonizzare soltanto le emittenti che trasmettono dalla città, mentre non c’è stato verso di sintonizzare quelle che arrivano da Valcava (in provincia di Bergamo) o comunque da fuori Milano. In tutto abbiamo sintonizzato 128 canali, da cui però mancano all’appello le maggiori emittenti (Rai, Mediaset e

La7), fatta eccezio-ne per alcuni canali secondari. Di questi 128 canali, inoltre, non tutti riescono ad offrire una visione priva di “squadretta-menti”. Utile invece la funzione di time-shifting, che con-sente di mettere in pausa la visione del canale per poi ripren-derla in seguito; un

po’ meno, invece, la funzione di regi-strazione, sia per la scarsa utilità che si può avere nel registrare un canale su un dispositivo che si deve gioco-forza tenere in mano, sia per l’impos-sibilità di esportare le registrazioni e salvarle all’esterno (se non tramite applicazioni come iPhone Explorer o simili). A 99 euro, EyeTV Mobile è un prodotto sicuramente interessante, vista la colpevole mancanza di un servizio di streaming mobile per molte emittenti; d’altro canto, però, o si è in perfetta zona di ricezione, oppure la visione rischia di essere fortemente compromessa dagli squadrettamenti. Per questo motivo ne sconsigliamo l’uso in città, mentre in zone meno densamente popolate la situazione è più rosea.

TV & VIDEO Epson, proiettore a 650 dollari ma solo 720pChiaramente destinato a tutti coloro che cercano una soluzione da “poca spesa e tanta resa”, il nuovo Epson PowerLite Home Cinema 710HD è senza ombra di dubbio un proiettore dotato di caratteri-stiche interessantissime per la fascia di prezzo cui è proposto. A un prezzo di 650 dollari circa (ancora non si conosce il prezzo per il mercato italiano), Epson mette sul piatto un dispositivo capace di proiettare immagini a 720p su una superficie di 120 pollici di diagonale, con una luminosità di 2.800 lumen e un rapporto di contrasto pari a 3000:1.

PEOPlE & maRkETIl 30% del traffico Internet deriva dal pornoCon l’evolversi dei servizi di streaming video è cambiato notevolmente anche il mondo del porno. A testimoniarlo ci ha pensato una ricerca effettuata da ExtremeTech. La statistica ha preso in oggetto il principale sito per adulti del momento, che vanta circa 4.4 miliardi di pagine viste ogni mese, circa tre volte rispetto alle pagine visualizzate da colossi come CNN o ESPN. ExtremeTech ha stimato che ogni secondo sono circa 50 i GB di dati trasmessi dai siti web per adulti, circa il 30% di tutto il traffico generato dalla “grande rete” nel medesimo lasso di tempo.

PC & mUlTImEDIalG e i monitor IPS low costPannelli IPS per tutti: è la promessa di LG con la nuova serie di monitor IPS4. Nella maggior parte dei monitor in commercio vengono infatti usati pannelli di tipo Twisted Nematic, che offrono un buon rapporto qualità/prezzo ma non sono affatto stabili dal punto di vista cromatico e soprattutto soffrono di problematiche legate a un ridotto angolo di visione. LG vuole spremere al massimo le sue fabbriche di pannelli e si appresta a abbassare il prezzo di ingresso dei pannelli di tipo IPS, solitamente usati su prodotti destinati al fotoritocco e su monitor di fascia alta. Torneremo sull’argomento non appena ci saranno più dettagli.

mOBIlE android guadagna? Sì, grazie alla pubblicitàI dati sono relativi al 2010 ma non mancano infor-mazioni sulle “prospettive future” e fa impressione notare come la maggior parte dei guadagni ottenuti da Google sia da ricercarsi nella pubblicità inserita nelle applicazioni piuttosto che dall’effettiva vendita delle app stesse. Infatti, solo il 5% del prezzo finale dell’app viene intascato da Google, la quale versa il 70% della cifra totale nelle casse dello sviluppatore e circa il 25% in quelle degli operatori telefonici. Ne deriva dunque che, nel 2010, Google ha guadagnato solo 3.8 milioni di dollari dalla vendita diretta delle app, ma ben 158.9 milioni di dollari dalle pubblicità in esse inserite.

la notizia prosegue su DDaY.it...