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Finanza etica/sociale/sostenibile Enel, nuovo bond “sostenibile” da 2,5 miliardi sull’ExtraMot Pro – Finanzaoperativa.com Esg, la finanza fa da apripista, segue la politica – We-wealth.it Cresce l’economia circolare: in Italia mappate quasi 200 realtà virtuose – Wise.it Finanza e sostenibilità. La sfida di Enel raccontata da De Paoli – Formiche.it A Trieste il forum su Sostenibilità e Innovazione. Ecco come è andata – Vita.it Real estate e sostenibilità: un circolo virtuoso – We-wealth.it Start-up e innovazione sociale

Startup, fuga dall’Italia: in quattro anni via il 20% dei fondatori – Corriere.it

10 mln alle startup del Lazio: nuovo fondo di United Ventures – Fortune.it

Gamindo, donare gratis per buone cause è un gioco – IlSole24ore.it

Coltivazione, irrigazione e prevenzione: Elaisian la startup che salva gli ulivi – ilquotidianoitaliano.it

Da 15 metri quadri alla startup che vivacizza il mercato delle aste – Corrieredellasera.it

B Heroes, Intesa Sanpaolo fa crescere più di mille startup – Corriere.it

Guida alla sopravvivenza per startup: le tappe fondamentali del primo anno – Startupbusiness.it

Talent Garden Ostiense, inaugurato a Roma il campus per le startup più grande d'Italia – Ilmessaggero.it

Vodafone lancia la terza edizione di Action for 5G: call per startup, Pmi e imprese sociali - Ildenaro.it

Impact Investing Le casse previdenziali investono nell’etica – ItaliaOggi.it Il crowdfunding per l’imprenditorialità sociale [podcast] – Aziendabanca.it Round di Sportclubby da oltre 650mila euro. Lo sport cresce coi big data – Startupitalia.it

DI SEGUITO, LA RASSEGNA DEGLI ARTICOLI CARTACEI IN TEMA DI IMPACT INVESTING

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Pagina

Foglio

12-10-201947/48MILANO

FINANZA

AL TOP SicavTotal return Rating Indice di12 mesi rischio

Azionari internazionali MSMS Glb Brands Class A EUR

Fidelity Glb Dividend AM Dis EURBGF Cibi Long-Horizon Eq.A2 EUR

Azionari EuropaTSIF Pan Eur.Focus R EUR

Fidelity FAST Europe Y EURAberd S European Eq.A Cap GBP

Orib.AzionariJPM US Growth A Dis GBP 12,75 B 13,15

14,90 8,4013,72 B 7,3613,39 A 8,72

21,15 A 9,1516,30 A 8,8013,77 A 8,91

MS US Advantage A EUR 12,45FF Equity USA Advant EUR 12,11

A 11,65B 12,87

Azionari specializzatiUBS Lux EEF China OppP 24,11 B 12,09

JPM China D Acc EUR 23,30 C 14,79JPM Em, Markets Eq.A (dist) 23,09 B 10,91

BilanciatiFidelity SMART Glb Del Cap EUR10,18

Fidelity GI.M.AssetTact.Mod.A Dis 9,33Eurofundlux IPAC Balanced A EUR 7,18

4,615,263,26

19 ObbligazionariBNP Paribas B.Euro L.T.Clas EUR25,36 C 5,59

Pioneer SF - Euro Curve 10+year 24,47 C 5,69 FF Euro Bond Long Risk 23,77 C 5,52

CH Liquidity US Dollar-Med L 6,13 5,06UBS (Lux) MTBF USD B 5,97 B 0,89Nordea 1 Balanced Income BP EUR 5,92 o 1,78

FlessibiliSISF Glb Em.Mkt Opp EUR Acc 14,18 9,45

JPM Tot Em Mkts Income A (acc)-EUR 11,69Amundi F. Volatìlity World M EUR 10,43

B 6,20O 8,80

Ricchezze Una nuova indagine internazionale indica ledirettrici lungo cui si muovono i grandi capitali famigliari

DovE VANNOi FAMILY OFFiCE

• --411di Claudio Devecchi

Da qualche giorno è disponibi-le l'ultima survey 2019 TheGlobal Family Office Reporta cura di Campden Researche di Ubs, che fa il punto della

situazione nel mondo, grazie alla collabo-razione di 360 family office. I family officesono società di servizi che gestiscono il pa-trimonio di una o più famiglie facoltose,coordinandone la gestione fnaniaria eamministrativa. Sono sia single che mul-ti, e quelli oggetto della ricerca hannopatrimoni in gestione per famiglia intor-no ai 150 milioni di dollari. Le famiglieintervistate sono presenti con numero-se generazioni, si possono quindi definiremulti-famiglie, in quanto numerosi soniloro componenti, famigliari e parenti.Gli stimoli risultano numerosi, soprattut-to se confrontati con la realtà italiana, inquanto il 32% degli intervistati risiede inEuropa. Emergono alcuni messaggi chia-ve che possono essere sintetizzati. Il 20%dei family office ha preso in considerazionel'idea di fare un robusto piano di sicurezzainformatica, individuando un preciso pe-rimetro di sicurezza cibernetica a fronte,

(continua a pag, 48)

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Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.

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Settimanale

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(segue da pag. 47)

tra l'altro, del più comune at-tacco truffaldino, il cosiddettophishing. In secondo luogo il34% ha esaminato e studia-to gli investimenti sostenibilie socialmente utili (impact in-vesting) per canalizzare nelmedio periodo (cinque anni)una ricchezza, solo per l'im-pact investing, di 502 miliardidi dollari. Inoltre la gran par-te dei family office interpellatiafferma di essere fortementeconsapevole dell'importanza edella rilevanza della tecnologia.In particolare, 1'87% (quindiben 313 family office) ritieneche l'intelligenza artificialesarà una forza dirompente perl'impatto che avrà sul businessglobale.

Un altro 56% pensa che latecnologia della blockchaincambierà radicalmente il mo-do di investire nel futuro. Essiprevedono che l'intelligenza ar-tificiale impatterà soprattuttosulla pianificazione finanziaria,sulle strategie di investimento,sulle metriche di misurazionedí rischi. sugli obblighi giuridi-ci, legali e amministrativi. Altropunto riguarda la necessità diaffrontare la successione a visoaperto (quindi in modo palesee non surrettizio o naturale,come spesso si è abituati a ve-

QUALI GENERAZIONI OGGI SONO CLIENTI DI FAMILY OFFICEDati in %

70 .. 61%60• 53%50_ 48%

40,.

30 , 25%.. .., _ - .........20

• 12% 10

o mi 5,2% 4:3% 1,4%

1° 2° 4' 5° 6° 7° Non so Fonte: Th

e Gl

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Family Of

fice Re

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UBS -2

019

tiRefl.A6¢M1ILLANCnNAWA.

4035

302520151050

IN QUALI ANNI IL FENOMENO DEI FAMILY OFFICE E EMERSO?Quota dei Family Office nati in ciascun decennio. Dati In %

35%33%

7,1% _...-.__..-.5.7%....

1,1% 2,5% 1,1%

Dopo 2000 1990 1980il 2010

1970 1960 1950 Prima Non sodel 1950

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Repo

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Ue11,.4 A111.AN O FINhNL

COME CAMBIERANNO I PORTAFOGLI NEL 2020

OBBLIGAZIONIMercati sviluppatiMercati emergenti

AZIONIMercati sviluppatiMercati emergenti

INVESTIMENTI ALTERNATIVIPrivate Equity direttiFondi private equitàReal estate diretto

A Aumento ♦ Riduzione

25%19%

22%36%

46%42%34%

Reits 16%Hedge fund 21%

MATERIE PRIMEAgricoltura 14%Altre commodity 7.0%Oro/Metalli preziosi 17%

LIQUIOIT

17%13%

30%7.3%

6.5%14%18%8.2%21%

4-4%13%5.3%30%

Uguale

58%67%

47%57%

48%44%48%75%59%

81%80%78%45%

Differenza

+7.6%+5.6%

-7.7%+29%

+39%+28%+16%4.2%0%

+10%-5.8%+12%-4.0%

Fonte: The Global Family Office Report (bs - 2019Iiw1FkA MFÄ7uANc nknWA

111 Gestione `pw.. ,. L.... A

dere in Italia): infatti ben i154%delle famiglie ha ormai il loropiano di successione approvatoda tutti gli interessati e in ese-cuzione. Gli altri (46%) devonoancora prepararlo. I consigli oi suggerimenti di chi l'ha fattosono in breve: definire un mo-dello perla futura leadership,così da individuare e risolverele questioni chiave da affron-tare; identificare le capacità,le abilità e le attitudini ne-cessarie per svolgere la futuraleadership; definire e mettere inpratica un equo e solido proces-so di scouting per individuare illeader; educare in via anticipa-ta i futuri leader con particolareattenzione ai comportamen-ti che dovranno assumere unavolta acquisito il potere di ge-stione e di influenza: disegnareun sistema di valutazione deirisultati ottenuti tramite la le-adership; preparare, infine, ilterreno per una successionecorretta, non ambigua e respon-sabile. Tutto ciò potrebbe esseremeglio raggiunto sia con inter-venti formativi sul passaggiogenerazionale che ascoltandole esperienze altrui e facendo-ne tesoro.

Da tutto quanto precede, farein casa e da soli un passaggio suc-cessorio potrebbe, quindi, essereabbastanza pericoloso o quanto-meno lungo, ambiguo e tortuoso,L'alternativa è quella di utilizza-re seri e preparati professionisti,dal dottore commercialista al le-gale della famiglia, dal privatebanker di fiducia al consulentedirezionale o un team costituitoda questi professionisti, che sianopreparati e capaci non solo e nontanto di ammannire strumenti,ma ancor prima sappiano usarelogiche, metodi e procedimentiutili per impostare e program-mare il processo successorio dellafamiglia in questione. (riprodu-zione riservata)

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14-10-201932Economia

dei CORRIERE DELLA SERA

Beitrand Badré non ha paura didichiarare la sua appartenenzaa mondi che affrontano l'ostili-

tà di buona parte dell'opinione pubbli-ca globale. Definendosi, per esempio,il prodotto di una de Be piùfamose fab-briche d'élite del mondo (la franceseEna, dalla quale viene l'amico e oggipresidente Emmanuel Macron, che hascrittoanche laprefazione del suo ulti-mo libro) e non facendosi scrupolo diarrivare a dire che la finanza, quellache ha prodotto la più grave crisi chel'Occidente abbia affrontato dalla Se-conda Guerra Mondiale, potrebbe per-sino salvare il mondo. Ed è proprioquesto il titolo del più recente saggiodell'economista ex direttore generaledella World Bank.Davvero è così?«La finanza può essere una forza di-struttiva se ne perdiamo il controllo,ma, guidata con responsabilità, puòavvantaggiare tutti. In fondo, è la fi-nanza— insieme al linguaggio binariodell'informatica — l'unica vera linguauniversale che ci fa superare la Torre diBabele: ciò rende possibile gli scambitra città, professioni, Paesi (quella chenoi econonustichiamiamoglohalizza-zione) che ci ha permesso di viveremeglio. Tuttavia, una finanza che nonriusciamo più a regolare diventa unlinguaggio che parla parole (prezzi)non più capaci di dire il valore dei beniche ci scambiamo e ciò può essere di-struttivo. C'è però un'altra ragionemolto pratica perla quale parlare di fi-nanza è, oggi, essenziale».Quale?Ci s011014 trilioni dìdollari parcheg-

giati in titoli con rendimento negativo.E come se il mercato pagasse i debitoriper indebitarsi ulteriormente. In nes-sun altro mercato, l'acquirente di unbene odi un servizio è pagato percom-prarlo. Una cifra enorme che, sulla sca-la di fabbisogno finanziario, sarebbenecessaria a realizzare gli obiettivi disviluppo sostenibile fissati nel 2015dall'Onu: eliminare la povertà assolutae la fame; assicurare a tutti i ragazzi delmondo un'istruzione simile a quellagarantita in Occidente; l'accesso pertutti ad acqua potabile e a servizi sani-tari; fermare i canrbiamenticlinratici».Com'è possibile che con una tale ci-fra impiegata «a perdere», non ab-biamo soldi sufficienti da investireper evitare di avere danni molto su-periori che saranno i nostri figli apagare? Anzi, coro è possibile che in-vestiamo così poco se ci pagano perprendere soldi in prestito?«In realtà stanno diventando semprepiù numerose le iniziative di "finanzad'impatto" e le Istituzioni che raccol-gono soldi finalizzati a investimentisociali. Esse non fanno, però, un siste-ma. Perché, ad esempio, le banchenon investono di più nella transizionedal modello energetico basato sul fos-sile a uno legato alle rinnovabil i? A mioavviso, inparte ciò succede perché sia-mo ancora spaventati da quello che èsuccesso con la Grande Crisi dieci annifa. E, in parte, perché le conseguenzedi quellacrisi sono state anche una bu-rocratizzazione di molte istituzioni fi-nanziarie che hanno perso capacità dirischiare e innovare».A proposito di crisi, quante possibi-

CON 14 MThA MILIARDILA FINANZA BUONA

PUÒ SALVARE LA TERRAE il capitale investito oggi in titoli a tassi negativi. Che potrebbe esserespeso per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità dell'Onu. Il denaro èanche un servitore etico, se controllato e gestito con responsabilità

[ODIANO BtURt

E SILA

FINANZASALVASSEIL MONDO?

Saggio La copertinadell'ultimo libro di Badie(Solferino, 352 pagine)

di Francesco Grillo'

lità ci sono che ci possa essere unarecessione o addirittura una nuovacrisifinanziaria?«Una recessione potrebbe essere giàcominciata, in Germania, nel RegnoUnito, in alcuni Stati americani. Unacrisi finanziaria grave potrebbe, però,essere persino peggiore di quella didieci anni fa. Per quattro motivi. Il pri-mo è che le banche centrali si trovereb-bero senza munizioni: con tassi d'inte-resse così bassi e coni bilanci gonfiatidititolicompratí coni quantttativeea-sing, è difficile immaginare ulteriori

• Chi èBertrand Badré, 51 anni, ex direttore generaledella World Bank, oggi è ceo del fondo Blue likean Orange Sustainable Capital. È stato chieffinancial officer del World Bank Group, dopoaver ricoperto lo stesso incarico presso SociétéGenerale e Crédit Agricole. È stato consigliereper l'Africa e lo sviluppo nella presidenza Chirac.Diplomato all'Ena, ha studiato allo SciencesPo(Istituto di studi politici di Parigi), alla Sorbona eail'HEC Business School di Parigi.

stimoli, anche se, ormai, i banchiericentrali ci hanno abituato a operazioninon convenzionali. La seconda preoc-cupazione è la diffusione degli algorit-mi: se le decisioni divendita sono affi-date ad automatismi costruiti su logi-che simili, una piccola fiamma potreb-be produrre un incendio di grandidimensioni. La terza novità è che laconcentrazione di masse monetarienelle mani di pochi individui è ulte-riormente aumentata: anche un soloerrore potrebbe costare molto caro. E,infine, c'è che, non necessariamente, ipotenti del mondo troverebbero oggiquell'intesa che ci salvò nel 2008. llproblema è che, come disse Churchill,una "crisi non va sprecata" e, forse, noiabbiamo sprecato l'occasione di unariforma complessiva. La strada per ilfuturo è quella di affiancare, alla ridu-zione del rischio, incentivi che orienti-no la finanza a impatti di medio perio-do».Ma chi può riformare il sistema e

La prossima crisi?Potrebbe rivelarsipeggiore di quelladel 2008. L'impactinvesting può aiutare:se diventa sistema

governare una globalizzazione cosìdisordinata?«Ritengo che gli strumenti (Bancamondiale, Fondo monetario interna-zionale, banche centrali, Geo e G7, Fi-nancialStability Board) ci siano già. Bi-sogna farli lavorare, liberandoli da za-vorre burocratiche e concentrandolisupochi obiettivi. Ìi costoso in terminidi tempo necessario a raggiungereconsenso, ma non abbiamo tempo diinventare istituzioni nuove. Del resto,non c'è solo la necessità di "salvarci",ma anche quella di conservare la legit-timità del nostro modello—democra-tico—di governare le cose del mondo.Del resto, un'alternativa c'è: si chiamaCina. Per riuscire a rispondere a un fu-turo così incerto ed entusiasmante —perché tutto è davvero possibile — c'èperò un'altra condizione che viene an-cora prima».Quale?«Dobbiamo ricominciare a pensarecome società. A concepirci come co-munità (locali, nazionali, sovranazio-nati) fatte di istituzioni, aziende, asso-ciazioni in grado di sperimentare so-luzioni. Non è più possibile affidarciall'idea che il sistema si autoregoli,perché la crisi del 2008 dimostra chenon è vero. Soprattutto, dobbiamo su-perare la sindrome dell'osservazioneimpotente di una complessità — fi-nanziaria, ad esempio— che troviamonon più comprensibile. Ritrovare en-tusiasmo. Per fare questo credo elcepersino, le migliori università e busi-ness school del mondo debbano met-tersi in discussione»."licononlista,.autore di Lezioni cinesi

©RIPRODUZIONE NISERVAIA

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