Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ...

48
Poste Italiane S.p.A.- Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 2 - DR Venezia Padre Emilio Venturini Fondatore delle Serve di Maria Addolorata Padre Emilio Venturini Fondatore delle Serve di Maria Addolorata Padre Emilio Venturini Fondatore delle Serve di Maria Addolorata \Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜt

Upload: others

Post on 16-May-2020

1 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Poste Ita

liane

S.p.A.- Sp

ed. in abb. post. - D

.L. 353

/200

3 (conv. in L. 27/02

/200

4 n° 46) art. 1 com

ma 2 - D

R Ven

ezia

Padre Emilio VenturiniFondatore delle Servedi Maria Addolorata

Padre Emilio VenturiniFondatore delle Servedi Maria Addolorata

Padre Emilio VenturiniFondatore delle Servedi Maria Addolorata

\Çá|xÅx t `tÜ|txÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜt

Page 2: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

2

Signore,che hai concessoal Servo di Dio,

padre Emilio Venturini,di amarti e servirti

con umile dedizionenei poveri e nei deboli

ti prego di concedermi la graziache per sua intercessione ti chiedo…

Fa’ che siano riconosciute nella Chiesale virtù di questo tuo servo fedele,

a tuo onore e gloria.Per Cristo nostro Signore.

AmenPadre, Ave e Gloria

Direttore responsabile:Lorenzina Pierobon

Redazione:Guadalupe González, Gina Duse

Grafica:Mariangela Rossi

Impaginazione e stampa:Grafiche Tiozzo - Piove di Sacco

Autorizzazione:Tribunale di Venezia n. 1253 del 1.4.1997

Quadrimestrale di informazione religiosaCongregazione Serve di Maria Addolorata diChioggia - Anno XIX n. 1 - [email protected]

SOMMARIO

3 Incontro al povero

4 Un caso luttuoso

5 Cerca del pobre

6 Un caso luctuoso en nuestro asilo de ancianos

7 La vicinanza della chiesa ai poveri

10 Umiltà

13 Passò facendo del bene

16 Affidate a San Giuseppe

19 Memoria grata

22 La Positio

25 Celebrando la vida consagrada

28 Missione Burundi

32 Pagina vocazionale

34 Uscire dalla sussistenza

37 L’insegnante specializzato

40 Emozione e commozione

43 Progetti di solidarietà

Legge sulla tutela dei dati personali. I dati personali dei lettori in possesso della rivistaverranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o uti-lizzati per finalità diverse senza il preventivo consenso degli interessati.

Poste Italiane S.p.A.- Sp

ed. in abb. post. - D

.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 com

ma 2 - D

R Venezia

Padre Emilio Venturini

Fondatore delle Serve

di Maria AddolorataPadre Emilio Venturini

Fondatore delle Serve

di Maria AddolorataPadre Emilio Venturini

Fondatore delle Serve

di Maria Addolorata

\Çá|xÅx t `tÜ|t

xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜt

Page 3: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

IL NOSTRO FONDATORE

che la povertà lancia ogni giorno allestesse istituzioni democratiche del-l’Occidente. L’azione di stimolo chela Chiesa ha esercitato nel passatosulle autorità pubbliche affinché so-stenessero politiche assistenziali, è ri-scontrabile anche negli articoli delVenturini.

Padre Emilio fu in prima fila nelcontrasto alla povertà nei modi cheben conosciamo, ma anche cercandodi sensibilizzare l’opinione pubblicae, ancor di più, l’ente comunale. Nelprimo degli articoli che ristampiamosu questo tema, è evidente come egliincalzi il Comune a considerare comepriorità il sovvenzionamento dellaCasa di ricovero cittadina, “per nonvedere i nostri vecchi - di cui nel testosi riporta l’usanza della corsa del sa-bato, forse non nota a tutti - morirciper strada”. Il Venturini non sottova-luta il valore dell’azione caritatevole

Richiamandosi all’esempio diFrancesco d’Assisi, papa Bergoglioha posto al centro dell’apostolatodella Chiesa l’azione a favore dei po-veri. Conoscere i poveri e cogliere laforza dirompente della carità è untutt’uno: questo il messaggio rivoltoa credenti e laici.

In un mondo in cui le discrepanzetra ricchi e poveri stanno aumen-tando, il tema della povertà ha unavalenza sia religiosa sia politica e cul-turale. Lo dimostra il ponderoso sag-gio di mons. Vincenzo Paglia,presidente del Pontificio Consigliodella Famiglia, intitolato: Storia dellapovertà. La rivoluzione della carità dalleradici del Cristianesimo alla Chiesa dipapa Francesco, Rizzoli 2014.

Storici come Valerio Castronovo,direttori di giornali come FerruccioDe Bortoli ed Eugenio Scalfari, diarea non cattolica, riconoscono chequesta storia della povertà colma, pertaluni aspetti, una lacuna in campostoriografico, “sia perché - spiega Ca-stronovo - copre l’intero arco ditempo dagli esordi delle prime comu-nità cristiane sino ai nostri giorni, siaperché rende conto non solo delle ri-soluzioni e degli interventi dellaChiesa riguardanti l’assistenza ai po-veri, ma anche dei complessi e alternirapporti, quanto alla valutazione diun fenomeno come la povertà, susse-guitisi fra le istituzioni ecclesiastichee quelle civili”.

Rilanciando la questione in modostoricamente documentato, mons.Paglia invita a riflettere sulla sfida

Incontro al povero

Page 4: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

4

IL NOSTRO FONDATORE

degli amministratori. Nella visionedel Venturini, la carità praticata a li-vello di sistema richiede però misuredi controllo. In altre pagine de LaFede, significativa è l’indignazionecon cui egli denuncia gli speculatoriche, tradendo lo spirito con cui ilMonte di Pietà era stato istituito, siarricchivano alle spalle della poveragente. Pressante, quindi, è la richiestaal Comune di estirpare il malaffare.

Gina Duse

prestata spontaneamente dal singolo,“in città - scrive - nessuno muore difame, il vecchio cadente e affrantotrova sempre chi lo soccorre”, ma ri-tiene che un intervento strutturalepossa dare una risposta più efficace eduratura.

Perciò, ogni qualvolta si presen-tano emergenze sociali, e sono ricor-renti, il Venturini si appella da un latoal buon cuore di benefattori e bene-fattrici, che sa non mancare in città;dall’altro, al senso di responsabilità

Page 5: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

5

Recordando el ejemplo desan Francisco de Asís, el papaBergoglio puso como centrodel apostolado de la Iglesia laacción en favor de los pobres.Conocer a los pobres y recibirla fuerza asombrosa de la ca-ridad es una sola cosa: este esel mensaje dirigido a creyentesy laicos.

En un mundo en el que lasdiferencias entre ricos y po-bres están aumentando, eltema de la pobreza tiene tantouna dimesión religiosa comopolítica y cultural. Lo demues-tra el ponderoso ensayo deMonseñor Vincenzo Paglia, presidentedel Consejo Pontificio para la Famlia,que tiene como título “Historia de la po-breza. La revolución de la caridad de las ra-íces del Cristianismo a la Iglesia del PapaFrancisco”, Rizzoli 2014.

Históricos como lo son ValerioCastronovo, directores de periódicoscomo Ferruccio De Bortoli y EugenioScalfari, de corriente no católica, re-conocen que esta historia de la po-breza colma, en algunos aspectos, lalaguna en campo historiográfico, “yasea porque, explica Castronovo,abarca todo el arco de tiempo desdelos inicios de las primeras comunida-des cristianas hasta nuestros días,porque rinde cuentas no solo de lassoluciones y de la intervención de laIglesia en la asistencia a los pobressino también de las relaciones com-plejas entre las instituciones eclesiás-ticas y aquellas civiles para examinar

el fenómeno de la pobreza.Monseñor Paglia invita a reflexio-

nar sobre el desafío que la pobrezalanza cada día a las mismas intitucio-nes democráticas de occidente. Lalabor de convencimiento que la Iglesiaejerció en el pasado sobre las autorida-des públicas para que éstas sostuvie-ran políticas de asistencia social, sepuede constatar también en los artícu-los escritos por el padre Venturini.

Padre Emilio estuvo en primera filaen contacto con la pobreza a través delos medios que ya conocemos, perotambién tratando de sensibilizar a laopinión pública y aun más al ente mu-nicipal.

En el artículo que volvemos a im-primir es evidente cómo él sensibilizóal municipio para que considerarancomo prioridad el subsidio del Asilode ancianos de la ciudad “para no vera nuestros ancianos morir en la calle".

IL NOSTRO FONDATORE

Cerca del pobre

Page 6: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

6

IL NOSTRO FONDATORE

del Padre Ventu-rini la caridadpracticada a nivelsistema necesitamedidas de con-trol. En otras pági-nas de La Fe essignificativa la in-dignación con lacual él denuncia alos usureros que enel Monte de Pie-dad se enriquecenaprovechándosede la pobre gente.Fuerte es la solici-

tud al municipio de eliminar el fraude.Gina Duse

El Padre Venturini nodevalúa la acción carita-tiva que dan las perso-nas individualmente,pero creee que una inter-vención de las estructu-ras públicas pueda daruna respuesta más eficazy duradera.

Por lo que cada vezque se presentan emer-gencias sociales, el padreVenturini se apela por unlado al corazón bueno delos bienhechores, que nofaltan en la ciudad; deotra parte al sentido de responsabili-dad de las autoridades. En la óptica

Cada sábado los pobres viejitos espe-ran a los dueños caritativos de algunastiendas los cuales con modo noble y cris-tiano dan limosna a estos pobrecillos ex-tenuados por los años y por lossufrimientos. Un pobre viejo que corríacayó desplomándose al suelo; ense-guida le ofrecieron un café que con ansialo sorbió pero al isntante este murió.

Este pobre era un anciano indigenteque frecuentaba cada jueves el oratoriode los “mendicantes”, se confesaba se-guido en la iglesia de san Nicoló y viviacomo buen cristiano, toleraba su miseriapacientemente. No creemos que hayamuerto de hambre de hecho entre nos-otros los pobres medigos encuentransiempre la caridad diligente que los so-corrre; lo único que decimos, es que si

aquí hubiera un asilo de ancianos mas-culino eficiente, a lo mejor este pobre nohuebiera muerto en la calle.

Suplicamos a nuestro municipio quetenga presente esta necesidad, pero si notiene dinero ¿que puede hacer? Si el con-sejo municipal en vez de establecer ungasto de una cantidad consistente parael desembarcadero que significa solosimple decoro material para la ciudad,lo hubiera empleado para aumentar elcapital del asilo de ancianos habría rea-lizado una obra buena.

En fin que nuestros Señores y nuestromunicipio lo tomen en cuenta como unacosa importante, que el asilo de ancianosesté mejor estructurado y de esta ma-nera no volveremos a ver a nuestros po-bres ancianos morir en la calle.

Un caso luctuoso en nuestro asilo de ancianos

Page 7: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

PAGINA DELLA CHIESA

7

le queste associazioni nella necessitàdi istituire un’apposita cassa da cuiattingere per la liberazione dei prigio-nieri: liberazione che aveva anche unasua connotazione religiosa, in quantoera considerato il rischio che i prigio-nieri avessero ad abiurare alla fedecristiana.

Pure l’ospitalità rientrava nelleopere ritenute moralmente obbliganti,

soprattutto quando a Chioggia nonesistevano ancora alberghi veri e pro-pri, ma solo miseri “spitali”. Se qual-che pellegrino chiedeva ospitalità, la“cassa-elemosine” si apriva e pagavavitto e alloggio presso qualche con-fratello disposto a dare accoglienzafino a 3 o 4 giorni.

Era ritenuto doveroso anche il suf-fragio per i fratelli defunti, e questonon solo per i membri della Confra-ternita del Suffragio. Pure quelle sortesotto altro titolo avevano nel loro senocongregazioni minori addette al com-

In tempi in cui l’assistenzialismonon conosceva le previdenze socialidell’epoca contemporanea, era in granparte la Chiesa che si occupava e pre-occupava degli ultimi: sacerdoti e ve-scovi illuminati si prendevano curadi quanti, oppressi da ristrettezze eco-nomiche, bussavano alla porta; facili-tarono anche l’istituzione dei Montidi Pietà per impedire lo strozzinaggio.

Sarebbero stati comunqueinadeguati questi interventi,se fosse mancata la sensibi-lità dei cristiani laici, aggre-gati in confraternite, tra i cuicompiti statutari c’era quellodi assistere quanti di loro fos-sero ammalati e di celebrarnele esequie in modo decorosoin caso di decesso.

Ma l’impegno non si fer-mava qui. Soprattutto le treprincipali confraternite - S.Croce (i Bianchi), SS.mo Cro-cifisso (i Rossi), S. Francescodelle Stimmate (i Rassa) - si accolla-vano l’impegno di preparare ognianno, attingendo alla loro cassa, al-cune doti del valore di 10 ducati daconsegnare a ragazze povere in età damarito (“donzelle”).

I frequenti contagi pestilenziali e lecalamità dei pescatori in mare erano,inoltre, occasioni in cui si attingevadalla “cassa dei poveri” per sostenerevedove con figli. Le devastazioni pro-vocate dalle guerre, soprattutto controil Turco - Lepanto (1571), Candia(1645-69), Corfù (1714-18) -, ponevano

La vicinanza della chiesa ai poveriLa sensibilità dei cristiani laici aggregati in confraternite

Page 8: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

PAGINA DELLA CHIESA

8

quella dei fabbri di S. Giuseppe,quella dei cordari di S. Marco, quelladel Suffragio di S. Maria Maddalena,quella di S. Lucia; in S. Francesco den-tro le mura, quella di S. Biagio; in cat-

tedrale, le scuole del SS.mo Sacra-mento, dei Ss. Felice e Fortunato, dellaMadonna della Carità, della Madonnadel Carmine; in S. Francesco fuori lemura, le scuole della Concezione dellaB. V. Maria, del SS.mo Nome di Gesù,di S. Francesco; presso i Camaldolesidi S. Giovanni (attuale cimitero),quella degli ortolani di S. GiovanniBattista. E poi le confraternite dellaMadonna dell’Asinello, dei cinqueSanti, dei sardellanti del Buon Consi-glio, di S. Martino e altre ancora.

Soppresse le varie scuole in epocanapoleonica, le confraternite - benchéprivate dell’asse economico - rinac-

pito di pregare per i defunti: si costi-tuivano legati di 10, 20 o 30 ducati fi-nalizzati alla celebrazione di messe disuffragio. Tutto questo, in contesti cul-turali in cui la riflessione sulla morteera di natura più biologica cheteologica: si accentuavano lepene dell’agonia e la severitàdel giudizio divino a scapitodella fiducia in Dio padre dimisericordia.

Se si pensa all’ampio venta-glio dell’aiuto caritativo nelcontesto delle cosiddette Scuoledi Chioggia, si può avereun’idea della mole d’impegnoprofuso per mettere in esserestrategie di sostegno ai menoabbienti. Le Scuole si articola-vano in “fraglie dei mestieri”,che curavano prevalentementela mutua assistenza degliiscritti e la salvaguardia dei mo-nopoli professionali, e in “con-fraternite”, suddivise anche in“congregazioni” minori che di-latavano l’assistenza caritativadella Chiesa.

A Chioggia si contava una trentinadi queste realtà associative: la Scuoladei disciplinati in Santa Croce, laScuola del SS.mo Crocifisso nellachiesa dei “Rossi”; quella delle Stim-mate nell’oratorio di S. Francesco; inS. Andrea, la Scuola dei pescatori diS. Andrea, la Confraternita dell’Ad-dolorata (1767); in S. Nicolò, le Scuoledi S. Sebastiano, dei centurati di S.Agostino e S. Monica; in S. Domenico,la Scuola di S. Pietro martire, quelladi S. Vincenzo Ferrer, quella della B.V. del Rosario; in S. Giacomo, laScuola dei calafati di S. Giuliano,

Page 9: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

PAGINA DELLA CHIESA

quero per promuovere negli adeptil’amore alla liturgia e la pratica delledevozioni. A partire dal 1866, nella ri-costituita unità d’Italia, esse si confi-gurarono come associazioni laiche di-rettamente guidate dalla gerarchiaecclesiastica tramite un “cappellano”,avendo come unica fonte economicale contribuzioni spontanee. Ma non siarrestò la loro assistenza caritativa senon di fronte al nascere di nuoveforme di vicinanza, come ad esempiole conferenze di S. Vicenzo, provvi-denziali in un tessuto sociale chespesso mostrava i denti.

Giuliano Marangon

síntesisCercanía de la Iglesiahacia los pobres

En los Ochocientos cuando la segu-ridad social no existía, la Iglesia se hacíacargo de ciertos problemas: sacerdotesy obispos, congregaciones religiosas,que se encargaban de aquellos que to-caban a la puerta causadas por la esca-sez económica; ayudaban también losbancos para impedir la usura.

La Iglesia obtuvo gran ayuda de lascofradías. En Chioggia existían más detreinta. Entre sus actividades estaba elasistir a todos aquellos enfermos de lamisma cofradía y celebrar su funeral(entierro) dignamente, además a causade las numerosas epidemias de peste yde calamidades de los pescadores, to-maban de la caja de los pobres para sos-tener a las viudas y sus hijos. Se com-prometían cada año a pagar la dote dealgunas muchachas casaderas pobres,tomándolo también de la caja.

También la hospitalidad de peregri-nos entraba en las obras que conside-raban un deber, sobre todo cuando enChioggia no existían hoteles como loshay actualmente. Si por ejemplo algúnperegrino pedía hospitalidad, la caja delimosnas de algunas cofradías se abríay pagaban comida y lugar para dormiren las casas donde se acogía a estas per-sonas y lo hacían hasta por tres o cuatrodías.

Page 10: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

I vocabolari laici, non senza sussiego,alludono all’umile come a persona dibasso rango, servile, misera e così via.Si tratta di una mentalità che deprezzavalori come appunto quello dellaumiltà. L’etimologia di questo vocaboloriporta alla terra: non la infeconda terradel deserto né quella indurita dal gelo,bensì la zolla operosa di vitalità in ognistagione.

Maria risalta quale emblema diumiltà vera. La sua vicenda evangelicariscatta la considerazione deprezzatadell’umiltà e testimonia la sua identitàdi umile vera, che fluisce dalla ribaditaconsapevolezza dell’essere serva del Si-gnore (Luca 1,38.48). La veracità diquella umiltà è attestata da parole e at-teggiamenti di lei registrati nei vangeli(segnatamente Luca). La consapevo-lezza delle grandi cose in sé compiutedall’Onnipotente non è superbia néesaltazione di privilegi, bensì moventeper osannare la santità del suo nome(1,49). E proprio perché umile servaverrà per sempre detta beata (1,48b),cioè credente nella fedeltà del Signorealla parola che a lei ha dato (1,45), dun-que prima fra i discepoli di Gesù, chelui ripetutamente qualifica come beati.Nella relazione con la divina Parola,Maria riconosce di aver bisogno dicomprenderne il senso e interroga l’an-gelo che le annuncia la inaudita mater-nità del figlio dell’Altissimo, abbrac-ciata dallo Spirito Santo (1,30-35); sacustodire e lasciar crescere nella inti-mità del proprio cuore la parola inat-tesa, riferita dai pastori a Betlemme,

Scorrendo le concordanze della Bib-bia, si rileva che l’aggettivo umile ab-bonda nei libri sapienziali e nei salmi;il verbo umiliare frequenta i libri storici.Questa annotazione veicola già un mes-saggio: umiltà è una situazione perso-nale, umiliare è azione punitiva di per-sone. Farsi umile, dunque, è unaqualità di saggezza personale semprebenefica. Esempio altissimo è Cristo, ilquale, pur essendo di natura divina,umilia se stesso facendosi ubbidientesino alla morte di croce (Filippesi 2,8) eumile si propone ai discepoli (Matteo11,29). E ogni suo discepolo è esortatoad esserlo (1 Pietro 3,8). L’umiltà è donopersonale di Dio (Giacomo 4,6), è qualitàevangelica: l’umile è uomo evangelico,è donna evangelica. Maria, donnaevangelica, è umile serva del Signore(Luca 1,48).

UmiltàIspirazioni, immagini, preghiere mariane

PAGINA MARIANA

10

Page 11: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

PAGINA MARIANA

11

che il neonato figlio suo è ilSalvatore, il Cristo Signore(2,10.17.19); sosta nello stu-pore per le parole profetichedi Simeone e Anna nel tem-pio, i quali contemplanoGesù salvezza, luce, gloria,segno di contraddizione(2,29-35.38); accetta di noncapire immediatamente laparola del figlio sulla pro-pria radicale obbedienza alPadre celeste (2,33.49-50);persevera accanto a lui, laParola che si è incarnata tra-mite lei, lungo la sua crescita in sa-pienza e grazia, ai genitori sottomesso(2,40.51); è in grado di agire con fierezzanella verità della propria identità dimadre - insieme a quella paterna diGiuseppe - ammonendo il figlio che hacagionato loro prolungata angoscia,eclissandosi dalla loro presenza (2,48).

È capace di agire con la propria au-torevolezza materna a Cana, inse-gnando l’obbedienza a qualunque pa-rola di Gesù e ravvivando la forzataumaturgica di lui, che, tramite il mu-tamento dell’acqua in vino, inizia la se-minagione dei segni, i quali favorisconola fede dei discepoli (Giovanni 2,3.5.11);partecipa coraggiosa e fidente alla umi-liazione della croce (ivi 29,25-27); con-divide, nella semplicità della piccolacomunità dei discepoli fedeli, i fruttidella risurrezione, a cominciare dallapentecoste, accogliendo il dono mas-simo che è lo Spirito Santo (Atti1,14;2,1).

Umiltà è verità del proprio essere,della propria vocazione, del proprioservire.

L’umiltà di Maria ispira anche l’arte.

Si vedano le icone che riportiamo, comel’affresco datato 1466 - riprodotto quisotto - che orna un angolo del chiostronel convento dell’Annunciata a Rovato(BS). L’umiltà connota la madre, privadi tutto se non degli abiti che la avvol-gono integralmente negli allusivi colorirosso forte e bianco vibrante, inginoc-chiata in una posizione di consapevolevigilanza sul bimbo - descritto nellaumiltà della sua ignuda fragile umanità- un poco distante, le sottili mani giunteelevate verso il viso silenzioso e gli oc-chi che mirano il figlio: tale vicinanzae interazione di mani, viso, occhi met-tono la madre nell’atteggiamento di cu-stodia e meditazione nel cuore suquanto sta accadendo e fors’anche suquanto accadrà intorno al figlio divinoentrato nella umile povertà della carneumana. L’umiltà della madre equivalealla adorazione e al servizio verso il fi-glio umano e divino al suo amore affi-dato.

L’umiltà di Maria ispira anche pre-ghiera. Ne è un esempio quella quipubblicata, la quale interpreta l’affre-sco, or ora descritto, che la affianca.

Page 12: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

12

PAGINA MARIANA

Ave Maria umile serva del Signore.Noi magnifichiamo con te l’Onnipo-

tente che ha compiuto grandi cose.Nel tuo grembo il Figlio dell’Altissimo

ha rivestito l’umile nostra umanità, in-carnato per opera dello Spirito Santo, di-venuto benedetto figlio tuo Gesù.

Nella solitudine di Betlemme è nato,nella semplicità di Nazareth è vissuto,nella umiliazione del Calvario è morto,nella gloria è risorto a vita nuova.

Tu hai com-preso che il Si-gnore avvolge dimisericordiosoamore quanti alui volgono ilproprio desiderio;scompiglia i pro-getti superbi esoccorre le attesedei poveri; abban-dona a se stessoogni prepotente estende la manoprotettiva versol’umile; si allon-tana da chi si rifugia nella cupidigia ecolma di beni chi a lui tende mani vuote.

Accompagna anche noi a perseverarenella sequela del Signore Gesù mite eumile di cuore, venuto per servire nonper essere servito, non intento a cercaregloria umana.

Insegna anche a noi ad ascoltare la suaparola che ha chiamato beati i poveri e gliafflitti, beati i miti e i puri di cuore, beatii misericordiosi e gli operatori di pace.

Custodisci anche noi nel cammino enelle soste della vita, santa Maria madredi Dio, umile serva del Signore.

fra Luigi M. De Candido

síntesisHumildad

En los libros sapienzales y en los salmosabunda el adjetivo “humilde”. Hacerse hu-milde es una cualidad de sabiduría personalque es siempre benéfica ejemplo altísimo loes Cristo, el cual siendo de naturaleza divina,se humilló así mismo haciéndose obedientehasta la muerte y la muerte de cruz; cadadiscípulo es exhortado a ser humilde a ejem-

plo de Jesús, la humildad esun don personal de Dios. Elhumilde es una persona even-gélica. María mujer evengé-lica, es humilde Sierva del Se-ñor.

La etimología de este vo-cablo nos lleva a la tierra: elterrón rico de vitalidad, la te-rra fecunda de cada estación.

El acontecimiento evangé-lico de María da testimoniode la veracidad de su humil-dad. El reconociemiento delpropio ser humilde emana dela profunda consciencia de serla Sierva del Señor: es humil-dad servicial alma del propio

convencido servicio al Señor.Actúa con firmeza en la verdad de su pro-

pia identidad de madre, junto a la identidadpaterna de san José amonestando a su hijoque les provocó angustia ausentándose desu presencia. Como madre es capaz de ac-tuar con su pripia autoridad materna enCaná enseñando la obediencia a toda pala-bra de Jesús. Participa valiente y llena de fea la humillación de la Cruz y comparte, consencillez de la pequeña comunidad de losfieles discípulos, los frutos de la resurrecciónacogiendo el don máximo del Espíritu Santo.

Humildad es la verdad del propio ser, dela propia vocación, del propio servir. La hu-mildad de María inspira también el arte y laoración.

Page 13: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

13

città di Chioggia non solo come quelladi un sapiente benefattore, ma come unchiaro punto di riferimento in tema diintervento ecclesiale. Egli ha interpre-tato il ruolo della Chiesa di Chioggiaverso i piccoli e i poveri, stabilendo unfronte operativo sul quale, a mano amano che tempi sono mutati, si sonotrovate vere anime grandi, prima fratutte, quella di suor Elisa Sambo”.

Padre Emilio fu sacerdote autentico,fedele annunciatore della Parola, ani-matore di movimenti generosi tra il lai-cato cattolico e specialmente tra i gio-vani, per costruire la Chiesa dei tempinuovi, esempio di dialogo con tutti, dirispetto reciproco, di comprensione. Bi-sogna studiarlo come chioggiotto ecome filippino poiché, staccato dallasua terra e dalla sua Congregazione,non potrà mai essere capito.

Nato a Chioggia il 9 gennaio 1842,sempre amò la sua città. Egli conoscevail suo popolo, ne viveva la storia, pene-trava lo spirito espresso nelle tante tra-

Il Signore ci invita ad alzare losguardo al cielo e ad aprire il cuore peraccogliere Colui che è atteso dal mondointero, Gesù. Ci dice di stare svegli epregare. Ecco come vivere questotempo di Avvento, e questo è il monitodi padre Emilio Venturini, nell’anniver-sario della sua nascita al Cielo.

Il 4 dicembre 1905, nella chiesa deiFilippini, si celebrò il funerale di unapersona, la cui morte avevasuscitato profondo e vastocordoglio nella città e nelladiocesi di Chioggia. Si pian-geva il confratello fedele, ilpadre amato, il direttorebuono, il consolatore, il bene-fattore. Si piangeva e si pre-gava per padre Emilio Ven-turini, sacerdote filippinoumile, virtuoso, esemplare.

Nel discorso funebre, il ca-nonico della cattedrale, CarloVoltolina, proferì queste signi-ficative parole: “Che cosa dirò per com-pendiare il carattere, la mente, le operedel venerando defunto? Due parole:“Pertransiit benefaciendo” (Passò facendodel bene).

Padre Emilio Venturini fu un uomodel suo tempo, inserito profondamentenella storia religiosa e civile della suacittà, di cui fu parte integrante in unperiodo - la seconda metà dell’800 -pieno di tensioni e di contraddizioni,di sofferenze e di slanci apostolici. Giu-stamente il vescovo Piasentini nel 1973affermò: “La figura di padre EmilioVenturini si colloca nella storia della

Passò facendo del beneOmelia di padre Giacomo nell’anniversario della morte di padre Emilio

IL NOSTRO FONDATORE

Page 14: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

14

IL NOSTRO FONDATORE

dizioni religiose, come quelle dei SantiPatroni, del Cristo di San Domenico,della Madonna della Navicella. Necomprendeva la fedeltà, ne valorizzavale risorse di fede e di generosità. Peramore della sua gente si sacrificò, per-donò, si fece piccolo e povero. Volevache Chioggia diventasse grande, sti-mata e ammirata da tutti.

Dalla famiglia ebbe una sana educa-zione cristiana. Entrò presto nel semi-nario vescovile di Chioggia, ma pocodopo passò all’Oratorio filippino e il 17aprile 1859, a 17 anni, vestì l’abito disan Filippo Neri. Il 24 settembre 1864,fu ordinato sacerdote: aveva 22 anni.Nell’Oratorio filippino era stato educatoda piccolo. In esso era ritornato persvolgere il suo apostolato accanto ai fra-telli che, come egli scrisse, furono sem-pre “illustri nella pietà, nello zelo e nellanon comune dottrina”, e ai quali dedicòdelle brevi biografie, dal titolo espres-sivo: Fiori elettissimi offerti al Santo PadreFilippo Neri colti nel giardino della Con-gregazione dell’Oratorio Clodiense.

Padre Emilio predicava e soccorreva,perdonava e istruiva,confortava e sfamava,preoccupato non di sé,ma del bene degli altri.L’Oratorio filippino di-venne con lui un centrodi iniziative religiose ebenefiche. Affrontò ladura prova della sop-pressione dell’ordineda parte del governoitaliano, allorché a ma-lincuore fu costretto a ritirarsi pressoparenti, pur continuando a vivere inunione di spirito e di apostolato con isuoi confratelli.

Nel 1870 iniziò quell’opera di assi-stenza alle orfane che darà origine allacongregazione delle suore Serve di Ma-ria Addolorata, dedicandovi tutto sestesso, portando “ogni fratello incuore”. Non mancarono biasimo e in-comprensioni. Ma non si scoraggiò, per-ché aveva una grande fiducia in Dio eun amore generoso verso i sofferenti.In questa opera caritativa si distinse perla fede profonda, intensamente viva,che fiorisce nella carità e genera la spe-ranza. La fede in Dio, l’amore all’euca-ristia furono la preziosa eredità lasciataal suo Istituto e alla sua Congregazione,che la vivono e la diffondono anche al-

l’estero (Messico, Bu-rundi), sotto la prote-zione della Vergine.Quando più necessarieerano la sua presenzae la sua guida spiri-tuale, quasi improvvi-samente, nella notte tral’1 e il 2 dicembre 1905,a soli sessantatré anni,invocando il nome diGesù e di Maria, ter-

minò la sua giornata terrena.La sua vita è stata un vangelo cantato

nella liturgia dell’esistenza quotidiana,nell’amore verso Dio e verso il pros-

Page 15: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

IL NOSTRO FONDATORE

15

simo. L’ultimo saluto allesue creature spiritualiche tanto amava, le suoree le orfane, fu la sua be-nedizione nel nome delSignore. Concludendo, cipare di poter affermareche padre Emilio fu unuomo che si aprì al fuocodell’amore soprannatu-rale e si lasciò da esso in-fiammare, rivestendo dicalore le anime dei fra-telli e sorelle sofferenti.

Caritas Christi urgetnos (2Cor 5,14) fu il motto della sua vitaoperosa. Padre Emilio ripropone a noioggi, in modo semplice, valori evange-lici (umiltà, carità, semplicità, amore pergli ultimi) che, all’inizio del terzo mil-

los laicos católicos en especial con los jó-venes para construir la iglesia de los tiem-pos nuevos, fue un ejemplo de diálogocon todos, de respeto recíproco, de com-prensión.

Se puede afirmar que Padre Emilio fueun hombre que se abrió al fuego del amorsobrenatural y se dejó inflamar de eseamor, se revistió del calor de las almasque sufren “Caritas Christi urget nos” fueel lema de su actividad, Padre Emilio nosvuelve a proponer de manera sencilla, va-lores evangélicos (humildad, caridad, sen-cillez, amor a los demás) que al inicio deltercer milenio se necesitan redescubrir yreavivar con convicción a la luz de cuantonos ha pedido el papa Francisco al iniciodel año de la Vida Consagrada. Es apre-miante la frase evangélica: “Todo lo quehabeís hecho a cada uno de estos hema-nos más pobres lo habeís hecho a mi” (Mt25,40).

síntesisPasó haciendo el bien

El funeral, que se celebró el 4 diciembrede 1905 en la iglesia de los padres Fili-penses, hizo surgir un profundo luto enla ciudad y en la diócesis de Chioggia. Selloraba por el hermano fiel, el amado pa-dre, el buen director, el consolador, elbienhechor. Se lloraba y se oraba por pa-dre Emilio Venturini sacerdote filipensehumilde, virtuoso, ejemplar.

Él interpretó, afirma el Obispo Piasen-tini, el rol de la iglesia de Chioggia hacialos pequeños y pobres creando un grupode personas, verdaderas almas grandes,que se encontraron para trabajar en favorde los pobres, primera de las cuales Ma-dre Elisa Sambo.

Padre Emilio fue un sacerdote autén-tico y fiel anunciador de la palabra, ani-mador de movimientos altruistas entre

lennio, occorre ri-scoprire e riviverecon convinzione,alla luce di quantosollecitato da papaFrancesco all’iniziodell’anno della VitaConsacrata.

Si fa pressante,allora, il monitoevangelico che contanto amore ricordoa voi sorelle nell’an-niversario della na-scita al Cielo di pa-

dre Emilio: “Tutto quello che avete fattoa uno solo di questi miei fratelli più pic-coli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40).

padre Giacomo Kielbasa

Page 16: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

16

Affidate a San GiuseppeEra il piccolo grano di senapa dato a custodire al Santo Patrono

espressa: «Sono passati 142 anni dalla nostrafondazione e desideriamo ricordarequesto evento assieme a voi per espri-mere la nostra riconoscenza a Dio cheha sorretto la Congregazione per tuttoquesto lungo cammino. Oggi, tuttoquesto tempo è motivo per “abbrac-ciare il futuro con speranza”. Si leggenei Cenni storici che il nostro fonda-tore, il servo di Dio padre Emilio Ven-turini, “il 19 marzo del 1873, fece laconsacrazione a san Giuseppe, bene-disse l’Istituto, diede a baciare a cia-scuna suora la santa reliquia. Era il pic-colo grano di senapa nascosto sotterrae dato a custodire a san Giuseppe”.Preghiamo questo grande santo perchécontinui anche oggi a vegliare sul suoamato Istituto, perché con santità egioia possa essere nella Chiesa fer-mento di pace e di unità a serviziodella carità».

All’omelia, il vescovo, commen-tando il vangelo di Matteo 1,18-25, haaffermato: «Avviene anche per sanGiuseppe quello che l’evangelista Luca

È sempre fecondo ritornare alle ori-gini. Riflettere sulla storia e sulle mo-tivazioni che hanno animato i nostriFondatori a iniziare un servizio di ca-rità verso le fasce più deboli della so-cietà. A fare memoria dello Spirito cheli ha illuminati e sostenuti nel discer-nere e poi nel concretizzare la mozioneinteriore di donare una famiglia neltempo a tante bambine e ragazze chenon avevano potuto sperimentare ilcalore del focolare domestico.

Anche quest’anno nella basilica disan Giacomo abbiamo celebrato la so-lennità di San Giuseppe con una messapresieduta dal vescovo della nostradiocesi Adriano Tessarollo e officiatada vari sacerdoti che si sono uniti a noireligiose, nella preghiera e nella lode aDio, e a tutti gli amici, conoscenti e fe-deli che condividono la certezza nel-l’intercessione del nostro protettore ela spiritualità della nostra Congrega-zione.

La priora generale, suor Umberta,nel saluto iniziale, ringraziando il ve-scovo e tutti i convenuti, così si è

Page 17: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

17

ANNIVERSARI

ci narra di Maria. Un angelo si fa pre-sente, annuncia il messaggio che vienedall’alto, è un incoraggiamento: “Nontemere”. Come Maria, Giuseppe entrain questo mistero, lui è chiamato a en-trare in quella famiglia per guidare,educare, dare il suo nome a Gesù. Lasua paternità, non fisica ma autorita-tiva, diventerà reale nell’esercizio dellasua missione di accompagna-mento, di educazione, di in-troduzione alla vita del figlioche gli è affidato. A San Giu-seppe si attribuiscono le ca-ratteristiche della fedeltà,dell’umiltà, dell’obbedienza,della semplicità del farsiservo. Giuseppe fece se-condo quanto gli aveva dettol’angelo. Fece secondo la pa-rola del Signore. Pensando inquesti giorni a questa figuraho scritto qualche riga informa di preghiera». Il vescovo ha continuato l’ap-profondimento della perso-nalità di san Giuseppe, com-mentando la preghiera da luicomposta e che riportiamo in-tegralmente.O umile servo obbediente, san Giuseppe,tu che ha obbedito ai disegni di Dio, quando l’Angelo ti rivelò la missionedi essere custode di Gesù e della sua MadreMaria, aiuta anche noi ad accogliere i suoi disegni, e a comprenderli alla luce della sua Parola.

Donaci l’umiltà e la sapienza, di interrogarci su di essianche quando fatichiamo a comprenderli.

Donaci di saper attendere e con fede epazienza la loro realizzazione nel tempo e oltre il tempo.

Ottienici la forza di amare e servire le persone che Dio ci affida e ci pone ac-canto, come tu hai amato e servito la Vergine Ma-ria, tua sposa, e il suo figlio Gesù, che a te fu affidatocome padre terreno. A te affidiamo le nostre famiglie perché nell’amore umile e servizievole

vivano la vera comunione. Guarda ai nostri figli, insegnaci a custodirli nella gioia, ad avviarli al lavoro onesto e ad aprirsi alla fede in Dio Padre e nel suo Figlio Gesù Cristo.

Accompagnaci nella vita e intercedi per noi perché in morte anche noi siamo accolti, come fu per te, tra le braccia di Gesù e di Maria, e da essi consegnati al Padre della Vita. Amen.

Page 18: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

ANNIVERSARI

realizzare questi valori di umiltà, ob-bedienza, servizio, comunione, daretestimonianza di suo figlio Gesù Cri-sto e sperimentare la buona compa-gnia della vergine madre Maria».

suor Pierina Pierobon

síntesisBajo la protección de San José

También este año en la Basílica deSantiago apóstol se celebró la solem-nidad de San José presidida por elObispo de la diócesis di ChioggiaAdriano Tessarollo y concelebrada porvarios sacerdotes que se unieron en laoración a nosotras y en la alabanza aDios y a todos conocidos, fieles, que

Il presule, terminando la sua omelia,ha affidato ogni suora e l’intera Con-gregazione a questo grande santo e

posto nelle sue mani il seme gettatodai nostri Fondatori. Ogni famigliaecclesiale e religiosa ha bisogno diispirarsi a queste virtù e di scrutare imomenti in cui ci troviamo a vivere:qualche volta ci mettono in crisi, altrevolte suscitano speranza. «Sentiteviaffidate a questo patrono - aggiun-geva - così che, grazie a lui, possiate

Page 19: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

19

DALLE MISSIONI

comparten la certeza de la intercesiónde San José y la espiritualidad de lacongregación de las Siervas de MaríaDolorosa.

Es muy fecundo retornar a los orí-genes, reflexionar sobre la historia ysobre los motivos que animaron anuestros fundadores padre Emilio ymadre Elisa para iniciar un serviciode caridad hacia los más pobres de suciudad. Hacer memoria del Espírituque los iluminó y los sostuvo para dis-cernir y para concretizar la moción in-terior de donar una familia en eltiempo a numerosas niñas y mucha-chitas que no pudieron experimentarcalor de un hogar.

“Es un pequeño grano de mostazaescondido en la tierra y dado a custo-diar a San José”.

El obispo en la homilía resaltó la ri-queza espiritual de San José con unaoración. Al términe de la homilía, En-comendó a este gran Santo cada her-mana, toda la Congregación y puso ensus manos y bajo su protección la se-milla sembrada por nuestros Funda-dores. Concluyó afirmando: “Sién-tanse bajo la protección de este patróny, gracias a él, puedan realizar los va-lores de humildad, obedienza, servi-cio, comunión y experimentar labuena companía de la Virgen María”.

Sono stati giorni di comunione, diintenso lavoro, di studio, di appro-fondimento sulla vita e le virtù delnostro Fondatore.

Il lavoro di ogni giorno trovava lasua massima espressione nella pre-ghiera liturgica e nella supplica a pa-

Memoria grataGiorni di preghiera, comunione, studio, condivisione

Nel clima delle festività natalizie,ho avuto la possibilità di trascorrereuna decina di giorni con le sorelle delladelegazione messicana. Lodo e ringra-zio Dio padre per tutto quello che miha permesso di sperimentare, di rea-lizzare e di condividere (cfr. Lc 2,28).

Page 20: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

20

DALLE MISSIONI

a rispondere all’ispirazione divinacercando di vivere in pienezza il van-gelo.

La Positio1 è stata la magna chartache ci ha fatto da guida in questigiorni. Più volte, attraverso le rela-zioni, i gruppi di studio, la condivi-sione in assemblea, abbiamo fattomemoria dell’“abito virtuoso” delnostro fondatore.

La memoria grata del passato el’ascolto attento di ciò che lo Spiritodice alla nostra Congregazione ci sti-molano a “vivere il presente con pas-sione e ad attuare, in maniera semprepiù profonda, gli aspetti della nostravita consacrata”, come afferma papaFrancesco.

Non meno importante e certa-mente molto positiva è stata l’espe-rienza di vita fraterna e di comu-nione favorita dalla responsabilità diogni sorella nel collaborare perchétutto fosse armonico e nulla potessesfuggire, a cominciare dai vari ser-vizi: dalla cucina alla refezione, dal-l’ordine della casa all’organizzazionedella preghiera.

Certamente, come dice ancorapapa Francesco, le sorelle della dele-gazione messicana, data la loro gio-vinezza, sono il presente, perché giàvivono attivamente in seno alla Con-gregazione, e sono anche il futuro,perché saranno chiamate a prenderenelle loro mani la guida dell’anima-zione, della formazione, della mis-sione.

Ringrazio il Signore perché mi hapermesso di narrare la nostra storia

dre Emilio e madre Elisa.Erano presenti tutte le sorelle che

compongo le varie comunità, esclusequelle di Piedras Negras e Casa Ho-gar, a Città del Messico, rappresen-tate parzialmente.

La lettera apostolica di papa Fran-cesco A tutti i consacrati, in occasionedell’Anno della Vita Consacrata ci haaiutato a guardare al passato con ri-conoscenza. A far memoria grata del-l’azione dello Spirito Santo in tuttol’arco della vita terrena del nostroFondatore, soprattutto quando il Si-gnore gli chiedeva un supplementodi carità, oppure quando la croce simostrava sotto varie forme spesso in-decifrabili e solo mediante la pre-ghiera e il silenzio egli trovava laforza di accettarla e di renderla fe-conda nella fede.

Abbiamo ripercorso il camminodella via e della missione di madreElisa e padre Emilio, per cogliere inesso la scintilla ispiratrice, le idealità,i progetti, i valori che li hanno mossi

1. La Positio è il dossier di documenti e testimonianze, raccolti nell’inchiesta diocesana, nel quale si esprimela "dimostrazione ragionata" delle virtù eroiche della persona che si vuole dichiarare “venerabile” e suc-cessivamente rielaborato e approvato dalla Congregazione della Causa dei Santi.

Page 21: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

21

assieme alle sorelle del Messico e lo-darlo per tutti i doni che ha concessoai nostri fondatori, padre Emilio emadre Elisa, e che continua a donarealla nostra Congregazione.

E con papa Francesco chiediamoallo Spirito di “non cedere alla ten-tazione dei numeri e dell’efficienza,meno ancora a quella di confidarenelle proprie forze”. Chiediamo inol-tre che ci doni di scrutare gli oriz-zonti della nostra vita e “del mo-mento attuale in vigile veglia”.

suor Pierina Pierobon

síntesisMemoria grata

En el clima de los festejos de navidadse llevaron a cabo con las hermanas me-xicanas de la delegación algunos días dereflexión, de estudio, de profundizar, so-bre la vida y las virtudes del Fundador.El trabajo de cada día encontraba sumáxima expresión en la oración litúrgicay en la súplica a los fundadores PadreEmilio y Madre Elisa.

Se recordaba con agradecimiento laacción del Espíritu Santo en toda la vidaterrena del Fundador sobre todo cuandoel Señor le pedía un incremento de cari-dad o cuando la cruz se mostraba bajodiferentes formas tantas veces indesci-frables y solo con la oración y el silencioPadre Emilio encontraba la fuerza paraaceptarla y hacerla fecunda en la fe.

Se recorrió el camino de la vida y lamisión de nuestros fundadores MadreElisa y Padre Emilio, para acoger atravésde éste la centella inspiradora, los idea-les, los proyectos, los valores que los mo-vieron para respoder a la inspiración di-vina tratando de vivir en plenitud elevangelio.

La positio fue el documento magno quenos guió en estos días y del cual se ex-trajo el material. Más de una vez atravésde las relaciones, los grupos de estudio,en la plenaria se hizo memoria de todassus virtudes.

Fueron estimulantes las palabras delPapa Francisco de no caer en tentaciónde la cantidad y la eficacia, menos toda-vía en la tentación de confiar en nuestraspropias fuerzas. Pidamos escrutar los ho-rizontes de nuestra vida y del momentoactual en vigilante espera.

Page 22: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

22

DALLE MISSIONI

nas que venían de comunidades máslejanas.

Preparando la mente y el corazónpara recibir conocimientos y expe-riencias recibimos con gran alegría aSor Pierina Pierobon, nuestra expo-sitora.

Llegado el momento iniciamosnuestros encuentros; en un primerencuentro Sor. Pierina nos ha exhor-tado, haciendo suyas las palabras del

Papa Francisco en sucarta apostólica diri-gida a todos los con-sagrados, a mirar elpasado de la Con-gregación con grati-tud, vivir el presentecon pasión y mirar elfuturo con espe-ranza, saliendo denosotras mismas e ir,como Padre Emilio,que al llegar a una

casa no solo veía la necesidad mate-rial sino el estado de las almas queahí habitaban, las necesidades espi-rituales, a las periferias existencialesde nuestra actualidad. Asimismo noshizo una fuerte invitación a difundirla vida y virtudes de Padre Emilioentre nuestros parientes, amigos ybienhechores para pedir su interce-sión y así poder ser reconocido porla Iglesia como modelo de segui-miento de Cristo.

Los siguientes encuentros fueronmuy intensos porque profundizamos

Tenacidad y magnanimidad en lasobras de caridad de Padre EmilioVenturini

Este año que el Santo Padre el PapaFrancisco ha dedicado para la VidaConsagrada y que continuamentenos ha invitado a ver el pasado congratitud, coincide también con el añode Espiritualidad que estamos vi-viendo en la Congregación.

Gracias a las exhortaciones del

Santo Padre y de nuestra madre ge-neral hemos dedicado unos días parala profundización del Carisma denuestra congregación y para conocermás a fondo la vida de nuestro padrefundador Emilio Venturini.

Estuvimos reunidas las hermanasde la delegación mexicana en la Co-munidad Inmaculada Concepción,en Córdoba del 26 al 30 de diciembrey tal parecía que a la llegada de todas,viviríamos momentos agradables defraternidad, lo cual se dejó ver en laalegría de encontrarnos con herma-

La PositioTenacidad y magnanimidad en las obras de caridad

de Padre Emilio Venturini

Page 23: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

23

DALLE MISSIONI

tud en sus relaciones con los demás,respetando siempre al prójimo, el so-portar con paciencia los padecimien-tos causados por su enfermedadabrazando su cruz cada día, en suconstancia al hacer el bien, en su con-tinuo discernimiento de la voluntadde Dios, la aceptación de los propioslímites, su ascesis y penitencia per-sonal, en su mansedumbre y en sumodo de vestir y hablar; finalmenteen el quinto encuentro ilustramos losconsejos evangélicos del Siervo deDios de castidad, pobreza y obedien-cia, ya que Padre Emilio fue por granparte de su vida sacerdotal un reli-gioso perteneciente a la Congrega-ción del Oratorio de Chioggia y eraun hombre que amaba a Jesús pobreentre los pobres, daba acogida a to-dos con una paternidad universal,poseía una gran libertad hacia losbienes terrenos y apegos familiares,esta libertad era la causa que hacía

que brotara de él una gran ternurahacia los más necesitadosy un granamor a la Iglesia y a sus pastores, te-niendo gran disponibilidad para con

temas muy importantes para nuestrocrecimiento en el conocimiento delpropio carisma confrontándolos connuestra vida. En el segundo encuen-tro releímos la vida del fundador,ilustrando los momentos más esen-ciales de su vida; en el tercer encuen-tro vimos la forma heroica en la quevivió las virtudes Teologales, a saber,la fe, la esperanza y la caridad, queson aquellas virtudes que recibimosen el bautismo, virtudes vividas he-roicamente por Padre Emilio en elamor a Dios, a la Eucaristía, el culti-var la propia fe y la de los demás, di-fundir su amor y devoción a la Vir-gen María, el promover lasvocaciones sacerdotales y religiosas,su confianza en la providencia, su te-nacidad y magnanimidad en susobras de caridad hacia los más po-bres, especialmente las niñas huérfa-nas, su gran fe en la fuerza de la ora-ción y desapego a los bienes terrenospara tener la miradaen el cielo; en elcuarto encuentro vi-mos las virtudesCardinales, a saber:justicia, fortaleza,prudencia y tem-planza, las cuales re-quieren un esfuerzopersonal continuopara poseerlas y sonla base de todas lasvirtudes.

Padre Emilio seesforzó fielmentepara poseerlas poniéndolas en prác-tica en todo cuanto realizaba: en suresponsabilidad hacia los deberespropios de su sacerdocio, en la recti-

Page 24: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

24

DALLE MISSIONI

vida cristiana en el silencio y la hu-mildad, en la entrega desinteresaday generosa de su vida, en el servicioal prójimo y en el amor a Dios y a suIglesia, fue un hombre que se dejóguiar siempre por la voz del EspírituSanto, un hombre de oración y escu-cha de la Palabra de Dios, capaz dediscernir los signos de los tiempos;fuerte, valiente y decidido en con-quistar la meta final, con un ardienteamor a María Santísima que irra-diaba en su vida y en sus escritos.

Ahora nos queda el compromisocon Dios de meditar lo que hemosaprendido y poner por obra lo quehemos aprendido y profundizado,además de que se nos queda la tareade dar a conocer a nuestro fundadore intensificar la propia oración parapedir a Padre Emilio que así comoen la tierra bendecía a cada momentoa las huérfanas y a las hermanas, asínos siga bendiciendo ahora a noso-tros desde el cielo.

Que el Señor mire con misericordiaa nuestra Congregación, nos concedapoder imitar las virtudes de nuestroFundador con amor y empeño, lagracia de ver en los altares al Siervode Dios Padre Emilio Venturini y mu-chas y santas vocaciones a nuestraamada familia religiosa.

Sor Alejandra Ariza

sintesiLa Positio

La quasi totalità della suore della de-legazione messicana si è riunita nella co-munità dell’Immacolata Concezione diCordoba, nel distretto di Veracruz, dal

ellos. Padre Emilio además poseíauna gran humildad que lo hacía re-conocerse que valía poco o nada de-lante de Dios.

Para los encuentros nos reunimospor grupos de tres a cinco hermanas

para profundizar y compartir expe-riencias sobre los temas y al final decada tema compartimos con todas laspropias reflexiones. Esto fue algomuy enriquecedor para todas, por-que nos abrió a un diálogo profundoy espiritual sobre nuestro amado fun-dador y nos hizo confrontar nuestroscomportamientos y actitudes res-pecto de la vida de Padre Emilio.

El conocer más sobre nuestras raí-ces, el origen de nuestra familia reli-giosa nos da identidad, nos recuerdaconstantemente el llamado y la mi-sión que el Señor nos ha hecho.

Padre Emilio vivió en plenitud su

Page 25: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

25

DALLE MISSIONI

famiglia religiosa creaidentità, illumina lachiamata e la missioneche le sorelle stannoportando avanti.

Padre Emilio havissuto in pienezza lavita battesimale, nelsilenzio e nell’umiltà,nell’impegno disinte-ressato e generosodella sua vita, nel ser-vizio al prossimo enell’amore a Dio e allaChiesa. Fu un uomoche si lasciò guidaresempre dallo SpiritoSanto. Uomo di pre-

ghiera e di ascolto della Parola, capacedi lasciare entrare la pienezza di Dio inse stesso e di discernere i segni dei tempi.Con forza ha puntato alla meta finale so-stenuto dall’ardente amore della Vergine,amore che irradiava dalla sua vita e daisuoi scritti.

26 al 30 dicembre2014. Sono stati giornidedicati all’approfon-dimento del carismadella Congregazionee a una conoscenzapiù esauriente dellastatura umana e dellaricchezza spiritualedel nostro Fondatore.

Si sono vissuti mo-menti di felice sorel-lanza, resi maggior-mente gioiosi dal-l’incontro con le so-relle che venivanodalle comunità piùlontane.

Suor Pierina ha tenuto il corso di ap-profondimento ed è venuta tra noi percondividere la sua conoscenza, ma so-prattutto per portare la sua testimo-nianza e il suo amore ai Fondatori e allaCongregazione.

Approfondire le radici e gli inizi della

cional en el cual las diferentes Con-gregaciones teníamos en exposiciónpor medio de lonas, carteles, frases,imágenes el ser y el quehacer de cadauna, así se hizo posible que los fielesconocieran y estuvieran informadosde lo que sucede en la Iglesia, qué esla vida consagrada y los carismas queestán presente en la diócesis. A las13:00 hrs. tuvimos la eucaristía conMons. Eduardo Patiño Leal, poste-riormente compartimos los alimentosen el mismo atrio de catedral conti-

La Conferencia de Superiores Ma-yores de Religiosos de México,(CIRM) de la diócesis de Córdoba,animadas por el entusiasmo de nues-tro Vicario de religiosas el Pbro. Al-fonso Hernández Fernández (sacer-dote diocesano y Rector delSeminario Menor) inauguramos elpasado 30 de noviembre el inicio delaño dedicado a la Vida Consagradaconvocado por el Papa Francisco. Di-cho evento lo quisimos iniciar desdemuy temprano con una expo voca-

Celebrando la vida consagradaMantener vivo y actualizado el espíritu de los fundadores

Page 26: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

26

DALLE MISSIONI

nuando con nuestra expo vocacionalhasta las 19:00 hrs.

Para continuar celebrando la vidaconsagrada y más aún en este año,también nos reunimos las diferentescongregaciones el primero de febrero,dándonos cita en el salón de la cate-dral Inmaculada a las 11:00 hrs paratener una breve charla sobre el do-cumento “Perfectae Caritatis” impar-tida por el Pbro. Alfonso, en la cualnos recordó que, dicho documentofue creado y pensado para un reno-var la vida religiosa presentando

unos lineamientos a seguir, uno deellos es, “cómo mantener vivo y ac-tualizado el espíritu del fundador”.Esta platica nos ha motivado recor-dándonos que el seguimiento deCristo es radical, la vida religiosa esun don de Dios, regalo bendición,predilección; los laicos y la iglesia es-peran mucho de nosotras religiosas.

Por medio de este compartir nosfuimos preparando para vivir juntasla eucaristía la cual celebró Mons.

Eduardo, realmente fue un momentobello, lleno de unidad, fraternidaddonde se percibe la riqueza de la igle-sia, de los carismas, al ver a las her-manas de vida contemplativa, devida apostólica y hermanos, es asícomo entramos a la Iglesia, cantandola alegría de vivir y de ser

consagrados y consagradas paraDios, Monseñor en su homilía ex-hortó a la comunidad diciendo: “loshermanos y hermanas necesitan elaprecio nuestro, necesitan que lesechemos porras, que les digamos que

bueno que hay religiosas, debemospedir por las vocaciones, orar paraque haya jóvenes que deseen entre-gar la vida a Cristo”. Posteriormentenos dirigimos a compartir los alimen-tos, momento en el cual se llevó acabo el sorteo de algunos premios, laentrega de una bonita rosa, dirigidotodo esto por nuestro vicario.

La vida consagrada es un hermosojardín en la tierra creado por Dios,en este jardín se puede apreciar la di-

Page 27: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

27

DALLE MISSIONI

versidad de flores cada una con unabelleza particular por sus formas, co-lores, y aroma; cada bautizado tieneel compromiso de cultivar y mante-ner vivo y cuidado esta siembra delSeñor, por medio de la oración, desentir como suya la obra de Dios ten-gamos presente que en ocasiones al-guna vocación se pierde porque noha sido sostenida por la oración. Losinvitamos a tener presente las pala-bras del Papa Francisco: “Las voca-ciones nacen en la oración”.

Comunidad San JoséCórdoba Mexico

sintesiCelebrando la vitaconsacrata

La conferenza delle religiose della dio-cesi di Cordoba, in Messico, ha celebratol’apertura dell’anno consacrato alla vitareligiosa, il 30 novembre 2014.

Fin dal mattino, e per tutta la giornata,le diverse congregazione presenti in cittàhanno esposto nell’atrio della cattedralegrandi cartelloni con frasi e immaginiche illustravano il carisma di ciascuna.Alle 13.00 si è svolta la celebrazione del-l’eucaristia, presieduta da padre Alfonso

Hernández, rettore del seminario minore,cui è seguire il momento conviviale dellacondivisione del frugale pranzo.

Le congregazioni si sono nuovamentetrovate insieme il primo febbraio, nellasala conferenze della cattedrale di Cor-doba per un approfondimento del docu-mento Perfectae Caritatis, tenuto da pa-dre Alfonso, il quale ha sottolineato chetale documento è stato pensato e redattoper rinnovare la vita consacrata. È se-guita poi la celebrazione dell’eucaristiapresieduta dal vescovo Eduardo, che siè congratulato per la ricchezza dei mol-teplici carismi presenti in diocesi.

L’invito a pregare, perché molte emolti giovani si lascino ancora affascinareda questo ideale, è sempre pressante. In-fatti papa Francesco dice: “Le vocazioninascono dalla preghiera”.

Page 28: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Missione BurundiI bambini sono certi che l’attesa è sempre premiata

Che cosa possiamo fare per loro?È questa la domanda che spesso ri-suona nel nostro cuore, soprattuttoquando ci troviamo di fronte a casidi particolare miseria. Non sono faciliiniziative concrete. Se poi consta-tiamo che certe situazioni sono fruttodi ingiustizia e di egoismo, avver-tiamo più profondamente la nostra

inadeguatezza, ma dobbiamo con-vincerci che, pur nel nostro piccolo,qualcosa possiamo sempre escogi-tare. Un pezzo di pane, un piatto difagioli c’è sempre e donarli a chi hafame non vuol dire che stiamo cre-ando dipendenze. Alla carità non sidevono porre dei limiti e ragionandotroppo si rischia di passare oltre

Page 29: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

DALLE MISSIONI

è la prima volta che parte lasciandola famiglia nella miseria. Bella aiutagli altri a vestirsi in qualche modo:pantaloni rovesci, gonna per Darsy,una maglietta della mamma pergonna con le maniche lunghe a pen-zoloni e naturalmente tutti sporchi.Sono però tra i primi a venire a scuolae sono ben accolti dagli altri bambini

senza porre la necessaria attenzionea quanto accade intorno a noi. A unbambino che ha fame non possiamofar credere che la colpa sia dei geni-tori o, come spesso sentiamo dire, chebisogna ridurre le nascite.

Davanti al nostro portoncino ab-biamo sempre dei bambini che aspet-tano di vedere una di noi per doman-darle qualcosa. A volte dobbiamodire di aspettare, perché siamo occu-pate, e loro restano là, pazientemente,sapendo che alla fine l’attesa è sem-pre premiata.

Abbiamo pure adottato tre bam-bini: sono le nostre gemelline Niella,Bella e il fratellino Darsy. La mammafatica a prendersene cura, parte ilmattino con il bambino più piccolo erientra la sera. Del padre non sihanno notizie da qualche mese; non

Page 30: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

DALLE MISSIONI

che li aiutano e li prendono per manoandando alla ricreazione. Da quandofrequentano la scuola, hanno fattoprogressi enormi, parlano, sorridono,danzano, cantano.

Mentre gli altri, terminata lascuola, rientrano a casa, loro si in-camminano verso la nostra cucina,perché ormai sanno che a mezzo-giorno mangiano da noi e il sabato ela domenica li troviamo fuori dal can-cello che ci aspettano. Anche per farsila doccia non ci sono problemi, bastadire: facciamo la doccia e subito siavviano verso la lavanderia, vicinoalla vaschetta. Quanti altri purtropposono nelle loro condizioni!

Al dispensario poi arrivano bam-bini malnutriti. Volendo conoscere lasituazione dell’area di nostra respon-sabilità, abbiamo chiesto ai capi-col-lina di segnalarci i casi di bambinicon problemi di alimentazione. Neabbiamo già non pochi in lista e con

questi abbiamo cominciato un pro-gramma di alimentazione supple-mentare e di formazione per lemamme. Aline, una delle nostre in-fermiere, ha frequentato dei corsi inmerito e abbiamo dedicato un giornoalla settimana per riunire le mammeallo scopo di sensibilizzarle sulla nu-trizione e sulla salute dei loro figli, eper donare loro un alimento ipernu-tritivo. Abbiamo già individuatobambini in condizioni molto gravi acausa della malnutrizione e abbiamoprovveduto a ricoverarli in ospedale.Uno di loro, purtroppo, è morto.

Il nostro distretto sanitario ha lan-ciato un allarme anche sull’aumentodi parti a domicilio, rischiosi per lamadre e per la sua creatura, sia perla mancanza di un’adeguata assi-stenza medica sia per la carenza dellecondizioni igieniche indispensabili aprevenire setticemie. Nel nostro di-spensario abbiamo avuto già dei casi

Page 31: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

31

DALLE MISSIONI

che hanno richiesto un nostro prontointervento. Queste povere donne ar-rivano spesso di notte, in condizionipreoccupanti, talora con il bambinoancora attaccato allaplacenta. Le causeall’origine di questoproblema sono di-verse: non solo la di-stanza e la difficoltà ditrovare un mezzo ditrasporto, ma anchel’attesa fino all’ultimomomento, prima didecidersi a chiedereassistenza.

Con il nostro perso-nale ci siamo interro-gati sulle misure daprendere e abbiamodeciso di intensificarela sensibilizzazionedelle mamme che arrivano al dispen-sario per le visite pre-natali e di at-tuare insieme ai capi-collina e agliagenti della formazione sanitaria unprogramma per informare la popo-lazione sui rischi dei parti a domici-lio.

Comunità Mater MisericordiaeBwoga Burundi

síntesisMisión en Burundi

Las personas más vulnerables de lasolidaridad y la caridad son los en-fermos y los niños, aquella caridadque las hermanas con el ejemplo delos fundadores Padre Emilio y MadreElisa, tratan de concretizar en aquella

porción de tierra bendita tal y comolo dijo el Obispo Simon Ntamwansi.

Para los niños que esperan con pa-ciencia delante del portoncito de la

misión siempre hay un pan o un platode frijoles. Pero existe además un em-peño radical, una de nuestras enfer-meras asistió a un curso sobre estetema y estamos programando dedicarun día a la semana para realizar unsenso de niños mal nutridos para pro-poner a sus madres una formaciónadecuada de manera que se reduzcael número y, si se puede, eliminar elproblema y además darles un ali-mento supernutritivo.

Es de extrema necesidad tambiénla formación de las madres embara-zadas para invitarlas a dar a luz en eldispensario puesto que los partos encasa ponen en peligro la vida del neo-nato y a veces también la de la madrepuesto que no poseen el material y elequipo adecuados para el parto.

Page 32: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10
Page 33: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10
Page 34: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

34

PROPOSTE DI RICERCA

Uscire dalla sussistenzaLa ferrovia per Chioggia un obiettivo irrinunciabile

Abbiamo iniziato questo numeroparlando di povertà e dell’attenzioneche il Venturini, nella sua veste di di-rettore di un giornale cittadino comeLa Fede, dedicò al problema. Altret-tanta attenzione egli riservò alle ini-ziative che avrebbero potuto risolle-vare le sorti di Chioggia e portare adun benessere diffuso. L’attività a cuitutti in città guardavano come ad unvolano per l’economia era quella ma-rittimo-commerciale, strettamente di-pendente, però, dalle condizioni di

agibilità del nostro porto e, soprat-tutto, dalla presenza di infrastrutturedi collegamento. La ferrovia diven-tava quindi per Chioggia un obiet-tivo irrinunciabile e per il suo rag-giungimento, che sappiamo essereavvenuto nel 1887, politici, impren-ditori chioggiotti e intellettuali co-minciarono a mobilitarsi subito dopol’Unità, in concomitanza con la fer-roviarizzazione su scala nazionaleavviata dal governo italiano.

Nel vortice di progetti e conces-sioni che scuoteva province e città in

ogni dove, Chioggia nonvoleva certamente per-dere… il treno.

La questione però nonera semplice. Pesavano dif-ficoltà logistiche, scarsità difinanziamenti, interessicontrastanti. In più la cittàsubiva, ancora una volta, idiktat di Venezia e Padova.Gli anni in cui il Venturinisi trovò a dirigere La Fedefurono decisivi per la sceltadella linea ferroviaria darealizzarsi. Il dibattito incittà si fece incandescenteperché ciascuna opzionerappresentava una diversaprospettiva di sviluppoeconomico e di relazioniterritoriali.

Ecco perché il Venturinisi appassionò così tantoall’argomento ed ecco per-ché, per noi, è interessante

Disegno di Aristide Naccari

Page 35: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

35

rileggere gli articoli che ci ha la-sciato, articoli ancora di attualitàvisto che l’insufficienza cronicadei collegamenti è oggi motivodi freno alla crescita della città.Ragione per cui, ultimamente, ildibattito è stato ripreso, con unarivendicazione aggiornata: larete del sistema ferroviario me-tropolitano regionale di super-ficie deve agganciarsi al sistemaclodiense.

La posizione del Venturini èimprontata al realismo. All’ini-zio sposa la tesi del suo avver-sario politico, il sindaco liberaleFilippo Baffo, tanto gli sembravantaggiosa, sorvolando sulledifferenze ideologiche. Questi,infatti, aveva tentato un’alleanzacon i comuni della Bassa Pado-vana per realizzare le lineeChioggia - Conselve - Monselicee Padova - Piove - Cavarzere-Adria, che si sarebbero dovuteraccordare nella località intermediadi Villa del Bosco. L’operazione fuosteggiata dal Consiglio Comunaledi Chioggia che privilegiò in modoesclusivo l’iter per la linea Chioggia-Loreo - Adria, costringendo il Baffoalle dimissioni.

Tra il Padovano e il Polesine il Ven-turini non aveva dubbi circa la bontàdella prima ipotesi, in ciò, ai nostriocchi, dimostrandosi lungimirante.Ma, successivamente, converge sullaseconda per ragioni che reputa fon-date: l’adattamento dei terreni delpadovano, di natura torbosa, avrebbecomportato l’aumento dei costi e ri-chiesto la disponibilità di conoscenzetecnologiche più avanzate; lungag-

gini del governo sull’inquadramentodi categoria della linea, da cui dipen-deva la quantità dei finanziamenti;non ultimo, la continuità dei rapporticon Venezia, sempre più burrascosia causa della ferrovia.

Preferibile, quindi, il progetto piùeconomico e di rapida fattibilità, dicui comunque si ravvedeva l’utilitàcommerciale, da sostenere con deter-minazione. Il Venturini mostrò di cre-dere nelle opportunità che l’innova-zione tecnologica, se gestita conequilibrio, offre ad un territorio. Iltreno, simbolo a quel tempo dellamodernità, non lo spaventava.

Gina Duse

Page 36: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

36

PROPOSTE DI RICERCA

síntesisSalir de la precariedad

Padre Emilio dedicó la mismaatención tanto para la pobreza comoa las iniciativas que pudieran ayudara Chioggia para llevarla a un bienes-tar general.

El ferrocarril se volvió para Chiog-gia un objetivo irrenunciable para laeconomía marítima-comercial denuestro puerto y sobre todo por lapresencia de Infraestructuras de co-nexión para llegar hasta ella.

La cuestión no era fácil. Se presen-taban dificultades logísticas, escasezde financiamentos, intereses contras-

tantes, imposiciones de parte de Ve-necia y Padua. Después de largascontrovercias el consejo municipal deChioggia privilegió la propuesta parala línea Adria-Rovigo por diferentesrazones entre las cuales la reduccióndel costo.

Padre Emilio sostiene que el pro-yecto más económico, rápido y fácildel que se podía ver la utilidad co-mercial era de apoyar con determi-nación. Él demostró que creía en lasoportunidades que la innovación tec-nológica, si es manejada con equili-brio es positiva para el territorio.

El tren, símbolo de la modernidaden aquel tiempo no le daba temor.

Page 37: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

37

APPROFONDIMENTI

L’insegnante specializzatoIntervista a chi quotidianamente promuove l’inclusione

degli studenti con disabilità

In Italia, da oltre quarant’anni,nelle classi si accolgono anche glialunni con disabilità e, in questeclassi, opera un insegnante specializ-zato per le attività di sostegno che èassegnato all’intera scolaresca e chedovrebbe operare congiuntamenteagli docenti curricolari.

Riportiamo di seguitoparte dell’intervista a Sa-brina Naccari, insegnanteper le attività di sostegnonella scuola secondaria disecondo grado, per com-prendere i tratti costitutividi questo ruolo professio-nale che, dopo quaran-t’anni, sembra avere an-cora accanto a molta lucequalche ombra.

Che cosa l’ha spinta a spe-cializzarsi per ‘essere’ un’in-segnante di sostegno aglialunni con disabilità?

Prima di rispondere a questa do-manda vorrei poter definire con mag-gior precisione le parole usate. Io nonho scelto di essere un’insegnante disostegno per singoli allievi, ho sceltodi essere un’insegnante specializzataper le attività di sostegno alla classe.

Le parole spesso sottintendono deipregiudizi e invece devono essereinequivocabili, soprattutto in untempo di crisi e di ‘tagli’. Io ho sceltodi essere un’insegnante specializzatache opera in classe, come prevede lanormativa, che si preoccupa di col-

laborare con i colleghi curricolari perla promozione degli apprendimentidi ogni singolo studente, compresoil ragazzo con disabilità, interve-nendo nel contesto, attivando facili-tatori e demolendo le barriere che mi-nacciano i processi inclusivi. Hopotuto constatare che tanto più l’in-

segnante specializzato rimane inclasse ed è incluso nel consiglio dellaclasse stessa, tanto più viene facilitatal’inclusione di tutti i ragazzi. A esseresincera, devo dire che in otto anni diattività sono stata fortunata, ho infattiquasi sempre incontrato colleghi edirigenti scolastici disponibili e am-bienti in grado di favorire l’inclu-sione, ma so che non è sempre così.Oggi le scolaresche sono complicateda gestire, perché ci sono alunni stra-nieri con il problema della lingua ita-liana, ragazzi con disturbi specifici

Page 38: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

38

APPROFONDIMENTI

dell’apprendimento, ragazzi con di-sabilità e quelli in difficoltà nello stu-dio, dunque non credo abbia moltosenso distinguere i ragazzi in cosid-detti ‘normali’ e, poi, tutti gli altri.Conviene, invece, pensare alle esi-genze di ciascuno, senza categorie edetichette. Va ripensata la didattica.Come? Partendo da quello che i no-stri ragazzi sanno fare meglio, utiliz-zando i mezzi comunicativi più vicinia loro, interessandoli, appassionan-doli. Ritengo che un insegnante nonpossa fare tutto questo da solo, per-

tanto il docente specializzato diventauna importante risorsa.

Quali ‘parole’ hanno segnato e orien-tato la sua esperienza professionale?

Penso a cinque parole chiave: per-sona, partecipazione, alleanza, pro-getto di vita, risorsa.

La parola persona perché quandoentro in classe ogni singolo studenteè una persona e so che con il mioagire posso influire in maniera nega-tiva o positiva sulla sua crescita e for-mazione co-partecipando con lui/lei

alla promozione della sua realizza-zione. Persona perché devo essere ingrado di vedere il suo valore primadella sua disabilità e delle sue diffi-coltà.

La partecipazione degli studenti nel-l’apprendimento è fondamentale, marichiede una didattica che miri all’au-tonomia, all’imparare ad imparare, afar emergere le competenze per age-volare l’inclusione. Ciò va a vantag-gio di tutti: la partecipazione dà lapossibilità ai ragazzi di confrontarsicon i propri limiti, di condividere

esperienze, responsa-bilità con i coetanei epermette di aumen-tare la propria auto-stima. Attraverso lapartecipazione, io in-segnante, prendo acuore il progetto divita, il futuro di ognistudente, pertantoogni mia azione edu-cativa deve essereorientata a questo, ein questo l’osserva-zione e la verificadelle sue perfor-

mance assumono un ruolo fonda-mentale.

Altra parola significativa è alleanzatra scuola, specialisti, famiglia, ra-gazzo: la persona si forma attraversola socializzazione, attraverso le rela-zioni interne ed esterne alla scuola;quanto più si fondono esperienze fa-miliari, scolastiche, extrascolastiche,ludiche, affettive, tanto più si esprimela persona. Rischiamo spesso di pen-sare il ragazzo con disabilità comecolui che non sa sognare, che non

Page 39: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

39

APPROFONDIMENTI

sibili traiettorie e possibili percorsida intraprendere. Amo il mio lavorononostante la fatica, perché accertoogni giorno che la diversità è ric-chezza.

Mi piace pensare che l’insegnantespecializzato per le attività di soste-gno sia colui che, nella calma appa-rente di un laghetto, tira un sasso conforza ed osserva il cerchio provocatoche si propaga in cerchi sempre piùgrandi, trascinati verso il largo. Allostesso modo il suo fare a favore del-l’inclusione si diffonde, trascinandocon sé l’idea di un mondo più giusto,aperto a tutti, nessuno escluso.

Dainese Roberto

síntesisEl maestro especializado

El profesor Roberto Dainese entre-vistó a la maestra Sabrina Naccari, es-pecializada en la actividad de educa-ción especial en la escuela secundaria,para comprender las características deeste rol profesional.

Afirmó sobre todo que eligió ser unamaestra especializada para las activi-dades de educación especial al grupo,que se preocupa por colaborar con loscolegas por la exhortación y el apren-dizaje de cada uno de los estudiantes,incluidos los muchachos con habilida-des diferentes.

Además dijo que cinco palabra cla-ves marcaron y orientaron su experien-cia profesional: persona, participación,alianza, proyecto de vida, recursos.

La palabra persona porque es nece-

può decidere, che non può giocare,perché “tanto non…”.

La parola risorsa si lega a tutte lealtre citate: nelle classi dove si pro-muove inclusione, ciascuno è risorsa,ciascun insegnante e ciascuno stu-dente.

Le piace il suo lavoro?Il mio lavoro è ricchezza, i ragazzi

sono per me una risorsa, nonostantela fatica di dovermi scontrare, a volte,con realtà non sempre favorevoli,dove non è facile intessere rapporti esinergie efficaci.

Non mi sono mai sentita un’inse-gnante di serie B, ma un’insegnanteche ha la fortuna di occuparsi di di-dattica e di valorizzare la persona,che non è “intrappolata” nei pro-grammi disciplinari e non è ango-sciata dal tempo, sempre tiranno,quello che manca per finire il pro-gramma.

Questo mio ruolo non è distantedalla mia formazione di architetto: èun lavoro creativo sempre diverso,dove c’è progettualità e dove l’im-

previsto diventa occasione di nuovaprogettualità; mi sperimento nelcampo e non devo aver paura di“sporcarmi le mani”, devo essere im-mersa nel territorio per tracciare pos-

Page 40: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

COMUNITÀ IN CAMMINO

Emozione e commozioneRappresentazione della Scuola dell’Infanzia “Angelo Custode”

“Natale è il giorno in cui nasce Gesùil nostro Salvatore che porta pace eamore!”. Quando a cantarlo sono deibambini con il candore dei loro pochianni è davvero un’emozione e se traquesti ci sono anche i tuoi figli alla loroprima rappresentazione, allora quel-l’emozione diventa commozione.

Il 19 dicembre scorso, nella cornicedella Basilica di San Giacomo a Chiog-gia, gentilmente concessa dal parrocodon Vincenzo e gremita per l’occor-renza di genitori e parenti, i bambinidella scuola dell’infanzia “Angelo Cu-stode” di Chioggia hanno, infatti,messo in scena la loro “recita” di Na-

sario ver el valor antes de la discapa-cidad y de la dificultad del muchacho;la actividad del maestro puede influirde manera negativa en el crecimiento,formación, promoción y sobre su rea-lización.

La participación le da la posibilidada los muchachos de confrontarse conlos propios límites, de compartir expe-riencias y responsabilidades con loscoetáneos, les permiten aumentar lapropia autoestima.

Otra palabra significativa es alianza

entre la escuela, especialistas, familia,muchachos, entrenadores: la personase forma a través de la socialización,las relaciones internas y externas a laescuela; entre mas se experimentan ex-periencias familiares, escolares, ex-traescolares, lúdicas y afectivas más seexpresa la persona.

La palabra recurso se une a las de-más palabras claves, en los salonesdonde se promueve la inclusión, cadauna es un recurso, estudiantes ymaestros.

Page 41: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

41

COMUNITÀ IN CAMMINO

nettone e regali, ma l’amore che Gesùci dona nascendo per noi”, un coro didolci vocine intonava le note di gioiosemelodie natalizie, accompagnandoogni parola con vivaci ritmici movi-menti delle mani e del corpo.

Eccoli, infatti, alzare le braccia alcielo e rivolgersi a Gesù come ad unamico, chiedendo scusa, loro piccoli e

innocenti, per le guerre, la violenza ela cattiveria del mondo e pregandolodi “venire ancora tra noi”.

Eccoli, saltare e roteare le mani, in-vitando a stare insieme per abbattere imuri della solitudine che ci rendonotristi ed insensibili.

Eccoli, ancora, allegri e felici, augu-rare a tutti un Natale di pace, facendoriecheggiare nella chiesa un forte“Merry Christmas!”.

Eccoli, in conclusione, chiamare agran voce Babbo Natale che, tra stu-pore ed entusiasmo, ha fatto il suo in-gresso dall’entrata principale, conse-gnando doni ad ognuno dei bambini,tutti curiosi, anche quei pochi che ap-

tale. Una rappresentazione, preparatacon cura e pazienza dalle insegnantisotto l’attenta supervisione di suor Re-gina, che ha visto protagonisti tutti gliscolaretti.

Dopo la riflessione introduttiva disuor Regina, che invitava soprattuttonoi genitori ad ascoltare i nostri figliguardandoli attraverso gli occhi del

cuore e non attraverso il freddo vetrodi un telefonino, i bambini, accompa-gnati dalle maestre, hanno fatto il loroingresso. I più grandi sorridenti conpasso sicuro, i più piccini comprensi-bilmente emozionati e intimoriti dalnumeroso pubblico accorso a vederlie ad ascoltarli.

Tutti, comunque, molto emozionati. Disposti in tre file ordinate sui gra-

dini del presbiterio, con le loro ma-gliette candide, tra il luccichio delle co-rone e dei bracciali d’argento, i piccolihanno dato inizio allo spettacolo.

Mentre gli alunni dell’ultimo annocon la loro semplicità ci spiegavanoche “il Natale non è solo torrone, pa-

Page 42: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

42

COMUNITÀ IN CAMMINO

parivano spaventati e in lacrime, di ve-dere quale sorpresa fosse stata loro ri-servata. E non sono mancati doni nep-pure per suor Regina e per leinsegnanti Alessandra, Denise e Sara.

D’altra parte, l’emozione che i nostripargoletti ci hanno regalato quel ve-nerdì pomeriggio è merito del loro ap-passionato impegno.

Con esperienza, sensibilità e pa-zienza, esse hanno saputo trasformarein musica e danza il senso autenticodella nascita di Gesù, in un percorsodi luce che, partendo dall’ingannodella felicità nascosta nei pacchi dei re-gali e attraversando il muro della soli-tudine, si conclude con la rivelazionedella luce irradiata dal volto del Bam-bino Gesù. E nessuno meglio dei bam-bini avrebbe potuto rappresentare l’ab-bagliante candore di quella luce!

E noi genitori? Anche per noi ungrande dono. Non certo quello di avervisto i nostri figli “esibirsi” in pubblico,ma l’occasione che essi, attraverso leiniziative della scuola, ci hanno ancorauna volta offerto con la loro sponta-neità e semplicità. Ovvero, quella dimeditare sul senso profondo del Na-tale e sul messaggio di amore, unità erispetto. “Facciamo in modo che siaun Natale meraviglioso”.

Nicola Carpenedo e Roberta Ballarin

síntesisEmoción y conmoción

El 19 de diciembre en la basílica deSantiago (San Giacomo) en Chioggia,los niños ofrecieron a los padres y fa-miliares su espectáculo para invitar-los a reflexionar acerca del mensajede la celebración de la santa Navidad.

Los niños con el candor de sus po-cos años anunciaron a los participan-tes que la Navidad es el día en cualnace Jesús y trae paz y amor.

Fue una emoción muy grande so-bretodo para los niños que asistierona su primer espectáculo de tal maneraque se transformó en conmoción.

Fue un coro de dulces vocecitas queentonaba las notas melodiosas de Na-vidad acompañando cada palabra convivaces movimientos de las manos ydel cuerpo e invitaban a estar juntospara vencer los muros de la soledadque nos vuelven tristes e insensibles.

Llegó también Santa Claus que en-tre estupor y entusiasmo entregó re-galos a cada uno de los niños.

El espectáculo fue un don para to-dos los presentes porque los niñosayudaron a meditar sobre el sentidoprofundo de la Navidad y sobre elmensaje de amor, de unidad y de res-peto hacia toda persona.

e|vÉÜw|tÅÉAttraverso la preghiera di suffragio e il nostro affetto:Esterina Bergamin Pierobon, Anitta Bonacich, Elio Venturato, Sergio Perini,

Carlina Catarello, Francesco e Mariano Andreatta, Giuseppina e Natale FerroPasquina Scarpa, Maria Victoria Salazar

Page 43: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Progetti di solidarietàServe di Maria Addolorata

BU

RU

ND

I M

ESSI

CO

B

UR

UN

DI

MES

SIC

O

MISSIONE BURUNDI

DISPENSARIO MARIA MADRE DELLA VITA

Puoi contribuire a far fiorire la vita sostenendo i vari progetti?

• Attrezzature sala operatoria

• Attrezzature obitorio

• Assistenza ammalati

• Sostegno ai bambini malnutriti

Page 44: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Progetti di solidarietàServe di Maria Addolorata

BU

RU

ND

I M

ESSI

CO

B

UR

UN

DI

MES

SIC

O

Page 45: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Progetti di solidarietàServe di Maria Addolorata

BU

RU

ND

I M

ESSI

CO

B

UR

UN

DI

MES

SIC

O

Page 46: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Progetti di solidarietàServe di Maria Addolorata

BU

RU

ND

I M

ESSI

CO

B

UR

UN

DI

MES

SIC

O

La solidarietà fa fiorire la vita

Page 47: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Progetti di solidarietàServe di Maria Addolorata

BU

RU

ND

I M

ESSI

CO

B

UR

UN

DI

MES

SIC

O

5 per mille atti d’amore

Proponi ad amici e conoscenti il 5 per mille per trasformarlo in

mille atti d’amorea favore delle missioni delleServe di Maria Addolorata

“Associazione Una Vita Un Servizio” ONLUS

La tua �rma e il nostro codice �scale

91019730273

Per chi desidera sostenere

i vari progetti può versare

il proprio contributo:

Ccp. 1000375749

Iban: IT 40 F 07601 02000001000375749

Puoi contribuire anche attraverso il 5 per mille per trasformarlo in mille atti d’amore

Associazione Una Vita Un servizio ONLUS Serve di Maria Addolorata

La tua firma e il nostro codice fiscale 91019730273

Centro di educazione e di alfabetizzazione Messico

Centro di educazione infantile Messico

Page 48: Çá|xÅx t `tÜ|t xÅuÄxÅt w| âÅ|Äàõ äxÜtfiles.spazioweb.it/f3/cd/f3cdf67e-f57d-4514-868d-6673a981e1ce.pdf · asilo de ancianos 7 La vicinanza della chiesa ai poveri 10

Il giorno 2 di ogni mese alle ore 18.00, nella Basilica di San Giacomo in Chioggia,esprimiamo la nostra venerazione a padre Emilio con la celebrazione dell’Eucaristia,

in modo particolare il 2 dicembre, anniversario della morte.

Per immagini, biografie, comunicazioni di grazie, offerte per la causa, rivolgersi a:Postulazione Serve di Maria Addolorata

Calle Manfredi, 224 - Chioggia (VE) - Tel. 041 5500670Ccp: 1000375749 - Iban: IT 40 F 07601 02000 001000375749

[email protected]