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'IN- irba telli ione pelli pre- i di- enso e ri- tiva. iena EPT, N. 5 incia la- 'sive Idita Gal pro- hiere e C. e (J, so i %.• -A-nno XIX. 1N. 9 1 Marzo 1€391 [ità ne- ABUONAMENTI ED INSERZIONI Un anno L. 3, un semestre L. 1,60 Un numero Centesimi 5; arretrato, 10 Inserzioni dopo la firma del Gerente Cen- tesimi 40 per linea o spazio corrispon- dente. AVVISI Cent. 20 per linea o spazio di linea. CORRIERE DELL'UNO GIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO INDICAZIONI ED AVVERTENZE Direzione ed Amministrazione Pisa, Piazza S. Niccola Num. 8. Direttore G. BAGNOLESI. Amministratore RANIERI BRACCI. I manoscritti non restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. C-2 t==g cr.• i=1 •••■-11. C-0 P2.2 RIVISTA POLITICA La smentita, opposta dagli organi of- ficiosi di Roma, Vienna e Berlino, alla notizia più drammatica che seria, d' un prossimo incontro di Guglielmo , di Francesco Giuseppe e di Umberto, era affatto inutile per noi. Un tale incontro, nelle attuali condizioni, avrebbe avuto un vero carattere di provocazione, spe- cialmente per la Russia, e per la Francia, e tale provocazione avrebbe mancato interamente di scopo. Il nuovo Ministero Rudini-Nicotera sta seriamente e febbrilmente lavorando di microscopio, onde realizzare le pro- messe economie, che pure saranno dav- vero efficaci. Il ministro della guerra, da cui il Paese esige il gruzzolo maggio- re, ha già messo la falce nel proprio bilancio. Finora però si tratta solo di dettagli, e non di economie sostanziali. Non è sul basso personale, e sulle su- perfetazioni, che si deve portare il ferro anatomico, ma sui grassi pascialati, sulle grasse prebende, sull' alta e dorata bu- rocrazia, se si vuol uccidere la piovra dai cento tentacoli. Il questo momento il 'governo della Repubblica francese, che nella caduta del precedente ministero ha scorto un avvenimento favorevole alle buone re- lazioni coli' Italia, sta fecendo amiche- voli offici a Roma, onde facilitare un ritorno progressivo alle antiche rela- zioni commerciali fra le due grandi famiglie latine. Inutile il dire che que• sti occhi dolci della Francia ali' Italia hanno un sapor di forte agrume pella corte vaticana, che vede ad una ad una cadere tutte le infantili sue illusioni, compresa quella, nutrita fino a pochi mesi or sono, del ristabilimento d' una monarchia in Francia. Le voci allarmanti, corse in Europa, sopra la scoperta d' una pretesa cospi- razione contro !a vita del principe Fer- dinando di - Bulgaria, non furono che l'effetto d'una codarda denuncia, deter- minata da spirito di vendetta personale. Le accoglienze, che continuò ad ave- re in Russia il principe ereditario d'Au- stria, rivestirono sempre il carattere di semplici cortesie dinastiche. Nè la Russia, l' Austria, che in Oriente hanno interessi così opposti hanno ra- gioni di mutare le basi della loro poli- tica tradizionale. L' arciduca è già di ri- torno in Austria. L' andata a Parigi della vedova illustre di Federico III, venne da gran parte della stampa considerata come un avvenimento di vera e politica impor- tanza. Noi ci limitiamo invece a credere, che essa non ne ha alcuno e che tutt' al più è una prova che la Germania non ha alcuna intenzione aggressiva verso la Francia, ciò che già si sapeva. Del resto la buona speranza che da quel viaggio avrebbero potuto farsi sono oramai svanite in seguito alla serie di spiacevoli incidenti determinati dalle polemiche dei giornali sul viaggio del- l' Imperatore e dal rifiuto dei pittori di partecipare all' Esposizione di Berlino anzi questo sarà un nuovo incentivo di attrito fra la Germania e la Francia. Così avviene sempre nelle esagera- zioni ! Do trirLsi 1110tribia Naturalmente i nostri lettori hanno già capito di chi si tratta: quali posso- no essere gli uomini illustri di Pisa se non il sindaceNardi-Dei e i suoi... fidi consiglieri ? Il nobile consesso municipale ieri ha tenuto adunanza pubblica. Si sono approvate le liste elettorali amministrative e per la Camera di Com- mercio, indi si è passato alla discussione sul progetto d' una linea di trainvia da Pisa a Boccadarno. In massima si è stabilito di accet• tare la proposta fatta dalla Società ita- liana per le ferrovie economiche L' on. Dini ha fatto una discorsa di parecchi quarti d' ora per dimostrare... quello del quale tutti eran convinti: che la costruzione di tale linea è una cosa buona. Quello del quale nessuno è convinto di certo è ciò che ha asserito l'assessore Supino: che le condizioni finanziarie del Comune sono floride e che quindi si po teva addossarsi anche l'attuale impegno della tramvia ! * Quella perla d'assessore clinico-poeta igienista che è il dott. Feroci (per il quale il nostro gerente, da buon collega nel culto delle muse, sta preparando un so- netto pel ricuperato ufficio) non è con- tento di attentare alla salute dei vivi, ma vuol perseguitare anche i morti ! Al Cimitero Suburbano accadono cose di tal genere: le casse dei cadaveri si calano de ntro fosse, nelle quali il più delle volte vi è l' acqua E poi sembra ben fatto il vedere nel recinto acattolico un muro esterno alto appena qualche braccio, in guisa che facilmente si può scavalcarlo, e le tombe possono esser accessibili a tutti!... Poco tempo fa è noto che furono rubati dei nastri da delle corone mortuarie * * E non i morti e i vivi soli della città hanno da lamentarsi anche gli abitanti delle cortine portano, la loro croce! A Putignano v' è un medico condotto che costa un Perù. — Sembra che tempo addietro al povero seguace d' Esculapio una sera facessero qualche brutto scher- zo, ora egli non vuol più sapere di uscire di casa nelle ore di notte; ed i buonì Putignanesi possono star sicuri che se vien loro un accidente allo scuro (che il cielo gli liberi veh I) il dottore non lo vedono di certo I Comprendiamo questo può essere anche un vantaggio per essi (senza malignare sull' abilità del degno sanitario... ma riferendosi al successo della medicina colla scoperta di Koch ) però non son cose che facciano piacere. Ma perché non reclamano gli inte- ressati? — L'hanno fatto replicatamente, ma.... il sig. dottore è, nientemeno, che fratello d' un consigliere comunale, quin- di, si torna da capo, trattandosi sempre dei soliti viris illustribus tutto è permesso. — Che la duri ! ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA TOSCANA Da Firenze riceviamo una circolare a stampa firmata da quattro noti e cari colleghi in giornalismo per invitarci a c aldeggiare ed appoggiare la costitu- zione d' un' Associazione della Stampa To- scana. L' idea a noi sembra ottima e mentre facciamo plauso agli egregi ini- ziatovi fin d' ora mandiamo la nostra dompleta adesione. La seconda domenica di Marzo alle i porn. in una sala del Circolo filologico fiorentino si terrà l' adunanza generale degli aderenti per dichiarare la costitu- zione della società e discutere lo Sta- tuto di essa; il corriere o manderà un suo redattore o delegherà qualcuno a rappresentarlo. p Un grave lutto colpisce Pisa. GIUSEPPE TOSCANELLI suo rappresentante in Parlamento è morto ! Noi siamo profondamente con- tristati di tale perdita, e rimpian- giamo la fine imprevista di que- sto galantuomo di questo spirito indipendente. Da lui ci possono aver diviso la politica, e più di essa tempo- ranei dissidi, causati dalle solite malvagie istigazioni, ma non pos- siamo dimenticare le prove di sincera amicizia che Egli in tante gravi occasioni ci dette. La memoria di Giuseppe Toseauelli sia benedetta, ed il nome suo passi rispettato ai nipoti. L' amico amico nostro onorevole Sìmonelli ha inviato da Roma all' avv. Nello, figlio dell' Estinto, il seguente telegramma : < lifornentanei dissapori eccitati da gente turpe non mi chiudono il cuore al dolore per morte amico cui mi legano quaranta anni di affetti e comuni aspirazioni soste- nute e difese con lotte vivissime. Piango teco estinto ». NOTIZIE PCLITICHE Per Sbarbaro. Si vuole che il nuovo gnardasigilli sia propenso a caldeggiare presso il Re la domanda di grazia di Pietro Sbarbaro. Clericale 31 Il Bersagliere di Napoli in un arti- colo « Ministero clericale » crede di di- mostrare che « le voci di tentativi fatti dal nuovo ministero, per riuscire ad una conciliazione col papa, si fanno sempre più insistenti. Non v' è ormai dubbio che alti prelati sono stati messi in mo• vimento per poter riuscire bene nell'in- tento. » Il giornale fa seguire la notizia da considerazioni proprie, combattendo la tendenza conciliatrice del nuovo mini- stero. Economie. Si assicura che le note di variazioni ai bilanci che il Governo presenterà alla riapertura della Camera portino delle proposte di economie per più 50 milioni. La Triplico. Un giornale di Pest reca che nel trat- tato d' alleanza tra l' Italia, la Germa- nia e l' Austria esiste una clausola se- greta, in forza della quale so nessuno dei tre Stati denunzierà il trattato di alleanza esso si intenderà rinnovato per altri 6 anni. L' on. Bianchieri. L' attuale Presidente della Camera sembra risolutamente deciso a dimetter- si dall' altissimo ufficio che ricopre. SP O l=?_, Società per corse di cavalli in Pisa, ricono- sciuta dal Jockey-Club. PRooluom. DELLE CORSE che avranno luogo nei giorni 19 e 22 marzo 1891 sui prati della R. tenuta di San Rossore grazio- samente concessi da S. M. il Re. Primo giorno — Giovedì 19 marzo. Premio di Pisa — L. 2000 per puledri in- teri e puledre, nati in Italia nel 1888. Entrata — L. 150, fodeit L. 50. Sulle en- trate L. 500 al secondo. Pesi Puledri Kg. 56, puledre Kg. 54. Distanza — Metri 1200. Premio del Serchio — L. 3000 per cavalli interi e cavallo di 3 anni ed oltre di ogni paese. Entrata — L. 200, forfeit L. 100. Sullo en- trate L. 800 al secondo. Pesi Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni 5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 1 / 2 . Le cavalle Kg. 2 di meno. I cavalli italiani Kg. 4 di meno. Distanza — Metri 2200. Premio Le Rondinelle — L. 1000 per ca- valli interi o cavallo di 3 anni ed oltre nati in Italia. Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sulle en- trate L. 300 al secondo. Pesi Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni 5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 %. Le cavallo Kg. 2 di meno. Distanza Metri 1800. Premio di Barbaricina — L. 1500 per ca- valli interi e cavallo di 3 anni ed oltre di ogni paese. Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sullo en- trate L. 400 al secondo. Pesi Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni 5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 %. Le cavallo Kg. 2 di meno. I cavalli italiani Kg. 4 di meno. Distanza Metri 1600. Seconda Giornata — 22 Marzo. Premio del Gombo — L. 1500 per cavalli interi e cavalle di 3 anni ed oltre, nati in Italia, che non abbiano mai vinto un premio di L. 5000. Entrata L. 100, forfeit L. 50. Sulle en- trate L. 300 al secondo. Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4. Kg. 62, anni 5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 %. Lo cavallo Kg. 2 di meno. Distanza — Metri 1600. Premio del Yockey-Club — L. 1000 date dal Jockey Club per cavalli o cavallo di 3 anni ed oltre d' ogni paese. Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sulle entrate L. 200 al secondo. Pesi Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni 5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 % Le cavane Kg. 2 di meno. I cavalli italiani Kg. 4 di meno. Distanza — Metri 1200. Premio del Ministero di agricoltura (III classe) — L. 2000 date dal Ministero d'A- gricoltura per cavalli interi e cavallo di 3 anni ed oltre in Ita lia. 100, forfeit L. 50. Sulle en- nati Firt e ta _ trate L. 400 al secondo, L. 100 al terzo. Pesi Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni 5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 % Le cavalle Kg. 2 di meno. Distanza — Metri 1800. Premio della Sterpaia (corsa di siepi) L. 2000 per cavalli di 4 anni ed oltre di ogni paese. Drta- eux. noir- 2X) I e ) ; 4 6 rii- i 41 IL CORRIERE.

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Page 1: Ann I. . 1 COIEE EUOopac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96... · 2008. 5. 30. · egi aeei pr iciaae a cosiu ioe ea socieà e iscuee l Sa tt i essa i rrr o maeà

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-A-nno XIX. 1N. 9 1 Marzo 1€391

[itàne-

ABUONAMENTI ED INSERZIONI

Un anno L. 3, un semestre L. 1,60Un numero Centesimi 5; arretrato, 10Inserzioni dopo la firma del Gerente Cen-

tesimi 40 per linea o spazio corrispon-dente.

AVVISI Cent. 20 per linea o spazio di linea.

CORRIERE DELL'UNOGIORNALE POLITICO AMMINISTRATIVO

INDICAZIONI ED AVVERTENZE

Direzione ed Amministrazione Pisa,Piazza S. Niccola Num. 8.

Direttore G. BAGNOLESI.Amministratore RANIERI BRACCI.I manoscritti non sì restituiscono.Le lettere non affrancate si respingono.

C-2t==g

cr.•

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P2.2

RIVISTA POLITICALa smentita, opposta dagli organi of-

ficiosi di Roma, Vienna e Berlino, allanotizia più drammatica che seria, d' unprossimo incontro di Guglielmo , diFrancesco Giuseppe e di Umberto, eraaffatto inutile per noi. Un tale incontro,nelle attuali condizioni, avrebbe avutoun vero carattere di provocazione, spe-cialmente per la Russia, e per la Francia,e tale provocazione avrebbe mancatointeramente di scopo.

Il nuovo Ministero Rudini-Nicoterasta seriamente e febbrilmente lavorandodi microscopio, onde realizzare le pro-messe economie, che pure saranno dav-vero efficaci. Il ministro della guerra,da cui il Paese esige il gruzzolo maggio-re, ha già messo la falce nel propriobilancio. Finora però si tratta solo didettagli, e non di economie sostanziali.Non è sul basso personale, e sulle su-perfetazioni, che si deve portare il ferroanatomico, ma sui grassi pascialati, sullegrasse prebende, sull' alta e dorata bu-rocrazia, se si vuol uccidere la piovradai cento tentacoli.

Il questo momento il 'governo dellaRepubblica francese, che nella cadutadel precedente ministero ha scorto unavvenimento favorevole alle buone re-lazioni coli' Italia, sta fecendo amiche-voli offici a Roma, onde facilitare unritorno progressivo alle antiche rela-zioni commerciali fra le due grandifamiglie latine. Inutile il dire che que•sti occhi dolci della Francia ali' Italiahanno un sapor di forte agrume pellacorte vaticana, che vede ad una ad unacadere tutte le infantili sue illusioni,compresa quella, nutrita fino a pochimesi or sono, del ristabilimento d' unamonarchia in Francia.

Le voci allarmanti, corse in Europa,sopra la scoperta d' una pretesa cospi-razione contro !a vita del principe Fer-dinando di - Bulgaria, non furono chel'effetto d'una codarda denuncia, deter-minata da spirito di vendetta personale.

Le accoglienze, che continuò ad ave-re in Russia il principe ereditario d'Au-stria, rivestirono sempre il caratteredi semplici cortesie dinastiche. Nè laRussia, nè l' Austria, che in Orientehanno interessi così opposti hanno ra-gioni di mutare le basi della loro poli-tica tradizionale. L' arciduca è già di ri-torno in Austria.

L' andata a Parigi della vedovaillustre di Federico III, venne da granparte della stampa considerata come unavvenimento di vera e politica impor-tanza.

Noi ci limitiamo invece a credere,che essa non ne ha alcuno e che tutt' alpiù è una prova che la Germania non haalcuna intenzione aggressiva verso laFrancia, ciò che già si sapeva.

Del resto la buona speranza che daquel viaggio avrebbero potuto farsi sonooramai svanite in seguito alla serie dispiacevoli incidenti determinati dallepolemiche dei giornali sul viaggio del-l' Imperatore e dal rifiuto dei pittori dipartecipare all' Esposizione di Berlinoanzi questo sarà un nuovo incentivo diattrito fra la Germania e la Francia.

Così avviene sempre nelle esagera-zioni !

Do trirLsi 1110tribiaNaturalmente i nostri lettori hanno

già capito di chi si tratta: quali posso-no essere gli uomini illustri di Pisa senon il sindaceNardi-Dei e i suoi... fidiconsiglieri ?

Il nobile consesso municipale ieri hatenuto adunanza pubblica.

Si sono approvate le liste elettoraliamministrative e per la Camera di Com-mercio, indi si è passato alla discussionesul progetto d' una linea di trainvia daPisa a Boccadarno.

In massima si è stabilito di accet•tare la proposta fatta dalla Società ita-liana per le ferrovie economiche

L' on. Dini ha fatto una discorsa diparecchi quarti d' ora per dimostrare...quello del quale tutti eran convinti:che la costruzione di tale linea è unacosa buona.

Quello del quale nessuno è convintodi certo è ciò che ha asserito l'assessoreSupino: che le condizioni finanziarie delComune sono floride e che quindi si poteva addossarsi anche l'attuale impegnodella tramvia !

*Quella perla d'assessore clinico-poeta

igienista che è il dott. Feroci (per il qualeil nostro gerente, da buon collega nelculto delle muse, sta preparando un so-netto pel ricuperato ufficio) non è con-tento di attentare alla salute dei vivi,ma vuol perseguitare anche i morti !

Al Cimitero Suburbano accadonocose di tal genere: le casse dei cadaverisi calano de ntro fosse, nelle quali il piùdelle volte vi è l' acqua

E poi sembra ben fatto il vedere nelrecinto acattolico un muro esterno altoappena qualche braccio, in guisa chefacilmente si può scavalcarlo, e le tombepossono esser accessibili a tutti!... Pocotempo fa è noto che furono rubati deinastri da delle corone mortuarie

* *E non i morti e i vivi soli della

città hanno da lamentarsi anche gliabitanti delle cortine portano, la lorocroce!

A Putignano v' è un medico condottoche costa un Perù. — Sembra che tempoaddietro al povero seguace d' Esculapiouna sera facessero qualche brutto scher-zo, ora egli non vuol più sapere di usciredi casa nelle ore di notte; ed i buonìPutignanesi possono star sicuri che sevien loro un accidente allo scuro (che ilcielo gli liberi veh I) il dottore non lovedono di certo I Comprendiamo questopuò essere anche un vantaggio per essi(senza malignare sull' abilità del degnosanitario... ma riferendosi al successodella medicina colla scoperta di Koch )però non son cose che facciano piacere.

Ma perché non reclamano gli inte-ressati? — L'hanno fatto replicatamente,ma.... il sig. dottore è, nientemeno, chefratello d' un consigliere comunale, quin-di, si torna da capo, trattandosi sempredei soliti viris illustribus tutto è permesso.

— Che la duri !

ASSOCIAZIONE DELLA STAMPA TOSCANA

Da Firenze riceviamo una circolarea stampa firmata da quattro noti e caricolleghi in giornalismo per invitarci a

c aldeggiare ed appoggiare la costitu-

zione d' un' Associazione della Stampa To-scana. L' idea a noi sembra ottima ementre facciamo plauso agli egregi ini-ziatovi fin d' ora mandiamo la nostradompleta adesione.

La seconda domenica di Marzo allei porn. in una sala del Circolo filologicofiorentino si terrà l' adunanza generaledegli aderenti per dichiarare la costitu-zione della società e discutere lo Sta-tuto di essa; il corriere o manderà unsuo redattore o delegherà qualcuno arappresentarlo.

p

Un grave lutto colpisce Pisa.

GIUSEPPE TOSCANELLIsuo rappresentante in Parlamentoè morto !

Noi siamo profondamente con-tristati di tale perdita, e rimpian-giamo la fine imprevista di que-sto galantuomo di questo spiritoindipendente.

Da lui ci possono aver divisola politica, e più di essa tempo-ranei dissidi, causati dalle solitemalvagie istigazioni, ma non pos-siamo dimenticare le prove disincera amicizia che Egli in tantegravi occasioni ci dette.

La memoria di GiuseppeToseauelli sia benedetta, edil nome suo passi rispettato ainipoti.

L' amicoamico nostro onorevole Sìmonelliha inviato da Roma all' avv. Nello, figliodell' Estinto, il seguente telegramma :< lifornentanei dissapori eccitati da genteturpe non mi chiudono il cuore al doloreper morte amico cui mi legano quarantaanni di affetti e comuni aspirazioni soste-nute e difese con lotte vivissime. Piango tecoestinto ».

NOTIZIE PCLITICHEPer Sbarbaro.

Si vuole che il nuovo gnardasigillisia propenso a caldeggiare presso il Rela domanda di grazia di Pietro Sbarbaro.

Clericale 31Il Bersagliere di Napoli in un arti-

colo « Ministero clericale » crede di di-mostrare che « le voci di tentativi fattidal nuovo ministero, per riuscire ad unaconciliazione col papa, si fanno semprepiù insistenti. Non v' è ormai dubbioche alti prelati sono stati messi in mo•vimento per poter riuscire bene nell'in-tento. »

Il giornale fa seguire la notizia daconsiderazioni proprie, combattendo latendenza conciliatrice del nuovo mini-stero.

Economie.Si assicura che le note di variazioni

ai bilanci che il Governo presenteràalla riapertura della Camera portino

delle proposte di economie per più 50milioni.

La Triplico.Un giornale di Pest reca che nel trat-

tato d' alleanza tra l' Italia, la Germa-nia e l' Austria esiste una clausola se-greta, in forza della quale so nessunodei tre Stati denunzierà il trattato dialleanza esso si intenderà rinnovato peraltri 6 anni.

L' on. Bianchieri.L' attuale Presidente della Camera

sembra risolutamente deciso a dimetter-si dall' altissimo ufficio che ricopre.

SP O l=?_,

Società per corse di cavalli in Pisa, ricono-sciuta dal Jockey-Club.

PRooluom. DELLE CORSEche avranno luogo nei giorni 19 e 22 marzo 1891sui prati della R. tenuta di San Rossore grazio-samente concessi da S. M. il Re.

Primo giorno — Giovedì 19 marzo.Premio di Pisa — L. 2000 per puledri in-

teri e puledre, nati in Italia nel 1888.Entrata — L. 150, fodeit L. 50. Sulle en-

trate L. 500 al secondo.Pesi — Puledri Kg. 56, puledre Kg. 54.Distanza — Metri 1200.Premio del Serchio — L. 3000 per cavalli

interi e cavallo di 3 anni ed oltre di ogni paese.Entrata — L. 200, forfeit L. 100. Sullo en-

trate L. 800 al secondo.Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni

5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 1/2 . Le cavalleKg. 2 di meno. I cavalli italiani Kg. 4 di meno.

Distanza — Metri 2200.Premio Le Rondinelle — L. 1000 per ca-

valli interi o cavallo di 3 anni ed oltre nati inItalia.

Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sulle en-trate L. 300 al secondo.

Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 %. Le cavalloKg. 2 di meno.

Distanza — Metri 1800.Premio di Barbaricina — L. 1500 per ca-

valli interi e cavallo di 3 anni ed oltre di ognipaese.

Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sullo en-trate L. 400 al secondo.

Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 %. Le cavalloKg. 2 di meno. I cavalli italiani Kg. 4 di meno.

Distanza — Metri 1600.

Seconda Giornata — 22 Marzo.Premio del Gombo — L. 1500 per cavalli

interi e cavalle di 3 anni ed oltre, nati in Italia,che non abbiano mai vinto un premio di L. 5000.

Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sulle en-trate L. 300 al secondo.

Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4. Kg. 62, anni5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 %. Lo cavalloKg. 2 di meno.

Distanza — Metri 1600.Premio del Yockey-Club — L. 1000 date

dal Jockey Club per cavalli o cavallo di 3 anni edoltre d' ogni paese.

Entrata — L. 100, forfeit L. 50. Sulle entrateL. 200 al secondo.

Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 % Le cavaneKg. 2 di meno. I cavalli italiani Kg. 4 di meno.

Distanza — Metri 1200.Premio del Ministero di agricoltura —

(III classe) — L. 2000 date dal Ministero d'A-gricoltura per cavalli interi e cavallo di 3 anni edoltre in Italia.

100, forfeit L. 50. Sulle en-

natiFirt e ta _

trate L. 400 al secondo, L. 100 al terzo.Pesi — Anni 3 Kg. 51, anni 4 Kg. 62, anni

5 Kg. 65, anni 6 ed oltre Kg. 66 % Le cavalleKg. 2 di meno.

Distanza — Metri 1800.Premio della Sterpaia (corsa di siepi) —

L. 2000 per cavalli di 4 anni ed oltre di ognipaese.

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IL CORRIERE.

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Entrata — L. 75. Sulle entrate L. 300 alsecondo

Pesi — Anni 4 Kg. 62, anni 5 Kg. 66 1/2

anni 6 ed oltre Kg. 68. — I cavalli interi Kg. 2di più. I cavalli esteri Kg. 4 di più.

Distanza — Metri 2000 con 5 salti di siepedell'altezza di inetti 1,20.

AVVERTENZE

Le iscrizioni si chiuderanno il giorno 3 marzo1891 alle ore 5 poni. Dovranno essere indirizzateal segretario della Società in Pisa, Via VittorioEmanuele n. 22.

In tutte le corse, eccettuato il premio del Mi-nistero di Agricoltura, sarà rilasciata una entrataa fondo di corsa.

In tutte le corse premiate dalla Società, presen-tandosi alla partenza un solo cavallo, il premiosarà ridotto di metà.

Asciano. — Abbiamo veduto con piacere comela R. Prefettura di Pisa, al seguito di un ricorsoavanzato circa le acque impure provenienti da unalavanderia di proprietà Pacchini, abbia preso alriguardo dei sani provvedimenti.

necessasio però che un tal temperamentovenga adottato anche per tutti gli altri che sitrovano nelle stesse condizioni, poichè in Ascianoesistono infiniti centri d' infezione cagionati dalletante lavanderie e dai frantoi.

Giacché al Municipio si ha ben altro da fareche occuparsi d'igiene, e qualche consigliere Comu-nale dà l'esempio d'infrazione alle leggi, speriamoche la R. Prefettura a mezzo della CpmmissioneSanitaria provinciale voglia verificare ed ingiungerea chi spetta, l'osservanza delle rigorose leggi vi-genti, facendo così anche un atto d'equità, dimo-strando cioè che quel che vale per uno vale perl'altro.

Bagni San Giuliano. — Altra volta in unacorrispondenza da San Giuliano al gran giornaledi Pisa (l'Elettrico) si parlava delle malignitàdel corrispondente sangiulianese del giornaletto(il Corriere dell' Arno), ma trattandosi precisa-mente della risposta ad una corrispondenza nonmia, aspettando si risentisse altri, mi tacqui.

Ora tengo a dichiarare che non posso accettarelezioni di lealtà e di morale dal corrispondentedell'Elettrico, chiunque si sia, ed anche a dirmidisposto a provargli quale secondo fine possa averio a difendere 1' interesse privato degli uni anzi-chè quello degli altri.

Colla disposizione alla malignità, che sembraavere il corrispondente dell Elettrico, si potrebbedavvero non prender per patria tenerezza la que-stione che tenta sollevare d' italiani e stranieri !

Intanto si dice (senza gravi conseguenze, tantoper cominciare) che sia già successo qualcosa: Unabambina sarebbe stata investita da un sasso e tra-volta per le piane. }7: una malignitd? in ognicaso non sarebbe mia, ma quando fosse vero dovreb-be pur saperne qualcosa il medico condotto.

O l'Opera dorme ? Andando di questo passodovrà rinchiudere in una muraglia il suo stabili-

mento e dovrà esser davvero la muraglia dellaChina !

Altro che passeggi e ameni dintorni !L'interesse di pochi non si può imporre a

quello di tutti e la violenza quando non è appog-giata dalla ragione ha sempre sterili effetti.

Al Prefetto, al quale senza essere corripondentidel giornaletto rammentato, tutti i proprietari

CRONACA PROVINCIALE

FAETA.

della via sottostante alle cave Antonini, hanno in-viato la loro protesta, ci rivolgiamo come al tu-tore degli interessi comuni, della sicurezza pub-blica e sopra tutto della giustizia.

ADOLFO PAGNI (Nenia).Campiglia Marittima. — Dopo gli spiriti

che con poco decoro tiravano i calcinacci ( perchésecondo la scienza de' dilettanti di spiritismo,giunti ancora non erano a spirare più celeste aèredi purità), vengon fuori da vani giorni quelli cheesercitano la mala arte di borsajoli: chè con rarafacilità sotto gli occhi di quello che guarda, sot-traggono miracolosamente il danaro. Se ciò av-venga per meravigliosa forza immortale, o persemplice scempiaggine, e, se vogliamo, per subdolaarte di uomini poco onesti e poco educati, io nonmi curo; invito soltanto l'autorità di pubblica si-curezza a prender cura di queste anime impure,e possibilmente prima che il medium riceva l' ac-qua purificativa dagli Armeni di Livorno.

Penso che con simili superstizioni perda al-cunchè di benemerenza intellettuale il paesetroppo ormai da optino parlandosi di queste fu-tili stregoneria, quasi che noi riviviamo a' tempidi Carloinagno o di S. Francesco, quando da tutticredevasi e fu scritto che quest'ultimo avesse fat-to giurare un voracissimo lupo di più uccidere aquelle o recar danno a' mortali.

ASTREA.

Lari, 27. — Il signor Paolo Cicambelli Dele-gato di P. S. a Lari è stato traslocato costà aPisa.

Innumerevoli sono stati gli attestati di stimae di affetto che tutte le autorità locali e la po-polazione hanno dato a quell' egregio funzionarioche è il signor Cicambelli il quale alla più scru-polosa esattezza del proprio dovere unisce unagentilezza ed una affabilità di modi veramenteapprezeabile.

Una popolazione è come una famiglia, la qualesi affligge quando un amico abbandona, e dav-vero la popolazione di Lari, mentre si è congra-tulata con il signor Cicambelli dell' avanzamentoche hanno inteso di dargli i suoi superiori non hapotuto fare a meno di mostrargli il profondo di-spiacere che sente per la sua prossima partenza.Anzi ieri sera il signor Cicambelli con la sua fa-miglia fu invitato da alcuni amici per la secondavolta ad un famigliare banchetto d'addio in casadell'egregio Consigliere Comunale signor LodovicoRossi; vi regnò la più perfetta allegria, fu insom-ma una serata passata così farnigliarmente e cor-dialmente che, io credo, rimarrà per molto temponella memoria dei signori Cicarubelli e degli amiciloro, tanto più che cotesto amichevole banchettofu rallegrato da quelle due gentilissime signorequali sono la signora Arduina Cicambelli e la si-gnora Enrichetta Rossi.

Il signor Cicambelli viene costà a Pisa, cittàveramente ospitale, dove, sono certo, verranno ap-prezzate le sue molte buone qualità di gentiluomoe di funzionario.

Terminando invio al signor Cicambelli sinceriauguri di felicità, desiderandogli in ogni luogoamici che lo amino e lo stimino come ne ebbe a .Lari.

A.

ItIalaventre. 25. La storiella e piccante eve la dò quale la raccontano.

Giorni sono una contadina del sig. Duca Sal-viati, Presidentessa delle figlia di Maria avrebbedato alla luce un bellissimo maschio, senza cheprima nessuno si fosse accorto che la figlia tantodevota era incinta. A tale successo le monache delconvento si scandalizzarono tanto da fare infuriare

il signor Duca, il quale intimò subito alla famigliadella disgraziata che entro il termine di otto giornilevassero la figlia di casa altrimenti avrebbe di-sdetto il podere. E non è questo un ordine chericorda lontanamente la storia di Beatrice Cenci ?Perché obbligare un padre ad abbandonare unafiglia che con lusinghe e promesse si sarà resa col-pevole, e di qual colpa? Che forse ha dimenticatoquesto signore che il tempo del fedualismo fudistrutto dall' istruzione e dalla civiltà?

Se cotale ordine' è per impedir una scomunicadessa non sarà più feroce se quella disgraziata saràgettata in mezzo di strada a prostituirsi?

Tornando al fatto vi dirò che il colpevole nonsi conosce, però qualche Beghina si sforza ad asse-rire che la cosa sia avvenuta per opera e virtùdello Spirito Santo avendo la ragazza per tantianni disimpegnato scrupolosamente il santo ufficiodi figlia immacolata!...

Altri invece crede che sia stato per opera evirtù della canonica!...

Oh le male lingue!

Nayacchio, 28. — La società operaia di questopaese, meritamente presieduta dal signor AnnidoGeridi consigliere del nostro comune, riunita inadunanza generale il 25 del corrente eleggeva asuo presidente onorario l'on. Comm. Ranieri Sirno-nelli, uno dei nostri deputati la di cui capacitàparlamentare, specialmente in materia finanziaria,è riconosciuto perfino dagli stessi avversari di lui.La scelta non poteva esser migliore, e siamo lieti,che la maggioranza di detta associazione, siasi af-fermata sopra un nome, che è un vero valore eche gode tante simpatie nel nostro paese. Ho dettomaggioranza, poichè (benedetti i partiti !) non po-tendo qualche avversario politico contrapporre alnome dell'un. Siinonelli quello di un deputatoministeriale, conoscendo, come vuol dirsi, l'umordella bestia, ha presentato, tanto per far dell' op-posizione sconcludente, una persona dell'aristocra-zia paesana, alla quale per quanto professiamostima e rispetto, pure non esistiamo menomamenteal affermare con leale franchezza, che tale scelta,era stata poco felice davvero. Sia dunque lode allabenemerita istituzione, che eleggendo a suo pre-sidente onorario il Deputato Simonelli, ha reso o-nore al merito, interpetrando fedelmente la volontàdel paese. L'on. Comm. Sinionelli s'abbia i nostripiù sinceri inirallegri.

Mi vien rifai ito un spiacevole incidente avve-nuto i i questi giorni fra il maestro comunaleMazzei ed il signor Capanna ispettore didattico dellenostre scuole. Pare che al ridetto ispettore fosse fattoun rapporto da un tale, nel quale si diceva, cheil maestro in parola avesse ecceduto nella puni-zione inflitta ad un suo Figlioletto. Il signor Ca-panna, come era suo dovere, si portò a trovare ilMazzei per appurare il fatto, ma questi invece didare schiarimenti in proposito inveì contro il ri-detto ispettore, dicendogli mille villanie e minac-ciandolo dì gettarlo dalla finestra se si fosse az-zardato un altra volta a porre il piede nella suascuola. Sappiamo intanto che al regio provveditoreagli studi della provincia di Pisa, signor Anziani,è stato inviato rapporto del deplorevole fatto. Ve-dremo come andrà a finire. Se son rose fioriranno.

-kAl ex-teatro dei risorti di Casciavola la Com-

pagnia Mori darà un corso di rappresentazioni.Dalle due prime recite si .prevvede che detta com-pagnia non debba incontrare il favore del pubblico.

SPILLO.

41.Oggi la nostra banda fa gli altri pezzi musicali

suonerà il preludio della Cavalleria Rusticana.DOLORES.

Vecchiano, 27. — Se il feudalismo mediovaleera un insulto all'umanità, il feudalisma modernoè una vergogna, un' infamia che colpisce il pro-gresso e la civiltà del secolo decimonono ! EppureVecchiano, il pacifico e laborioso Vecchiano, devesopportare questa vergogna, sottostare a quest'in-farnia, deve vedersi conculcare i disitti, togliere ilmezzo di guadagnare un tozzo di pane e atten-dere impassibile e silenzioso agli atti di prepoten-za, se non vuole attirare sii se stesso le ire ed ifulmini del grande dio, il Duca Salviati.

Il servilismo dominante della popolazione diquesto Comune, aveva per molti anni portato apalazzo Serrnonti una maggioranza devota al Ducail quale, sicuro che isolati cittadini non avrebberomai potuto fare argine alla sua grande influenzaed alla potenzialità del suo portafogli, cominciò aposare i rapaci artigli sul padule. Così fu grada-tamente ridotto ad una parte quasi microscopica,il terreno addetto al libero pascolo, proibita lapesca e posta una tassa su chi voleva esercitarla,postane una seconda sui navicelli che portano lepietre a Viareggio, vietato di falciare l'erba, cosetutte che questo popolo liberamente esercitava dasecoli; ma allorché furono aperti gli occhi e la co-scienza popolare elesse una maggioranza libera edindipendente, una petizione coperta di centinaiadi firme, fu presentata al Consiglio Comunale, ilquale nominò una commissione, dandole pienomandato di associarsi uno o più avvocati, incari-cata di studiare e difendere i diritti che il pa-polo ha sul padule. Allora il Salviati che già si cre-deva sicuro di potere spadroneggiare a suo talentoe che negli anni scorsi aveva potuto far condan-nare per furto alcuni cittadini, i quali avendoesercitato il loro diritto di falciare l'erba, manca-rono poi dei mezzi di difesa, anche perchè dell'au-torità comunale non potettero avere i documentiriguardanti il padule, non potè tornare indietro ee cercò intimorire col f r prender nota di circa180 individui che liberamente, e non di sotterfu-gio, andavano a falciare erba e fece strombazzareai quattro venti che li avrebbe fatti condannare.Però di 150, soli 4 furono citati e dalla Preturadei Bagni San Giuliano condannati per ladri (?),tua essi interposero appello e giovedì 5 marzop. v., davanti al Correzionale di Pisa, saranno di-fesi dai valenti avvocati Bnona.mici Francesco eRicci Luigi. Qualunque poi sia 1' esito, quest' ap-pello non sarà che il preludio di una gran causacivile che il Municipio inizierà al Salviati nell'in-teresse della popolazione.

In ogni modo però è urgente che l' AutoritàComunale s' interessi di fare sbrigar questa que-stione per evitare che le persecuzioni dell' ammi-nistrazione Salviati, non abbiano più la potenzadi danneggiare tante famiglie e far condannarecol marchio dell'infamia, cittadini che davvero nonsono rei di avere vigliaccamente ucciso un uomosenza che poi vi fosse luogo a procedere.

Domenica in una sala del Teatro Nuovo l'il-lustre prof. D' Ancona davanti ad un pubblico scal-fissimo, composto delle più distinte ed elegantisignore pisane, ai buon numero di professori e di

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SCE VOLA.

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s Si chiamava Marta, aveva due occhi di fata,il colore un po pallido, il sorriso incantevole; erapiuttosto bassa, ma il suo corpo sotto quelle vestidi lana greggia, lasciava indovinare delle formeperfette. Era quasi sempre mesta ; eppure lo sa-peva d' esser bella, glielo avevano detto tanti etante volte, pure non rideva mai, sorrideva qualchevolta e sorrideva angelicamente.

Forse pensava troppo a se stessa ; perché erabeni vero che l'ammiravano tutti, che la desideravanomolti, ma, ehi I' avrebbe sposata ? Era povera, erain una casa non sua, dove in compenso delle nonpoche fatiche, riceveva di che vivere e vestire.

Quasi tutte nel paese avevano un abito da festaun corpetto ricamato dalle sopra maniche e daldi dietro scarlatto, una sottana di lana con unagran balza di velluto bleu, un bel fazzoletto eduna corona di perle — lei no — lei non l' aveva.

Talvolta guidava dei piccoli porci che la face-

APPENDICE DEL Corriere dell'Arno

IN SAR DEGNA( Racconto Storico )

vano correre fra gli sterpi, o gli gridava quelcciò cciò che li richiama a casa, tal' altra sedutasopra un sasso attendeva alla biancheria stesa alsole ; allora tirava fuori un libriccino e leggeva,perché sapeva leggere lei.

C' era Giovanneddo che le voleva tanto bene,ma era così buono, troppo buono ; e le donne, nonsi sa perché, preferiscono negli uomini qualche vizioalla eccessiva virtù.

Giovanneddo era pastore, ma aveva anche qual-cosa del suo. Tutte le volte che portava il burroglielo diceva : Matti, pensaci, rispondimi qualcosa.

Non era nemmen brutto, un po' gracile, bruno,i capelli inanellati gli scendevano fin sulle spalle,aveva una fisionomia bonaria, una tranquillità im-perturabile. Passava le settimane sui monti colsuo gregge o veniva in paese ogni tanto a portaredella ricotta e del burro; allora vedeva la donnache occupava continuamente il suo pensiero, chol' affascinava, ed implorava che ella si risolvessea dirgli

Sì Giovanneddo, ci sposeremo.Era il suo sogno ! La notte, quando vicino ad

un gran fuoco che accendeva per tener lontani ilupi dall' ovile ed anche per iscaldarsi un po', fa-ceva mille castelli in aria, fantasticava sempre edin tutte le sue visioni vedeva Maria, e la notte,umida e fredda, passava in un momento.

Venne finalmente il più bel giorno della suavita, il giorno in cui la religione e la legge louniva in un vincolo santo ed indissolubile colladonna de' suoi pensieri. Fu una gran festa, Gio-vanneddo non rivide le sue pecore per molti giorni,Marta non rivide più quei porci e quelle biancherieche non eran sue.

La pace non doveva durar molto ha loro; eratornato da fare il soldato il figlio dell' antica pa-drona di Maria, un bel giovinetto che aveva pri-ma ambito ai favori della povera ragazza, incon-trandone sempre un ostinato rifiuto. Il matrimoniocon Giovanneddo a parer suo era l' unico avveni-mento che poteva fargli ottenere imptmentementequanto aveva da tanto tempo desiderato — Gio-vanneddo era così buono — diceva lui.

Antonio, l'ex soldato, frequentava la Marta eGios anneddo lo sapeva, ma, Marta gli voleva cosìbene, e poi nella sua bontà era incapace di con-cepire un inganno.

Venne il carnevale, e Marta comparve piùvolte nel ballo col suo Giovanneddo, ilare e contenta , dimentica ormai di quella giovinezzatriste d' un tempo, altera della sua illibata onestàquanto paga della presente agiatezza; avrebbe de-siderato però che suo marito avesse avuto un po'più d'energia — che fosse stato più uomo — co-me diceva lei.

Era l' ultimo giorno di Carnevale; al ritmogutturale dei cantadori una folla variopinta muo-veva uniformemente colla flemma e la monotomiadel ballo sardo, quando fra Marta e Giovanneddos'intromette una maschera imprudente prendendoparte alla danza. Giovanneddo tacendo continua aballare, quantunque il suo sguardo abbia mandatoun insolito lampo.

Ad un tratto l'uomo mascherato si china versol' orecchio di Marta, che si allontana sdegnosanulla volendo ascoltare — si china di più — lescocca un bacio sulla guancia e fugge via.

Giovanneddo con un gesto indica a Marta lavia di casa e vittima dello scandalo, resta appa-rentemente inipassibile in quel luogo non isfug-gendogli il sogghigno e le risa di molti giovinottie ragazze lì presenti

Due ore dopo, un uomo trucidato, ancora ve-stito di bianco e col viso coperto da una mascheradi tela, giaceva sul piazziate della chiesa, oggettod' orrore per quanti attorniavano.

Aveva un lungo coltello piantato nel cuore,era il figlio di una delle migliori famiglie delpaese, si chiamava Antonio, aveva 23 anni.

Nei registri della polizia del luogo s' inscrivevaun bandito di più: Giovanneddo Cessa.

NEMO.

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1,4311.

Provincia di Grosseto. COMUNE DI GAVOR-RANO.

Avviso di Concorso

Il Sindaco sottoscritto rende noto essere apertoil concorso ai posti di Ostetrica in Gavorranocoll'annuo stipendio di L 250, in Giuncarico col-l'annuo stipendio di L. 280 ed in Ravi coll'annuoassegno di L. 210 pagabili a rate mensili posti-cipate.

Le concorrenti dovranno far pervenire a quest'Uf-ficio Comunale, ove è ostensibile il relativo capi-tolato d'oneri, non piú tardi del 20 Marzo prossimola domanda in carta da bollo da centesimi 60 cor-redata della matricola di libero esercizio in Oste-tricia della fede di nascita e moralità

Il disimpegno del servizio che sopra dovrà dalloelette essere assunto non più tardi del 1° Maggio1891.

Dal Municipio di GavorranoLi 21 Febbraio 1891.

Il SindacoGIUSEPPE VACONUCCI

61/111~1111111~~~2~La mattina del 19 febbraio si spen-

geva una cara esistenza. Poche voltequesta generosa sterotipia della frase fu-neraria sta al suo posto. Ma per

RANIERI AGONIGIsi, perchè cinquantasei anni di vita in-tegra, consacrata alla famiglia ed agliaffari con affetto esemplare e con ret-titudine ammirabile, lo avevano fattosimpatico a moltissimi, caro a tutti.

Si è infranta con la morte di lui unadi quelle forti e ferree fibre di lavora-tori onesti ed operosi che a furia diperseveranza e di attitudine si elevanoda piccolo stato ad una posizione com-merciale rispettabile ed invidiata.

Ed ora Ranieri Agonigi godeva dav-vero di una posizione eccellente con-quistata con volontà inflessibile. E forseper questo gli deve essere sembrata piùterribile quell' agonia tremenda di unamalattia che gli assottigliava minutoper minuto la vita.

Se non che a lui buono ed umanodeve essere stato come un grande con-forto infinito vedersi circondato da tuttii suoi cari e sapere che il suo figlioPrimo Agonigi seguirà nella famiglia enel commercio le tradizioni sue e faràsplendere nella casa il ricordo vivo eperenne del genitore amatissimo.

A. CRISTIANI.

Il giorno 21 Febbraio alle 9 antim.spengevasi in Pisa una cara esistenza

Giuditta BarachiniDifficile sarebbe descrivere le tante

virtù di questa donna che nella ancorverde età di anni 43 fu rapita da im-provvisa morte all' amore dei suoi carialla stima di quaiati la conoscevano.

Riposa in pace o Giuditta il sonnodei gusti e mentre silenziosi ci inchi-niamo dinanzi alla tua tomba, la me-moria di te, o carissima non verràgiammai cancellata dai nostri cuori.

A. C.

o

parecchi studenti tenne una conferenza sul MicheleAmari, il celebre storico morto recentemente.

Naturalmente il discorso del d' Ancona fu ungioiello di letteratura e di critica.

La nostra solerte questura ha scoperto le traccied' una associazione di malfattori che aveva il quar-tier generale a Pontasserchio ma con vaste rami-ficazioni anche ii altre parti del nostro rircon-dario.

Si sono già praticati vari arresti.

In via Vittorio Emanuele in un tubo di latrinaè stato scoperto un cadaverino di neo-nato in statodi avanzata putrefazione.

È certo che l' infame madre gettò viva la crea-turina nel tubo.

Fu tratta in arresto la servente N. G. ragazzadi 26 anni sulla quale peserebbero gravissimiindizi.

---L'Associazione di M. S. fra Cuochi Camerieri

ed Affini inviava ad Antonio Maffi dopo la suaelezione il seguente telegramma « salutiamo li-beri Elettori Massa-Carrara seppero rivendicaredignità partito acclamandovi nostro socio ono-rario quale vero difensore Parlamento classilavoratrici

L on. Maffi al cortese saluto così rispondeva« Ricambio con animo riconoscente l'affettuososaluto che voleste indirizzarmi in occasionedella mia elezione ».

Lunedì 23 scorso anniversario dellamorte del compianto

Dott. GIOVANNI MONTORZIal Cimitero acattolico dove riposa lasua salma fu un lungo pellegrinaggiodi congiunti e di amici.

Sulla tomba furono deposti fiori esplendide corone in abbondanza.

— Te felice, povero nostro amico, chelasciasti si larga eredità di affetti l —

41111b,

Teatri, Spettacoli, MusicaIl Paradiso dei bambini è sulla piazia dei

Cavalieri tutti i giorni dalle 8 alle 10 pom. ed igiorni festivi anche dalle 5 alle 7.

teatrino meccanico del sig. Cardinali, mentreper i bambini è un attrente spettacolo, anche pergli adulti è un piacevole passatempo e la provail gran concorso di gente ad ogni rappresentazione.

L' eruzione del Vesuvio e la nevicata del Fri-uli presentano al naturale scene della vita ed ef-fetti veramente sorprendenti.

Grazioso l'automa che oltre fare i più difficiliesercizi ginnastici, fuma e suona accompagnandola musica del pianoforte.

Veramente magnifici i quadri solubili e gra-ziose le figure umoristiche.

Il suono dolce e temperato d'un pianoforteadattando la musica alle diverse scene, ci fa sen-tire una miriade di motivi d'opere diverse.

Sono due ore di gradevoli sorprese e di diletto,e chi ha dei bambini segua il mio consiglio: ce liporti.

Critica musicale — Una fine e minuta ana-lisi dell' opera del Mascagni — Cavalleria Rusti-cana — abbiamo letto in questi giorni in un gior-nale di Pisa; critica non delle solite — vuote epretenziose — ma rivelazione potente di un inge-gno forte e nutrito di buoni studi.

All'Autore — modesto quanto vibroso cultoredi cose musicali — che è nostro concittadino edano nostro buon amico, mandiamo i più vivi ral-legramenti, fiduciosi che altri saggi di critica vo-glia aggiungere e questo primo.

E il buon viso che gli farà il pubblico intel-ligente, lo farà consapevole che non si tratta di...carta sciupata.

Tutt' altro !

La banda del 93° reggimento fanteriaeseguirà oggi dalle ore 4 alle ore 5 112 pom. inPiazza S. Niccola il seguente programma:

I. Marcia — Rimeinbranze del campo — Na-politano.

2. Valtzer — Barcarolle — Waldtenfeld.3. Preludio e Terzetto dei Lombardi — Verdi4. IL' Rapsodia — Ungherese — Listz.5. Pot-Pourrì — Faust — Gouttod6. Mazurka — Non più Lacrime — Becucci

Mio caro Pietrino,

scrivere a te è per me sempre un piacere: maoggi poi che intendo parlarti della esecuzione chea Pisa vieti data dell'opera tua, al piacere discriverti si aggiunge quello di liberare i lettoridel Corriere dell' Amo del peso di uno di queisoliti articoloni che soglionsi fare nelle occasioni,come questa, solenni. Stamperò invece questa let-tera che ti scrivo proprio alla buona , comeconsente la nostra vecchia amicizia, e certo i let-tori cortesi l'accetteranno benevolmente in cambiod'una rassegna in forma accademica; tanto più poiche intorno all'opera tua è già stato scritto tantoe poi tanto e anco da critici competentissimi, checerto s' io volessi mettermi in riga con loro nonci farei troppo bella figura.

E ti dirò innanzi tutto che anche a Pisa, latua musica così calda, così ispirata, così dram-matica, ha sollevato un sincero entusiasmo : incerti punti, come all' aria di SantuzzFr in cui haisaputo trasfondere tanta passione, al duetto traStntuzza e Turiddu così forte e drammatico, al-r addio di Turiddu alla madre, così dolce e cosìcommovente, il pubblico è scattato su prorom-pendo in quegli applausi spontanei ed unanimiche solo r arte vera e grande riesce a strappare.Tu sai che in materia di musica (come in ogni altramateria) io non sono affatto retrogrado: amo il pro-gresso, ci credo e ci spero. Ma bisogna intendercibene : apprezzare le grandi creazioni dei nostrivecchi maestri, inchinarsi sempre dinanzi al genio,ammirare le opere immortali dei grandi in qua-lunque forma si svolgano, non significa esser re-trogradi: non significa esser retrogradi pensare chela Sonnambula è e sarà sempre un capolavoro im-mortale non ostante le antiche ingiurie del sig. Fétise quelle recentissime del sig. C. Bellaigue !Nè d'al-tra parte il credere nel progresso, nella evoluzionedel dramma lirico, nella liberazione da certi con-venzionalismi ormai vieti, l'ammirare chi ai nuoviideali dà vita ed impulso, il vagheggiare formenuove e più adatte ai tempi e ai sentimenti e algusto moderni, significa accettare e menar buonetutte le stramberie, tutte le astrusità, tutte lestiracchiature che sotto la bandiera del progressosi cerca di gabellare in mancanza di genio ed'ispirazione. Ma oltre a ciò vi è pure la questio-ne della nazionalità o, per meglio dire, dell' in-dole di ogni popolo : ammiratore entusiasta e con-vinto della musica tedesca scritta da chi la sentea quel modo, detesto le false e noiosissime imita-zioni che altri ne fanno ; false perché di quellanon ritraggono che la veste esteriore non potendoriprodurne l' intima natura ; noiosissime perchèfrutto di calcoli, di ricerche, di arzigogoli, maprive di spontaneità, di ispirazi me, di genio.

Scusami, caro Pietrino, questa mia digressione:la qual del resto mi porta a concludere che tuhai fatto opera buona e savia conservando, neltuo lavoro, l'indole della musica nostra: hai fattoopera buona e savia rifuggendo dalle leggendenordiche, dalle fantasticherie senza sugo, e appi-gliandoti invece a un dramma forte ed umano,tutto palpitante di passione; come quello del Vergache gli amici Iargioni e Menasci hanno saputoconservare nel loro libretto; hai fatto opera buonae savia liberandoti da ogni pregiudizio tanto an-tico quanto mederno (giacchè anche nella musicacome ci sono i convenzionalismi vecchi, così cison quelli nuovi) e scrivendo invece come il tuocuore ti dettava.

Ciò ch' io pensi dei singoli pezzi che compon-gono il tuo lavoro, ti dissi già a voce quando civedemmo l' estate scorsa a Livorno : ma poichèquesta 1 ttera dovrà in fondo servirmi da articolopel Corriere dell' Arno e poichè le nuove audi-zioni giovano sempre sia a raffermare sia a mo-dificare le proprie impressioni, te ne debbo purdire qualche parola.

Il preludio mi sembra una finissima cosa. Tuhai saputo mirabilmente compendiarvi le ideeprincipali e, ciò che più monta, i principali senti-menti del dramma. La trovata della Siciliana è dieffetto sicuro : 6 molto opportunamente alla spen-sierata e pure appassionata canzone di Turiddu, se-gue, nella ripresa orchestrale, il motivo in cui èriprodotto lo strazio dell' anima di Santuzza. An-che qui a Pisa il preludio piacque tanto che fureplicato. E nota cime l'orchestra, mentre fa tuttoquello che può pel merito dei suoi componenti, èperò così scarsa di numero che molti effetti rie-scono assai menomati. E v'ha ancora di peggio.

Mi avevano raccontato che una volta a Pisa(non so in quale opera) la parte del violoncello,a un certo punto, fu fatta eseguire al trombone :ma io non ci avevo creduto. Però dopo la esecu-zioue della Cavalleria, francamente, ci credo, dac-chè una cosa simile accade. Quando l'oboe fa quel

suo canto che dovrebbe essere accompagnato dai-1' arpa, invece che dalr arpa è accompagnato ....dal clarinetto ! E sai perchè ? perchè c' è un' ar-pista solo, e questi deve trovarsi in palcoscenicoper accompagnare la siciliana : e quindi, non aven-do il dono della ubiquità, non può trovarsi con-temporaneamente in orchestra. Ma che son coseammissibili queste ? E la dire ione teatrale ( sepur se ne è accorta) non avrebbe dovuto impedireun simile sconcio ? Ti dirò, per finir sul preludio,che il tenore Garulli ha cantato magnificamentela Siciliana e che ha ben meritato gli insistentiapplausi e le chiamate del pubblico. Ed eccoci alprimo coro.

.Per me quella é una delle più belle pagine deltuo spartito: quanto brio, quanta vivacità di colori,quanta limpidezza e fluidità di melodia! La primasera, qui, il pezzo non è stato molto gustato ; macerto lo sarà di piú in seguito, specie se il Direttored' Orchestra si deciderà a dargli i tempi che deveavere mentre, la prima sera, il tuo allegro giocosoera ridotto appena appena un andante. Tanto lafrase delle donne sulle parole: gli aranci olezzanoquanto quella degli uomini cime segue, vanno assaipiù mosse: almeno se l'interpretazione che davi tua quelle frasi, suonandole a piano-forte, e che sene dava, te presente, a Livorno, era la vera !La canzone d' Alfio che segue dopo la breve scenatra Santuzza e Lucia, ha dato luogo, come certotu sai, a non poche critiche piuttosto acerbe : io,con buona pace dei critici, sebbene riconosca nonessere un pezzo di grande valore, la trovo per lomeno assai caratteristica. Il baritono Baldassarri,che certo è alle sue prime armi, la disse assaibene e fu applaudito....

Ti dirò invece con quella schiettezza che devesiavere parlando ad artisti del tuo valore e ad amici,che, secondo il mio gusto, la Preghiera è uno deipezzi meno riusciti dell' opera. Capisco che la frasedi Santuzza è assai bella, e che nell' insieme ilpezzo non manca di effetto : ma a me sembralchenella sua struttura tu non sia riuscito, come nelresto, a liberarti dal convenzionalismo ; e quelleprogressioni del coro sulle parole : inneggiamo alSignor. mi sanno assai di antiquato e per concettoe per forma. Esecuzione così così. Scusa la criticae lascia che te ne compensi subito col dirti cheI' aria di Santuzza è una vera e purissima gemma.In quel pezzo il dramma prorompe e la passionesgorga vera e sentita. La melodia è originale nelpensiero e nel ritmo : la musica si fonde intima-mente colle parole : la frase : m' amò, l' amai, facorrere i brividi per le ossa. E la signora Bendazzi-Garulli ha cantato e interpetrato il bellissimo pez-zo con vero slancio, con anima di artista, conpassione di donna.

Far seguire un bel pezzo ad un pezzo già cosibello non era facile certo : e pure, mio caro amico,tu sei riuscito anche in questo. Il gran duetto fraTuriddu e Santuzza è di una potenza drammaticaveramente mirabile, specie nella frase : Bada San-tuzza e anche più nella risposta : battimi,insul-tami. Anche l' interruzione per lo stornello diLola è di effetto, per quanto lo stornello sia piùtoscano che siciliano ; ma in compenso come èdelicato, fine, elegante quel ricamo dell' oboe ! Epoi come hai dipinto bene il quadretto che segue,e come hai reso efficacemente la parto ultima delduetto stesso ! Posso dirti che anche in questo pe-gno i coniugi Garulli si rivelano valentissimi ar-tisti e ottengono le più festose accoglienze. Assaibene anche la signora Scmiedt nella parte di Lolacome la signora Alberti in quella di mamma Lucia.Nella scena successiva tra compar Alfio e Santuzzatu hai trovato, mi sembra, delle idee ben felicima forse le ripetizioni e di musica o di parolenuocciono un poco a quel pezzo. Tuttto invece èbello, puro, squisito nelr intermezzo : ivi la melodiasi svolge con una larghezza e una soavità vera-mente incantevoli. E alla semplicità delle frasi tuhai saputo associare, con finissimo accorgimentola semplicità dello accompagnamento : arpe edorgano, soli.

L' altra sera fu, al termine di questa tua dol-cissima ispirazione, uno scoppio di applausi, e uninsistente richiesta di replica, tosto accordata. Taleeffetto ha potuto produrre la musica tua, nonostante il vuoto cagionato dalla scarsezza degliarchi, dalla mancanza di un' arpa e dalla poca vocedell' organo che quasi non si sentiva. Anche certicoloriti furono, a mio parere, dimenticati: almeno(e torno a ciò che prima ti dissi) se la interpre-tazione che se ne dava a Livorno, te presente, erala vera.

Intorno al coretto elegantissimo: a casa a casa,ti dirò solo che fu eseguito un po' troppo forte:nè fece grande effetto il brindisi, per quanto ame non sembri poi meritevole delle taate censnreche gli vennero fatte: è vivace, è caratteristico ;che cosa si vuole di più in un brindisi ?

Ed ora lascia, mio caro Pietro, ch'io ti ripetache tutto il resto dell'opera è nna bellezza, unameraviglia. Dalla scena della sfida, allo strazianteaddio di Turiddu alla madre, e alla terribile e stu-penda catastrofe, la tua musica è veramente degna

di un grande maestro. Di tali pezzi non si puòfare l'analisi; è musica che sì sente e non si di-scute. (brulli ha cantato benissimo i due pezzi especialmente l'addio: il finale fece molta impres-sione e pili ne avrebbe fatta so il grido: hannoammazzato compare Turidda, fosse stato prece-duto da quel rumore lontano, da quel brusio chetanto gioverebbe a preparare l'annunzio della ter-ribil notizia.

Nel complesso insomma un buono spettacolouna eccellente esecuzione por parte dei coniugiGarulli; una buona esecuzione per parte degli altri.Il M.° Boscarini ha fatto quel che ha potuto secondoi mezzi scarsi di cui poteva disporre, e ha mo-strato tutto il tuo zelo. Io credo che con poco piùlo spettacolo sarebbe riuscito perfetto.

Ed ora che ho detto liberamente lo mie im-pressioni, termino questa mia lettera coll'invitartia venire a Pisa: procurerai un vero piacere al pub-blico nostro che desidera di vederti o di festeg-giarti come tu meriti; e a me procurerai il piaceredi riabbracciarti. E ti lascio augurandoti buonasalute e buone ispirazioni poi Rantzau.

TuoyiouNo.

EUGENIO TOGNETTI Gerente respons

La Cavalleria Rusticanaal Teatro N uovo

LETTERA AL MAESTRO MASCAGNI.

Page 4: Ann I. . 1 COIEE EUOopac.bibliotecauniversitaria.pi.it/opacpisa/opac/pisa/96... · 2008. 5. 30. · egi aeei pr iciaae a cosiu ioe ea socieà e iscuee l Sa tt i essa i rrr o maeà

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Certificato — Il sottoscritto, medico-chirurgo, dichiara di avere piú volte ordinato i Confetti

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guarigione senza bisogno di fari la « cura dilatante progressiva colle siringhe di gomma.

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Palma, 19 novembre 1886. G. SebastianiI stessi vengono altresì prescritti per guarire dalle arenelle, bruciori uretrali, flussi bianchi e

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