it i iistruzioni
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I t i iIstruzioni: Premere o la freccia in avanti sulla tastiera (→) per passare alla diapositiva seguente. Per una corretta lettura della presentazione premere il pulsante di avanzamento solo quando lampeggia: q p gg Premere o la freccia indietro sulla tastiera (←) per tornare alla diapositiva precedente Premere o il pulsante “rit cr” (o “home” o “”) sulla Premere o il pulsante rit cr (o home o ) sulla tastiera per tornare all’inizio della presentazione Premere o il pulsante “fine” (o “end”) sulla tastiera
i ll’ l i di i iper arrivare all’ultima diapositiva Premere per aprire questa schermata di aiuto
Torna alla diapositiva corrente
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Prof Gianluca FrenguelliProf. Gianluca Frenguelli
Modulo 1 ‐ b
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M l tt Manualetto, cap. 2
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F ti f l iFonetica e fonologia
La fonetica è lo studio concreto delle proprietà fisiche (fonetica acustica) e fisiologiche (fonetica percettiva(fonetica acustica) e fisiologiche (fonetica percettiva, articolatoria) dei suoni del linguaggio.
La fonologia è studio dei suoni nella loro funzione distintiva.
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Si i l iSistema articolatorio
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i f i (1)Foni e fonemi (1)
I fonemi sono modelli astratti che presiedono all’articolazione dei suoni (foni), che sono diversi adall articolazione dei suoni (foni), che sono diversi ad ogni occorrenza.
Il fonema è il modello di un segmento fonico che a) non può essere segmentato ulteriormente; b) svolge una funzione contrastiva: in italiano e in inglese i foni [f] e [v] rappresentano due distinti fonemi /f/ e /v/ permettendo di distinguere faro dafonemi /f/ e /v/, permettendo di distinguere faro da varo e fine (bello) da vine (vite)
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i f i (2)Foni e fonemi (2)
Ciascuna coppia di parole i cui membri si distinguono solo per la presenza di un determinato fonema prende il nomeper la presenza di un determinato fonema prende il nome di coppia minima.
La prova attraverso la quale si individuano i diversi fonemi attraverso l’individuzione delle coppie minime è detta prova di commutazionedetta prova di commutazione
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P di t iProva di commutazione
Quando in una lingua due suoni ricorrono nelle stesse posizioni e possono essere scambiati fra loro
d il bi d l i ifi d ll lprovocando il cambiamento del significato delle parole allora questi due suoni sono due diversi fonemi.
Es.: se sostituiamo [p] con [b] in [pElle] otteniamo [bElle] che in italiano ha un significato diverso; Se lo facciamo nella parola inglese [pEt] ‘animale domestico’p g [p ]otteniamo [bEt] ‘scommessa’
i i it li i i i l / / /b/ i di f isia in italiano sia in inglese /p/ e /b/ sono quindi fonemi
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Sistemi fonologici
Ogni lingua ha il proprio sistema di fonemi e può essere anche molto diverso da quello di altre lingue. q g
Per esempio, l’inglese individua i due fonemi vocalici /i/ breve e /i:/ lungo i quali distinguono le parole fit [fit] ‘adatto’ e feet [fi:t]/i:/ lungo, i quali distinguono le parole fit [fit] adatto e feet [fi:t] ‘piedi’In italiano i due suoni possono essere scmbiati senza mutare il significato della parola di partenza: pino può essere pronunciatosignificato della parola di partenza: pino può essere pronunciato sia [pino] che [pi:no].
/i/ e /i:/ sono quindi fonemi in inglese ma non in italiano
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Varianti libere e varianti combinatorie (1)
Quando due suoni della stessa lingua compaiono nelle medesime posizioni e si possono scambiare fra loro senza p pcausare variazioni di significato della parola, questi due suoni sono soltanto varianti foniche facoltative di un unico fonema (allofoni)fonema (allofoni).
Es.: se pronunciamo la parola [ramo] con la r uvulare [R] questo secondo suono non sarà un fonema ma una variante liberasecondo suono non sarà un fonema, ma una variante libera individuale del fonema /r/.
Infatti sostituendo [r] con [R] in [ramo] non otteniamo una parola diInfatti sostituendo [r] con [R] in [ramo] non otteniamo una parola di significato diverso.
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Varianti libere ( )e varianti combinatorie (2)
A differenza delle varianti libere, le varianti combinatorie sono condizionate dal contesto fonico e non dipendono dal parlante
Es.: la n delle parole naso [nazo] e ancora [aNkora] non è la stessa:
Nella prima, la n si articola poggiando la lingua sui denti: è una n dentale
N ll d i i l li t il l l ti è Nella seconda si poggia la lingua contro il velo palatino: è una nvelare
Tuttavia questo diverso modo di articolare la nasale non è in gradoTuttavia questo diverso modo di articolare la nasale non è in grado di determinare due significati distinti, ma è determinato meccanicamente dal fonema successivo.
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Sistemi di trascrizione (1)Nelle società evolute l’uomo ha elaborato vari sistemi grafici per rappresentare i suoni e per fissare egrafici per rappresentare i suoni e per fissare e tramandare i messaggi orali.
Tuttavia le scritture alfabetiche naturali non rappresentano mai fedelmente i suoni di una lingua, e tale sfasatura è resa ancor più evidente dall’evoluzione della lingua parlata rispetto a quella
iscritta
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Sistemi di trascrizione (2)
Alcune sistemi alfabetici (spagnolo, polacco ungherese, finnico italiano) rappresentano abbastanza fedelmente lafinnico, italiano) rappresentano abbastanza fedelmente la lingua cui si riferiscono
Altri, come l’inglese e il francese presentano una divaricazione molto evidente tra alfabeto e suoni.
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Sistemi di trascrizione (3)In inglese uno stesso fonema, come la i lunga /i:/, può essere rappresentato da 10 grafie diverse:essere rappresentato da 10 grafie diverse:
1 green ‘verde’ 6 key ‘chiave’1. green verde2. eve ‘vigilia’3 mean ‘basso’
6. key chiave7. people ‘gente’8 aeon ‘eternità’3. mean basso
4. field ‘campo’5 (to) seize ‘afferrare’
8. aeon eternità9. quay ‘molo’
5. (to) seize afferrare
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Sistemi di trascrizione (3)Viceversa, uno stesso grafema <gh> può
rappresentare fonemi diversi:rappresentare fonemi diversi:
1 /f/ in enough ‘abbastanza’1. /f/ in enough abbastanza2. /g/ in ghost3 nessun suono in though ‘comunque’3. nessun suono in though comunque
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Si i di i i (4)Sistemi di trascrizione (4)
I sistemi di trascrizione fonetica perfezionano il principio della scrittura alfabetica: p p
Tra suoni e simboli c’è un rapporto 1:1. A ogni simbolo corrisponde un suono.
L’International Phonetic Alphabet (IPA) è il sistema di trascrizione fonetica più usato.
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Consonanti IPAConsonanti IPA
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Vocali IPAVocali IPA
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L i d ll’i liLe consonanti dell’italiano
Sono classificate in base a tre parametri:
S ità d t i t d ll d ll’ di Sonorità: determinata dalla presenza o dall’assenza di vibrazione delle corde vocali.
M d di ti l i t d ll’ t l f t Modo di articolazione: natura dell’ostacolo frapposto al passaggio dell’aria (occlusione completa, parziale, ecc.): occlusive, fricative, affricate, nasali, vibranti, ) , , , , ,semiconsonanti.
Luogo di articolazione: labbra, denti, alveoli, palato,Luogo di articolazione: labbra, denti, alveoli, palato, velo, ugola, glottide.
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S itàSonorità
Corde vocali: suoni sordi e sonori
l’aria che passa attraverso le corde vocali aperte p pnon incontra ostacoli (come nel suono sssss)
l’aria che passa con le corde vocali accostate nell aria che passa con le corde vocali accostate nel passare produce vibrazioni (come nel suono zzzzz)
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L hi di i l i (1)Luoghi di articolazione (1)
Labbra: suoni bilabiali
[p] = bilabiale, sordaEs.: pane, epico, tappo
[b] = bilabiale, sonora Es.: bene, ebanista, abbastanza , ,
[m] = bilabiale sonora Es : mano amare lemmaEs.: mano, amare, lemma
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L hi di ti l i (2)Luoghi di articolazione (2)
Denti e labbra: suoni labiodentaliDenti e labbra: suoni labiodentali
[f] = labiodentale, sordaEs.: faro, afa, ceppo
[v] = labiodentale, sonora[v] labiodentale, sonoraEs.: vene, evanescente, avviso
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L hi di i l i (3)Luoghi di articolazione (3)
Denti superiori: suoni dentali
[t] = dentale, sordaEs.: tana, eterno, otto
[d] = dentale, sonoraEs.: dente, adorare, addosso, ,
[n] = dentale, sonoraEs : nome ancora annataEs.: nome, ancora, annata
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L hi di ti l i (4)Luoghi di articolazione (4)
Arcata alveolare: suoni alveolari
[s] [ts] = alveolari, sordeEs.: sano, casa, passo
zio, stazione, pazzo
[z] [dz] [l] [r]= alveolari, sonoreEs.: smodato, esile (non esiste la doppia) zero, azzimato l li llluce, alieno, allororamo, arciere, carro
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L hi di ti l i (5)Luoghi di articolazione (5)
Palato: suoni prepalatali e palatali
[dZ] = prepalatale, sonoraEs.: gesto, agile, metraggio
[S] [tS] = prepalatali, sordeEs.: scena, ascesaciao, acido, faccia
[<] [Y] = palatali (sonori) Es.: gnomo, ogni
gli, aglio
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L hi di ti l i (6)Luoghi di articolazione (6)
Velo palatino: suoni velari
[k] = velare, sordaEs : caro che accantoEs.: caro, che, accanto
[g] = velare, sonoraEs.: gara, ghiro, traggo
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M di di ti l i (1)Modi di articolazione (1)
1. Occlusione completa: suoni occlusivi[p] [b] [t] [d] [m] [n] [<] [k] [g][p] [b] [t] [d] [m] [n] [<] [k] [g]
2. Occlusione parziale: suoni continuip z[f] [v] [s] [z] [S] [r] [l] [Y]
3. Breve occlusione: suoni affricati[ts] [dz] [tS] [dZ]
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M di di ti l i (2)Modi di articolazione (2)
1. Occlusione completa: suoni occlusivi
a. velo palatino alzato: orali[p] [b] [t] [d] [k] [g][p] [b] [t] [d] [k] [g]
b. velo palatino abbassato: nasalip[m] [n] [<]
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di di i l i (3)Modi di articolazione (3)
2. Occlusione parziale: suoni continui
Ott t di t f i ia. Ottenuta mediante fricazione: costrittive o fricative[f] [v] [s] [z] [S]
b. ottenuta appoggiando la lingua al palatoi. senza vibrazione: laterali
[r] [l] [Y]
ii. Con vibrazione della lingua: vibrante[r]
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Le consonanti dell’italianoLe consonanti dell italianoBilabiali Labiodentali Dentali Alveolari Prepalatali Palatali Velari
sor.
son. sor. son. sor. son. sor. son. sor. son. sor. son. sor. son.
O li p b t d k gOcclusive
Orali p b t d k g
Nasali m n <
Costrittive f v s z S
Continue Laterali l Y
Vibranti r
Affricate ts dz tS dZ
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Le vocali dell’italianoQuando l’aria transita nel canale fonatorio senza incontrare ostacoli (tranne quello rappresentato dalle ( q ppcorde vocali, che vibrano), si produce una vocale
Le vocali vengono articolate nella cavità orale grazie aiLe vocali vengono articolate nella cavità orale grazie ai movimenti della lingua
Si è soliti rappresentare le vocali italiane mediante ilSi è soliti rappresentare le vocali italiane mediante il cosiddetto triangolo vocalico, uno schema in cui le singole unità sono disposte, grosso modo, nel punto in cui si collocherebbe la lingua per articolarlecui si collocherebbe la lingua per articolarle
![Page 32: It i iIstruzioni](https://reader031.vdocumento.com/reader031/viewer/2022012409/616a509111a7b741a35126b0/html5/thumbnails/32.jpg)
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Il t i l liIl triangolo vocalico
![Page 33: It i iIstruzioni](https://reader031.vdocumento.com/reader031/viewer/2022012409/616a509111a7b741a35126b0/html5/thumbnails/33.jpg)
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L li d ll’i liLe vocali dell’italiano
Il sistema eptavocalico tonico dell’italiano standard si riduce a pentavocalico in posizione atona. Infatti p pin posizione atona tutte le vocali sono chiuse
bello /'bDllo/, bellezza /bel'lettsa/;, ;leggo /'lDggo/, leggevo /led'dYevo/comico /'kNmiko/, comicità /komitRi'ta/t /' tN / t / t ' /stono /'stNno/, stonare /sto'nare/.
Dittonghi ascendenti, con una semiconsonante che d il l ill bi i t i i i di (j tprecede il nucleo sillabico: iato, ieri, iodio, uomo (jato,
jDri, jNdjo, wNmo).
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ApprossimantiApprossimanti
Si tratta di suoni linguistici che dal punto di vistafonetico si impostano come le vocali ma hanno unafonetico si impostano come le vocali, ma hanno unadurata più breve: infatti l’articolazione passaimmediatamente alla vocale seguente.g
Inoltre, a differenza delle vocali, ricorrono nellaposizione di margine sillabico anziché in quella diposizione di margine sillabico anziché in quella di.
Es.: il suono [w] in uovo;
il suono [j] in ieri
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ApprossimantiApprossimanti
Le approssimanti non occorrono mai da sole,ma suppongono sempre una vocale tonica opp g patona seguente, che abbia articolazione diversa(la /j/ non ricorre mai con la /i/, la /w/ mai con la( j/u/), con la quale formano un dittongo.
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ApprossimantiApprossimanti
Le coppie che si distinguono per la presenza diuna approssimante non sono molte:
ll b ll / ll ' j / ll / ll i' /alleviamo: verbo allevare /alle'vjamo/ ~ v. alleviare /allevi'amo/
spianti: verbo spiantare /'spjanti/ ~ v. spiare /spi'anti/
qui /'kwi/ ~ cui /'kui/
la quale /la'kwale/ ~ lacuale ‘lacustre’ /la ku'ale/q