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Construcción con Tierra Tecnología y arquitectura Congresos de Arquitectura de Tierra en Cuenca de Campos 2010/2011. Coordinadores: Félix Jové Sandoval, José Luis Sáinz Guerra. ISBN: 978-84-694-8107-3 D.L.: VA673-2011 Impreso en España Septiembre de 2011 Publicación online. Para citar este artículo: MATTONE, Manuela. “Intonaci in terra e gesso per la protezione delle costruzioni in terra cruda”. En: Construcción con tierra. Tecnología y Arquitectura. Congresos de arquitectura de tierra en Cuenca de Campos 2010/2011. [online]. Valladolid: Cátedra Juan de Villanueva. Universidad de Valladolid. 2011. P. 315-322. Disponible en internet: http://www5.uva.es/grupotierra/publicaciones/digital/libro2011/2011_9788469481073_p315- 322_mattone.pdf URL de la publicación: http://www5.uva.es/grupotierra/publicaciones.html Este artículo sólo puede ser utilizado para la investigación, la docencia y para fines privados de estudio. Cualquier reproducción parcial o total, redistribución, reventa, préstamo o concesión de licencias, la oferta sistemática o distribución en cualquier otra forma a cualquier persona está expresamente prohibida sin previa autorización por escrito del autor. El editor no se hace responsable de ninguna pérdida, acciones, demandas, procedimientos, costes o daños cualesquiera, causados o surgidos directa o indirectamente del uso de este material. This article may be used for research, teaching and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, re-distribution, re-selling, loan or sub-licensing, systematic supply or distribution in any form to anyone is expressly forbidden. The publisher shall not be liable for any loss, actions, claims, proceedings, demand or costs or damages whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with or arising out of the use of this material. Copyright © Todos los derechos reservados © de los textos: sus autores. © de las imágenes: sus autores o sus referencias.

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Construcción con Tierra Tecnología y arquitectura Congresos de Arquitectura de Tierra en Cuenca de Campos 2010/2011. Coordinadores: Félix Jové Sandoval, José Luis Sáinz Guerra. ISBN: 978-84-694-8107-3 D.L.: VA673-2011 Impreso en España Septiembre de 2011 Publicación online.

Para citar este artículo: MATTONE, Manuela. “Intonaci in terra e gesso per la protezione delle costruzioni in terra cruda”. En: Construcción con tierra. Tecnología y Arquitectura. Congresos de arquitectura de tierra en Cuenca de Campos 2010/2011. [online]. Valladolid: Cátedra Juan de Villanueva. Universidad de Valladolid. 2011. P. 315-322. Disponible en internet: http://www5.uva.es/grupotierra/publicaciones/digital/libro2011/2011_9788469481073_p315-322_mattone.pdf URL de la publicación: http://www5.uva.es/grupotierra/publicaciones.html

Este artículo sólo puede ser utilizado para la investigación, la docencia y para fines privados de estudio. Cualquier reproducción parcial o total, redistribución, reventa, préstamo o concesión de licencias, la oferta sistemática o distribución en cualquier otra forma a cualquier persona está expresamente prohibida sin previa autorización por escrito del autor. El editor no se hace responsable de ninguna pérdida, acciones, demandas, procedimientos, costes o daños cualesquiera, causados o surgidos directa o indirectamente del uso de este material.

This article may be used for research, teaching and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, re-distribution, re-selling, loan or sub-licensing, systematic supply or distribution in any form to anyone is expressly forbidden. The publisher shall not be liable for any loss, actions, claims, proceedings, demand or costs or damages whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with or arising out of the use of this material.

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315INTONACI IN TERRA E GESSO PER LA PROTEZIONE DELLE CSTRUZIONI IN TERRA CRUDA

Abstract

L’esame dello stato di conservazione di nume-rosi manufatti in terra cruda ha evidenziato la necessità di procedere alla sperimentazione di trattamenti volti alla protezione dei paramenti murari per garantirne una maggiore resistenza all’azione aggressiva degli agenti esterni. Pre-servare tale patrimonio richiede infatti la messa a punto di metodologie di intervento adeguate in grado di mitigare e, se possibile, prevenire i processi di alterazione e di degrado, consen-tendone una migliore conservazione nel tempo.

L’applicazione di un intonaco sulle costruzio-ni in terra cruda, ancorché renda diffi coltosa

la lettura della effettiva consistenza materica di queste ultime, consente tuttavia di garanti-re la loro protezione nei confronti dell’azione esercitata dagli agenti atmosferici quali il ven-to e l’acqua. Applicato sin dall’antichità (Jean Baptiste Rondelet nel suo Traité théorique et pratique de l’art de bâtir ricorda come i muri realizzati con mattoni crudi venissero general-mente rivestiti con un intonaco a base di argil-la e paglia pesta o a base di calce e gesso per manufatti di maggiore pregio), esso costitui-sce certamente uno dei sistemi di protezione maggiormente diffuso. Allo scopo di garantire un’adeguata protezione delle superfi ci mu-rarie, l’intonaco dovrebbe essere in grado di resistere all’azione aggressiva esercitata dagli

Manuela Mattone*, Dr. Architetto

Politecnico di Torino, ItaliaII Facoltà di Architettura, Dipartimento Casa-città

VIII Congreso de Tierra en Cuenca de Campos, Valladolid, 2011

INTONACI IN TERRA E GESSO PER LA PROTEZIONE DELLE COSTRUZIONI IN TERRA CRUDA

PALABRAS CLAVE: protezione, intonaco, gesso.

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CONSTRUCCIÓN CON TIERRA.

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Tabella 1.

Tabella 2.

MANUELA MATTONE

protettivi (che erano stati in precedenza testati su mattoni crudi), vere e proprie superfi ci di sacrifi cio che, prestando particolare attenzio-ne alla necessità di consentire la “leggibilità” della reale consistenza materica dei paramenti murari sui quali essi vengono applicati, si pro-pongono di garantirne una migliore e più dura-tura conservazione nel tempo. La sperimenta-zione ha consentito, attraverso l’esecuzione di prove di assorbimento capillare e di erosione, di valutare le caratteristiche dei diversi tipi di intonaco.

Premessa

Le costruzioni in terra cruda sono ancora oggi presenti molti paesi del mondo e rappresentano non solo una tradizione millenaria, ma costitui-scono soprattutto una testimonianza di saperi, conoscenze, usi e costumi di differenti civiltà.

La terra, infatti, è stata, e in alcuni contesti è tutto-ra, il materiale più utilizzato per la costruzione di numerosi insediamenti (siano essi villaggi o vere e proprie città); la sua conservazione garantisce

agenti atmosferici, possedere una suffi ciente permeabilità al vapore e aderire perfettamente al supporto (presentando dunque coeffi cienti di dilatazione e deformabilità confrontabili con quelli propri della muratura in terra cruda). Ne-gli ultimi anni sono state condotte numerose prove sperimentali volte a individuare intona-ci adeguati al supporto in terra cruda. Sono stati ad esempio messi a punto intonaci che prevedono l’utilizzo di terra nell’impasto con il duplice scopo di migliorare le prestazioni dei tradizionali intonaci a base di calce e di ve-rifi care la possibilità di favorire la percezione della consistenza materica delle costruzioni in pisé o in mattoni crudi, impedita dalla presen-za di un intonaco a base di calce e sabbia. In altri casi prove sono state condotte proponen-do l’uso del gesso quale stabilizzante che, in virtù delle sue caratteristiche fi sico-chimiche, è in grado di controllare il ritiro dell’argilla.

La presente memoria si riferisce a una spe-rimentazione condotta utilizzando intonaci a base di terra e gesso o terra, gesso e glutine, sui quali sono stati applicati differenti prodotti

INTONACOCOMPOSIZIONE

PROTETTIVOI strato II strato

A terra + gesso 20% terra + gesso 20% -

B terra + gesso 20% terra + gesso 20% Olio di aleurites

C terra + gesso 20% terra + gesso 20% Olio di mais

D terra + gesso 20% terra + gesso 20% Silicato di potassio

INTONACOCOMPOSIZIONE

PROTETTIVOI strato II strato

A’ terra + gesso 20% terra + gesso 20%+glutine vitale di frumento 2% -

B’ terra + gesso 20% terra + gesso 20%+glutine vitale di frumento 2% Olio di aleurites

C’ terra + gesso 20% terra + gesso 20%+glutine vitale di frumento 2% Olio di mais

D’ terra + gesso 20% terra + gesso 20%+glutine vitale di frumento 2% Silicato di potassio

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Figura 1. Curva granulometrica della terra.

INTONACI IN TERRA E GESSO PER LA PROTEZIONE DELLE CSTRUZIONI IN TERRA CRUDA

l’insorgenza di difetti. L’applicazione di intona-ci, intesi quali vere e proprie superfi ci di sacri-fi cio, costituisce una pratica assai diffusa. Essi risultano in genere costituiti semplicemente da terra, eventualmente additivata con prodotti di origine naturale, o realizzati con un impasto di sabbia, calce aerea, a cui viene aggiunta, in qualche caso, anche la terra che conferisce maggiore plasticità all’intonaco, aumentando l’aderenza al supporto.

Con l’intento di migliorare le prestazioni di tali superfi ci di sacrifi cio, è stata avviata presso il Laboratorio Prove Materiali Componenti del Politecnico di Torino un’attività sperimentale volta a valutare il comportamento di intonaci a base di terra e gesso sui quali sono stati applicati prodotti protettivi precedentemente sperimentati su mattoni crudi1.

La sperimentazione condotta

La campagna sperimentale condotta ha inte-so valutare le prestazioni di intonaci in terra stabilizzati con il gesso (emidrato di calcio).

la trasmissione di una cultura tecnologica che accoglie valori di unicità del paesaggio, oltre che della storia. Conservare, tutelare e tramanda-re le testimonianze materiali di tale architettura costituisce elemento fondamentale per la salva-guardia della cultura della terra cruda e, dunque, anche per la trasmissione dei valori di civiltà che la caratterizzano.

Sebbene le costruzioni in terra venissero, e vengano tuttora, realizzate adottando partico-lari accorgimenti tecnici atti a garantirne una maggiore protezione nei confronti dei degra-di derivanti dall’azione aggressiva esercitata dagli agenti atmosferici, esse manifestano so-vente numerosi fenomeni di degrado.

La salvaguardia di tale patrimonio richiede dunque la messa a punto di adeguate tecni-che di intervento che consentano, tra le altre cose, la loro protezione nel tempo. Per quan-to concerne in particolare le superfi ci espo-ste ad agenti quali l’acqua e il vento, si tratta di individuare materiali e metodologie che possano evitare, o quantomeno contenere,

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Figura 2. Prova di assorbimento capillare d’acqua (Foto: M. Mattone).

Figura 3. Diagramma relativo alle prove di assorbimento capillare di intonaci privi di glutine vitale di frumento.

MANUELA MATTONE

Sono state realizzate due serie di intonaci, una esclusivamente in terra e gesso2, l’altra caratterizzata dall’aggiunta di una picco-la percentuale di glutine vitale di frumento nell’impasto di fi nitura, che dovrebbe con-sentire una maggiore resistenza all’acqua dal punto di vista sia dell’assorbimento, sia dell’erodibilità3.

Nelle tabelle qui di seguito riportate sono indicati la composizione e prodotti protettivi applicati sui differenti intonaci.

Gli intonaci sono stati realizzati con terra, la cui analisi granulometrica è riportata in Fig. 1, proveniente da La Joya (Veracruz, Messico)4.

I campioni di intonaco sono stati sottoposti a prove di assorbimento capillare d’acqua e a prove di erosione a spruzzo secondo le modalità previste dalla normativa neozelan-dese NZD 4298.

Le prestazioni degli intonaci trattati con dif-ferenti protettivi sono state confrontate con

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determinare in genere un incremento della ca-pacità di assorbimento dell’acqua, tranne che in presenza dell’olio di aleurites.

Prove di erosione a spruzzo

La prova a spruzzo intende determinare l’erosione subita da una superfi cie simulan-do l’azione esercitata dalla pioggia battente. Essa, condotta secondo le modalità pres-critte dalla norma neozelandese NZD 4298, prevede la misurazione dell’erosione dovu-ta all’azione condotta da un getto d’acqua proiettato da una distanza di 470 mm a una pressione pari a 0,5 bar. Il test ha la durata massima di un’ora, o fi no a completa erosione del campione, e viene interrotto a intervalli re-golari di 15 min per consentire la valutazione dell’entità dell’erosione.

Per quanto concerne gli intonaci realizzati esclusivamente con terra e gesso, l’esame del diagramma riportato in fi gura 5 mostra come tutti i prodotti protettivi applicati sulla superfi cie abbiano determinato una riduzione

Figura 4. Diagramma relativo alle prove di assorbimento capillare di intonaci con glutine vitale di frumento.

INTONACI IN TERRA E GESSO PER LA PROTEZIONE DELLE CSTRUZIONI IN TERRA CRUDA

quelle derivanti dalle prove condotte su into-naci privi di protettivo.

Prove di assorbimento capillare d’acqua

Le prove di assorbimento capillare d’acqua sono state condotte utilizzando un tubo di Karsten5 e misurando, a intervalli costanti di 1 min e per la durata massima di 15 min,la velocità di assorbimento dell’acqua presente nel tubo graduato. (Figura 2).

Come emerge dall’esame dei diagrammi ripor-tati in fi gura 3-4, in entrambi i casi (sia in presen-za, sia in assenza di aggiunta di glutine vitale di frumento) tutti i protettivi applicati hanno deter-minato una riduzione della capacità di assorbi-mento d’acqua, riduzione che è risultata essere più contenuta per il silicato di potassio (D) e de-cisamente più signifi cativa per l’olio di mais (C) e, soprattutto, per l’olio di aleurites (B).

Occorre tuttavia sottolineare che la presenza del glutine vitale di frumento parrebbe (ma è necessario approfondire la sperimentazione)

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dell’erosione, che, già limitata per l’intonaco privo di protettivo (A), è risultata nulla per tutti gli intonaci trattati (B, C, D). (Figura 6).

Gli intonaci additivati con glutine hanno di-mostrato, così come emerge dall’esame del diagramma riportato in fi gura 7, un livello di erodibilità analogo a quello degli intonaci privi di glutine qualora trattati con olio di aleurites (B) e olio di mais (C); l’intonaco privo di tratta-mento (A) è stato interessato da un’erosione più contenuta, mentre l’intonaco sul quale era stato applicato il silicato di potassio (D) ha di-mostrato un livello di erodibilità decisamente superiore (anche questo risultato merita un approfondimento). (Figura 8).

Conclusioni

La sperimentazione condotta ha permesso di valutare il comportamento di intonaci a base di terra e gesso e terra, gesso e glutine, sui quali sono stati applicati differenti prodotti protettivi.

Dall’esame dei risultati emerge come la pre-senza del glutine nello strato di fi nitura paia determinare un aumento della capacità di as-sorbimento capillare e, viceversa, una riduzio-ne del livello di erodibilità.

Per quanto concerne i prodotti protettivi, risultati ottimali sono stati conseguiti dagli intonaci tratta-

Figura 5. Diagramma relativo alle prove di erosione di intonaci privi di glutine vitale di frumento.

Figura 6. Intonaci in terra e gesso sottoposti a pro-va di erosione a spruzzo. (Foto: M. Mattone).

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ti con olio di aleurites (B) e olio di mais (C) sia nelle prove di assorbimento, sia nelle prove di erosione. Buoni sono i risultati ottenuti dagli into-naci sui quali era stato applicato il silicato di po-tassio (D), ad eccezione del livello di erodibilità dimostrato dall’intonaco additivato con glutine.

Occorre tuttavia sottolineare che i risultati emer-si nel corso della sperimentazione, qualora con-frontati con quelli derivanti da altri test eseguiti in precedenza su intonaci eseguiti utilizzando terra proveniente da siti diversi, pongono in evidenza l’esistenza di numerose variabili che possono di fatto infl uire sui risultati conseguiti. Risulta per-tanto assolutamente necessario valutare “caso per caso” quale tipo di intonaco può essere in grado di fornire le migliori prestazioni in funzio-ne delle numerose variabili in gioco effettuando, qualora possibile, prove con i materiali e la ma-nodopera effettivamente disponibili in loco.

Nel prosieguo della ricerca si intende pertan-to approfondire tali problematiche tentando di individuare, al di là dei prodotti applicati, quali fattori (come caratteristiche fi sico-chimiche de-lla terra, modalità di realizzazione dell’impasto e di applicazione delle malte, ecc.) possono in-fl uire sul comportamento degli intonaci e sulla loro capacità di resistenza agli agenti esterni.

Figura 7. Diagramma relativo alle prove di erosione di intonaci con glutine vitale di frumento.

Figura 8. Intonaci in terra, gesso e glutine vitale di frumento sottoposti a prova di erosione a spruzzo (Foto: M. Mattone).

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da e stabilizzati con gesso. Si veda, in particolare, KAFESÇÏOĞLU, Ruhi et alii, Adobe blocks stabi-lized with gypsum, Proceedings of a Symposium Appropriate Building MATERIALS FOR Low-cost Housing, (Nairobi, 1983), Nairobi 1983, p. 3-11.

3. La scelta di aggiungere il glutine vitale di frumen-to nello strato di fi nitura scaturisce dall’esame dei risultati emersi nell’ambito di una ricerca condotta dal professor Roberto Mattone presso il Politecni-co di Torino, volta a valutare il comportamento di intonaci a base di terra con diversi leganti. Si veda MATTONE, Roberto et alii, Uso de productos na-turals para mejorar el comportamiento al agua de revoques a base de tierra, in Terra en seminário, Argumentum, Lisbona 2005, p. 266-269.

4. L’utilizzo di terra proveniente dal Messico nell’ambito della sperimentazione scaturisce dall’avvio di un’attività di collaborazione con la dott.ssa Annick Daneels che, da alcuni anni, dirige lo scavo archeologico di La Joya dove sono stati rinvenuti resti di costruzioni precolombiane in ter-ra cruda. L’elevata piovosità della zona ha fatto emergere la necessità di individuare mezzi e modi attraverso i quali garantire un’adeguata protezione delle superfi ci in terra cruda emerse a seguito dello scavo. È stato pertanto ritenuto opportuno tentare di metter a punto una superfi cie di sacrifi cio, rinno-vabile di anno in anno, che potesse salvaguardare le costruzioni sottoposte all’azione fortemente ag-gressiva delle acque meteoriche.

5. KARSTEN, Rudolf, Bauchemie für Studium und Praxis, Heidelberg, Germany, 1983.

Citazioni e Note

* Manuela Mattone. Laureata in Architettura presso il Politecnico di Torino nel 1992, nel maggio 1997 ha acquisito il titolo di dottore di ricerca in “Recupero edi-lizio e ambientale” presso la Facoltà di Architettura di Genova. Vincitrice della borsa di studio per attività di ricerca Post-dottorato sul tema: “Conservazione delle strutture lignee: valutazione del degrado” (1998-99), nel giugno 2001 vince il concorso da Ricercatore a tempo determinato nel settore disciplinare H013X - Restauro presso la Prima Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino. Titolare negli anni 2001-2005 di incarichi didattici nel settore del Restauro presso la II Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nel febbraio 2006 vince il concorso da Ricercatore di ruo-lo nel settore disciplinare ICAR19 - Restauro presso la Seconda Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino.

1. MATTONE, Manuela, Prevenire il degrado: la protezione delle costruzioni in terra cruda, in BIS-CONTIN, Guido, DRIUSSI Guido (a cura di), Pen-sare la prevenzione. Manufatti, usi, ambienti, atti del convegno, (Bressanone, 13-16 luglio 2010), Venezia 2010, p. 141-149.

2. Il quantitativo di gesso utilizzato, pari al 20% del peso della terra, è stato individuato assumendo come riferimento i dati relativi a prove sperimen-tali condotte su intonaci e manufatti in terra cru-

prevenzione. Manufatti, usi, ambienti, atti del con-vegno, (Bressanone, 13-16 luglio 2010), Venezia 2010, p. 141-149.

MATTONE, Roberto et alii, Uso de productos na-turals para mejorar el comportamiento al agua de revoques a base de tierra, in Terra en seminário, Argumentum, Lisbona 2005, p. 266-269.

TURCO, Antonio, Il gesso: lavorazione, trasforma-zione, impieghi, Hoepli, Milano 1985.

Bibliografía

GUILLAUD, Hubert, AVRAMI, Erica, HARDY, Mary, Terra Literature Review. An Overview of Research in Earthen Architecture Conservation, The Getty Conservation Institute, Los Angeles, 2008.

KAFESÇÏOĞLU, Ruhi et alii, Adobe blocks stabi-lized with gypsum, Proceedings of a Symposium Appropriate Building MATERIALS FOR Low-cost Housing, (Nairobi, 1983), Nairobi 1983, p. 3-11.

KARSTEN, Rudolf, Bauchemie für Studium und Praxis, Heidelberg, Germany, 1983.

MATTONE, Manuela, Prevenire il degrado: la pro-tezione delle costruzioni in terra cruda, in BISCON-TIN, Guido, DRIUSSI Guido (a cura di), Pensare la

Construcción con Tierra. Tecnología y arquitectura. http://www5.uva.es/grupotierra/publicaciones.html ISBN: 978-84-694-8107-3