05 2018 siv - il volo continuo · 2018-05-14 · presidente della soka gakkai josei toda e nel 1960...

10
in OLO STUDENTI #05 MAGGIO 2018 ANNO DI BRILLANTI REALIZZAZIONI NELLA NUOVA ERA DI KOSEN RUFU MONDIALE

Upload: others

Post on 24-Mar-2020

4 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

in OLOSTUDENTI

#05 MAGGIO2018

ANNO DI BRILLANTI REALIZZAZIONINELLA NUOVA ERA DI KOSEN RUFU MONDIALE

Page 2: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

1 EDITORIALE

EDITORIALE DI MAGGIO

IO SONO SHIN'ICHI

YAMAMOTO

Il 3 Maggio nel 1951 viene nominato secondo presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente.

“Il 3 maggio – scrive Daisaku Ikeda – è il Capodanno della Soka Gakkai. È un giorno in cui i nostri mem-bri, che s’impegnano anima e corpo per kosen-rufu, risplendono del fulgore radioso di un sole nascente, che è la vera essenza delle loro vite sin dal tempo senza inizio.” (NR, 352, 11)Cosa decidiamo di fare come membri del Gruppo Studenti italiano in questo mese così significativo?Il Gruppo giovani, con lo scopo di rispondere alle aspettative del Presidente Ikeda, mirando al 18 no-vembre 2018, ha deciso di lanciare la campagna “Io Sono Shin’ichi Yamamoto” in tutta Italia.“La campagna Io sono Shin’ichi Yamamoto è una campagna che ha come scopo la realizzazione dell’o-biettivo di 20.000 giovani membri in Italia entro il 18 novembre 2018. Questa attività è stata lanciata dai giovani, ma non è dei giovani, è l’attività di tutti i gruppi, di tutte le persone che scelgono di abbracciarla e il nostro obiettivo è che ogni singolo partecipante ai nostri zadankai prenda questo impegno perché desideriamo che diventi felice praticando il Buddismo. [..] La campagna si articola su 3 semplici punti: il daimoku (le recitazioni), lo studio (della Rivoluzione umana vol.10 e della Nuova rivoluzione umana vol.30), lo shakubuku (come impegno personale). L’attività

dunque sarà incentrata sulla prima linea del nostro movimento, gruppi e settori. Vogliamo dialogare con tanti amici per portarli a zadankai. “Dialogare significa espandere i legami con il Buddismo.” (La nuova rivoluzione umana, vol. 30, cap1, p70)” ( il Volo Continuo)Le meravigliose riunioni giovani tenutesi per il 16 Marzo hanno visto la partecipazione di 10.000 gio-vani, grazie alla collaborazione di tutti. Un successo senza precedenti!! Cavalcando le onde di questo movimento di vittoria che sta nascendo in Italia, orgogliosi di appartenere al Gruppo Studenti, decidiamo di essere in prima fila nel sostenere le riunioni di settore dedicate ai giovani che desiderano conoscere il buddismo e che si terranno nella seconda settimana di maggio. Per riuscire a realizzare questo grandioso sogno di kosen-rufu, è necessario riunire la passione e la forza di tutti i giovani. Solo nell’unità si raggiunge la vittoria! Il Gruppo Studenti è la punta di diamante del Gruppo Giovani, abbiamo deciso di impegnarci al massimo in questa Campagna decidendo di far nostro lo spirito di “Shin'ichi Yamamoto” nel luogo in cui siamo, nella nostra famiglia, nel nostro zadankai, nel nostro Ateneo. «Facendo di questo giorno il nostro punto di par-tenza annuale, ci uniamo saldamente nello spirito di “diversi corpi, stessa mente”, scrivendo insieme una vittoriosa epopea delle persone comuni. Questo è il ritmo secondo il quale si sviluppa la Soka Gakkai e

Viola LastrettiVice responsabile nazionale

Gruppo Studenti

Page 3: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

2 EDITORIALE

il principio per un’eterna e indistruttibile vittoria. Il 3 maggio è il giorno in cui la Soka Gakkai determina di realizzare il grande voto di kosen-rufu attraverso la propagazione compassionevole del Buddismo, in completo accordo con la vo-lontà e il mandato del Budda Shakyamuni e di Nichiren Daishonin. Lo spirito del 3 maggio consiste in questo voto condiviso da maestro e discepolo. Formulare un voto personale e agire per realizzarlo è il vero atteggiamento di un Budda» (D.Ikeda NR, 352, 11)

“Potrà esserci lontananza geografica, ma non esiste alcuna distanza tra i cuori del maestro e del discepolo che avanzano per realizzare kosen rufu. Né l'immensità del mare, né le vette impervie delle montagne potevano dividere quei cuori. Anzi, il legame spirituale che li univa si approfondì e si rafforzò ulterior-mente.” (La nuova rivoluzione umana Volume 30, cap. II, p. 59)

Page 4: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

3 ESPERIENZA

COME IL RUGGITO DEL LEONE

Francesco Sasso28 anni, Palermo

Il mio incontro col buddismo è avvenuto più di tre anni fa. Sprofondato nell’abisso non sapevo come rialzare la testa. Era il giorno del mio compleanno, ero a casa solo e disperato dopo aver interrotto una relazione lunga più di sei anni, aver subito il furto dell’auto e aver ricevuto notizia di un peggioramento dei marcatori tumorali e lo spauracchio della chemioterapia alle porte (solo un anno prima avevo subìto un intervento per estrarre un tumore).

Ma proprio quel giorno una mia amica, a cui avevo confessato la mia profonda sofferenza, dopo avermi fatto gli auguri di compleanno, mi invitò a partecipare ad una riunione buddista. Accettai l’invito di buon grado pensando “tanto ho già raggiunto il fondo, cosa può esserci di peggio?”. Alessandra mi fece il regalo di compleanno più bello: con quel primo zadankai di settembre 2014 iniziò la mia rinascita. Rimasi subito frastornato da quello strano suono, quel Nam-myoho-renge-kyo che veniva ripetuto continuamente e, una volta tornato a casa, mi sentii per la prima volta sereno e, soprattutto, felice. Da lì a poco ritrovai fiducia e gioia di vivere e, grazie a tanti compagni di fede sinceri, iniziai ad approfondire la mia fede nel Buddismo di Nichiren Daishonin. Ma le difficoltà non erano finite, anzi, avevo di fronte a me un grande ostacolo: la malattia fisica, quel tumore che a volte sembrava solo un ricordo passato, a volte sembrava

Page 5: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

4 ESPERIENZA

voler tornare ad affliggermi; un ostacolo che si frapponeva fra me e l’obbiettivo di completare in tempi brevi i miei studi in Scienze dell’Amministrazione. Così incominciai a praticare recitando Nam-myoho-renge-kyo ed approfondendo lo studio dei Gosho, gli scritti di Nichiren Daishonin. Insieme al Daimoku avevo un forte desiderio di approfondire la pratica attraverso la conoscenza dei principi fondanti del Buddismo e della vita. A fine dicembre ci fu la svolta: gli esami del sangue andavano peggiorando ed io, dopo un momento di smarrimento e paura, decisi, di comune accordo col mio oncologo, che era giunto il momento di prendere il toro per le corna ed inizia-re la chemioterapia senza timori. Così a inizio gennaio 2015, con uno stato vitale elevato e circondato dall’amore di parenti, amici e compagni della Soka Gakkai, iniziai a Cefalù, il mio lungo e tortuoso cammino: chemioterapia dalle 9 del mattino alle 6 del pomeriggio dal lunedì al venerdì e poi a casa, stremato ma davanti al Pc, pronto a scrivere la tesi di laurea. Sembrava tutto così dif-ficile ma ero troppo vicino al traguardo per arrendermi. Come scrive Nichiren “Il viaggio da Kamakura a Kyoto dura dodici giorni: se viaggi per undici giorni e ti fermi quando ne manca uno solo, come puoi ammirare la luna sopra la ca-pitale?” (RSND, 911, I), In quel momento l’ambiente rispondeva meravigliosamente alle mie richieste di aiuto, visto che, da un lato, a Cefalù vivevo a casa di zii, cosa che mi evitava di fare il pendolare da Palermo, e dall’altro, in ospedale, avevo trovato delle infermiere professionali e gentili che rendevano meno pesante la terapia. Nelle settimane di pausa tra un ciclo e l’altro riuscii anche a sostenere i miei ultimi due esami universitari in Diritto dell’Unione Europea e Lingua Giapponese ma soprattutto, prima del rush finale di chemio, il 15 febbraio 2015 ricevetti il Gohonzon. Riuscire a

riceverlo in quella settimana fu ancora più bello perché è potuto essere presente anche Mario, un compagno di fede che mi aveva sostenuto tantissimo e che la settimana successiva si sarebbe trasfe-rito nelle Canarie. Finita la terapia e la tesi, un mese dopo, precisamente il 16 marzo, mi sono laureato col massimo dei voti insieme ad amici e parenti che hanno condiviso con me questa doppia vittoria. Nel frattempo, il mio desiderio di tornare in Giappone si stava concretiz-zando. Avevo vinto una borsa di studio che nell’ottobre dello stesso anno mi avrebbe permesso di studiare sei mesi nella terra dei miei maestri ma la vita riesce a sorprenderti sempre di più e, ad appena un mese dalla mia laurea, un’altra opportunità inaspettata: mi venne proposto un periodo di stage in amministrazione al Teatro Massimo, periodo “riempitivo” tra laurea e pro-getto di ricerca giapponese. Anche qui, un beneficio della pratica al di là di ogni aspettativa, fu l’incontro con un collega che mi formò sia professionalmente che umanamente in quella che è stata la mia prima vera esperienza lavorativa legata ai miei studi. Dopo qualche settimana, un altro enorme beneficio: iniziai a fre-quentare una collega di Scienze Politiche che conoscevo da qualche anno ma che solo in quel momento iniziai a vedere in un’ottica completamente diversa. In breve tempo strinsi con lei una relazione d’amore bellissima che mi fece crescere e reso (spero!) un uomo migliore. Dopo pochi mesi un altro colpo di scena: mi proposero di continuare il mio percorso lavorativo al Teatro Massimo. Un po’ a malincuore, ma deciso, rinunciai allo studio all’estero per intraprendere questa carriera lavorativa. Nel Gosho La difficoltà nel mantenere la fede Nichiren scrive: «Accettare è facile, continuare è difficile. Ma la Buddità si trova nel mantenere la fede». (RSND, 417, I) Quando un po’ tutto sembra andare bene la natura umana ci

Page 6: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

5 ESPERIENZA

può portare ad abbassare la guardia. Così nella primavera dello scorso 2017 iniziai ad allentare con la pratica buddista, non frequentando le riunioni di discussioni e rimandando fino a dimenticare la decisione di iniziare il training Sokahan, cioè l’attività di protezione per i vari meeting dei compagni di fede. Anche nella mia vita quotidiana incontrai delle difficoltà: da un lato la fine della mia relazione, dall’altro problemi a lavoro. Ero talmente preso da tutto che, assurdo a dirsi, avevo anche dimenticato di effettuare la TAC di controllo! Ma stavolta la tristezza e la depressione non mi hanno fermato. Come dice ancora Nichiren nel Gosho Felicità in questo mondo: «Quando c’è da soffrire, soffri; quando c’è da gioire, gioisci. Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam myoho renge kyo. Come potrebbe non essere questa la gioia senza limiti della Legge?» (RSND, 607, I). Queste due esperienze, sentimentale e lavorativa, sono state due occasioni fondamentali per comprendere i miei errori e determinare che tipo di relazione sentimentale voglio realizzare e che tipo di valore desidero creare nel posto di lavoro. Così ho ripreso con le attività diventando Sokahan a tutti gli effetti, cercando di essere attivo nella preparazione agli zadankai del mio splendido gruppo Girasole e sostenendo le persone a me più care, facendo conoscere loro il Buddismo di Nichiren Daishonin. Oggi, dopo tre anni sono qui, nella mia città, circondato da amici e compagni sinceri, a lavorare in uno dei luoghi più affascinanti d’Italia, con le prospettive di una carriera che fino a prima di conoscere la pratica sembravano impossibili: perché sì, questa pratica, questo Buddismo, ci permette davvero di rendere possibile l’impossibile. E la malattia? A fine autunno, con qualche mese di ritardo ho finalmente effettuato la TAC e tutti gli esami di controllo. Durante la visita medica il mio oncologo mi ha assicurato che tutto procede per il meglio e che, essendo fuori pericolo, posso fare i controlli con cadenze temporali più lunghe, ma senza dimenticare più gli appuntamenti. Per chiudere condivido con voi una frase del maestro Ikeda e che ho voluto mettere in pratica: “Chiunque prima o poi soffre per una malattia, in una forma o nell’altra. Il potere della Legge mistica, unito al coraggio e alla determinazione, ci rende capaci di far emergere la forza per sconfiggere il dolore e la sofferenza. Il Daishonin scrisse: Nam myoho renge kyo è come il ruggito del leone. Quale malattia può quindi essere un ostacolo?” (14 gennaio, Giorno per giorno, Daisaku Ikeda, Esperia)

Page 7: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

6

VIVERE SECONDO IL GOSHO

L’APERTURA DEGLI OCCHI

PREFAZIONELa religione è il pilastro dell’umanità. La filosofia è la spina dorsale della vita. La Soka Gakkai è avanzata basandosi sulla forza dei suoi membri, una forza ge-nerata dallo studio delle dottrine buddiste, impegno che può essere paragonato al rigoroso addestramento di un abile schermidore. I membri di tutto il mondo hanno approfondito la loro comprensione della fe-de, della pratica e dello studio, hanno rinvigorito il proprio coraggio e hanno vinto le loro battaglie per kosen-rufu aprendo le pagine del Gosho - cioè degli scritti di Nichiren Daishonin - con lo spirito di rice-vere consigli e istruzioni direttamente dallo stesso Nichiren.  Se avanziamo con il Gosho come nostro fondamento non ci troveremo mai a un punto morto. (…) La filosofia è ciò che dà potere alla nostra lotta per vincere nella vita. Tutti voi che state studiando sinceramente e interiorizzando il Buddismo di Ni-chiren - una filosofia pratica estremamente nobile e profonda - siete sicuri di diventare eterni "dottori in filosofia". Inizio questa serie di lezioni con l'ardente preghiera che tutti voi possiate illuminare l'oscurità sempre più profonda della società moderna con la brillante luce degli scritti del Daishonin - il "sutra della speranza", l'"eterna scrittura ingioiellata" - e diventare coraggiosi filosofi che costruiranno un secolo di umanità. 

INTRODUZIONE DEL TEMA Il tema centrale del lungo trattato in due parti in-

titolato L'apertura degli occhi può in effetti essere riassunto nell'espressione del titolo stesso, "apertura degli occhi". Benché il testo originale autografo di que-sto trattato sia andato perduto, un documento indica che esso consisteva di un totale di sessantasei fogli: sessantacinque per il testo del trattato e un foglio sul quale il Daishonin stesso aveva scritto, come frontespi-zio, Apertura degli occhi. "Apertura degli occhi" significa esattamente "per aprire gli occhi". Può anche essere letto come il monito di Nichiren: «Aprite gli occhi!». Come possiamo aprire gli occhi chiusi dei cuori della gente? Con quale luce possiamo illuminare l'oscurità dell'ignoranza? Fu Nichiren Daisho-nin, il Budda dell'Ultimo giorno della Legge, ad aprire una via che risponde a queste domande. La fiamma della lotta di Nichiren come devoto del Sutra del Loto - una lotta mirata a condurre l'umanità all'Illuminazione e alla realizzazione del principio di "adottare la dottrina corretta per la pace del paese" combattendo contro tutti i tipi di funzioni demoniache - bruciò sempre più ardentemente durante l'esilio nella nevosa isola di Sado. Possiamo riconoscere l'in-crollabile risolutezza di Nichiren da un famoso brano del trattato che stiamo studiando: «Questo io affermo. Che gli dèi mi abbandonino. Che tutte le persecuzioni mi assalgano. Io continuerò a dare la mia vita per la Legge! [...] Qui io faccio un grande voto. [...] Io sarò il pilastro del Giappone. Io sarò gli occhi del Giappo-ne. Io sarò il grande vascello del Giappone. Questo è il mio voto e non lo romperò mai!» (Gli scritti di

L'apertura degli occhi Lezione sugli scritti

di Nichiren Daishonin Esperia

STUDIO

Page 8: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

7 STUDIO

Nichiren Daishonin, vol. 1, pp. 194-195). Dal punto di vista della società, Nichiren era un esiliato. Vittima delle perse-cuzioni dei potenti, benché le accuse mosse contro di lui fossero infondate, si ritrovò condannato all'esilio - una pena, per gravità, seconda solo alla condanna a morte - e confinato in una vera e propria prigione naturale. Come c'era da aspettarsi, però, nessuna catena avrebbe mai potuto legare il suo spirito. Lungo tutto il corso della storia umana ci sono stati santi e saggi che hanno coraggiosamente sopportato attacchi e oppressioni. Tra di loro Nichiren spicca per avere dichiarato il suo intento di salvare tutta l'umanità e avere assicurato il sentiero per l'Illuminazione mentre si trovava in esilio nelle condizioni più dure. «Io sarò il pilastro del Giappone», gridò indomito. Nessuna persecuzione e nessuna forza demoniaca potevano impedirgli il compimento del suo voto di condurre tutte le persone all'Illuminazione. Un individuo risvegliato all'intrinseca Legge della vita può davvero diventare un gigante dello spirito umano.

UN VOTO PER L'ILLUMINAZIONE DI TUTTE LE PERSONE È il potere dello spirito che forgia gli esseri umani, ne rafforza e ne arricchisce il carattere. Le qualità distintive di un individuo eccezionale sono generate da una solida filosofia e da un impegno tenace. L'apertura degli occhi è un trattato che contiene entrambe que-ste caratteristiche al massimo grado. Dico che contiene la filosofia più profonda perché espone il grande insegnamento dell'ottenimento della Buddità delle persone comuni, un concetto che incar-na la suprema compassione aprendo la strada alla salvezza di tutta l'umanità. Nichiren riconobbe l'esistenza dell'eterna Legge mistica nella vita apparentemente transitoria degli esseri umani, e stabilì una via che mette in grado ogni persona

di far emergere il potere della Legge. In ciò si trova la filosofia più profonda, autenticamente capace di dare spe-ranza e coraggio a tutte le persone. Con l'impegno più tenace intendo l'impegno per  kosen rufu, il voto di propagare - per quanti ostacoli e forze demoniache possano sorgere - il grande insegnamento che può liberare l'umanità dall'infelicità. Inutile dire che ciò che sta alla base di questo impegno è lo spirito di dedizione altruistica alla Legge e l'immensa compassione che permette di immedesimarsi con le sofferenze degli altri e di coltivare il loro infinito potenziale. Nell'Apertura degli occhi Nichiren all'i-nizio rivela che il principio concreto dei "tremila regni in un singolo istante di vita", riposta nelle profondità del sutra, è l'insegnamento che deve essere propagato nell'Ultimo giorno della Legge per l'Illu-minazione di tutta l'umanità. Abbiamo già discusso in dettaglio questo argomento. Poi identifica il vero devoto del Sutra del Loto che diffonderà questo grande insegnamento. In altre parole, dopo aver rivelato la Legge fondamentale per conseguire la Buddità, concen-tra la sua attenzione sulla "perso-na" che propagherà questa Legge. All'inizio di questa seconda parte del Gosho Nichiren parla del suo voto di diffondere la Legge mistica nell'Ultimo giorno, il voto che fece quando decise di proclamare il suo insegnamento. Ciò mostra la grande importanza di fare personalmente una promessa o un voto quando si intraprende la sfida di propagare la Legge nella nostra epoca.

COSA SIGNIFICA NEL BUDDISMO FARE UN VOTODopo avere attentamente conside-rato la questione, Nichiren Daishonin alla fine fa la sua promessa: «Feci il voto di risvegliare in me il potente e invincibile desiderio della salvezza di tutti gli esseri viventi [letteralmente:

Page 9: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

8 STUDIO

il desiderio dell'Illuminazione, n.d.r.] e di non esitare mai nei miei sforzi». Un potente e invincibile desiderio dell'Illu-minazione indica lo spirito di aspirare a conseguire la Buddità a qualunque costo. Questo è il voto di un bodhisattva. Infatti, secondo gli insegnamenti mahaya-na, tutti i bodhisattva fanno quattro grandi voti universali: il voto di salvare innumerevoli esseri viventi, il voto di sradicare innumerevoli desideri terreni, il voto di padroneggiare innumere-voli insegnamenti buddisti, il voto di conseguire la suprema Illuminazione. Quella che potrebbe essere considera-ta la forma originale di questi voti dei bodhisattva si trova nel quinto capitolo del Sutra del Loto, La parabola delle erbe medicinali,dove il Budda promet-te: «Farò traghettare coloro che non hanno ancora traghettato, libererò coloro che non si sono ancora liberati, farò riposare coloro che non hanno ancora raggiunto il riposo, farò ottene-re il nirvana a coloro che non l'hanno ancora ottenuto».13 Questa promessa nell'insieme rappresenta il primo voto di salvare innumerevoli esseri viventi. Esprime chiaramente il fatto che le azio-ni del Budda sono basate sul suo voto risoluto di condurre tutte le persone all'Illuminazione. Nello stesso brano, possiamo anche trovare delle formule che corrispondono agli altri tre voti. Nel Buddismo un voto potrebbe essere definito come il potere di recidere le catene del karma, di liberarsi dai vincoli del passato e di forgiare un io che possa guardare con speranza a un nuovo futu-ro. In altre parole, il potere di un voto rende capaci di svilupparsi tramite gli insegnamenti del Budda, di assumersi la responsabilità del proprio futuro destino sulla base di un solido senso dell'io, e di continuare a sforzarsi a questo fine. Si può dire che fare un voto è il principio fondamentale del cambiamento. Se da un lato fare un voto comporta ovviamente

lo sforzo di cambiare se stessi, questo è anche il principio per trasformare la vita di tutte le persone, come si vede nel voto che il Budda fa nel capitolo  La parabola delle erbe medicinali.

LA FEDE NELLA LEGGE MISTICA E NELLA NATURA DI BUDDANell'adempiere il voto di far conseguire l'Illuminazione a tutte le persone dell'Ul-timo giorno, Nichiren mette in evidenza sopratutto il ruolo della fede. La fede nell'illimitato potenziale degli esseri umani in quanto entità della Legge mistica può essere considerata l'essenza del Sutra del Loto. Non è solo l'espressione di una fede assoluta nella Legge mistica, ma anche di una fiducia e un rispetto profondi verso tutti gli esseri umani. Il bodhisattva Mai Sprezzante descritto nel Sutra del Loto, il modello per la propagazione nell'Ultimo giorno, era motivato da questo spirito. Benché venisse ripetutamente attaccato con "bastoni, tegole o pietre" dai quattro tipi di credenti - monaci, monache, laici e laiche - egli perseverava nella pratica di riverire gli altri. Talvolta si ritirava a distanza di sicurezza e diceva ad alta voce parole del tipo: «Anche così, io vi rispetto. Diventerete tutti dei Budda». Continuava a riverire anche coloro che lo ricoprivano di insulti o lo aggredivano fisicamente. La pratica del bodhisattva Mai Sprezzante si basa sul concetto che tutti gli esseri umani senza alcuna eccezione possiedono la natura di Budda. Soprattutto, lui stes-so dimostrava di avere un'incrollabile convinzione dell'esistenza della natura buddica nella vita di tutte le persone. In netto contrasto c'è il caso di Sha-riputra, che in una vita passata si la-sciò sconfiggere dalla dura prova del bramano che gli chiese un occhio, e di conseguenza ritornò agli insegnamenti hinayana. Quando le sue buone inten-zioni furono letteralmente calpestate,

Page 10: 05 2018 SIV - Il Volo Continuo · 2018-05-14 · presidente della Soka Gakkai Josei Toda e nel 1960 Daisaku Ikeda assume la carica di terzo presidente. “Il 3 maggio – scrive Daisaku

9 STUDIO

Shariputra di riflesso gridò: «Questa persona è troppo difficile da salvare!». In definitiva, perse la fede nell'esistenza della natura di Budda in tutte le persone. Il bramano di questo episodio era il re demone del sesto cielo travestito. È la caratteristica essenziale dei demoni cercare di impedire che la natura di Budda si manifesti in tutti gli esseri umani. In fondo essi cercano di distrug-gere la fede delle persone nel principio che tutti gli individui sono Budda. Ci si può sentire comprensibilmente turbati dall'essere odiati e fatti oggetto di attacchi proprio da parte di coloro che si sta cercando di condurre alla felicità. Tuttavia, rimanere fedeli alla propria profonda convinzione - come fece il bodhi-sattva Mai Sprezzante che continuava a dichiarare: «Anche così, io vi rispetto» - è la caratteristica distintiva dei veri praticanti buddisti nell'Ultimo giorno della Legge. In un certo senso, è il potere del voto e dell'impegno di condurre tutte le persone all'Illuminazione che sostiene la convinzione incrollabile dell'innata bontà degli esseri umani e il profondo ottimismo che sorge da quella convinzione. Nichiren Daishonin, grazie al suo voto profondo, da solo si alzò in piedi coraggio-samente come devoto del Sutra del Loto e perseverò risolutamente nei suoi sforzi, motivato dal desiderio di salvare tutte le persone che erano indotte dalle influenze demoniache a offendere la Legge. Di conseguenza, come lui stesso aveva previsto, incorse nell'odio dei cittadini di tutto il paese e si attirò una tempesta di persecuzioni. Nondimeno, Nichiren continuò a lottare con lo spirito risoluto espresso dalle frasi: «Io mi rallegrai, dicendo che avevo atteso lungamente che si arrivasse a questo», «Eppure non sono ancora scoraggiato», «Non ho mai pensato una sola volta di ritirarmi» e «Così, la battaglia continua ancora oggi». Possiamo affermare che la sola forza motrice che sostenne Nichiren per tutta la vita nella sua lotta impla-cabile è stata il potere del voto che aveva fatto. Tramite il suo esempio, Nichiren ci ha insegnato che mantenendo un voto possiamo fonderci col cuore del Budda e far emergere l'illimitato potere della Buddità dalla profondità della nostra vita. In un'epoca impura, solo attraverso il potere del voto di condurre tutte le persone all'Illuminazione possiamo sconfiggere i malvagi disegni delle funzioni demoniache che cercano di far proliferare la sfiducia e il dubbio verso gli altri esseri umani.